Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: Lady Chryseiss    26/04/2017    0 recensioni
Nel regno di Ayra i cittadini vivono in pace e armonia tra loro. Al funzionamento della grande comunità pensa un Consiglio governativo, supervisionato da un Consiglio degli Anziani, e la vita scorre tranquillamente, fin quando un errore non verrà commesso: la soppressione dell'esercito. I rapporti con gli altri Paesi procedono a gonfie vele, così come la giustizia all'interno di Ayra, la sanità, l'istruzione e l'economia. A cosa serve un esercito?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Essendo rimasta sola, Aaliya decise di prendere le scale per proseguire la risalita del palazzo del Consiglio ancora di un piano, dove si trovava il suo appartamento. Fece appena qualche gradino prima di ritrovarsi di fronte a Ryan che scendeva a passo veloce. -Ah, sei qui. Ti stavo cercando- le disse. -Beh, mi hai trovato. Che c'è?- Ryan si guardò intorno come se verificasse che fossero soli. Le fece un cenno con la testa, così Aaliya lo seguì al piano superiore e lo invitò ad entrare in casa. Non appena richiuse la porta dietro di sé, Ryan disse: -Aaly, avrei bisogno di un favore. Un grande favore- -Dimmi pure- rispose lei tranquillamente. -Si tratta della... ehm... della solita cosa. Sarebbe fissato per domani- alla fine della frase emise un sospiro, grattandosi la nuca per il nervosismo. Aaliya inarcò le sopracciglia. -Intendi un Passaggio?- Ryan annuì. -E me lo dici il giorno prima?- -È che pensavo di riuscirci questa volta- disse il ragazzo abbassando lo sguardo. -D'accordo Ryan, lo farò. Posso almeno parlarci prima?- -Certo. Anche subito se vuoi- Senza sprecare fiato in commenti o a prendersela con il collega, Aaliya riaprì la porta d'ingresso per entrare direttamente in ascensore, dopo aver attraversato il corridoio che lo separava dall'appartamento. Ryan la seguì, aspettando che la ragazza prorompesse in una lunga serie di rimproveri, ma lei mantenne il suo silenzio. Ad Ayra erano state debellate moltissime delle malattie che una volta affliggevano le persone nel ventunesimo secolo; gli uomini vivevano in salute fino a 130 o anche 140 anni, se la morte non subentrava prima per cause non naturali. La maggior parte dei cittadini sceglievano di concludere il loro soggiorno terreno quando ritenevano di aver svolto il compito per il quale erano nati, deliberatamente, attraverso ciò che veniva chiamato "Passaggio". Esso consisteva in una procedura indolore, per la maggior parte delle volte, che doveva essere eseguita esclusivamente da personale competente. Se il dolore subentrava, significava che quella persona aveva fatto male i suoi calcoli e aveva ancora uno scopo da portare a termine, quindi tutto veniva immediatamente interrotto. Ma succedeva sempre meno spesso. Chi eseguiva il Passaggio veniva scelto per questo ruolo durante l'adolescenza, quando nel corso della propria formazione presentava caratteristiche appropriate. Era l'unico ruolo all'interno della società che non veniva scelto di spontanea volontà. Non c'erano molte persone tra i prescelti, erano solo cinque, e a nessuno di loro piaceva gestire un Passaggio, soprattutto a Ryan. Anzi, si può dire che Ryan odiasse gestire un Passaggio. Aaliya era colei che presentava meno ostilità, per questo Ryan domandava a lei di fare quel lavoro al posto suo. -Scusami- disse Ryan mentre l'ascensore si fermava al piano terra, aprendo le porte subito dopo. Aaliya emise un sospiro. -Non può andare avanti così, Ryan. So che non è facile, ma devi toglierti dalla testa il fatto che stai effettivamente uccidendo una persona- rispose avviandosi verso l'uscita della Casa del Consiglio. -Sai, non sei d'aiuto così- -Non è una brutta cosa, anzi, è meravigliosa: stai facilitando un qualcosa che sarebbe avvenuto comunque, solo che tu hai la possibilità di eliminare la sofferenza, accompagnando una persona verso la fine del suo percorso. Abbiamo un ruolo importante, Ryan, e dobbiamo eseguirlo- -È che... non ci riesco più- Aaliya si fermò nell'ampio atrio, dal pavimento a scacchi bianchi e beige, arredato con pochi oggetti. Guardò il suo compagno con la consueta determinazione che la caratterizzava: -Fa in modo di riuscirci ancora. Il più presto possibile. Sono stanca di lavorare al posto tuo e di prendermi certe responsabilità al posto tuo- detto questo si voltò e riprese il cammino al di fuori del palazzo. Arrivarono ai piedi di un imponente edificio bianco e piramidale, che svolgeva funzioni simili a quelle dei vecchi ospedali. Le porte scorrevoli si aprirono automaticamente al loro ingresso, mostrando da subito un luogo estremamente operativo, dove si potevano notare persone spostarsi in ogni direzione. Nonostante questo movimento, nessuno sembrava avere una fretta eccessiva, e un'atmosfera di serenità si depositò immediatamente addosso ad Aaliya, che con rinnovata dolcezza posò una mano sull'avambraccio di Ryan: -Dove dobbiamo andare?