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Autore: Ilenia_Pedrali    16/05/2017    0 recensioni
Clarke e Bellamy sono vicini di casa e non si sopportano. Tuttavia c'è qualcosa che li lega, qualcosa che nemmeno loro riescono a spiegarsi e che riguarda il loro passato e i loro demoni interiori.
Fanfiction tutta Bellarke!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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12.
 
La sabbia scottava, sembrava di camminare su zucchero caldo tanto era bianca. E bollente. Ma niente sembrava disturbare quella pallida quiete estiva. La spiaggia, seminascosta dagli alberi, era deserta. Il vento ogni tanto faceva ondeggiare qualche palma, per poi tornare fermo e silenzioso.
Davanti a quella visione, Bellamy Blake si paralizzò, estasiato dal fatto che ci fosse tanta bellezza nel mondo.
Erano arrivati alle Maldive quella stessa sera, da poco più di due ore. Il sole già scaldava i loro corpi spossati dal viaggio, in contemplazione di quella meraviglia naturale.
Il loro albergo situava poco distante da lì: una nuvola di terra avvolta dal mare.
«Che dici? Raggiungiamo l’albergo?» domandò Clarke entusiasta, coprendosi dal riflesso con il palmo della mano.
Aveva delle occhiaie scure intorno agli occhi, ma l’umore alle stelle. I capelli biondi svolazzavano sulle spalle.
Bellamy rabbrividì all’idea di passare un’intera settimana con Clarke. Avrebbero dormito nella stessa camera? Non sapeva come l’azienda avesse organizzato tutto, ma se lo augurava di cuore. La desiderava.
Annuì alla richiesta di Clarke e si diressero all’albergo. La reception era una semplice casetta bianca con gli interni in legno. Una giovane donna stava loro sorridendo, in attesa.
«Buongiorno, sono Bellamy Blake. Dovrei avere una prenotazione a mio nome»
«Detective Blake! Ma certo! Benvenuto alle Maldive! La accompagno subito alla sua suite»
Bellamy e Clarke si guardarono. Una suite? Sul serio? Soffocarono una risatina nervosa.
«Spero che il viaggio sia stato piacevole» sorrise la receptionist dando loro la chiave.
«Assolutamente» rispose Bellamy e dentro di sé continuò a sentire quel fremito di eccitazione. Stava implorando la receptionist di dargli la chiave della camera.
Fortunatamente le sue preghiere furono esaudite. Il ragazzo afferrò la chiave e poi lui e Clarke si diressero all’ultimo piano del palazzo. Appena varcarono la soglia della camera spalancarono la bocca in segno di incredibile sorpresa. Lo stile liberty-elegante della suite padronale era abbagliante e di una bellezza tale da mozzare il fiato. Vi era un enorme letto a baldacchino al centro della stanza, un bagno padronale grande quasi quanto un’altra camera, un soggiorno e un terrazzo enorme con piscina a filo e vista sull’acqua trasparente.
«Ma è meraviglioso» biascicò Clarke sorridendo.
Bellamy la guardò con un sorriso divertito, «…è anche interessante. C’è un solo letto Principessa, hai visto?»
Lei alzò un sopracciglio, «Dove vorresti arrivare Blake?» gli chiese.
Lui appoggiò la valigia e si avvicinò lentamente. Le appoggiò le mani sui fianchi e la spinse delicatamente sul letto.
«Mmmm… hai qualche sospetto?» le sussurrò all’orecchio, mordendoglielo dolcemente.
Clarke stava annaspando dall’emozione, e stava cercando di trattenersi dallo spogliarsi seduta stante. Sorrise e gli disse: «Sembra che tu voglia sedurmi»
Bellamy sorrise e la baciò. Le loro lingue avide cominciarono ad intrecciarsi. Le mani del ragazzo si fecero voraci e avide e raggiunsero la camicetta di Clarke. Lei gli lasciò sbottonare due bottoncini prima di fermarlo.
«Non essere ingordo Blake… abbiamo tutta la notte» gli disse sorridendo.
Bellamy ingoiò a fatica, eccitato ed emozionato come mai prima d’ora. Quella sicurezza gli piaceva.
«Non pensare di scapparmi… neanche per un secondo»
 
 
*
 
Ebbero appena il tempo di ricomporsi e disfare le valigie prima di essere contattati dalla receptionist per essere avvisati della cena.
Clarke optò per in vestito azzurro stretto in vita che le risaltava gli occhi chiari. Le metteva in risalto il seno e la vita e i tacchi le slanciavano la figura. Aveva scelto con cura uno dei tanti completini intimi che si era portata via per l’occasione: blu notte, di pizzo.
Bellamy invece aveva scelto una camicia semplice bianca e un cravattino nero. “Semplice ed elegante”, si disse, domandandosi anche perché andare a cena quando avrebbe voluto stare chiuso in quella camera con Clarke per il resto dei suoi giorni.
L’idea di cose sarebbe successo dopo cena lo stava logorando.
 
 
*
 
 
La cena fu deliziosa proprio come da aspettative.
«Mi sembra incredibile essere qui con te Blake» disse Clarke sorseggiando un bicchiere di prosecco. Avendo la suite, avevano diritto a cene a lume di candela in riva al mare. Davanti a loro la distesa d’acqua cristallina oscurata dalla notte e una lieve brezza, accompagnata dalla luce lunare.
«Sembra tutto perfetto» aggiunse poi, guardandolo negli occhi.
«Tu sei perfetta» disse il ragazzo, lo sguardo serio.
Clarke arrossì e smorzò la tensione con una risata, «Che esagerato!»
«Vorrei esserlo. Ma l’unica cosa a cui penso da quando ti ho vista la prima volta sei tu. Continuamente. E sto solo aspettando che questa cena finisca perché voglio portarti di sopra e fare l’amore con te. Diverse volte»
Lo disse con una tale naturalezza e serietà che Clarke arrossì ancora di più.
«Bellamy, io…»
«Io ti voglio Clarke Griffin»
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao a tutti!
Era da una vita che non scrivevo, invoco perdono! Purtroppo è stato un periodo molto difficile per me e per la mia famiglia!
Ma ora sono tornata e attendo spasmodicamente i vostri commenti!
Grazie mille a tutti coloro che leggeranno ancora questa ff!
Bacioni,
Ile
   
 
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