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Autore: Likethecolorblue    14/05/2017    4 recensioni
Dopo una brutta rottura, Baekhyun si ritrova a dover aiutare Chanyeol a rimettersi in sesto.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando Chanyeol lo aveva chiamato in lacrime, Baekhyun non aveva esitato un solo attimo e si era precipitato da lui. Ricordava l’angoscia che aveva provato quando il suo migliore amico era riuscito a biascicare, tra i singhiozzi, soltanto, “Vieni subito”. Al suono di quella voce strozzata dalle lacrime, Baekhyun non capì più nulla e, fregandosene dei limiti di velocità e dei semafori rossi, corse a casa di Chanyeol. L’unico pensiero che gli ronzava nel cervello era il perché Chanyeol stesse piangendo. Era forse successo qualcosa alla sua famiglia o magari a lavoro? Poi gli balenò in mente il pensiero che fosse capitato qualcosa di brutto a Toben e istintivamente il piede schiacciò aggressivamente l’acceleratore.

Aprì la porta con la chiave di riserva e la scena che si ritrovò davanti agli occhi era talmente assurda che non sapeva se ridere o preoccuparsi. Chanyeol era seduto sul divano, circondato da fazzolettini usati, una confezione di gelato tra le mani e Toben che dormiva pacificamente sulle sue ginocchia. Non appena Chanyeol si accorse della sua presenza, lasciò tutto sul divano e si precipitò addosso a Baekhyun.

“Baekhyunnie!!” disse quasi miagolando, prima di schiantarsi tra le braccia dell’amico.

Con tutta la forza che aveva, Baekhyun cercò di sorreggere come meglio poteva Chanyeol che si era lasciato andare come un sacco di patate. “Ch-Chanyeol. Forse è meglio che andiamo a sederci, così mi racconti tutto con calma.”

Chanyeol alzò la testa e annuì guardandolo dritto negli occhi. Baekhyun vide la tristezza sul suo volto e gli occhi rossi e gonfi, d’impulso gli accarezzò la schiena per confortarlo e gli sussurrò piccoli incoraggiamenti per cercare si calmarlo. D’altronde questo è quello che i migliori amici fanno, no?

Si sedettero sul divano e Chanyeol scoppiò nuovamente a piangere. Baekhyun cercò un fazzolettino pulito tra la miriade di quelli usati e, quando lo trovò, glielo porse sorridendogli dolcemente. Non volendogli mettere fretta pensò che la cosa migliore da fare fosse non chiedergli nulla e lasciarlo sfogare. Gli mise un braccio attorno alla vita e Chanyeol appoggiò la testa sulla sua spalla mentre piangeva e biascicava parole che non riusciva a comprendere.

Guardandosi attorno vide che non c’era nulla di strano nell’appartamento e quando vide Toben, che si girava e rigirava nella cuccia per di trovare la posizione giusta per sonnecchiare, gli si scaldò il cuore. Il cagnolino stava bene e sicuramente Mongryong sarebbe stato felice della notizia.

“Vado a fare del thè? Magari ti farà stare meglio..” propose con un po’ di incertezza.

Chanyeol annuì, soffiandosi il naso e asciugandosi le lacrime con la manica della felpa. “V-va bene, ma non.. non credo che starò meg..” e ricominciò a piangere.

Fu solo davanti alla tazza fumante di thè che Chanyeol riuscì a pronunciare la prima frase sensata della serata. “J-Junmyeon, mi ha lasciato.”

Baekhyun non poteva credere alle sue orecchie. D’istinto gli prese la mano e gliel’ha strinse forte. Com’era potuto succedere? Chanyeol, fino a qualche giorno prima, gli aveva raccontato che le cose tra di loro stavano andando alla grande, nonostante il trasferimento di Junmyeon in Cina per lavoro. E invece, ora, questa notizia lo aveva scosso nel profondo perché per lui era una cosa che riteneva impossibile. Aveva sempre pensato che Chanyeol e Junmyeon finissero per sposarsi e vivere serenamente il loro amore.

Erano sempre stati il suo modello ideale di relazione fin dai tempi del liceo, quando inaspettatamente era nata la loro storia. Nessuno aveva creduto ai propri occhi quando videro per la prima volta Chanyeol, lo sfigato con i brufoli del secondo anno, camminare timidamente mano nella mano con Junmyeon, lo studente più brillante nonché il rappresentante degli studenti. Persino Baekhyun era rimasto sorpreso da questa novità in quanto, all’inizio, Chanyeol non gli aveva raccontato niente per paura di essere giudicato dal suo migliore amico.

