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Autore: JEANPAGET    23/04/2017    5 recensioni
Ispirato dal sizzle reel (bellissimo) + sinossi della 5x20 “le cose si fanno intense tra Oliver e Felicity”… potevo non sclerare?
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi ha colpito la frase della confessione di Oliver a Felicity, credo che la scena ci spezzera’ il cuore piu’ dei famosi flashback. Lui e’ sudato e sofferente da quel che si intravvede nel video, e a lei dovrebbe fermarsi il chip stando agli spoiler, causandole una paralisi temporanea. E sono partita! 😊

Come al solito spero vi piaccia. In corsivo le frasi in inglese dal trailer 5x19, del sizzle reeel e c’e’ anche una mia invenzione!

 

Erano rimasti prigionieri in quel sotterraneo buio e umido. Dopo tutta quell’azione notturna, i combattimenti, la volonta’ di John e Oliver di salvare Felicity dalle grinfie di Helix. Erano rimasti chiusi la sotto. John aveva dovuto lasciare la mano di Oliver, che non aveva voluto lasciare assolutamente quella di Felicity. Non riusciva piu’ a tenerli. Oliver gli aveva ordinato di lasciarlo andare.

“John, lasciami! Non riuscirai a tenerci ancora per molto!”

“Oliver, lasciami qui! Tu salvati!”  Gli fece eco la voce concitata di Felicity sotto di lui

“No, mai!” Si volto’ verso di lei.. sentiva la piccola mano scivolare dalla sua. No, non lo avrebbe permesso.

E infatti scivolano giu’ entrambi mentre Diggle impotente aveva dovuto mollare la presa.

Caddero rovinosamente a terra, uno accanto all’altra.  Entrambi emisero un lamento.

“Oliver! Felicity!” grido’ Diggle

“Va via Dig!” Urlo’ Oliver “Non farti prendere!”  ma la voce non era ferma.

“Tornero’ ! Cercate di resistere!” Lo sentirono allontanarsi sulla scala metallica. Poi fu silenzio.

Oliver strizzo’ gli occhi per il dolore. Poi guardo’ lei. Era scuro, non riusciva a vederla bene in faccia.

“Stai bene?”

“Si…si, sto bene.” La sua voce flebile che proveniva dal buio. 

“Muoviamoci, non possiamo restare qui!” Con uno sforzo si mise in piedi. Gli doleva il petto. La ferita da freccia e il tatuaggio cancellato dalle torture di Chase bruciavano come fuoco vivo.

Ma lei non si alzava.

Le tese una mano. Ma lei non si muoveva.

“Oliver…”

“Felicity, su alzati!”

“Non.. non posso.”

“Come?”

“Non ci riesco. Non riesco a muovermi… “ La voce era incerta

 

Si chino’ su di lei ignorando il dolore al petto che si stava facendo piu’ forte, la sollevo’ in piedi.

Lei si affloscio’ tra le sue braccia come una bambola di pezza. Non riusciva a stare in piedi.

 

“Felicity, cosa ti succede?”

“Non.. non sento le gambe!” La voce di Felicity si fece quasi disperata  “Il chip.. quando sono caduta ho sentito una fitta alla schiena.”

“Non possiamo restare qui.” La prese in braccio, stringendo i denti.

“Oliver, cos’hai?” gli chiese, stringendogli le braccia al collo mentre la tirava su. Aveva chiaramente sentito il gemito soffocato che gli era sfuggito.

“Niente!” Tuono’ lui categorico

Ma a mano a mano che si spostavano nel sotterraneo in cerca di un luogo piu’ sicuro, Felicity vedeva chiaramente l’espressione tirata del suo volto, il sudore che gli aveva leggermente imperlato la fronte, l’ombra del dolore fisico sui suoi lineamenti.

Si fermarono in uno spazio un po’ piu’ illuminato, non tanto ma almeno si potevano vedere in faccia. Lui si appoggio’ a una parete, scivolando lentamente a terra. Lei sopra di lui, ancora tra le sue braccia.

“Come va? Riesci a muoverti?”

“No.. ho paura .. non voglio essere di nuovo paralizzata.”

“Non ti preoccupare, vedrai che non e’ niente di grave. Appena verranno a riprenderci Curtis ti sistemera’ il chip e riprenderai a camminare.”

Lei lo guardo’ attentamente

“Oliver, tu stai male. Cosa ti succede?”

Oliver stringeva i denti “Le ferite sul petto. Credo.. credo si siano riaperte.”

“Te lo avevo detto di andare da un vero medico!”

“Felicity, non e’ il momento!

“Con te non e’ mai il momento!”

