Serie TV > Grey's Anatomy
Ricorda la storia  |      
Autore: Chiccagraph    12/05/2017    0 recensioni
Questo era decisamente peggio del parlare, i suoi occhi le ricordavano l’intonazione familiare e calda della sua voce, la sua mano che ancora scorreva sulla sua pelle, quella dell’attrito dei loro corpi sudati.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Addison Montgomery Sheperd, Derek Sheperd
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ogni tanto ritornano. Scorrendo tra le cartelle del pc ho trovato alcune storie, frasi e per lo più racconti incompleti, buttati giù durante una delle mie notti insonni.
Questa storia – se così si può chiamare - risale precisamente a un anno fa. Mi ricordo di aver visto su YouTube una scena tra Alex e Izzie sulla falsa riga di quello che ho scritto, e così ho pensato subito a questi due burloni che anche a distanza di anni non smettono mai di essere la mia passione (ossessione?).
Non mi prolungo oltre perché altrimenti finirei con lo scrivere una nota d’autore più lunga della storia stessa.
È una storia un po’ così, senza troppe pretese.
Nessuna trama, nessuna pretesa e buona lettura! 



 

 
 
 
«Sta zitto!»
 
Ed è esattamente quello che vuole, perché ogni volta che Derek parla è un istante perso, un momento in cui la sua bocca non è impegnata a muoversi lungo le tracce della sua anatomia. Il silenzio che tanto desidera non ha nulla a che fare con il fatto che ancora una volta abbia ceduto alle lusinghe dell’uomo. Né tanto meno con il fatto che continui ad infrangere le proprie promesse. È la voce della sua coscienza che parla incessantemente, ma a quella non può urlarle di tacere.
Niente più sesso tra le mura dell’ospedale, era stato questo il voto espresso. Un vincolo per riscattare la sua anima dal peccato originale; ma d'altronde non era mai stata famosa per mantenerle, le promesse.
Tradisci una volta, tradisci per tutta la vita. Le parole di sua nonna le risuonano ancora nelle orecchie. Gliele sentiva ripetere ogni qual volta che il Capitano si allontanava con una donna che non era la sua adorata figlia. C’era stata la tata, l’insegnate di francese, quella di pianoforte, un numero infinito di giovani ragazze si era susseguito negli anni e con la minuzia di un lavoro di intaglio, era stato iscritto nel libro nero della donna. Le ripeteva quella frase come una cantilena, con le mani poggiate sulle sue ginocchia sbucciate, seduta sulla sedia di vimini in giardino.
Ora sarebbe voluta tornare bambina, perché le ginocchia sbucciate facevano meno male delle promesse infrante.
Eppure eccola qui, nuovamente traditrice, più simile di quanto avrebbe voluto allo stesso Capitano.
Ancora una volta senza mutandine e senza pudore.
Il pudore era come un vestito sulla sua pelle, tanto più lo consumava, tanto meno ne sentiva lo spessore che ne ricopriva l’epidermide dell’anima.
 
La lingua di Derek che cerchia il suo clitoride, le ricorda ancora una volta perché è qui, sdraiata su questo lettino, chiusa a chiave in una stanza d’esame.
Elabora per la frazione di un attimo quanto tutto questo sia sbagliato e ingiusto: permettere al suo ex-marito di incunearsi nel suo corpo, di appropriarsene e sfogliarlo senza vergogna, tastando crudamente ogni piega della sua pelle.
La giovane moglie post-it è da qualche parte tra il secondo e il terzo piano; impegnata in un caso chirurgico per il quale lei stessa avrebbe ucciso nei primi anni della sua residenza.
Sarebbe rimasta lontana, e loro al sicuro nella loro bolla di bugie. Per entrambi, quello di oggi, era un caso di massima urgenza, così si era giustificato lui.
Occhio non vede, cuore non duole.  
Ed é proprio a questo che pensa Addison poco prima che la bocca dell’uomo si muove lungo la sua coscia, attutendo nella carne una risata maliziosa.
Poi Derek traccia con tre dita la striscia di pelle dove fino a poco fa erano poggiate le sue labbra, le arriccia all’interno seguendo la piega perfetta e scivolosa del suo nucleo. Addison si agita contro la sua volontà, spinge i fianchi verso il basso nel disperato tentativo di incontrare la sua mano, mentre un gemito rotola fuori dalle sue labbra.
L’uomo non parla mentre Addison cavalca il resto del suo orgasmo; gli occhi fissi sul suo volto arrossato e le dita che non perdono mai il ritmo.
Poco prima della fine Addison apre gli occhi e li fissa in quelli dell’uomo immerso tra le sue gambe, due pozze scure e profonde di piacere e lussuria. Stringe il pugno tra i riccioli scuri dei suoi capelli, reclina la testa all’indietro e lascia sfogare il tremito del suo corpo all’esterno.
 
Derek tira fuori un dito dopo l’altro non appena il corpo smette di muoversi e lascia risposare le mani sulle cosce della donna, tra le calze velate e l’orlo della gonna, arrotolata intorno alla vita.  
Si sposta all’indietro appoggiandosi allo schienale della sedia e, perfettamente orgoglioso di sé stesso, annega una mano nel rigonfiamento dei suoi pantaloni. Le sorride innocente, come se avesse appena rubato un dolce dal barattolo dei biscotti, senza essere visto.
L’unica prova della sua malefatta: le dita sporche di glassa.  
 
Questo era decisamente peggio del parlare, i suoi occhi le ricordavano l’intonazione familiare e calda della sua voce, la sua mano che ancora scorreva sulla sua pelle, quella dell’attrito dei loro corpi sudati.
 
«Sta zitto!» Addison ripete nuovamente, senza fiato e soddisfatta, la testa ciondolante contro il letto mentre cerca di riacquistare la compostezza tipica del chirurgo. E non quella di una donna che ha appena fatto sesso, scomodo e inappropriato, con il proprio ex-marito.
È inutile a questo punto stare a ripensare alla quantità di voti infranti e a tutte le persone che ne soffrirebbero se solo venissero scoperti. Non c’è un tradito e un traditore tra loro, sono complici in questo gioco a incastro che ben presto li avrebbe rovinati entrambi.
 
Scivola giù dal letto, la cerniera della gonna s’abbassa, ne sente il suono preciso e allungato. La gonna crolla al suolo e suona come una regina sconfitta che s’inginocchia. 
 
 
 

 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: Chiccagraph