Baekhyun ricordava ancora quando Chanyeol lo afferrò per mano e lo portò in un’aula vuota per confidargli tutto. Baekhyun aveva pensato che era terribilmente adorabile con le sue guance rosse dall’imbarazzo e gli occhi lucidi dall’emozione, ma quando smise di notare questi piccoli dettagli e ritornò alla realtà, si rese conto di quello che il suo migliore amico gli aveva appena raccontato. Senza pensarci due secondi gli diede uno spintone bello forte dicendogli che era uno stato stupido e gli ricordò che, solamente qualche mese prima, gli aveva confidato che si era accorto che provava attrazione sia per le ragazze che per i ragazzi e quindi non riusciva a capire come mai avesse esitato così tanto. Poi però guardò il suo amico arrossire ancora di più, mentre giocherellava con il bordo della sua maglietta, e Baekhyun si sentì immediatamente in colpa. Gli si avvicinò ancora di più e gli mise un braccio attorno alla spalla, poi con due dita gli sollevò il viso e lo rassicurò dicendogli che non avrebbe perso la sua amicizia per nessuna ragione al mondo. A quelle parole, Chanyeol si girò verso di lui e sfoderò il sorriso più bello che Baekhyun avesse mai visto. Era stato come vedere il primo raggio di sole dopo un temporale, improvviso, mozzafiato e difficile da scordare.

Da quel giorno Chanyeol e Junmyeon diventarono la coppia più affiatata della scuola e Baekhyun, pur volendo bene a entrambi, era stato sempre un po’ invidioso del loro tipo di relazione. Erano come due pezzi di puzzle che combaciavano perfettamente. Questo non voleva dire che erano simili tra di loro, tutt’altro, ma proprio per questo il loro rapporto, secondo Baekhyun, era così speciale. Si facevano forza l’un l’altro arricchendosi a vicenda con le loro differenze caratteriali. La sicurezza di Junmyeon aveva aiutato Chanyeol a superare quella timidezza che lo aveva da sempre reso insicuro di se stesso. E Chanyeol, d’altro canto, era riuscito a far emergere la parte divertente di Junmyeon.

Baekhyun aveva passato la sua vita a cercare quel tipo di rapporto, ma non l’aveva trovato in nessuna delle sue relazioni. Si era sempre chiesto del perché non riuscisse a trovare la persona giusta, ma ogni volta che si buttava in una storia che gli faceva battere il cuore, si ritrovava, alla fine, a piangere tra le braccia di Chanyeol che cercava di consolarlo come meglio poteva. Ora, per la prima volta e inaspettatamente, stava succedendo il contrario e Baekhyun cercò di fare il meglio per proteggere e tirare su il suo migliore amico.

 ***

Era passato un mese dal giorno di quella brutta notizia. Un mese che aveva avvicinato ancora di più Baekhyun e Chanyeol. Non volendo lasciarlo da solo con i suoi pensieri, Baekhyun organizzò uscite ogni settimana per cercare di distrarre Chanyeol. Poteva trattarsi di una serata al cinema o una passeggiata al parco con Mongryong e Toben, niente di troppo speciale perché, in fondo, la cosa che importava davvero era cercare di superare insieme questo periodo. L’appuntamento che non poteva mancare era il mercoledì pomeriggio alla caffetteria che si trovava a metà strada tra l’università e il negozio di musica dove Chanyeol lavorava part-time.

Quel mercoledì Baekhyun arrivò in leggero anticipo. Si accomodò e ordinò il suo solito thè e una fetta di cheesecake alla fragola, poi, per ingannare il tempo, riprese a studiare il capitolo che aveva lasciato a metà in biblioteca. Alzò il naso dal libro solamente quando vide, attraverso la vetrina della caffetteria, Chanyeol camminare con le cuffie alle orecchie e la testa bassa. Baekhyun non mancò di notare subito l’aria pensierosa e le sopracciglia corrugate. Doveva essergli successo qualcosa e questa sua idea venne confermata quando se lo ritrovò davanti. Lo conosceva troppo bene per non notare gli occhi gonfi e il naso rosso causati dal pianto, tuttavia Chanyeol sembrava fare finta di nulla.

“Ehi Baek!” esclamò sorridendo. Si vedeva lontano un miglio che si stava trattenendo, il sorriso tirato e gli occhi lucidi che si abbassarono di scatto quando si accorse che Baekhyun stava per chiedergli cosa gli fosse successo. Appoggiò le cuffie e il cellulare sul tavolo e andò al bancone per ordinare.

Baekhyun allungò il collo per sbirciare cosa avesse ascoltato fino a pochi minuti prima e quando vide March di A Mei, alzò gli occhi al cielo capendo immediatamente che le lacrime erano state causate da Junmyeon. Nei primi giorni dopo la rottura l'aveva trovato più volte a piangere con le cuffie sulle orecchie e quella canzone a palla. Baekhyun la odiava.

Quando Chanyeol si riavvicinò, con in mano una tazza fumante di caffe e un muffin, il sorriso di plastica era ancora stampato sul suo volto e Baekhyun aveva una gran voglia di farglielo sparire con uno schiaffo. In quel mese Chanyeol aveva fatto tanti passi avanti e ora eccolo al punto di partenza. Se solo avesse avuto l’opportunità di avere Junmyeon tra le mani gliel’avrebbe fatta pagare per tutto quello che stava facendo passare al suo migliore amico. Prese un pezzo di cheesecake e se lo mise in bocca, sperando di tranquillizzarsi.

