- Ciao
- Ciao
- Posso abbracciarti?
- Scusa?
- Vorrei abbracciarti, posso?
- Abbracci gli sconosciuti?
- Non sei uno sconosciuto. Nella mia testa siamo felici ed abbiamo due bambini. La piccola è tutta suo padre.
- Cioè? È altissima?
- No, ha delle mani meravigliose.
- Ed il maschietto scommetto sia tutto sua madre
- Esatto
- Allora deve avere degli occhi stupendi.
- Quindi sbrigati ad innamorarti di me
- Hai fretta?
- Sì, credi nel destino?
- Non tanto
- Inizia a crederci
- Perché dovrei?
- Perché siamo qui.
- Come altre persone che attendono un treno
- Ma quanti perdono lo stesso treno? Quanti si scontrano ogni volta? Quanti si ritrovano sempre così vicini fino a sfiorarsi?
- Sono semplici coincidenze.
- Quindi non hai avuto voglia anche tu di stringermi quel giorno? Non avevi voglia di rivedermi? Non speravi di incontrarmi per caso al solito binario?
- Ci ho sperato ogni giorno ed ogni volta maledicevo di non aver fatto nulla per averti.
- Ti ho cercato ovunque
- Forse non era destino.
- Forse non era il momento giusto. Ora ci credi?
- Ora sì.
- Non potevo lasciarti andare di nuovo.
- Neanche io.
- Forse…
- Forse sei il mio ombrello giallo.
- No, sei il mio zaino blu.
- Quindi che si fa?
- Ricominciamo?
- Va bene
- Ciao
- Ciao
- Abbracciami.