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Autore: Phoenyx97    10/05/2017    5 recensioni
"Non lo può certo sapere
questo tronco ormai sfinito
quante lacrime son scese
a bagnare il mio sorriso
Quante volte io ho mentito
quanti sogni ho ricucito
quanto tempo io ho cantato
per chi era partito"
(Davide Van De Sfross)
[double drabble, Prima Era]
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andreth
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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È la notte il momento che temo di più.
Quando il Sole muore e io con lui.
 
Lentamente, inesorabilmente.
Come roccia erosa a poco a poco dall’acqua così anch’io avvizzisco al termine di ogni giorno: è una maledizione silenziosa che aborro più del Nemico stesso, ma alla quale, come a tutte le cose che più si disprezzano, non posso sfuggire.
 
Essa tarda a palesare i suoi frutti e tuttavia io riesco a scorgerli, al sorgere di ogni nuova alba: piccoli solchi e sottili rughe a increspare la candida pelle che più volte sfiorasti, Aegnor, con quella che credevo devozione. Che bramavo essere venerazione.
Bianche striature a tingere queste ciocche corvine che, con dolcezza, più e più volte accarezzasti.
 
Solo ora, di notte, sempre, crudelmente, di notte, mi assale la consapevolezza di quanto sciocca, di quanto ingenua, io sia stata. E alle stelle, testimoni silenziose e lontane, affido il più amaro, seppur controllato, dei pianti. Il più straziato e sincero dei canti.
 
Parla di noi, Aegnor, dolcissimo fra i supplizi. Parla d’amore, di guerra e di rimpianti.
E ora che nulla ha più importanza io darei tutto per riaverti indietro anche solo un giorno.
Prima di recarmi in quel luogo, oltre tutti i luoghi*, dove né canti né ricordi potranno mai raggiungermi.
 
 
 
*Frase presa da ‘Dove non basta il mare’ di Davide Van de Sfross, che ha in parte ispirato questa storia



 
Note autrice:
Mi ero ripromessa di non pubblicare nulla che non mi convincesse al 100%: non è questo il caso ma la voglia di tornare a dare il mio, seppur piccolo e mediocre, contributo al fandom, si era fatta troppo intensa: di questo ringrazio Kanako91 e Melianar, che con le loro bellissime ultime storie mi hanno dato la carica giusta. E grazie a Mel per le sue parole dolcissime. Spero che ti possa piacere.
 
Non avevo pensato a un arco temporale preciso in cui ambientare la storia: lo lascio alla discrezione di chi legge, anche se spero si evinca che Andreth non è più giovincella.
 
Ultima precisazione: il luogo di cui si parla alla fine non ha una valenza fisica vera e propria, fa più riferimento al destino degli Uomini dopo la morte (headcanon, se così si può chiamarlo, condiviso con Melianar e di cui in un certo senso parla anche Aragorn, nelle Appendici).

Ringrazio chiunque abbia letto :-)
Marghe
   
 
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