“Allora Baekhyunnie,” disse a bocca piena. “come va? E’ filato tutto liscio all’università?”

Baekhyun lo fissava senza parlare. Se questo era il gioco che voleva giocare, bene. Sorseggiò del thè mentre Chanyeol lo guardava con aria interrogativa.

“Baekhyun?”

Posò la tazza e alzò il sopracciglio. La pazienza incominciava a vacillare pericolosamente. Possibile che doveva togliergli le parole dalla bocca con le pinze?

“Oh..” il sorriso sparì e si morse il labbro inferiore. Finalmente si era reso conto che Baekhyun sapeva del suo malumore.

“Vuoi dirmi cosa ti è successo oppure vuoi ancora far finta di niente?”

Chanyeol lo fissò dritto negli occhi per pochi secondi e scosse energicamente la testa.

“Bene, allora io posso andare. Non c’è motivo di restare qui, dal momento che non hai voglia di parlarne con me.” disse, chiudendo il libro e mettendolo nello zaino. Odiava comportarsi così con Chanyeol, ma era l’unico modo per avere una sua reazione. E infatti, non appena si alzò per andare via, Chanyeol lo bloccò tenendogli la mano. Abbassò lo sguardo e la vista della sua mano racchiusa in quella del suo migliore amico, gli fece sobbalzare il cuore. Immediatamente si svincolò dalla presa e, ignorando il calore che emanavano le sue guance, si risedette al tavolo.

Sorseggiò il thè, ormai diventato tiepido, e aspettò che Chanyeol fosse pronto per parlare. Poteva quasi vedere la confusione che aveva nel cervello e ogni volta che pensava di aver trovato le parole giuste, scuoteva la testa per ritornare a pensare.

Poi, finalmente, strinse le labbra e annuì convinto.  “Ho visto il negozio appena uscito da Kyung..” alzò gli occhi al cielo, “volevo dire che ho incontrato Kyungsoo appena uscito dal negozio. E’ per questo che sono arrivato in ritardo. Ci siamo messi a parlare del più e del meno, sai, era dai tempi del liceo che non lo vedevo!”

“Quindi? Cosa ti ha raccontato?”

“Ah sì, beh, mi ha detto che, a quanto pare, Junmyeon ha già trovato qualcun altro.” sospirò, guardandosi le mani mentre giocherellavano con un tovagliolino di carta. “Non.. non volevo raccontartelo perché avevo paura di deluderti.”

Baekhyun inclinò la testa da un lato. Non riusciva a capire perché Chanyeol avesse quel timore.

“C’è voluto più di un mese per rimettermi in sesto e ora, con questa notizia.. Mi ero ripromesso di non piangere più di fronte a te, di non farmi più vedere triste, ma ormai penso che la mia missione sia fallita miseramente.”

Chanyeol non sapeva che non era l’unico a essere triste, perché Baekhyun soffriva ogni volta che lo vedeva piangere per un ragazzo che non si meritava tutta quell’importanza. Anzi, Junmyeon non si meritava proprio niente. Strinse forte i pugni appoggiati sulle ginocchia e nascosti alla vista di Chanyeol. “Ma è a questo che servono i migliori amici, no? Le mie spalle sono abbastanza grandi per sostenere la tua tristezza e le tue lacrime, quindi non ti preoccupare.”

“Baekhyun, non puoi capire.” si mise le mani tra i capelli. Baekhyun allungò il braccio e gli prese una mano, tenendola stretta, sperando di infondergli un po’ di sicurezza. “Prima i miei pensieri erano rivolti sulla nostra relazione. Perché era successo? Forse era stata tutta colpa mia. Mi starà pensando? Tornerà? Ma ora.. quel briciolo di speranza è sparita. Chi è questo nuovo ragazzo? E’ più bello di me? E’ più bravo a letto di me? Dopo gli appuntamenti lo riaccompagnerà a casa mano nella mano come faceva con me? Gli farà appoggiare la testa sulla sua spalla sussurrandogli che lo ama come faceva con me? Gli stringerà forte la mano ogni volta che vorrà confortarlo?”

Spontaneamente, Baekhyun passò con delicatezza il suo pollice sul dorso della mano di Chanyeol. Da un lato voleva rassicurarlo, ma dentro stava ribollendo. Avrebbe voluto sbattere le mani sul tavolo, alzarsi e dirgli che era lì per lui, per sostenerlo e rassicurarlo, gli aveva offerto le sue spalle su cui piangere, i suoi abbracci per sorreggerlo, le sue mani per accarezzarlo e se solo avesse avuto la possibilità gli avrebbe sussurrato ti amo, ma Baekhyun non era fortunato come Junmyeon. Lui non poteva stringergli la mano quando lo riaccompagnava a casa dopo le loro uscite. I migliori amici non lo fanno e lui era stanco di essere solo il suo migliore amico.

