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Autore: Tony Stark    10/04/2017    2 recensioni
Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.
|Phanfic|Superpowers!AU|
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dan Howell, Phil Lester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Youtubers
Personaggi: Danisnotonfire(Dan Howell), AmazingPhil(Phil Lester), Nuovi personaggi
Avvertimenti:AU
Coppie: Slash ( Phan)
Generi: Generale, Romantico
Ambientazione: Universo alternativo, tutti hanno i super-poteri, tranne Phil apparentemente. E Dan è un super-cattivo conosciuto con il nome di Lynx. E entrambi hanno la stessa età(26)
Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.
This Darkness hides light
Capitolo 1: Extra-Ordinario
 
Era strano. Era strano non il cielo che quella notte splendeva di stelle, non il parco verde per il momento nascosto dalle ombre della notte e illuminato da qualche lampione saltuario, no la cosa strana… non era da nessuna parte se non dentro di lui.


Era nato in una famiglia di varianti normale, anzi un po’ più che normale. Sua madre era una Flyte di basso livello, aveva il potere di volare, suo padre era un telepate, poteva insomma muovere le cose col pensiero e suo fratello maggiore, James, era un Flyte di alto livello, poteva volare, era più forte e più veloce di qualunque altro Flyte.
E poi c’era lui, il piccolo, strano Phil che era nato extra-ordinario. Nessun potere, niente di niente.
La sua famiglia aveva cercato di continuare ad includerlo fra loro, ma Phil notava quanto per loro fosse un fastidio, qualcosa da nascondere, il piccolo ragazzo che non aveva neanche una scintilla di potere in lui che era normale, normale come lo erano le persone prima… Prima che i varianti nascessero.


Per questo Phil preferiva rimanere invisibile, non notato. Alle volte semplicemente spariva, come aveva fatto ora, e andava a fare una passeggiata fuori durante la notte.
Non aveva paura, il buio era quasi confortante… almeno non lo giudicava per essere così normale.
Il cielo notturno era chiaro, le stelle scintillavano come centinaia di brillanti incollati alla volta nera, l’aria era fresca e quasi immobile, se non per una debolissima brezza.
Phil si guardò intorno, controllando se per caso qualcuno fosse in giro. Un extra-ordinario come lui era comunque in pericolo per quanto lui si sentisse al sicuro la notte.
Non c’era nessuno.


Una cosa che forse avrebbe dovuto considerare al quanto ovvia, neanche lui sarebbe dovuto essere fuori al momento.
Non con Lynx che girava libero, terrorizzando la città.


Le fronde folte della quercia sotto il quale si era seduto, frusciarono forti. Come se un improvviso moto ventoso le avesse colpite. Una nuvola spessa e grigia si mosse nel cielo altrimenti limpido coprendo la luna.
Come se anche la stessa natura non volesse che Lynx venisse pensato.


Non che Phil volesse farlo, ma quel variante, Lynx, era un Tenebris. L’unico Tenebris finora conosciuto, lui poteva controllare le ombre e l’oscurità stessa, poteva ucciderti con la tua stessa ombra. Era un assassino a sangue freddo, un mostro, un folle(forse)… Qualcuno che “aveva avuto una brutta giornata” per citare il folle cattivo di un vecchio fumetto che Phil aveva avuto la fortuna di leggere perché il suo bis-nonno li collezionava.
Pensando a questo, Phil, ricordò alcune delle cose che Lynx dichiarava ogni volta che attaccava la città e ora che ci rifletteva su erano citazioni, modificate, di alcuni di quei fumetti. Forse anche lui li conosceva.
Forse Phil lo aveva anche incontrato, quando lui non indossava quella maschera nera e quella battle-suit in spandex nero… Probabilmente no e in ogni caso non gli avrebbe rivolto la parola.
Era un Lester, suo fratello era James Lester, ufficiale maggiore di Stone City, laureato col massimo dei voti… e oltre questo, nemesi quasi ufficiale di Lynx.


