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Autore: Ortensia_    16/05/2017    1 recensioni
[ Nero!centric; post anime ]
Fuma la sua sigaretta senza battere ciglio, in un susseguirsi di movimenti di meccanica fiacchezza, e come una vedova morbosa resta immobile sulla spiaggia, aspetta e si illude che le onde del mare riportino qualcosa indietro [...]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Requiem aeternam




Nero vede il mare ma non lo guarda. Socchiude appena le palpebre e aggrotta leggermente la fronte, come se si stesse sforzando, logorato dalla ricerca di un'immagine che ora mai esiste solo nella sua testa, uno spirito fumoso di cui a volte riesce ancora a sentire la voce.
Fuma la sua sigaretta senza battere ciglio, in un susseguirsi di movimenti di meccanica fiacchezza, e come una vedova morbosa resta immobile sulla spiaggia, aspetta e si illude che le onde del mare riportino qualcosa indietro, magari un ricordo o una frazione di tempo. Un solo minuto per tornare nel passato, lo stesso minuto per il quale da mesi sacrifica intere ore con i piedi affondati nella sabbia, le punte delle scarpe di vernice sempre più vicine alle onde, che in un ventaglio di schiuma si infrangono placidamente sulla battigia.
Chiude gli occhi e getta il mozzicone di sigaretta nella fanghiglia lasciata dal mare appena ritiratosi; la calpesta, mentre increspa le labbra in una smorfia sofferente, arreso al normale e banale susseguirsi degli eventi e dei suoi movimenti di uomo solitario, un'anima ingenua che per troppo tempo ha camminato sull'orlo delle fauci del mondo senza sapere di aver perso la strada.
Nonostante si fosse sempre distinto come il fratello più ostinato e indisciplinato, suo padre gli aveva rimproverato spesso di essere troppo indulgente, caritatevole, un pesce fuor d'acqua che avrebbe fatto meglio a sbrigarsi a tirare fuori gli artigli per evitare di essere divorato dal mondo.
Dopo la fuga, dopo la morte di tutti, Nero aveva creduto di esserci riuscito: il mondo non lo aveva inghiottito, lui era l'unico sopravvissuto, quello che aveva lottato e si era difeso fino alla fine, ma ci era voluto appena un giorno perché si rendesse conto che in realtà gli era capitata la sorte peggiore, esattamente quella che Avilio si era prefisso per lui.
È solo, e il mondo lo divorerà vivo e molto lentamente. Sta accadendo anche in questo momento, mentre lo sciabordio delicato e incantevole delle onde gli riempie le orecchie e la brezza tiepida si insinua fra i suoi capelli e gli scalda piacevolmente la testa.
Risolleva le palpebre e finalmente riesce a vedere quello che ogni giorno lo ha riportato sulla spiaggia: l'immagine di Avilio che si staglia fra le onde e gli tende una mano, lo chiama a sé come un'ammaliante e vorace sirena, tanto bello e letale come lo ha sempre ricordato per tutto questo tempo.
«L'anima mia,» i piedi di Nero si scuotono di dosso la sabbia, avanzano appena e affondano nella schiuma «dal dolore, si strugge in lacrime.»
Annaspa mentre avanza nell'acqua fredda e grigia e si trascina appresso il peso dei pantaloni zuppi. Ha l'impressione che da un momento all'altro qualcosa potrebbe trascinarlo sott'acqua, condurlo in un mondo vuoto, dove non si vede, non si parla, non si respira né si ama. Il mondo tanto perfetto e confortevole che sogna con incerta e inquieta beatitudine da mesi.
«Rialzami secondo la tua parola» Nero estrae la pistola dalla giacca e toglie la sicura.
La punta alla testa.
«Quando renderai liberi i tuoi occhi, avrai la ricompensa eterna.»
Riabbassa le palpebre.




Angolo autrice:
Sì, sono ancora qui!
Dubito che coloro che mi seguono leggeranno queste note (purtroppo 91 Days è un anime molto bello che conoscono davvero in pochi ;_;), ma comunque ci tengo a dire che ho avuto un lungo periodo difficile per quanto riguarda la scrittura e adesso sto provando a tornare.
Ho deciso di ricominciare con qualcosa di breve e senza pretese (un po' banale, in realtà), un po' perché mi mancano le idee, un po' perché devo riacquistare più fiducia non tanto nel contenuto, ma nella mia capacità di trasmettere determinate sensazioni e immagini.
Ho provato a scrivere diverse cose in questo periodo, ma alla fine le ho lasciate tutte a prendere polvere perché non ero affatto convinta. Questa piccola shot, per fortuna, sono riuscita a terminarla – già non avere paura di pubblicare queste cinquecento parole è un grande risultato, devo dire.
Una comunicazione di servizio, prima di spiegare due cose sulla one shot: il 25 maggio subirò un intervento laser agli occhi, non c'è motivo di preoccuparsi, ma dovessi scomparire per lungo tempo /soprattutto sulla pagina/ significherebbe che è andato molto molto male (è una probabilità a dir poco impossibile, ma comunque esiste)
Adesso due piccole note sulla shot:
- Il titolo significa “riposo eterno”, come la preghiera e il primo movimento del Requiem di Mozart;
- «L'anima mia, dal dolore, si strugge in lacrime. Rialzami secondo la tua parola» è una citazione dei Salmi (numero 119, versetto 28);
- L'ultima frase pronunciata da Nero («Quando renderai liberi i tuoi occhi, avrai la ricompensa eterna.»), invece, è una citazione di Aerials, dei Sytem of a Down, canzone che mi ha accompagnata per tutto il tempo della stesura.
Spero che come primo scritto dopo tanto tempo non sia un totale disastro ;_;
Alla prossima!
   
 
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