La realizzazione di questo pensiero lo disorientò. Perché ora e soprattutto perché così inaspettatamente? Possibile che non si fosse mai reso conto di quello che stava provando? Era stato così tanto stupido da aver scambiato l’affetto per amore. Amava Chanyeol. Non c’era nessun punto di domanda alla fine di quella frase. C’era un punto fermo e risoluto.

Si allontanò di scatto, come se la mano di Chanyeol avesse preso fuoco e fosse diventato impossibile stringergliela. “Vedrai che supereremo anche questo insieme.” disse, cercando di nascondere l’agitazione, mentre si massaggiava la mano, ancora tiepida dal calore emanato da Chanyeol. “E ricordarti che mi puoi dire tutte  le cose che vuoi, quante volte vuoi. Non mi interessa se vuoi ripetermi fino all’infinito quanto stronzo sia stato Junmyeon o quanto ti manchi, io per te ci sono sempre e ci sarò finché il tuo sorriso non tornerà permanentemente sul tuo viso.”

“E poi?” chiese Chanyeol, con occhi da cucciolo abbandonato.

“Poi, cosa?”

“Ci sarai anche quando il mio cuore sarà ricucito?”

“Che domande! Certo, ci sarò sempre.” rispose sorridendo. Si guardarono dritti negli occhi per qualche secondo e Baekhyun dovette distogliere subito lo sguardo quando notò un leggero rossore colorare le guance di Chanyeol. “Ora devo andare.”

“Di già? Volevo portarti in un nuovo ristorante thailandese che ha appena aperto..”

Chanyeol sembrava sinceramente dispiaciuto, ma ormai era troppo tardi per cambiare idea. Sapeva che stava facendo la cosa giusta. Quei sentimenti che lo avevano colpito come uno schiaffo così all’improvviso, non avrebbero fatto bene né a lui né a Chanyeol. “Scusami, ma ho un sacco di cose da studiare. Possiamo fare un’altra volta, cosa ne dici?”

“Mi sembra perfetto, magari questo fine settimana. Ti scrivo, va bene?”

Baekhyun annuì, si mise lo zaino sulle spalle, fece per dirigersi verso l’uscita quando Chanyeol gli si piazzò davanti con le braccia spalancate. Merda, pensò mentre veniva stritolato. Non si dissero nulla, la testa di Chanyeol appoggiata su quella di Baekhyun e Baekhyun con l’orecchio attaccato al petto di Chanyeol. Riusciva a sentire il suo cuore tamburellare veloce, chiuse gli occhi per un attimo e ispirò profondamente. Chanyeol profumava di caffè e di sole. Avrebbe voluto godersi ancora un po’ quel momento, ma Chanyeol sciolse l’abbraccio e Baekhyun rimase lì impalato come uno stoccafisso. “D-devo andare. Ci sentiamo.” disse fissando un punto impreciso tra i suoi piedi e quelli di Chanyeol.

Uscì senza nemmeno aspettare una risposta da parte di Chanyeol e con passo svelto si precipitò a casa. Non mise le cuffiette, non guardò le vetrine e non passò nemmeno al supermercato per comprare qualcosa per la cena. Voleva solo arrivare a casa, chiudersi dentro, mettersi il pigiama e possibilmente morire.

Quella sera mangiò l’ultima confezione di ramen che aveva in dispensa e cercò di non pensare troppo, ma era impossibile. Chanyeol, Chanyeol, Chanyeol, non riusciva a pensare ad altro. Lo amava e se n’era accorto solo ora, solo quando lui gli aveva confidato tutti i dubbi che gli ronzavano nel cervello. Baekhyun poteva dargli tutto quello che gli mancava e anche di più. Più abbracci, più carezze, più baci. L’unico problema era che non poteva assolutamente dichiararsi. Prima di tutto sarebbe stato un rifiuto al cento per cento, poiché Chanyeol era ancora innamorato di Junmyeon, poi non valeva la pena rovinare la loro amicizia per il suo amore non corrisposto.

Andò a letto senza guardare il cellulare per paura di trovare il nome Chanyeol lampeggiare nelle notifiche di Line. Aveva bisogno di schiarirsi la mente e quello poteva farlo solamente da solo. Qualche ora senza parlare con Chanyeol non erano mica la fine del mondo, no?

