Un lampo e subito dopo un rombo di tuono stava iniziando a piovere e riuscire a vedere diventava sempre più difficile, ma lui continuava a correre non importava se non ne poteva più se era stanco e ferito, non gli importava niente, gli portava solo di portare in salvo ciò che teneva in braccio.
Era inseguito da uomini in nero con mantelli scuri, lo immaginava in fondo volevano la bambina che aveva in braccio ma non gliel'avrebbe mai consegnata nemmeno a costo della sua vita. Chiuse gli occhi e riprese a correre più veloce e mentre correva pensava o meglio ricordava ciò che era avvenuto poche ore prima.
Lui ed una donna dai bellissimi occhi verdi erano prigionieri di un  uomo o meglio di un mostro, aveva fatto rapire Sakura solo perché da lei voleva un erede e adesso che si era scoperto che il bambino non era un maschio ma una femmina voleva farla nascere solo per avere il gusto di ucciderla personalmente, ma Sakura avrebbe dato la vita per sua figlia e così fece.
Mur ripensò alle ultime parole che si erano scambiati.
<< Dovrai proteggerla, so che puoi scappare e stai qui per me, ma ti prego portala in salvo e proteggila!>>
<< sai che non posso, io ho giurato di proteggere te, non lei>>
 << ma io non ho speranza Mur ti prego>>
L’uomo sospirò e vide che la donna piangeva e lo supplicava come poteva dirle di no?
<< Cosa dovrei fare esattamente?>> Chiese con le lacrime agli occhi.
<< Prima di tutto le dovrai dare un nome>>
<< Ma secondo le leggi dei Cavalieri dello Zodiaco dare il nome ad un bambino significherebbe……>> non fece in tempo a finire la frase che la donna gli venne in aiuto. <>
<< Marian>> disse senza pensarci troppo, si ricordò che il suo maestro Shion gli aveva parlato di una Sacerdotessa Guerriera che aveva quel nome, una sacerdotessa che aveva il simbolo della dea Artemide sul polso sinistro, un lupo argentato ecco il simbolo.
<< Mi piace come nome Mur, e Marian Pendragon sia…… ho trovato anche dove nasconderla portala a Camelot mio fratello Artù vi nasconderà volentieri>>
 
Subito dopo entrarono delle persone ecco i Mangiamorte erano arrivati e stavano per portare Sakura e Marian dal loro signore Lord Voldemort.
 Con un colpo secco Mur si alzò e sferrò un pugno in piena faccia ad uno di quei maledetti assassini e poi prese la bambina e cominciò a correre poi si fermò di botto e vide Sakura riversa a terra in una pozza di sangue, gli occhi che lo imploravano di andarsene gli ultimi pensieri erano rivolti a lui.
 
Non si era accorto di quanto fossero vicini ora gli uomini, non era riuscito ad arrivare a Camelot perché avevano bloccato la strada così prese una direzione a caso e si inoltrò in un bosco. Li avrebbe fatto perdere le sue tracce sicuramente. Corse e corse ma anche i suoi nemici non demordevano e guadagnavano terreno, poi d’un tratto vide delle case era arrivato in un villaggio, poi riconobbe il posto era Nottingham non fece un passo in più che cadde perse i sensi e tutto fu buio