Hai mai provato a dire qualcuno che lo ami?

Hai mai colto quella sensazione che ti stringe lo stomaco come se ti esplodesse dentro il big-bang? Hai mai percepito il respiro farsi pesante, le mani tremare, il cuore battere a mille?

Non mi ero mai sentito così: così fragile, vulnerabile, debole.

Forse non era il momento giusto, non era come me lo sarei aspettato, non era il luogo adatto... ma cos'altro avrei potuto fare? Dovevo pur dirtelo.

Non lo avevo mai veramente realizzato fino a quel momento, fino a quando mi ti sono ritrovato davanti, in riva al mare, superstiti di mille pericoli, a 10 giorni dalla fine del mondo e senza una minima possibilità di salvezza.

Eppure tu dovevi saperlo, magari non ci saremmo visti più, magari sarei morto cercando di salvare mia sorella e tu sacrificandoti ancora.

Come se non bastasse, come se non avessi già consegnato abbastanza di te stessa a questo meraviglioso e terribile pianeta.

Le hai già dato i tuoi sogni più preziosi, le tue speranze da ragazzina, l'amore puro e incondizionato.

E lui pian piano ti ha portato via tutto.

Tu, coraggiosa principessa, bambina cresciuta troppo in fretta, unica luce di salvezza in un mondo che cade a pezzi.

Acqua in un deserto afoso, guida in una notte senza stelle, speranza in una vita distrutta.

Raggio di sole in una cella angusta, ancora in una tempesta, unico fiore in una foresta bruciata.

E vorrei tremendamente avere avuto le parole giuste, che non ho mai avuto,per dirti che da quando sei piombata qui, da quando sei scesa sulla terra, senza preavviso e senza anticipazione, il mio mondo è cambiato.

Io sono cambiato.

E magari neanche tu te ne rendi conto: di quanto questa persona qui, che aiuta gli altri ad ogni costo, che pensa al collettivo, che è pronta a morire per la propria gente... sia nata con te. E' qualcosa che hai tirato fuori tanto delicatamente che, senza rendermene conto, mi sono ritrovato a voler essere qualcosa di diverso da quell'ammasso di arroganza e presunzione che ero sempre stato.

E' importante tante volte, più di chi siamo, chi vogliamo essere.

Ed io adesso voglio essere questo.

Grazie a te, irrimediabilmente grazie a te.

Dove la trovavo la forza? Per dirti tutto questo tutto assieme?

Per dirti che ti amo.

Senza pretese o aspettative, senza bisogno di una risposta, senza rimpianti e senza incertezze, senza reticenza e senza riserbo.

Non te l’ho mai detto. E queste parole impronunciate pesano come non ha mai pesato nessun fardello, bruciano come non ha mai bruciato nessuna ferita, corrodono come non ha mai corroso nessun veleno.

E’ tremendo sapere di star per morire da un momento all’altro con la consapevolezza di non averlo mai detto.

Non perché tu mi rispondessi. Non vorrei mai, so di che portata è il dolore che stai provando perché lo sento ogni volta che provo a immaginare come sarebbe quest’inferno senza di te.

Vorrei solo averlo fatto, perché io ora possa andarmene, possa soffrire, possa morire, con la consapevolezza che tu lo sappia.

Ma adesso rimangono solo parole, e le parole sono vento, e quelle mai dette sono ancora meno importanti.

E in questo dannato pianeta di vento ne soffia anche troppo.