Ma le ore si trasformarono in giorni e i giorni in settimane. Erano ormai passate due settimane dall’ultima volta che si erano visti e le idee di Baekhyun erano sempre più confuse. Ogni volta che pensava di aver capito cosa fare c’era sempre una parte di se stesso che gli insinuava il dubbio e gli riempiva la testa di ‘e se’. E se Chanyeol non accettasse i suoi sentimenti perché ancora innamorato di Junmyeon? E se non volesse più nemmeno più essere suo amico? Più pensava e più non sapeva che pesci prendere. L’unica cosa in cui era bravo era tenere a distanza Chanyeol. Ai suoi inviti rispondeva che era troppo impegnato con lo studio, ai suoi ‘come va’ rispondeva con due parole e i suoi ‘Baekhyun ho fatto forse qualcosa?’ rispondeva vagamente, ma la realtà era diversa. Voleva dirgli che avrebbe voluto vederlo, che era confuso e che lui non aveva fatto nulla, era tutta colpa sua. Avrebbe dovuto parlargli, lo sapeva, era pur sempre il suo migliore amico. Come si era ridotto così? Perché aveva così tanta paura del giudizio di Chanyeol? Gli mancava terribilmente, ma ciò nonostante la sua testardaggine lo teneva lontano da lui.

La sua cocciutaggine venne meno quando un pomeriggio si ritrovò faccia a faccia con Chanyeol. In un primo momento Baekhyun avrebbe voluto sotterrarsi dall’imbarazzo, poi però, vedendo che Chanyeol era completamente a suo agio, cercò di calmare il più possibile il suo cuore e i suoi nervi. Parlarono del più e del meno, fino a che Chanyeol gli fece un invito difficile da rifiutare.

“Cosa ne dici se questo sabato andiamo al parco con Toben e Mongryong? Sai, a Toben mancate molto.”

Sentendo il nome di Toben, il cervello di Baekhyun andò in tilt e annuì senza pensarci. Chanyeol gli sorrise felice, poi lo abbracciò velocemente e se ne andò, lasciando Baekhyun immobile come un palo chiedendosi il perché avesse accettato quell’invito.

 ***

Arrivò al parco qualche minuto prima dell’orario che aveva proposto Chanyeol e, non volendo aspettare con le mani in mano, si incamminò insieme a Mongryong nella viuzza che sapeva avrebbe preso Chanyeol per raggiungerlo.

Mongryong gli trotterellava allegramente davanti, il codino a pon pon che sobbalzava ad ogni passo e le zampette che si muovevano veloci. Era talmente carino che gli venne in mente di fare una foto.

“Mongryong!” esclamò. Il cane si girò incuriosito e saltellò verso Baekhyun che nel mentre si era abbassato per essere al suo livello. “Cosa ne dici se ci facciamo una foto?” Mongryong mise il muso sulle ginocchia e Baekhyun capì immediatamente che voleva essere coccolato. Gli passò una mano sulla testa, poi gli grattò dietro le orecchie, dove sapeva gli piaceva tanto. Negli ultimi giorni gli era mancato tantissimo e con il fatto che era sempre impegnato con l’università, non era riuscito ad andarlo trovare a casa dai suoi genitori. L’invito di Chanyeol gli aveva permesso di passare un po’ di tempo con il suo adorato Mongryong. Prese il cellullare e scattò una foto, un bel primo piano. Ne scattò un’altra, ma venne solo lui nella foto perché Mongryeon si girò e iniziò a tirare.

Baekhyun si alzò e guardò verso la direzione in cui il cane stava puntando. Chanyeol e Toben si stavano avvicinando a passi veloci. Se solo non fosse terribilmente agitato, Baekhyun avrebbe riso della differenza di altezza tra i due. Un ragazzo alto quasi un metro e novanta che andava in giro con un cagnolino di pochi centimetri. Erano fatti l’uno per l’altro e Baekhyun li adorava.

Quando s’incontrarono a metà strada , i due cani si fecero talmente tante feste che i guinzagli si intrecciarono attorno alle gambe di Baekhyun e Chanyeol facendoli finire uno contro l’altro. Per tenersi in equilibrio, Baekhyun si appoggiò sul petto dell’amico e Chanyeol, dal canto suo, mise la mani attorno alla sua vita e lo strinse forte a se per evitare che cadesse a terra.

“Mongryong!”

“Toben!” urlarono all’unisono.

I due cani si fermarono e li guardarono come volessero dire ‘Ma cosa abbiamo fatto?’

“Scusami, Mongryong era molto emozionato di rivedere Toben.” disse Baekhyun, spostando lo sguardo dai cani a Chanyeol. Fu solo in quel momento che si rese conto di quanto fossero vicini. Chanyeol lo stringeva ancora, tenendolo ancorato al suo corpo. Pochi centimetri separavano il suo volto da quello di Chanyeol, così come pochi centimetri separavano le loro labbra. Avrebbe voluto baciarlo, lì in mezzo al parco davanti a tutta la gente che passeggiava. Riusciva a sentire il fiato caldo accarezzagli la bocca, profumava di caffè e Baekhyun pensò che avrebbe voluto succhiargli dolcemente la lingua in modo tale che quell’aroma si diffondesse anche nella sua bocca. Non riusciva a distogliere lo sguardo dalle sue labbra, era la prima volta che notava quanto fossero carnose e rosee. Alzò per una frazione gli occhi e vide Chanyeol fissare intensamente la sua bocca. Baekhyun rimase piacevolmente sorpreso, forse..