- gli domandò. Risalirono l'edificio di un paio di piani, fino a giungere ad una stanza da letto dalle pareti violette. Ad un tavolino posto a ridosso del muro, stava seduta una donna molto anziana, intenta a sostenere una conversazione con altre tre persone. Aaliya dedusse che le stesse salutando, probabilmente era l'ultima volta che le avrebbe viste. Entrò dopo aver bussato, nonostante la porta fosse già aperta, seguita da Ryan. -Buongiorno. Chiedo scusa per l'interruzione, desidero presentarmi- disse entrando nella stanza - mi chiamo Aaliya, e gestirò il Passaggio di domani- -Pensavo che l'avrebbe fatto Ryan. Me l'aveva promesso- rispose l'anziana donna corrugando la fronte. A quel punto Ryan prese la parola, tentando di mascherare il suo imbarazzo. -Io sarò comunque presente, Jane, e ti assicuro che Aaliya è molto più brava di me- Le tre persone presenti, due figlie di Jane e un nipote, la salutarono con la promessa di tornare più tardi, lasciando Aaliya e Ryan soli con lei. Jane aveva già spiegato a Ryan i motivi della sua decisione, ma li ripeté per Aaliya. -Non ho più un obiettivo da portare avanti; ho realizzato tutto quello che avevo previsto di realizzare nella mia vita. Sono felice. I miei figli e i miei nipoti sono felici. Sono pronta per andare avanti- -Va bene Jane, grazie. Siamo contenti per te- disse Aaliya. Rimase con lei ancora per un po', per illustrarle le fasi del processo e rassicurarla, mentre Ryan sentì il bisogno di uscire a prendere aria. Era più forte di lui: i Passaggi lo terrorizzavano. Si sforzò di mantenere un'espressione rilassata e cordiale finché fu dentro l'edificio, rispondendo ai saluti delle persone che lo riconoscevano, cosa molto probabile quando si è il responsabile della sanità all'interno del Consiglio. Raggiunse l'esterno con un evidente sollievo, inspirando a pieni polmoni. "È tutto passato. Non si ripeterà ancora. Aaliya è con me, stavolta, il prossimo lo gestirò da solo". Se lo ripeteva ogni volta da due anni ormai. Erano davvero già passati due anni dall'ultima volta? Due anni. Ricordava l'episodio come se fosse stato appena il giorno prima. Si chiamava Iago, aveva 114 anni. Era convinto che con il successo ottenuto con l'impresa agricola che aveva fondato e portata avanti dai suoi figli egli avesse compiuto il suo scopo. Ryan gli aveva creduto, non aveva osato fare domande troppo personali per approfondire la sua reale situazione. Gli era sembrato inutile e imbarazzante. Spesso le persone non hanno voglia di raccontare la propria vita a degli sconosciuti, specialmente se nascondevano dei segreti. A qualcuno faceva piacere confessare ogni cosa all'ultima persona che avrebbero visto, a chi si occupava della loro morte. La consideravano una sorta di liberazione. Ryan pensava che occorresse una fiducia a lui inconcepibile per affidare a qualcuno mai visto prima una cosa così importante come la fine della propria vita. Aaliya amava ascoltare le storie della gente che si rivolgeva a loro. Si sentiva utile. Ryan si sentiva soltanto in imbarazzo. Iago era uno di quelli che non parlano volentieri, non raccontano mai molto di sé se non sono costretti, e Ryan non voleva costringerlo, per questo il Passaggio era andato male. Iago si era sentito male, non si era addormentato tranquillamente come era previsto, ma era svenuto dal dolore. Ryan era da solo, agitato e concentratissimo non se ne era accorto, era andato avanti nonostante Iago non stesse reagendo come avevano reagito le persone che aveva trattato in passato. Si era fermato troppo tardi. Roso dal senso di colpa, Ryan aveva indagato sul passato di Iago, scoprendo che da tempo l'uomo si scontrava con il figlio per qualsiasi cosa. Non avendo risolto questo rapporto conflittuale, Iago non aveva portato a termine tutti gli obiettivi che permettono un Passaggio.  Non sarebbe dovuto morire nella sofferenza. Non sarebbe dovuto morire senza riappacificarsi con suo figlio. Ryan aveva sbagliato tutto, e non si dava pace da due anni. Aveva promesso ad Aaliya e agli altri tre suoi colleghi che avrebbe trovato il coraggio di superare il trauma e di gestire nuovamente i Passaggi. Non si era reso conto di aver camminato così tanto. Si fermò per guardarsi intorno. Era giunto fino al centro di Ayra, al grande spazio erboso in mezzo al quale zampillava un'imponente fontana. La gente passeggiava, i bambini giocavano correndo tra gli alberi, alcuni ragazzi chiacchieravano seduti sull'erba o sulle panchine. Il peso sul suo stomaco si alleggerì. Sorrise pensando che sarebbe stato in grado di rimettersi in gioco.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Lady Chryseiss