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Autore: TeamFreeWill    05/05/2017    5 recensioni
Missing moment collocato tra la 7*10 e la 7*11.
La morte di Bobby è devastante. Gli stessi momenti vissuti dal punto di vista di Dean e dal punto di vista di Sam. :)
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'I pensieri '
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Pov Dean


“Idioti”. Ci sorride. Sereno.

Poi i macchinari iniziarono a suonare. Tutt’intorno i dottori sono frenetici. Caos.

Spingono via Sammy. Cercano di farlo anche con me, ma io non mi muovo.

Sono paralizzato. Tremo.

Sammy mi spinge fuori in corridoio a forza. Prego e spero.

Li vedo mentre tentano di rianimarlo. Poi chiudono la porta e le tende. Ma io sento lo stesso.

Sento il defibrillatore e le scariche. Dio ti supplico fa che non muoia.

E’ solo un proiettile. Lui è forte. Starà bene.

Poi il tempo si ferma. Tutto intorno sparisce.

“Abbiamo fatto di tutto…mi spiace per la vostra perdita” lo dice con una naturalezza da fare schifo, quel dottore.

“No!! Non avete fatto abbastanza! Brutti figli di puttana!” gli grido. Sto per colpirlo ma Sammy, in lacrime mi ferma per un braccio.

Lo guardo. Poi, scansandolo, esco in parcheggio.

Tiro un pugno al muretto. Poi mi siedo sugli scalini. Non è vero. Non è vero.

Ogni cellula del mio corpo lo nega.

Lascio Sam a sbrigare tutto l’iter necessario affinché ci venga restituito il nostro Bobby.

Io non ce la faccio. Voglio uccidere Dick Roman con le mie mani.

Quando Sammy mi si siede accanto e mi abbraccia di slancio, ha gli occhi talmente rossi e gonfi che fa fatica a tenerli aperti.

Piange. Mi stringe. Io sono una statua, ma poi ricambio.

Ho lo sguardo fisso nel vuoto. Impassibile. Duro.

Per due giorni non mangio e non dormo. Bevo dalla sua fiaschetta. Ma non mi ubriaco.

Il terzo giorno è la mazzata finale. Ci restituiscono Bobby.

Lo prepariamo per fargli il funerale da cacciatore. Sto per accendere la pira funeraria, ma non ce la faccio.

“Non è gusto cazzo!” Mi blocco con l’accendino in mano. Lo lancio a Sam, che mi guarda con le lacrime agli occhi.

Ci abbracciamo mentre il tutto brucia. Io non guardo però. Sammy è un fiume in piena. Io sento solo il fiume della rabbia in me sempre più impetuoso.

Quando è finito tutto e seppelliamo le ceneri, entro nel rifugio e prendo le chiavi di Baby.

Non sto con Sam. Lo vedo che soffre, che si preme la mano.

"Mi spiace" dico mentre sfreccio via. Lontano da tutto.

Lui mi corre dietro, lo vedo dallo specchietto retrovisore, grida, ma non mi fermo. Corro via.

Voglio stare solo. Né vedere né sentire nessuno.

Mi fermo in un bar e stavolta mi ubriaco sul serio. Molto. Non provo più niente. Illusione.

Una ragazza. Ci provo spudoratamente. Lei mi dà uno schiaffo e poi ricevo un pugno da quello che è il suo fidanzato.

Parole di fuoco ci scambiamo io e quei due. Non ragiono. La rabbia esplode.

Una rissa scateno. Pugni e calci infine volano con il ragazzo. “Fanculo!” grido mentre tutti mi guardano e m’invitano ad andarmene.

La Baby sfreccia. La musica è altissima. Cerco di soffocare il dolore e la rabbia. Inutile.

Ritorno al rifugio. Barcollo. Mi trascino all’interno.

Sammy sta dormendo nel suo letto. Deve aver bevuto anche lui.

Io sto per buttarmi nel mio, ma poi vedo il letto freddo e vuoto di Bobby.

"Perché proprio te e non me?" e mi butto sul suo letto a dormire. Incubi.

Il mattiamo dopo sono distrutto.

"Dean parla per favore!. Sfogati!" Mi dice Sammy appoggiandomi una mano sulla spalla.

“Non piango come te, femminuccia" gli grido. Lo allontano. Lo spingo via. Brucio di rabbia.

Mi siedo e indago su quei numeri. Mi tormentano da quando li ha scritti.

La parete di fronte a me è piena di notizie sul quel figlio di puttana. Ossessione!

Sammy rimane lì a fissarmi. Io sbotto "Senti stronzo la smetti di fissarmi?!"

"Dean guardati! Non puoi continuare così" Mi si avvicina e mi sfila il quadernetto che ho tra le mani.

"Sammy ridammelo immediatamente!” Mi alzo e gli tiro un pugno in viso. Lui ci rimane male. Io di più.

Sono scioccato dalla violenza con cui lo colpisco.

"Mi dispiace" Sussurro.

Poi sfreccio via di nuovo. Vado da Frank. Gli ordino di trovare tutto su Dick Roman e sui numeri.

Mi ubriaco in un bar. Ritorno a casa e Sammy mi aspetta in veranda.

Io scendo da Baby e lo guardo solo. Sento gli occhi lucidi.

Lui mi viene in contro e mi abbraccia. "Sfogati. Sono qui" mi sussurra.

"Perché Sammy?! Cass e poi lui. Perché?!" Dico solo questo.

Una lacrima sola mi scende. Solitaria.

Poi mi stacco e, fissandolo, dico "Ti giuro che lo ucciderò".

Sammy annuisce e poi entriamo nel rifugio. Vuoto e freddo. Soli.

Mi corico nel letto di Bobby e mi addormento.

Nei quattro giorni che seguono, io e Sammy siamo sempre qui. Impotenti.

Oramai la rabbia ha ceduto il posto allo sconforto nel mio cuore.

Sammy cerca di riprendersi. Si sforza. Io di andare avanti. Fallisco.

Sono seduto sul divano a bere. Anche Sammy lo sta facendo.

Poso il mio sguardo su di lui un secondo. Si sta premendo la mano. Forte.

Vorrei andare da lui, ma non ho più forze. Non ce la faccio.

Ritorno a guardare fisso davanti a me. Il mio sguardo è perso. Vuoto. Morto.

Nessuna parola tra noi. Nessun contatto visivo. Solo silenzio. Doloroso silenzio.

Oramai è passata una settimana.




Note autrice
Dean fa solo apprezzamenti pesanti alla ragazza.
  
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