Toben abbaiò, riportando Baekhyun alla realtà. Prontamente cercò di liberarsi le gambe dai guinzagli, facendo finta di non sentire le risatine imbarazzate di Chanyeol. L’unica cosa che voleva era allontanarsi il più possibile da Chanyeol e dalle sue labbra, ma era difficile perché sentiva che questa volta c’era qualcosa di diverso tra di loro, di nuovo e d’inspiegabile.

Rimase in silenzio per qualche minuto, mentre camminavano l’uno accanto all’altro tra le vie del parco. Baekhyun non sapendo cosa dire, ancora turbato da cos’era successo poco prima, preferiva guardare Mongryong e Toben trotterellare vicini piuttosto che guardare anche per sbaglio Chanyeol.

“Allora..” disse incerto Chanyeol, “come stai? Cos’hai fatto oggi?”

Baekhyun avrebbe voluto essere ingoiato da una voragine, ma respirò profondamente e fece finta di niente. “Tutto bene, grazie. Sono andato a pranzo dai miei, poi con Mongryong siamo venuti qui. Niente di che come puoi vedere. Tu?”

“Ho passato la mattinata a preparare questo!” e indicò le borse che teneva sulla spalla.

“E quello sarebbe..”

“Kimbap, ravioli, l’insalata di patate che ti piace tanto. Tutto il necessario per un picnic!!”

No. Assolutamente no. “Ma non doveva essere solamente una passeggiata?”

“Pensavo fosse una buona idea..”

“Ma cosa dici? Certo che è un’idea carina, ma se me l’avessi detto avrei preparato anch’io qualcosa.”

Chanyeol gli scompigliò i capelli. “L'ho fatto con piacere. Consideralo come per ringraziamento per tutto quello che hai fatto per me in questi mesi. E ora andiamo a cercare un posticino per sederci.” disse, sorridendogli teneramente.

Baekhyun si sentì subito in colpa. Cercò di sembrare sereno e ricambiare il sorriso, ma in realtà stava pensando a quanto fosse stato stupido ad aver ignorato per settimane Chanyeol per un suo capriccio egoistico. Chanyeol e Toben lo superarono in cerca di uno spazio per mettere la coperta e Baekhyun sogghignò vedendolo con le sue lunghe gambe storte trotterellare allo stesso modo di Toben. Erano schifosamente carini. Prese il cellulare dalla tasca della giacca e fece una foto di nascosto. Guardò lo schermo e pensò che si era completamente rimbecillito.

Trovarono il luogo perfetto per loro in uno spiazzo non molto frequentato dove Toben e Mongryon potevano tranquillamente correre sul prato. Chanyeol si adoperò subito a preparare tutto e, non appena stese la coperta, Baekhyun non esitò a sedersi. Si perse a guardare incuriosito, con le gambe incrociate e la pancia che brontolava, l’espressione seria del suo amico mentre con perizia sistemava i contenitori e li apriva orgoglio mostrandogli il contenuto.

Era tutto talmente delizioso che Baekhyun parlò poco durante il picnic, impegnato com’era a gustarsi tutto. Tra un boccone e l’altro riempì di complimenti Chanyeol che gli sorrideva con la bocca piena e gli diceva grazie sputacchiandosi pezzi di cibo addosso.

Tutto era perfetto, il luogo, l’aria fresca e soprattutto l’insalata di patate che Chanyeol gli aveva permesso di finirla tutta. Sì, anche Chanyeol era perfetto, ma questo ormai era sottinteso per Baekhyun che non riusciva a smettere di guardarlo di nascosto e sorridere.

Prese l’ultimo kimbap e lo divise a metà, poi estrasse il tonno e lo diede a Mongryong che lo mangiò in un sol boccone per poi raggomitolarglisi accanto. Gli accarezzò la testa finché non lo sentì russare lievemente, quindi si girò verso Chanyeol e lo trovò fissarlo, con uno sguardo strano. Inconsueto, ma anche familiare. C’era qualcosa in quegli occhi che.. ma Chanyeol abbassò lo sguardo facendo perdere il filo dei pensieri a Baekhyun che si ritrovò a guardare un punto indistinto dietro l’amico.

“Ho portato anche il dessert.” disse inaspettatamente Chanyeol, senza guardarlo negli occhi.

“Hai fatto tu anche quello?” chiese con la speranza che l’amico sollevasse lo sguardo.

Chanyeol scosse la testa e si mise a frugare nella borsa. Tirò fuori una scatola di cartone, quelle tipiche delle pasticcerie. “E’ per te.” e gliela porse.

