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Autore: xjnicodiangelo    13/05/2017    3 recensioni
[...] Grazie anche alle cure di Will era riuscito a riprendersi e senza la stanchezza a pesargli sulle spalle, sapeva che per tornare a fare un sonno tranquillo –o anche solo a dormire in generale– aveva bisogno solo di una cosa: qualcuno che cantasse per lui.
–☼–
Quest’abitudine gli era stata strasmessa da sua madre, che fin da quando aveva memoria, ogni sera, all’ora di andare a letto entrava nella camera che lui e Bianca condividevano, si sedeva a lato del suo letto e intonava una canzone che non falliva mai ad accompagnare i due bambini tra le braccia di Morfeo.
–☼–
Quando sua madre non era più stata con loro, Bianca aveva provveduto a prendere il suo posto.
–☼–
Prima di lasciarsi andare al torpore, pensò che non sarebbe stato male se il figlio di Apollo avesse preso il posto di Maria e Bianca nell'accompagnarlo nel mondo dei sogni. Per niente.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sing me to sleep
 
Nico si rigirò per l’ennesima volta tra le lenzuola –ormai impregnate del suo stesso sudore– del suo letto nella cabina tredici, incapace di riprendere sonno. Si era svegliato nel bel mezzo della notte per lo stesso motivo di sempre: un incubo. Un incubo ricorrente, che non lo lasciava in pace da mesi ormai: il Tartaro.
Ogni notte tornavano a tormentarlo i ricordi del viaggio che aveva affrontato nel Tartaro  e che l’avevano lasciato profondamente turbato, della cattura da parte dei giganti e dei giorni passati nella giara di bronzo. Nonostante questo però, fino a poco meno di una settimana prima era sempre riuscito –pur con notevoli difficoltà– a tornare a dormire; però grazie anche alle cure di Will era riuscito a riprendersi e senza la stanchezza a pesargli sulle spalle, sapeva che per tornare a fare un sonno tranquillo –o anche solo a dormire in generale– aveva bisogno solo di una cosa: qualcuno che cantasse per lui.
 
Make it a sweet, sweet goodbye –
It could be for the last time and it’s not right
“Don’t let yourself get in over your head” she1 said
Alone and far from home I’ll find you

 
Nico era sempre stato abituato ad essere cullato e accompagnato nel mondo dei sogni da dolci parole, sussurrate in una dolce cantilena dalla voce di qualcuno –chiunque–, qualunque fosse la ninna nanna.
Quest’abitudine gli era stata strasmessa da sua madre, che fin da quando aveva memoria, ogni sera, all’ora di andare a letto entrava nella camera che lui e Bianca condividevano, si sedeva a lato del suo letto e intonava una canzone che non falliva mai ad accompagnare i due bambini tra le braccia di Morfeo.
Il figlio di Ade non ricordava il volto di sua madre. Non sapeva se fosse una conseguenza naturale visto il tempo passato dalla sua scomparsa o se la permanenza nel casinò Lotus vi avesse inciso, fatto sta che non riusciva a ricordare i lineamenti del suo volto. Ricordava fosse bella e ricordava anche di essere solito pensare a lei come alla donna più bella esistente, eppure quando la immaginava i suoi lineamenti restavano come sfocati, nonostante quanto si sforzasse di ricordare.
Il ricordo più vivido che aveva di lei restava quindi la sua voce. L’italiano aveva una paura folle di dimenticare il suono della voce di sua madre, il suo accento, la dolcezza che distingueva il suo modo di parlare.
Maria Di Angelo aveva un vasto repertorio da cantare la sera ai propri figli. Ma le tematiche, le morali delle ninna nanne erano sempre le stesse, riassunte con la frase che la donna ripeteva spesso: «Non importa quanto vi allontaniate da casa, io vi troverò sempre.»
Non ricordare l’ultimo momento passato con lei era doloroso e per questo il figlio di Ade ce l’aveva con suo padre, anche se con il tempo aveva capito che il rancore non avrebbe portato a nulla. Nonostante ormai sapesse per grandi linee come il loro ultimo momento si fosse svolto, a volte ne immaginava uno diverso. Magari proprio un ultimo dolce addio, nella camera da letto sua e di Bianca, dopo una ninna nanna, con un bacio sulle guance ad entrambi perché sarebbe stata l’ultima volta, anche se non era giusto. Affatto.
 
Dead – like a candle you burned out
Spill the wax over the spaces left in place of angry words
Scream – to be heard, like you needed anymore attention
Throw the bottle break the door and disappear
 
