30 Aprile 2014

Per Amanda era un giorno importantissimo quello, esattamente  l'ultimo giorno di aprile avrebbe festeggiato un anno e sette mesi con Michael, il suo ragazzo.

Era sul pullman, diretta nella città in cui abitava, di ritorno da una visita ad un museo di scienze naturali effettuata con la scuola, una sensazione di ansia e trepidazione. Non vedeva l'ora. Era in netto anticipo dato che Kevin Collins si sentì male e la signorina Blackwell, nostra insegnante di biologia, aveva deciso di anticipare la partenza.
Una volta scesa si diresse a casa per lavarsi e cambiarsi. Durante il viaggio, su quei sedili sporchi, puzzolenti e pieni di polvere, aveva sudato come se fosse il dieci d'agosto. Un po' era per la sua agitazione, un po' per il contatto della sua pelle con il tessuto dei sedili del veicolo.

Indossava un semplice vestito a tema floreale, sotto il completo intimo preferito di Michael: quello grigio di Calvin Klein, e ai piedi un paio di Vans nere ormai datate. Arrivò finalmente a casa di Michael, la gamba sinistra che le tremava a causa del nervosismo. In teoria avevano appuntamento due ore dopo, ma quel giorno Amanda avrebbe voluto trascossere tutto il tempo possibile in compagnia del suo ragazzo.

Suonò una volta, ma nessuno venne ad aprire.

Michael abitava in un imponente villetta non molto distante da scuola. Le imposte colorate e le pareti esterne mostravano i mattoni a vista, l'ambiente in quella casa le era sempre sembrato rustico, moderno e insolitamente accogliente. I suoi genitori, entrambi medici chirughi, erano spesso in viaggio per il lavoro e Michael si trovava sempre a casa da solo.

Una tempesta di dubbi e preoccupazioni stava avendo sfogo nella testa di Amanda, vedeva chiaramente delle ombre muoversi dietro la finestra della stanza del ragazzo ma nessuno andò ad aprirle prima che lei suonasse per la quinta volta.
Dietro la porta d'ingresso uscì Marissa, la migliore amica di Amanda, sporgendo leggermente il busto fuori dall'entrata. Aveva l'aspetto trasandato, di chi si è appena svegliato: i lunghi ricci biondi erano più disordinati del solito, le cuciture della sua maglietta erano all'esterno, come se l'avesse messa al contrario.
Il volto di Marissa diventò del medesimo colore della maglia che indossava.

-Marissa cosa ci fai tu..- Amanda non terminò neanche la frase e scansò l'amica con una spallata entrando nella casa.
Notò subito l'abbigliamento dell'altra ragazza, sotto la maglietta rossa indossava un paio di mutande di Calvin Klein, grige, come le sue. Non ebbe neanche il tempo di collegare le cose che Michael fece la sua entrata gridando dalla cima delle scale: -piccola, era il postino con i libri per il college?- solo quando scese le scale si accorse della presenza della sua fidanzata, la quale aveva il volto pallido e gli occhi sbarrati e lucidi.

-Da quanto...?- Amanda non riusciva a far uscire le parole, la voce appariva strozzata e le lacrime minacciavano di uscire come delle cascate. Colse lo sguardo d'intesa fra i due e non volle sentire la risposta a quella domanda. Preferiva non saperlo.
Corse a casa, quando arrivò prese il cellulare e trovo chiamate e messaggi da parte dei due amanti, non lesse cosa c'era scritto. Spense il cellulare e lo mise nel cassetto.

Nei mesi che seguirono non rivolse la parola  a nessuno e non accese il telefono. Aveva perso ogni fiducia nei suoi coetanei, ritrovandosi ad allontanare le persone a lei più care. Riusciva a parlare con i suoi familiari e questo un po' la consolava.
Un mese dopo la scoperta del tradimento accettò di vedere Marissa e lasciarle spiegare.
Scoprì così che la storia dei due era iniziata a gennaio di quell'anno, alla festa di compleanno di Marissa alla qualche Amanda, per motivi familiari, non aveva potuto partecipare.
 

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L'angolo di Elis
è la prima storia che pubblico e ho molto da migliorare ancora, ma spero comunque che ciò che scrivo possa in qualche modo piacervi. Nel prologo volevo appunto spiegare come Amanda scopre il tradimento del fidanzato (accennato nella trama).
I consigli sono più che graditi, anche le critche, ovviamente.
Fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni;

besos
Elis