Baekhyun l’aprì velocemente, curioso di sapere cosa ci fosse dentro, e quando lo vide sorrise tra se. “Grazie, Chanyeol. Questo picnic sta diventando il picnic migliore della mia vita” disse, tirando fuori un vassoio con due fette della sua cheesecake alle fragole preferita. “Sono tutte e due per me?”

“Non credo proprio.” rise, prendendo dalla borsa due forchette.

Si misero uno di fronte all’altro, gambe incrociate e in mezzo a loro le due fette di torta. Il primo pezzo di cheescake si sciolse sulla lingua di Baekhyun che chiuse gli occhi e si fece scappare un lieve gemito.

“Buonissima come sempre. Grazie Chanyeol!”

“Lo sapevo che ti sarebbe piaciuta, dopo tutto è la tua preferita, no? Ho notato che ogni mercoledì in caffetteria prendi solo quella insieme al thè.”

“Oh! Davvero hai notato tutte queste cose?”

Chanyeol annuì, mise un pezzo di torta in bocca e distolse lo sguardo. Baekhyun s’illuse per un secondo che il lieve rossore sulle guance dell’amico fosse dovuto a dei sentimenti nascosti e non all’osservazione che aveva appena fatto.

Mangiarono in silenzio finché Chanyeol non incominciò a sospirare, segno che aveva qualcosa da dire, ma non aveva il coraggio di parlare. Baekhyun sapeva che Chanyeol aveva bisogno del suo tempo, quindi cercò di non fargli fretta e continuò a mangiare la cheesecake.

“Posso chiederti una cosa?” chiese incerto Chanyeol.

“Certo, Chanyeol.”

“Cos’è successo? Intendo tra di noi.”

A Baekhyun si raggelò il sangue. Non si aspettava una domanda del genere e non si aspettava soprattutto che Chanyeol avesse il coraggio di chiedergli una cosa del genere. Non sapeva cosa rispondergli, ma sapeva che doveva farlo e anche in fretta.

“Nulla, perché mi chiedi questo?” si rese subito conto di aver sbagliato a fargli quella domanda. Sapeva che avrebbe sicuramente riportato a galla le settimane precedenti in cui era sparito. Stupido, stupido Baekhyun, pensò mentre cercava di mostrarsi tranquillo.

“Baekhyun.. Sei sparito per settimane e l’ultimo mercoledì alla caffetteria sei scappato in fretta e in furia. O mi sono sognato tutto oppure qualcosa dev’essere successo.”

Non poteva, anzi non doveva dirgli la verità. Avrebbe rovinato la loro amicizia e Chanyeol aveva ancora bisogno per superare la rottura con Junmyeon. “Ero solo davvero occupato con lo studio, tutto qui!”

“Non è solo quello. Ho visto come mi guardi quando non eviti il mio sguardo e come arrossisci.” con la mano spostò il vassoio che li separava e si avvicinò. “Da quand’è che si sono invertiti i ruoli Baekhyun? Tu che non riesci a dire una parola e io che cerco di farti parlare.”

Baekhyun guardò a terra imbarazzato, Chanyeol l’aveva messo con le spalle al muro e non sapeva come reagire. Era la prima volta che si trovava in una situazione del genere, di solito era lui quello che cercava di aiutare Chanyeol, a spronarlo a parlare con lui perché non c’era niente che potesse separarli e ora Baekhyun era terrorizzato di aprire il suo cuore. Sentì, sotto il suo mento, due dita che gli sollevarono il viso e si ritrovò a guardare Chanyeol negli occhi. Si sentì soffocare da tutte le parole che non riusciva a dire e che gli si fermarono in gola formando un nodo che non riusciva a deglutire. Avrebbe voluto piangere, lasciarsi andare alle emozioni che lo stavano travolgendo.

“Una volta mi hai detto che non avrei mai perso la tua amicizia per nessuna ragione al modo e io, ora, sono qui a ribadirtelo. Tu ed io staremo insieme per sempre. Il destino potrà giocarci degli scherzi, il mondo potrà crollare, ma io ci sarò sempre per te e sono sicuro che tu ci sarai sempre per me.”

Baekhyun rimase impietrito e sgranò gli occhi quando Chanyeol appoggiò le labbra sulle sue. Lo baciò con tenerezza, quasi con paura che Baekhyun potesse scostarsi, ma in realtà l’unica cosa che poteva fare era stare immobile, riusciva a malapena respirare. Chanyeol mise le mani sulle sue guance e gliele accarezzò muovendo delicatamente i pollici, facendo perdere la testa a Baekhyun che chiuse gli occhi e si lasciò andare a quel dolce bacio che sapeva di fragola. Offrì la sua bocca a Chanyeol che in risposta lo attirò verso di se, posizionandogli le gambe sulle sue, ancora incrociate. Ora che erano così vicini, con le bocche che si allontanavano solo per prendere fiato, con le mani che toccavano, stringevano, cercavano, Baekhyun si sentì perso in una situazione totalmente estranea a lui in quanto i sentimenti che stava provando in quel momento, con quel bacio e quelle carezze, non li aveva mai sentiti prima. Chanyeol gli morse delicatamente il labbro inferiore, per poi interrompere il bacio. Baekhyun non riusciva a distogliere lo sguardo da quelle labbra lucide di saliva e arrossate. Avrebbe voluto avvicinarsi, passargli una mano tra i capelli e baciarlo, baciarlo per tutta la sera, per tutta la vita, per sempre. Ma Chanyeol lo colse alla sprovvista prendendogli le mani ed accarezzandogliele.

