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Autore: Blablia87    05/04/2017    6 recensioni
Ho visto il tuo futuro, John.
Ed ho scelto.
[FlashFic composta da quattro drabble + due brani da 30 parole][Johnlock]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ho visto il tuo futuro, John, mentre il mio si addormentava lento tra tue dita frementi, strette attorno al mio polso.
Risplendeva come un filo dorato e l’ho osservato, attento.
Commosso.
Poi, ne ho avuto paura: ero divenuto un’ombra, labile come il richiamo della tua voce. Per questo sono tornato, tremante, in quello che ho scoperto essere il mio posto. Ed ho analizzato vigile ogni cosa, ogni stagione.
Ero lì, quando ti sei sposato.
Quando sei divenuto padre.
Quando la vita della moglie che avevo immaginato al tuo fianco si è spenta tra il tuo dolore ed il mio sollievo.
 

E, ad ogni pugno sferrato per vendicarla, una parte di me si è destata sotto i colpi della mia stessa frustrazione, mostrandomi una verità dolce stretta in una consapevolezza amara.
 


 


Ho visto il tuo futuro, John, mentre una barella cullava il mio sonno, portandomi lontano da una folla di curiosi e dalla tua voce rotta come me, come la mia anima. 
Risplendeva come un filo dorato, e il suo bagliore ricordava quello del tuo viso attento, premuroso. 
Spaventato, ho osservato il tuo sorriso indurirsi e appassire lento col volgere delle stagioni.
I tuoi occhi coprirsi di ombre scure, dense come il freddo che si faceva largo incurante del mio voler rimanere ancora in quel corpo infranto, merce di scambio per preservare l’integrità del luogo dove, realmente, alberga la mia anima.
 

 
 

 
Ho visto il tuo futuro, John, ed il consapevole dolore di non poterlo vivere al tuo fianco si è forgiato in filo per legarmi stretto a questa vita, a questo letto dove le tue parole giungono ai miei sensi come una risacca.
Sento le stagioni susseguirsi attraverso le tue mani strette attorno alle mie, ne percepisco l’odore sui tuoi vestiti. Ed ho paura. Ho paura che non ci sia atterraggio che, liberandomi da questo velivolo di carne inutile, mi riconduca a te.
E ad ogni sogno nel quale scivolo tu divieni più distante, mentre la vita ti richiama a sé.
 


 
 

 
“Ho visto il tuo futuro, John”, riesco appena a dire, mentre la stanchezza sfibra di nuovo la mia voce ed il mio viso. “Risplendeva come un filo dorato”.
Ed il timore di non poterlo stringere al mio si stempera tra le lacrime che si sporgono oltre le tue ciglia e scendono fino alle tue labbra, bagnando anche le mie.
Una risacca che ha il tuo odore, e mi culla tra i bagliori di due fili tesi dal fato che si stringono con forza in un nodo vibrante come quello che mi serra la gola, incurante del dolore. Della morte stessa.
 

E, mentre la tua voce mi conduce al suolo delle tue braccia, la vita mi richiama attraverso il tuo respiro. 
Vedo il nostro futuro, John.
Splende come un filo dorato.
 
 
 


Note:
 
Lachesis (in italiano “Lachesi”) era una delle tre Moire (o Parche), divinità che secondo la mitologia greca decidevano il destino di uomini e dei. Lachesi, in particolare, era colei che svolgeva sul fuso il filo della vita, distribuendo la quantità di vita a ogni essere umano e decidendone il destino.
 
Il nome trae origine dal vocabolo greco che indica la sorte.

 
 
Angolo dell’autrice:
 
Scrivere questa OS è stato, letteralmente, come lasciarsi trasportare dalla corrente di un fiume in piena.
Le parole hanno trovato da sole forma e sostanza, lasciando a me il compito (piuttosto difficile!) di trascriverle.
Come (spero! XD) intuibile, l’idea di fondo è quella che Sherlock si sia realmente lasciato cadere dal tetto del Barts, barattando la propria vita per la salvezza di quella di John. Quanto avvenuto a partire da quel momento altro non è che il frutto dei suoi pensieri negli attimi successivi all’impatto e durante un ipotetico (ed estremamente lungo) periodo di degenza in stato di incoscienza.
 
L’ultima settimana è stata, per me, davvero lunga e sfiancante. Essere riuscita (del tutto inaspettatamente) a trovare nuove parole da dedicare a loro è stata una vera emozione, e sentivo di doverla condividere con voi, sperando che il risultato sia passabile! (Sono decisamente fuori allenamento! XD)
 
Grazie, come sempre, a chiunque abbia letto fin qui. ^_^
 
A presto,
B.
 
 
 
Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima che accada.
(Rainer Marie Rilke)
 

 
   
 
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