Il suono limpido di un violino lo accompagnava ormai da molto tempo, soave ma al tempo stesso malinconico.
Sentiva lo scorrere del tempo, del mondo, della sua vita. Ricordi passati lo stavano traghettando lontano da quell'inferno. Leggere gocce, suono cristallino: La sua ora era ormai giunta.

Aprì gli occhi lentamente, quel poco che gli bastava per poter scorgere Sebastian, dopodichè si mise seduto sulla gondola su cui erano i due.
Il piu piccolo alzó lo sguardo verso il suo adorato maggiordomo.
Si sentiva stupido per aver iniziato a provare quegli strani sentimenti.. Non era amore, no, era qualcosa di piu forte.. Era quel legame che avevano creato tra di loro.
Aveva iniziato a volergli bene, forse troppo per un Conte e un semplice maggiordomo. Ma lui non era quel "Semplice Maggiordomo". Come amava definirsi Sebastian, lui era "Un diavolo di Maggiordomo".

Ora che la sua vita stava per dissiparsi, un terribile presentimento lo stava accogliendo.
Possibile che Sebastian fosse stato vicino a lui solamente per poi prendersi la sua anima, soltanto perchè avevano stipulato quel contratto?

In fondo sarebbe stato piu che normale, era un diavolo, perchè mai avrebbe dovuto provare qualche sentimento? Non poteva farlo.. Forse soltanto lui aveva pensato che, da quando era stato creato quel legame, qualcosa era cambiato.

Un cambiamento durato piú di un anno.. Un cambiamento che ha portato alla fine dei suoi giorni.

Continuava ad osservarlo. Fissava i suoi occhi scarlatti, quei rubini che all'inizio lo terrorizzavano ma che con il tempo aveva iniziato ad amare. Che cosa gli sarebbe successo? Cosa lo aspettava dopo quel viaggio?

Senza accorgersene aveva iniziato a parlare.
Chiedeva che cosa gli sarebbe accaduto, cosa avrebbe dovuto sopportare ma soprattutto... Cosa fosse successo agli altri.

Sebastian non lo disse apertamente, ma era ovvio che erano morti..
Dentro di lui qualcosa si stava spezzando, la solitudine faceva nuovamente ritorno.  

Si guardó intorno, l'acqua su cui scorreva la gondola che il maggiordomo stava manovrando era cosparsa di video..

Stavano viaggiando sulla sua vita.

Riuscì ad intravedere alcuni suoi ricordi.

Ripensava a Madama Red, ad Elizabeth che sarebbe nuovamente rimasta sola, a tutti coloro che gli volevano bene e che si erano sacrificati per lui. Sfioró la superficie dell'acqua, sempre sotto lo sguardo fisso del moro.

Ad un tratto arrivarono nei pressi di un isoletta. Appena misero piede a terra, Ciel ebbe un sussulto. Sapeva, era a conoscenza del fatto che doveva dire addio al suo corpo, ma allora perchè non aveva paura?
Forse stava aspettando quel momento da molto tempo..

Sebastian lo prese tra le braccia e si incamminarono nell'interno. Era caldo. Socchiuse per un attimo gli occhi, quante volte erano stati in quella posizione? Quante maledette volte gli aveva salvato la vita? Infinite..

Ma adesso tutto stava per essere portato a termine, tutto sarebbe finito con la perdita della sua anima.
Il moro lo mise seduto, il momento era arrivato.

Soltanto un ordine, quell'ordine che avrebbe messo la parola fine a questa storia.




Silenzio, e una risposta....

-Si, mio signore-




Oh Caronte, traghettatore di vite, la mia anima era già stata catturata nel momento stesso in cui avevo stipulato il contratto.

La mia anima apparteneva già a Sebastian.


***

Mi scuso subito se non è stata di vostro gradimento >__<
Essendo 1 anno che non scrivo, sono un po' arrugginita x_x

Primissima ff su Kuroshitsuji!!!

Grazie mille per aver letto! Kiss!