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Autore: Mattalara    15/05/2017    0 recensioni
(Sequel della prima OS "It Hurts")
Finalmente Zootropolis non è più l'utopica città dove i predatori sono prigionieri dei pregiudizi.
Tuttavia Nick e Judy sono coinvolti in un nuovo caso, che li condurrà alla cittadina rivale di Zootropolis: New Leaf e all'incontro di eccentrici personaggi
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Bellwether, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Ok sindaco Zack, per ora non avete impegni importanti >>
<< Bene Isabelle, potrei andare in spiaggia. Vuoi venire? >>

Isabelle fa un adorabilissimo sorriso, ma scuote il capo.

<< No, ho ancora alcune cose da fare ma grazie dell'invito >>
<< Ok, posso fare qualcosa per te? >>

Si posa una zampetta sul mento con il muso e lo sguardo alzato.

<< Mi piacerebbe una conchiglia, cioè! Se può Sindaco Zack...non voglio disturbarla >>

Fa strofinandosi un braccio con una zampa e fare timido.

<< Ok Isabelle, ci vediamo dopo >>

Prossima missione: prendere una conchiglia alla mia segretaria e, credo,  anche vice sindaco. Visto che al momento non né avrei uno.
Chissà se mia cugina Stacey ha già visitato la spiaggia.

---

<< È bello da parte tua accompagnarmi Inganno >>
<< Figurati >>

La iena e la ragazza camminavano tranquillamente lungo mare, con le onde che di tanto in tanto le raggiungevano i piedi.

<< È bello ogni tanto passeggiare in spiaggia quando non c'è nessuno >>
<< Posso chiederti...il tuo nome... >>

La iena le sorrise ponendole una zampa attorno alle spalle dolcemente.

<< Mia madre apprezzava i nomi dark >>
<< E tuo padre? >>

L'animale s'irrigidì improvvisamente, quasi stringendo gli artigli e le zanne.

<< Scusa, ma non...non voglio parlarne >>
<< Oh! Mi spiace non volevo... >>
<< Tranquilla, non potevi sapere che fosse un brutto ricordo >>

Rispose Inganno rivolgendole un sorriso nuovamente ricco di calma.

<< Magari potremmo abbronzarci >>
<< Si guarda che sole >>

La iena scodinzolò guardando il sole con le zampe dietro la schiena, un urlo di Stacey la fece sobbalzare con il pelo alzato.
Un gabbiano vestito da marinaretto era sdraiato sulla sabbia.
Senza muoversi.

<< Oddio! Sta bene signore?! >>
<< Respira? >>

Chiese Inganno quasi con nonchalance, Stacey punzecchiò il gabbiano con un ramoscello preoccupata. Esso alzò il capo socchiudendo gli occhi e mormorando:"Mmh?...Ancora cinque minuti mamma" poi si riaddormentò.

<< Si >>
<< Ok allora sta bene >>
<< Non passiamo lasciarlo qui Inganno! >>

Esclamò la ragazza sconvolta.
La iena si avvicinò al gabbiano a terra annusandolo, poi gli chiuse quasi tutto il becco con una zampa. Ovviamente in assenza di aria l'uccello cominciò a destarsi, poi ovviamente si svegliò e Inganno mollò la presa.

<< Hei! Che modi sono questi? >>
<< S-scusi, è che era così steso sulla sabbia che ci eravamo preoccupate >>

Il gabbiano le fissò confuso, poi però sorrise.

<< Capisco, grazie per l'aiuto. Io sono Gulliver e...è la prima volta che a trovarmi sulla spiaggia è una sirena. Sono davvero creature bellissime >>

Fece guardando Stacey, che rise piano arrossendo al complimento, Inganno si schiaffeggiò il muso con una zampa.

<< Non è una sirena >>
<< No? >>
<< Sono Stacey, sono un essere umano, lei è Inganno >>
<< Aaah ecco >>

Gulliver scosse le penne.

<< Visto che mi avete aiutato, che né pensate se vi offro un gelato? >>
<< Grazie >>

Fecero le due seguendo Gulliver.

---

<< Dawn abbiamo un problema >>

E ora che succede?
LuceSpenta mi porge il cellulare, dove è mostrata la notizia della nostra fuga.

<< Tutta Zootropolis lo sa >>
<< E quindi? Non siamo a Zootropolis >>
<< Ah povera piccola pecorella >>

Fa scuotendo il capo con una zampa sul muso e un sorriso sfottente.

<< Ora che le rivalità fra le città si sono placate, New Leaf potrebbe interessarsi di ciò che accade a Zootropolis e se ci scoprono e notano chi siamo... >>
<< ...sarà tutto perduto >>

Completo capendo dove voglia andare a parare la gatta, che annuisce semplicemente.

<< Ora però, pensiamo a liberarci del falso sindaco >>
<< Ci spacciamo per quello vero? >>
<< No, ha ricevuto una lettera dal sindaco che doveva arrivare in cui gli viene ceduto il posto e tutto >>
<< Ma si può?! >>

No ma dai, mica è un lavoro importante e serio no?!
Perché sembrano tutti bambini che giocano?! Dai un po' di serietà!
Devo calmarmi, mi si sta arricciando la lana, più di quanto non lo sia già.

<< Innanzitutto dobbimo sbarazzarci di Zack >>
<< A quello penso io, è il mio lavoro >>
<< Le tue amiche non possono mangiarlo? >>
<< Per quanto possano essere tipe senza rimorsi, no, non lo faranno >>

Fa posando una mappa precisa della città, sul disehmpdi una tenda da campeggio c'è una "X" a segnare l'obbiettivo.

<< Allora, lui torna a casa verso le diciotto no? Se riesco ad intercettarlo, posso coglierlo di sorpresa >>
<< Si e ucciderlo in modo rapido e silenzioso >>

Un piano perfetto, si!
La gatta scuote un dito bianco.

<< No cara. La morte dopo >>

Guarda lontano con un fare poetico e continua:<< Prima la paura, la lotta, la tortura e il dolce e melodico canto della disperazione e la ricerca di aiuto! Solo quando avrò il mio bel trofeo >> e si indica il collare tempestato di canini << e solo allora potrò spegnere la fiamma della sua vita e liberarci di lui e di tutto il resto degli ostacoli! >>.
...
Ma con chi cazzo ho fatto squadra?!

<< E dopo o prima... >>

Fissa l'immagine del pastore tedesco di oggi pomeriggio passandoci gli artigli sopra e facendola a brandelli, strisce che cadono come serpi a terra.

<< ...avrò la mia vendetta! >>

S'interrompe in un'"allegra" risata malefica.
Mentre noto Yami entrare e guardare la scena con tranquilla noia, per poi uscire ed io la seguo.

<< Che le prende? >>
<< È una lunga storia >>

Fa lei agitando una zampa con nonchalance, Ada intanto sta guardando un album fotografico con grande interesse.

<< Ancora quella ex? >>
<< Uh uh >>
<< Strano, io l'ho vista una iena simile >>

Yami volta di poco il capo, venendomi vicino con gli occhi spalancati e fissi, prendendomi e rovesciandomi a testa in giù, lasciandomi in equilibrio sull'acconciatura e andandosene.

<< Tutto qui? >>

  
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