Suo fratello, il migliore fra loro per i suoi genitori(probabilmente), aveva sfidato più volte la massa oscura che Lynx richiamava. Aveva più volte cercato di fermarlo, combattendo i serpenti e le sagome d’ombra controllate da Lynx. Ovviamente non era mai riuscito a batterlo, ma non era neanche mai stato sconfitto del tutto.
Un brivido lo risvegliò dai suoi pensieri. Stava facendo piuttosto freddo, era meglio che tornasse a casa.


Durante tutto il percorso verso casa si sentì osservato, da qualcosa nelle ombre.

 
-----


La mattina seguente, piuttosto presto, Phil venne contattato da un suo amico, Dan Howell, un extra-ordinario come lui. In realtà lui e Dan non si erano mai parlati davvero, solo scambiati messaggi… anche quando erano faccia a faccia.
Dan gli aveva “detto” che oltre ad essere senza alcun potere aveva avuto la sfortuna di essere nato muto e che la sua intera famiglia era stata sterminata da Lynx. E questo spiegava la sua strana ossessione col super-cattivo.
Dan lo “chiamava” sempre dopo un attacco di Lynx per dirgli di andare immediatamente ad ascoltare le notizie e vedere e sentire quello che il super-cattivo aveva detto o come aveva diretto l’attacco contro la città.
Alle volte Phil si chiedeva il perché Dan sembrasse quasi entusiasta ogni volta che gli scriveva di Lynx e per questo si era dato la risposta che in qualche modo la sua famiglia non l’avesse mai trattato davvero bene.
Phil prese il telefono, scorrendo per sbloccarlo e rispondere al messaggio, senza notare che quella di Dan era effettivamente una chiamata… una video-chiamata.
Ciao, Philly!
vide scritto su una lavagnetta bianca che poco dopo venne spostata permettendogli di vedere Dan, i capelli castani lisci acconciati in un ciuffo che gli dava un aspetto un po’ troppo gotico accentuato dal suo outfit completamente nero, sulla maglietta c’era la stampa di una qualche band che Phil non riconosceva.
<< Ehi, Dan. Hai idea di che ore siano? >> disse, cercando di far sembrare il suo tono infastidito ma non riuscendo nell’impresa a giudicare dalla risatina mimata, senza suono, di Dan che pulita la lavagnetta scrisse velocemente qualcosa
Abbastanza tardi se non ti ho svegliato.” gli diede il tempo di leggere prima di abbassare la lavagnetta, cancellare il messaggio e scrivere qualcos’altro “ow, avrei davvero voluto vederti appena sveglio, Philly!
Phil ridacchiò a bassa voce << Oh, Dan, non vuoi davvero non hai la più pallida idea di come sia appena sveglio >>


Ora mi hai incuriosito però… Un giorno riuscirò a chiamarti al momento giusto


<< Ne dubito, Dan. Hai l’abitudine di svegliarti troppo tardi al mattino per riuscirci >> sorrise, per poi farsi più serio << Comunque perché mi hai chiamato così presto? >>; e perché proprio una video-chiamata? Voleva chiedere inoltre ma non lo fece.


Lynx ha attaccato di nuovo la notte scorsa


Oh, questo era strano Lynx non attaccava mai la notte. Sarebbe stato un vantaggio troppo grande per lui come diceva spesso. Quindi non l’avrebbe mai fatto, a meno che non avesse avuto un motivo.


Sei scioccato vero? Lo sono anch’io” scrisse Dan “ E in più non ha ucciso nessuno stavolta. Ha solo lasciato un messaggio”.


<< Un messaggio? >>


Dan cancellò velocemente la lavagnetta scrivendo qualcosa fra virgolette. Dopo che ebbe finito gli mostrò il messaggio che Lynx aveva detto:


Sto venendo a prenderti, Lester




 
   
 
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