“Senti chi parla!”

Si fissavano astiosi, pieni di risentimento.

Non si erano piu’ parlati dal loro scontro al loft, quando si erano affrontati. Aveva scoperto della sua affiliazione a Helix, quel segreto che lei non aveva voluto rivelargli. La cosa lo aveva ferito ancora da quando ci aveva provato a farselo dire, durante il rapimento di Susan. Le aveva detto che il suo livello di sicurezza era compromesso. E di non tornare al covo se non era disposta a dire tutto.

Lei se n’era andata senza dire una parola. Lui si era sentito morire. Felicity. Quella Felicity di cui si fidava piu’ di se’ stesso, da sempre, da quando l’aveva conosciuta.

 

Era per lei che era venuto in quel posto perso nel quartiere piu’ squallido e abbandonato di Star City assieme a Diggle, perche’ a causa della sua affiliazione a Helix le avevano chiesto di fare una cosa illegale. E lui non lo avrebbe permesso. Non avrebbe permesso che lei affondasse nell’oscurita’. Lei che era convinta di essere dalla parte giusta. Dalla parte di chi avrebbe preso Chase. Ma non lo era.

L’aveva raggiunta al loft, aveva provato a parlarle.

“Perche’ lo fai?” Le aveva chiesto al loft “Perche’ in questo modo? Non e’ da te.”

“Per quel che ha fatto a Billy.”

Oliver aveva irrigidito la mascella. Billy lo aveva ucciso lui. Si, istigato e raggirato da Prometheus, ma oggettivamente lo aveva ucciso lui. E avrebbe dovuto convivere con quel fatto per il resto della sua vita. Lo aveva ulteriormente allontanato da lei. Lavoravano ancora insieme ma il solco si era allargato tra loro. Non parlavano quasi piu’. Era piu’ il tempo che lei non c’era al covo che quello in cui c’era.  Aveva aperto la bocca per dire qualcosa ma lei aveva continuato

“E per quel che ha fatto a te! E’ un pazzo assassino e criminale! La paghera’, la paghera’ molto cara!”

Non le aveva mai visto quell’aria arrabbiata, corrucciata, quasi furiosa. Dov’era la Felicity positiva, piena di luce che illuminava i suoi passi, sempre pronta a vedere il buono negli altri, al perdono e alla comprensione, la Felicity che lui aveva conosciuto e di cui si era innamorato?

“Lui non ha fatto altro che mettermi davanti alla verita’”

“Quale verita’!? Chase non sa neanche cosa sia la verita’!”

 

I was willing to to whatever it takes to save the city. And that created him.

Ero disposto a fare tutto quel che serviva per salvare la citta. E questo ha creato lui.

“Non e’ vero. Tu non hai creato Prometheus!”

“Si, l’ho creato io! Perche’ non mi sono fermato davanti a niente per portare avanti la mia crociata contro i criminali della lista che mi aveva lasciato mio padre. E gli ho fatto credere che il fine giustifichi i mezzi, tutti i mezzi, anche i piu’ esecrabili, illegali e infimi!”

“Ma poi sei cambiato!”

Si, lei lo aveva cambiato. Lei che gli aveva detto che poteva fare del bene alla citta’ e non semplicemente cancellare un nome dietro l’altro da quella lista.

Aveva cercato di convincerla che Helix non era la soluzione, che doveva tornare a lottare con lui e Diggle e gli altri del team per cercare di neutralizzare Chase una volta per tutte. Ma lei non aveva sentito ragioni.

You’ll have to stop me!

Mi dovrai fermare!

 

L’aveva lasciata andare via, rimanendo fermo sul posto dove si trovava, le mani in tasca, senza fare un gesto, immerso nei suoi amari pensieri. Come quando lei lo aveva lasciato. Non si era mosso. Lei voleva agire. Lui era rimasto fermo.

Si, doveva fermarla. Fermare la sua discesa verso l’oscurita’. Salvare la donna che era stata e per lui era ancora la sua luce.

E adesso erano li’, a fissarsi come due che si sfidavano a duello.

“Cosa ti hanno chiesto di fare quelli di Helix in cambio di tutte le informazioni che ti hanno dato su Chase?”

“Non sono affari tuoi!”

“Quel che riguarda te e la sicurezza del team sono sempre affari miei!”

“Ti basti sapere che in cambio di quel che serve per prendere Chase io sono disposta a farlo!”

“Felicity non sai quel che dici. Parli e pensi esattamente come me quando ho cominciato la mia crociata. Non e’ la via giusta, e tu lo sai!  Non lascero’ che ti coinvolgano in attivita’ illegali che possano nuocere a qualcuno, prima di tutto a te!”