“Ti ricordi l’ultima volta che ci siamo visti? Quel mercoledì in caffetteria? Avevo appena saputo di Junmyeon e ti ho raccontato per l’ennesima volta le mie paure e tu mi hai ascoltato e consolato come solo tu sai fare, poi però sei scappato.”

“C-certo che me lo ricordo.” disse imbarazzato e incerto, non riuscendo a capire dove voleva andare a parare.

“E’ stato quello il momento in cui ho davvero capito tutto. Quando sei andato via ho incominciato a pensare a cosa avevo fatto, ho pensato a quel monologo lungo e noioso che ti avevo detto, sai quello di Junmyeon e del suo nuovo ragazzo. Ti ho vomitato addosso un sacco di parole senza pensare a te che mi sei stato sempre vicino. Mi hai offerto il tuo tempo prezioso, la tua spalla su cui piangere e i tuoi meravigliosi sorrisi per tirarmi su il morale. Sono stato uno stupido. Piangere per una cosa che non esiste più, quando potevo avere te. Non come amico, ma come qualcosa di più. Se tu vuoi chiaramente, anche se il bacio di prima mi è sembrato una risposta sufficiente.”

“Non posso crederci..”

“Cosa? Che ho parlato così tanto senza ingarbugliarmi con le parole?”

“No, che tu abbia capito che provavi qualcosa per me proprio nello stesso momento in cui l’ho realizzato io, o quasi. Quel pomeriggio avrei voluto darti due schiaffi e dirti di svegliarti perché io ero lì solo per te. Poi però mi sono fatto prendere dal panico e sai com’è andata a finire.” scoppiò a ridere, la prima risata spontanea dopo giorni e si senti subito meglio. Chanyeol lo abbracciò forte, il profumo di caffè e fragola lo avvolse facendolo sentire sereno. Baekhyun si girò, sedendosi tra le gambe di Chanyeol e con la schiena appoggiata sul suo petto. Finalmente aveva il cuore leggero e si trovava nel luogo in cui aveva sempre sognato stare, tra le braccia di Chanyeol. “Sono stato uno scemo?”

“Siamo stati due scemi.” gli sussurrò all’orecchio, abbracciandolo più forte. “E ora cosa facciamo?”

Baekhyun aveva le idee chiarissime. “Posso accompagnarti a casa?” chiese, quasi in un sussurro.

“Solo se poi rimani con me.”

Baekhyun si girò e lo baciò velocemente. “Andiamo, allora.” bisbigliò sulle sue labbra. Si alzò e tese la mano verso Chanyeol per aiutarlo ad alzarsi. A quel movimento Mongryeon e Toben si svegliarono e iniziarono ad avvicinarsi scodinzolando e saltando sulle gambe dei padroni.

Chanyeol chiuse i contenitori e li mise nella borsa, mentre Baekhyun piegò con cura la coperta e gliela porse. I due si sorrisero come due ebeti e Baekhyun non poteva essere più felice di così.

Chiamò Mongryeon e gli mise il guinzaglio, ma fu soltanto quando anche Toben fu legato, che s’incamminarono verso casa. I due cani di fronte e Baekhyun e Chanyeol dietro, uno accanto all’altro. Si guardavano e si sorridevano poi, imbarazzati, distoglievano lo sguardo, ma Baekhyun stava morendo dalla voglia di fare una solo una cosa. Spostò il guinzaglio dalla mano destra a quella di sinistra, lo fece velocemente in modo tale da passare inosservato, poi aspettò il momento giusto e cioè che Chanyeol tirasse fuori la mano dalla tasca dei pantaloni.

Dovette aspettare qualche minuto, ma appena Chanyeol estrasse la mano Baekhyun gliela prese con uno scatto felino che lo colse alla sprovvista, ma la sorpresa sul suo volto si trasformò in sorriso e poi in un bacio veloce sulle labbra. Baekhyun sorrise nel bacio pensando che non voleva più svegliarsi da questo sogno.

Guardò Mongryong e Toben zampettare spensierati, poi lo sguardo passo a Chanyeol e infine alle loro mani intrecciate come due pezzi di puzzle. Che cosa poteva volere di più dalla vita? Forse solo un’altra fetta di cheesecake alla fragola.

 


Note:
Grazie mille alla mia beta C del cuore.
Gra
zie mille anche a tutti voi per aver letto.

  
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