Quando sua madre non era più stata con loro, Bianca aveva provveduto a prendere il suo posto. Ai tempi non sapevano cosa fosse successo alla loro madre, né perché il loro padre fosse sparito, l’unica cosa che sapevano era che un avvocato li aveva portati lì, lo stesso che poi li aveva liberati decenni dopo.
La voce di Bianca non era dolce come quella di Maria, Nico lo ricordava bene. Ricordava come inizialmente il suo tono di voce non riusciva ad addormentarlo e di come sua sorella avesse trovato la soluzione nel falsetto. Nonostante questo, il minore adorava la voce di sua sorella. Adorava come dopo una giornata passata a giocare ai videogame nel casinò, entrambi s’infilassero nello stesso letto, che restava troppo grande anche occupato da entrambi.
Quei giorni rari, in cui uno dei due pensava ai loro genitori, dormivano abbracciati. Bianca gli accarezzava i capelli con una mano e con l’altra lo stringeva e Nico non aveva mai capito se il gesto tranquillizzasse più lui o lei.
Sua sorella non cantava ninna nanne dolci. Bianca cantava le canzoni che sentiva durante le sue giornate, senza badare al significato. Nico le lasciava canticchiare ciò che voleva perché non prestava realmente attenzione alle parole, solo alle note che lo cullavano nel sonno.
Quando Bianca si era unita alle cacciatrici, il minore si era sentito offeso, indignato: come poteva abbandonarlo? Ricordava anche di averci litigato prima che lei partisse in missione. Ancora una volta, il figlio di Ade avrebbe voluto un addio migliore.
Poi Percy Jackson era tornato a portargli la notizia che Bianca era morta, sparita, come una candela completamente bruciata. E Nico era scappato, perché senza sua sorella era rimasto da solo e aveva finto di odiare il grande eroe, perché affrontare la verità era più difficile. Aveva impresso nella mente quanto avrebbe voluto urlare, per la frustrazione, perché la vita di tutti andava avanti mentre lui era lì, fermo, a cercare di trovare il modo di portare Bianca indietro, perché senza di lei sentiva di non potercela fare.
Ricordava anche la rabbia che provava quando lo spirito di Bianca rifiutava di apparirgli, e quando apparì solo in presenza del figlio di Poseidone. Ricordava lo spirito di sua sorella, che lo faceva ragionare, che gli sbatteva la verità in faccia: «Tu non sei arrabbiato con Percy, Nico. Sei arrabbiato con me. Sei arrabbiato perché ti ho abbandonato per diventare una cacciatrice di Artemide. Sei arrabbiato perché sono morta e ti ho lasciato solo. Mi dispiace, Nico. Davvero. Ma devi sconfiggere la tua rabbia e smettere di incolpare Percy per le mie scelte. O sarà la tua condanna.
2»
A volte si chiedeva cosa fosse successo se le cose fossero andate diversamente, se lui avesse preso una decisione diversa. A volte pensava alla teoria degli universi paralleli
3, e si chiedeva in quanti di essi Bianca era al suo fianco.
 
Sing me to sleep, I'll see you in my dreams
Waiting to say: “I miss you, I'm so sorry„
 
Nico si spostò, facendo posto a Will nel letto. Il biondo si era steso accanto a lui, stringendolo tra le sue braccia subito dopo averli coperti nuovamente con le coperte. Il figlio di Ade sentiva il respiro dell'altro contro il collo, il che gli provocava dei brividi che però ignorò a favore della comodità del momento.
Il biondo aveva sussurrato: «Ancora gli incubi?»
Non c'era bisogno di rispondere, e lo sapevano entrambi. L'italiano sarebbe anche rimasto in quella posizione per sempre, per quanto a suo agio e in pace col mondo si sentiva, però il mancato sonno stava iniziando a farsi sentire, quindi ingoiò il groppo che gli si era formato in gola e poggiò la mano destra su quella del biondo poggiata sulla sua vita, mormorando: «Mi canti qualcosa?»
Il figlio di Apollo restò sorpreso per quale secondo, prima di spostarsi più vicino al moro in modo da avere il volto sulla sua spalla ed essere più vicino al suo orecchio: «Cosa vuoi che ti canti, Raggio di sole?»
Considerando che l'altro non poteva vederlo al buio, Nico si concesse di sorridere al nomignolo prima di mormorare con nonchalance: «Qualsiasi cosa tu voglia. Soltanto ... canta.»
Il biondo si diede qualche minuto per pensare, prima di intonare una delle canzoni pop del momento, che Nico ricordava dai pomeriggi passati con l’altro e la sua radio.
La voce di Will non era dolce come quella di Maria, nemmeno acuta come il falsetto di Bianca, ma in qualche modo era meglio di quella delle due donne della sua vita. Era calda e roca: l'ideale per accompagnarlo nel mondo del sonno.
Nico sentiva la sonnolenza avere già la meglio su di sé, e sperò di vedere il biondo anche nei suoi sogni. Magari anche sua madre e sua sorella, per dire loro che gli dispiaceva e che gli mancavano come l'aria.
Prima di lasciarsi andare al torpore,  pensò che non sarebbe stato male se il figlio di Apollo avesse preso il posto di Maria e Bianca nell'accompagnarlo nel mondo dei sogni. Per niente.
 
Per la prima volta da tempo, l'italiano fece un sonno tranquillo –per quanto tranquillo possa essere il sonno di un semidio, s'intende–.
 


[1] La canzone, in verità usa il pronome ‘he’, che ho cambiato per ovvie ragioni;
[2] Bianca dopo essere stata richiamata da Nico, in presenza dei Percabeth, ne ‘La Battaglia del Labirinto’;
[3] Grazie Isak Valtersen per avermi messo a conoscenza di questa teoria;

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Ehilà!
Allora, prima di tutto voglio precisare che ho modificato un tantino il canon in quanto in questa storia a Nico e Bianca non sono stati cancellati i ricordi con le acque del Lete prima di essere portati al Lotus, quindi l’amnesia deriva solo dal passare del tempo e la permanenza nel casinò.
Then, vorrei spendere due paroline per la canzone: Lullabies degli All Time Low, che vi consiglio assolutamente di ascoltare. Questa canzone è tra le mie preferite, e scoprire il vero significato della canzone mi ha tipo scioccata interamente, tant'é vero che ho droppato la stesura dell'os fino a qualche giorno fa. 
Non ho molto da dire, se non che mi dispiace non aver risposto a nessuna recensione, ma giuro che appena finisce la scuola rispondo a tutti! Quindi niente, vi ringrazio tanto per aver speso minuti della vostra vita a leggere questa piccola os che ho scritto con tanto amore e spero tanto vogliate farmi sapere cosa ne pensiate lasciandomi una recensione.
Ancora grazie, lots of love for all of you e alla prossima!

 
  
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