“Hai deciso di non indossare piu’ il costume verde, no? Almeno lascia che altri combattano la tua battaglia!”

“E’ questo quel che pensi? Che mi sono arreso?”

“Io guardo ai fatti. E i fatti sono che da dopo le torture di Chase non sei piu’ tu!”

“Io.. io non so piu’ chi sono, Felicity.”

“Cosa ti ha fatto quel mostro?”

“Sono io il mostro, Felicity!” lo aveva quasi urlato

“Non e’ vero!”

I put on the hood to right my father’s wrongs. It was all based on a lie.

Ho messo il cappuccio  per correggere gli sbagli di mio padre. Ma era tutto basato su una bugia.

 

“Quale bugia?” chiese lei. Oliver teneva la testa china, non riusciva a guardarla

Lei gli sollevo’ il mento con un mano

“Quale bugia, Oliver?” Aveva cambiato atteggiamento, il suo sguardo era lucido, penetrante.

“Che non agivo per giustizia … che non uccidevo perche’ dovevo. Ma perche’ volevo. E... “ riabbasso’ la testa mormorando “ perche’ uccidere mi .. mi piaceva!” La voce gli si spezzo’ sulle ultime parole.

La senti’ trattenere il respiro. Cosa avrebbe pensato di lui adesso? Gia’ non si fidava piu’ di lui, si sarebbero allontanati definitivamente? No, non avrebbe potuto sopportarlo. Rimase in attesa, a testa bassa, il sudore che gli colava dalla fronte sulla faccia. Le ferite bruciavano. Ma il suo cuore ancora di piu’.

La senti’ emettere un sospiro, alla fine. Senti’ la sua voce, calma, controllata. Non piu’ arrabbiata.

“Io mi sono aggiunta alla tua crociata per trovare Walter all’inizio, ricordi?”

Si lo ricordava bene

“Ma poi sono rimasta. Per te. “

Oliver alzo’ la testa. Lei lo guardava dritto negli occhi, senza reticenze, senza disgusto. Franca e diretta e come sempre aveva fatto. Quel che aveva temuto di vedere nei suoi occhi non c’era.

“Non sarei mai rimasta con un mostro.”

Oliver emise una specie di singhiozzo. Lei gli strinse il giubbotto con entrambe le mani.

“Tu non sei un mostro. Non saresti l’uomo che sei, l’eroe che sei se non avessi un cuore e un’anima. E tu ce li hai.”

“Felicity, io …”

“Chase non ha una coscienza. Tu ce l’hai. Chase non ha scrupoli. Tu li hai.  Chase non si preoccupa di niente e di nessuno. Tu si’. Chase non deve proteggere nessuno. Tu ami proteggendo chi ti sta accanto. Chase e’ uno psicopatico e un mostro. Tu non lo sei.”

“Felicity..” la strinse tra le braccia.

“John e io ti siamo rimasti accanto perche’ anche se non sempre condividevamo il metodo, lo scopo era giusto. Abbiamo visto oltre alla freddezza e allo scudo che ti eri costruito per sopravvivere.  Lui ha visto in te il soldato in guerra e io ho visto l’uomo. Un uomo quasi distrutto, ma in te c’era del buono. Non eri solo un killer, non eri solo una macchina per uccidere. Noi non ti abbiamo mai visto cosi’. Io non ti ho mai visto cosi’!”

“Ha detto… ha detto che tutti coloro che mi stanno vicino soffrono. E’ la verita’.  Io non voglio piu’ far soffrire nessuno.”  

“Quelli che ti stanno accanto hanno scelto di farlo. E sono pronti a pagarne il prezzo. E se io, Diggle, tua sorella, Lance, gli altri del team ti siamo ancora vicini qualcosa vorra’ pur dire, no? Anche la tua Susan..”

Felicity si era rabbuiata un attimo nel pronunciare quel nome? Gli era parso.

“L’ho lasciata.” Calmo, piatto.

“Oh?” fece lei, stupita

“Non stiamo piu’ insieme.”

“Non mi sembra il tipo che si fa mollare facilmente. Cosa le hai detto, al solito che non potevi stare con lei per non metterla in pericolo? Non starai mai con nessuna se continui con questa storia!”

Lui le scocco’ una semplice occhiata.

“Non avresti dovuto lasciarla andare. Avere qualcuno da amare nella vita e’ sempre un dono.”

“E’ te che non avrei mai dovuto lasciar andare!”

“Oliver.. ne abbiamo gia’ parlato.”

“No, non ne abbiamo parlato! Tu hai deciso che era meglio separarsi e te ne sei andata!”

