Grande Tempio.
Milo dello Scorpione non aveva mai taciuto sulle sue scappatelle nelle vie di Rodorio. I primi anni al Tempio, quando il Santuario era sotto l'alta carica di Saga come Sacerdote​, non aveva quasi mai passato la notte a crogiolarsi nell'attesa del nemico. Sapeva anche delle scappatelle del Pope, non sapendo realmente chi fosse, ed allora perché a lui l'inibizione doveva venire negata?
Almeno fino a che non fece la conoscenza di Camus...
Lui aveva fatto crollare tutte le sue certezze, facendogli provare cose che lui stesso non avrebbe mai ammesso di riuscire a provare per un uomo. Sentiva il desiderio di rimanere con lui anche la notte, soli nel letto dell'undicesima casa a consumare quell'amore fin troppo celato agli occhi di tutti. 
E così quella sera prese la sua decisione.
Salì fino alla casa presidiata dal compagno e si infilò prepotentemente nel letto insieme a lui, che lo osservò di sottecchi decisamente infastidito. Non che non provasse gli stessi sentimenti, sia chiaro, ma aveva bisogno di fare un passo alla volta. Chi l'avrebbe mai detto che Camus fosse un tipo timido?
- Se vuoi vado via... 
Lo Scorpione disse quelle parole con un una certa stizza, speranzoso che l'altro lo invitasse a restare.
Dal canto suo Camus non disse nulla né lo allontanò. Così Milo finì per addormentarsi dopo essersi scambiati un bacio caldo e passionale.
Prima di cedere alle braccia di Morfeo però,  pronuncio la frase che sentiva da tempo di dover dire.
- Sono felice di essermi innamorato di te. Posso dormire abbracciato al tuo torace senza che mi obblighi a scaldarti i piedi come le donne vogliono che si faccia noi uomini.
Ma quanto poteva essere infido il cavaliere dell'Acquario?
Attese con pazienza che il compagno cadesse in un sogno profondo e, con la grazia di cui era padrone, lo voltò sul lato opposto del letto, in modo che gli desse le spalle.
Quando si fu accettato che il suo fidanzato dormisse ancora, fece appello al suo cosmo gelido e poggiò i piedi ghiacciati sulla schiena accaldata dello Scorpione.
- Non ho capito l'ultima frase, potresti ripetere?
Quella notte, l'urlo di Milo si protese, forte e chiaro, fino ai confini di Rodorio.
Fine 

Angolo autrice:

Ma salve, e ben trovati alla fine di questa flashfic :D oggi nelle mie grinfie troviamo Cam e Milo in un problema molto comune xD uomini, non mi dite che non siete mai stati sfruttati dalle vostre donne come stufetta! Donne, non mi dite che non avete mai sfruttato i vostri uomini come tale! Io mi diverto u.u 
Beh, non ho altro da dire xD penso mi commento da sola xD ma che paroline sono sempre ben accette ! 
Perdonate l'impostazione della pagina e gli eventuali errori. Ho scritto ed aggiunto col cellulare perché sono in mancanza del PC xD
Un bacione