DEDICATO A TE
Il tuo sguardo,
mio Re.
I tuoi occhi
color terra
han visto l’inizio dei tempi
che avrei voluto
osservare coi miei.
Smorfia,
quant’è brutto il tuo viso
quando t’inalberi,
o quando cerchi di riflettere?
È solo questione
di punti di vista.
Idolatrare
ciò che non è mio,
ciò che non si può stringere
tra le braccia, tra le dita…
Sacrilegio;
vergogna, mia e non tua,
sogno, mio e non tuo,
pensiero, mio e non tuo.
La forza e il coraggio
di guardarsi a vicenda.
Forza che attraverserà
ciò che è il tempo;
giusto spazio all’eternità.
Ma allora, vita tua
bella, sublime,
a contrario della mia, nobile e
orribile
letamaio fatto di parole non dette,
di gravosi silenzi,
di imbarazzo interrotto da
una strizzata di palpebre pesanti;
essa è ciò che non diverrò.
Come un limite,
oltre non si può andare, disse
mestamente
il poeta sul far della sera.
Oltre, c’è solo il mio tempo
sciupato, la mia gioventù
insipida; e la mia
triste consapevolezza.
La nebbia di una solitudine
magra e meschina, com’in tempo
di guerra,
di un dolore continuo, insito
in una mente fragile,
che non sa troppo amare.
Solo sapessi
ciò che è tuo, e nel corso degli anni
ti è stato dedicato.
NOTA DELL’AUTORE
Un’altra poesia da brivido per voi, carissime lettrici ^^
A me piace tantissimo, la ritengo molto vicina a me. Non ho
granché da aggiungere; l’ho scritta in un momento in cui ero in vena di
riflessioni, e niente, questo è il risultato. Spero vi sia piaciuta, nonostante
tutto.
Grazie di cuore per il supporto! A giovedì prossimo.