“E tu non hai fatto un gesto per fermarmi!”

“CI ho provato! Ma tu hai detto che c’era una parte di me che non avresti mai potuto raggiungere, che avrebbe continuato a mentirti per proteggerti, che volevo fare da solo. E che non potevi andare avanti in questo modo.”

Fu il turno di lei di abbassare la testa. Era vero.

“In realta’ sapevo di non meritarti. Non ti avevo mai meritato. Per quello non ho fatto altro per fermarti E l’ho sempre rimpianto. Non meritavo piu’ la tua fiducia. E infatti tu non ti fidi piu’ di me. Non mi hai detto di Helix. Mi hai tenuto fuori.” Disse lui tristemente

“Come tu mi hai tenuto fuori da William!”  Felicity sospiro’.

“William. Non sapevo come fare…”

“Lo sai che Il problema non e’ mai stato che tu avessi un figlio! Il problema era che tu avevi un figlio di cui non mi avevi parlato. Non sei stato sincero con me. Non ti sei fidato. Io invece mi fidavo di te. Da sempre. Da subito, da quando ti ho conosciuto. Come non mi ero mai fidata di nessuno. E anche allora mi mentivi.”

“Si lo so, ho sbagliato a non dirtelo ma volevo proteggervi, tutti e due!”

“E ci hai perduti, tutti e due!”

Lui rimase in silenzio, come sconfitto. Cosa poteva dire. Aveva ragione lei.

“Almeno mi avessi chiesto cosa ne pensavo prima mandarlo via con sua madre...” mormoro’ lei

“Cosa mi avresti detto?”

Lei lo guardo’ “Davvero ti interessa saperlo?”

“Si, Felicity. Dimmelo per favore.  Cosa mi avresti detto?”

“Ti avrei detto… ti avrei detto di non allontanarlo da te. Sei suo padre. Lui ha bisogno di te. E tu di lui.

Un bambino ha bisogno di suo padre e di sua madre.  Non pensa a un non ben identificato bene superiore. Un bambino ha solo bisogno dell’amore dei suoi genitori, della loro presenza. Io lo so bene cosa significa crescere senza un padre. Credi che se fossimo rimasti insieme avrei privato William dell’amore di suo padre?”

 

“Felicity, io…”

“So che pensavi di fare il suo bene allontanandolo, di fargli vivere un’infanzia serena. e che ti e’ costato. Ma non penso che sia stata la cosa migliore. Ne’ per lui ne’ per te.

Tienilo nella tua vita, Oliver. Sii un padre per tuo figlio. Questo ti avrei detto.”

 

“Perche’ tu non mi hai detto di Billy, prima che lo scoprissi?”

“Cosa c’entra questo adesso?”

“Io ho voluto sapere cosa mi avresti detto su William. Non vuoi sapere cosa ti avrei detto su Billy?”

“Me l’hai detto.”

“Non ti ho detto tutto quel che volevo dirti!”

“E cosa avresti detto?”

“Che era un brav’uomo. Che capivo che volevi andare avanti.  Ma non era quello giusto per te. Che meritavi altro. Di meglio. Ma chi ero io per dirtelo visto come era andata tra di noi?”

“Billy era buono e gentile. Tranquillo. Meno complicato di te. Mi dava sicurezza. Non sentivo le farfalle nello stomaco come con te ma stavo bene con lui. Volevo il meglio di voi due. E per questo non ti ho detto niente. Come a lui non ho mai raccontato niente di noi. Non sono stata sincera con lui. E questo lo rimpiangero’ sempre. Non ho potuto essere sincera con quel che sono veramente. “

“Capisci allora per me come e’ stato difficile con te? Ti volevo con me e non volevo farti soffrire. E ti ho fatto soffrire lo stesso. Prima di Billy. E durante. E dopo. Ed e’ l’ultima cosa che avrei mai voluto. Io faccio solo del male alle persone che amo. Come dice Chase.”

“Oliver la devi smettere una volta per tutte di non sentirti degno di vivere! Sei passato attraverso quell’inferno di 5 anni, sei tornato, hai fatto del bene per questa citta’ come vigilante e come sindaco. Non sei un mostro. Sei un uomo che ha cercato di salvarsi come poteva. E’ ora che tu torni a vivere. A fare la vita che vuoi. Non quella che devi. A decidere cosa essere. Luce e ombra ci saranno sempre nella tua vita, sono parte di te. Ma tu puoi scegliere cosa essere. Tutti noi siamo frutto delle nostre scelte. Esci dall’isola Oliver, non nasconderti per sempre dietro questo alibi! Esci dall’isola e vivi! Vivi per per te’ stesso, per essere il vero te stesso, l’uomo buono, generoso, coraggioso che sei.

