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Autore: Spensieratezza    11/05/2017    4 recensioni
Jensen Ackles lavora in ufficio, ha una vita perfettamente normale, abitudinaria, anonima. Jensen sente il peso di una vita senza emozioni, senza amore...fino a quando incontra un hippie che gli attraversa la strada rischiando quasi di fargli fare incidente. Jensen rimane subito stupito da questo bellissimo hippie e dai suoi occhi verdi.
Genere: Avventura, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Pov Jensen.



è una bella sensazione, tornare a casa con Jared. Finora, non avevo nessuno con cui farlo…

sorrido apertamente, davanti al suo stupore e alla sua ammirazione, quando arriviamo alla mia casa e si mette stupefatto ad ammirare le mura esterne e il giardino.

Fischia.
“Amico..hai una gran bella casa!” dice.

“Pensavi che non potessi permettermela?” chiedo ridacchiando.

“No, io non volevo dire..”

“Tranquillo..perchè davvero non posso. Ho un amico…Bobby.. che mi ha prestato dei soldi per il mutuo, ma devo restituirglieli…”

“Ah…capisco..” dice, ma sembra stranito.

“Che c’è?” sorrido divertito. Mi piace che le persone dicano quello che pensano, liberamente, senza problemi.

“è un amico…stretto?” chiede, e sembra imbarazzato.

Non posso fare a meno di ridere, capendo dove vuole andare a parare.

“Lo amo! Non in quel senso, ovviamente. Ha circa cinquantasei anni ed è come un padre per me! Mio padre…beh, insomma, lasciamo perdere. Rapporto complicato. Bobby tra le altre cose ha anche un’autofficina..potrei andare a lavorare da lui..me lo ha chiesto tante volte..ma..”

“Preferisci il tuo lavoro..”

“Non proprio..è che..insomma..”

“è complicato.”

“Già…” all’improviso sento un gran caldo e un gran imbarazzo. Sto facendo la figura del cretino con questo ragazzo.

Jared però mi stupisce ancora una volta, dicendo:
 
“Capisco molto bene come funziona..la routine è come una trottola che gira all’infinito. Gira così tante, infinite volte, che non riesci più a ricordarti se ti sta stritolando o ti sta rassicurando.”

Resto stupito da quello che dice e totalmente rapito.

“Quando ci siamo dentro, vorremmo fuggirne..ma l’enorme paura che abbiamo del mondo intero, del futuro che potrebbe ferirci, ci assale e ci avviluppa così tanto, che, preferiamo intossicarci con la routine, stancarci, lamentarci, tutti i giorni, sognando qualcosa di diverso, piuttosto che ribellarci e scoprire di trovarci con un pugno di mosche, perché la routine, seppur noiosa, orrorifera, banale, stupida e senza senso, almeno ci tiene al sicuro..”
 
 


Li conosco i monologhi del genere..di solito finiscono così, con una vena di rammarico e tanta tristezza, lasciando solo pause imbarazzanti di silenzio..ma Jared non è come tutti gli altri e lui non ha fatto questo discorso per lamentarsi e basta.

“Ho scelto di viaggiare per questo motivo..non volevo abbandonarmi alla routine..qualsiasi cosa mi sarebbe capitata, sarebbe stata meglio di accontentarmi di qualcosa che non avevo scelto…almeno in questo modo, anche se sarei stato infelice, avrei saputo che lo sarei stato per una mia scelta, non per qualcosa che non avevo scelto..che non è forse quello che desiderano e sognano tutti?”

“Sì..hai proprio ragione..” disse Jensen incantato. “Senti, io cucino qualcosa, ti va una semplice e banale pasta al sugo”?

“Se la cucinerai tu, non sarà banale.” Disse questo mio inaspettato angelo.

Feci un sorriso imbarazzato. “Io? Sono proprio il concentrato di banalità di cui parlavamo prima. Lavoro come impiegato. Riesci a immaginarti qualcosa di più banale?”

“Amico, se tu fossi scontato e banale, non mi avresti raccolto per strada..non mi avresti inseguito..”

“Ehi, io non ho inseguito nessuno..”

“Sei rimasto incuriosito da me..”

“Ok, adesso stai esagerando..” dico, quasi arrossendo.

“Andiamo. Che c’è di male? Tu hai avvertito qualcosa, nella mia aurea..hai..percepito che avevo tanto da raccontare..ed essendo una persona del tutto curiosa e non banale, sei rimasto..beh..ecco..incuriosito da me.è perfettamente normale. E voglio soddisfare tutte le tue dom..”

“Non mi ha incuriosito quello..” lo interrompo io.

“Ah…ah no?”

“Mi ha incuriosito la tua..la libertà che emani..e la tua dolcezza..
 
Questo sembrò zittirlo definitivamente. Per un po’ non parlò più, tanto che temetti di averlo offeso in qualche modo, ma poi inaspettatamente, si offrì di aiutarmi a cucinare.





Mangiammo pasta al pomodoro e bistecca spalmata con pomodorini.

Aveva tutto un altro sapore assieme a Jared.
 
 




Si offrì di lavare lui i piatti e io non riuscìì proprio a impedirglielo.

“Si respira un’aria così buona qui..” disse Jared, uscendo finalmente fuori in guardino e sendendosi sulla sedia vicino alla mia.

Io quasi sobbalzai.

“Beh..è l’aria della sera..”

“Io non credo sia l’aria della sera, Jensen..”

“Come? Cosa intendi?”

“Io penso..sia..tu..”

“Jared..io non so cosa dire..”

“Neanch’io..ma penso anche che..le persone buone, rendano più buono tutto attorno a loro..”

Questa ultima frase, la dice imbarazzato, senza guardarmi negli occhi.

“Io invece credo che…ci siano persone buone e le belle persone…e..ne sto guardando una, proprio adesso…” disse Jensen.
 
Jared fa appena in tempo a sollevare lo sguardo, che io avvicino il viso delicatamente a lui e poi lo poso sulle sue labbra.

Sono tremolanti, le sue labbra..e screpolate..timorose, ma anche emozionate, le accarezzo con le mie labbra, ci gioco, e poi lo baciò veramente.

E sono fuochi. Fuochi d’artificio e adrenalina pura.

La lingua di Jared che entra subito a contatto con la mia, è morbida, calda, avvolgente, e diventa subito passionale.

Oh, Jared, ha un viso quando bacia, pazzesco!
   
 
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