Posso non essere sempre d’accordo con te. Possiamo anche non stare piu’ insieme. Ma io ti conosco. So chi sei. Io sono sicura che troverai la motivazione giusta.  Vivi per costruire qualcosa. Vivi per tuo figlio. Sai amare e proteggere gli altri. Ama e proteggi anche te stesso. Datti questa possibilita’.  So che ce la farai, Oliver. Fallo.  Ma devi farlo per te. Solo per te. Il resto verra’ di conseguenza. Sei disposto a fare tutto quello che serve per essere te stesso, finalmente? Non il vigilante, non il sindaco, non il killer, non il sopravvissuto. Ma per essere te, Oliver Queen?”

Lui la guardo’, le lacrime in quei suoi occhi azzurri tormentati.. qualcosa brillo’ in quegli occhi, qualcosa che lei riconobbe subito.

“Ti ho perso davvero Felicity?”  Chiese titubante

Lei lo guardava, il suo sguardo non mentiva. C’erano tante cose in quello sguardo. Cose che credeva morte e sepolte. E invece…

“Mi manchi Felicity. Mi manchi cosi’ tanto…” oso’ dirle. Un sussurro sommesso, quel tono dolce che riservava solo a lei. Un tono cosi’ pieno di sentimento, che la investi’ in pieno.

“Ma se sono sempre con te!” Tento’ di schermirsi lei per non farsi prendere dalla stessa emozione

“No. Sai bene in che senso.” tono basso, profondo, ardente. La sua intensita’ era tornata.

“Mi manchi anche tu, Oliver…” ammise lei dopo un silenzio che parve infinito. Gli accarezzo’ dolcemente la guancia ricoperta di barba, i rivoli di sudore che gli rigavano le tempie.

Gli sguardi fra di loro si fecero infuocati. Erano l’una nelle braccia dell’altro, dopo tanto tempo. Entrambi feriti, provati dall’ultimo anno. Entrambi sofferenti. Ma quel che sentivano era ancora forte. Lei lo guardava con occhi scintillanti. Lui con il suo sguardo bruciante. Oliver si sporse leggermente in avanti come per baciarla quando…

“Oliver! Felicity! Siete li’?”

La voce di Diggle li riscosse.

“Oliver! Felicity! Rispondete!”  Gli fece eco Curtis.

“Siamo qui!” Rispose Felicity non interrompendo il contatto visivo con Oliver.

Si erano detti qualcosa di importante, di molto importante.

I loro amici erano andati a riprenderli, a salvarli.

Rimasero li’, fermi, in attesa dei soccorsi. Loro due si erano appena salvati l’un l’altra.

Qualche tempo dopo (5x22)

OLIVER You were right, as usual. I will do whatever it takes to be myself, the true myself. Once for all.

FELICITY You still know two things? Felicity smiled, teasing him, reminding the time he affirmed he would have done whatever it takes to save his sister and whoever he was, he only knew two things

OLIVER Yes: without you and John I would be lost.

FELICITY And the second one?

OLIVER I still love you. More than ever.

OLIVER Avevi ragione, come al solito. Faro’ tutto quel che serve per essere me stesso, il vero me stesso. Una volta per tutte.

FELICITY Sai ancora due cose? Felicity sorrise, stuzzicandolo, ricordandogli la volta che aveva affermato che avrebbe fatto tutto quel che serviva per salvare sua sorella e che, chiunque lui fosse, sapeva solo due cose.

OLIVER Si: senza di te e John sarei perso.

FELICITY E la seconda cosa?

OLVIER Ti amo ancora. Piu’ di prima.

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Eccoci qua.

L’ultimo dialogo in inglese ipotetico per la 5x22 (compleanno Oliver) me lo sono inventato facendo un parallelismo con le stesse parole ‘do whatever it takes’ pronunciate da Oliver sia nel sizzle reel quando parla con Felicity che nella 3x09 prima di andare a sfidare Ra’s.

Bellissimo sizzle reel, da pelle d’oca, saranno 5 episodi coi fiocchi.

Nel finale la voce di Slade : brivido puro.  Slade e Prometheus, due cattivi superlativi insiem .. vi immaginate?

E ancora per gli OLICITY:  al di la’ della scena di Fel armata (la faccia di Amell vale tutta la scena), quell’immagine di loro due insieme con i nasi che sfiorano, le braccia di lei attorno al collo di lui …  BOOM! Sono l’Amore. Con la A maiuscola. Punto. E… Billy e Susan .. chi???  Un bacio e a presto!

   
 
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