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Autore: Joy12    16/05/2017    5 recensioni
Fanfiction che mette a nudo i pensieri di Gajeel su Levi, che si avvicina al suo viso in un caldo pomeriggio d'estate. Quali saranno i pensieri del drago per la sua compagna di gilda?
Tratto dalla storia: "E fu in quel momento che Gajeel Redfox rimase incatenato ai suoi grandi occhi. Era possibile affogare nell’ambra liquida?"
Spero di avervi incuriositi, buona lettura!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajeel/Levy, Gajil Redfox, Levy McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“DANNAZIONE”

Si era affezionato a lei lentamente, osservando quello scricciolo lottare al suo fianco senza arrendersi o piagnucolare.
Negli ultimi tempi infatti stavano andando sempre più spesso in missione assieme, e Gajeel non si spiegava il perché della sua assurda voglia di parlare con lei durante i viaggi , o della curiosità che lo assaliva quando lei leggeva nascosta in un angolino. Non era il suo tipo, si ripeteva ogni giorno come una nenia.
Non era assolutamente il suo tipo.
Gli urlava contro, lo faceva innervosire, a volte sembrava più un amico, un confidente, che una ragazza, e fisicamente non era il massimo… andiamo, lui aveva sempre preferito le ragazze molto più formose… o no? Non doveva permettere a Levi di attrarlo… non poteva permetterselo. Sarebbe stata la fine del loro ottimo rapporto di compagni di gilda, e avrebbe finito per desiderare qualcosa di più, come a volte, di notte, già faceva.
Ma ogni volta che ripeteva in mente la sua lista dei difetti, lei gli si presentava davanti sorridendo e lui sentiva una strana sensazione alla bocca dello stomaco che gli faceva dimenticare tutto.
“Dannazione” finiva per sussurrare.

Quel giorno alla gilda avevano indetto una sfida stupidissima e lui, a causa del suo orgoglio, aveva accettato. Ancora si chiedeva quale pazza donna lì dentro avesse ideato quella tortura: ogni ragazzo doveva farsi applicare un cosmetico da una ragazza della gilda. Così, senza preavviso, si trovò davanti una Levi piuttosto divertita, che tendeva verso di lui un tubetto rosso sangue. Girando il capo in un lato la sua attenzione fu attirata da Natsu che si lasciava domare da una Lucy munita di palette dai colori più disparati, e Grey che sbuffava ogni qualvolta la bella maga dell’acqua della gilda gli applicava della cipria sulle sue guance bianchissime.
Scosse la testa per un momento guardando Levi di fronte a lui e si arrese all'idea di mettersi in ridicolo, ripetendosi che era per non perdere contro gli altri combattenti. Levi si alzò in punta di piedi e gli chiese di abbassarsi, per facilitarle il lavoro. E fu in quel momento che Gajeel Redfox rimase incatenato ai suoi grandi occhi. Era possibile affogare nell’ambra liquida?

Tale era la vicinanza che cominciò ad osservarle il viso in ogni particolare: le guance imporporate dovute ad una vergogna mal nascosta, le ciglia lunghe e scure, i ciuffi azzurri tirati indietro da una fascetta color fuoco. Dio, quanto avrebbe voluto affondarci le dita in quei pezzi di cielo. Ma quando gli occhi del drago andarono a posarsi sulle sue labbra piccole e delicate, leggermente aperte a causa della concentrazione, Gajeel si bloccò.
Malapena la sentì sussultare quando posò il rossetto sulle sue labbra, e il caos della gilda gli sembrò secondario, sovrastato dal desiderio di prenderla in disparte e far sua quella bocca.
Era questo il problema di Levi: l'aveva attratto prima emotivamente, coi suoi modi, con quel suo saper tutto, con la sua curiosità nei confronti del mondo che la circonda, così grande rispetto a lei.
Così, quando Gajeel scoprì improvvisamente quanto lei potesse essere desiderabile con quel corpo fatto quasi su misura per lui, la sua testa che si poteva incastrare perfettamente nell'incavo della sua spalla, il suo punto di vista, già inclinato, finì per ribaltarsi completamente.

Messo alle strette dall’involontario avvicinarsi del suo viso, arrossendo si alzò ed andò via lasciandola lì in piedi con il tubetto a mezz'aria, stupita.
Solo quando fu abbastanza lontano si permise di pensare che avrebbe voluto osservare quel viso ogni singola mattina, al suo risveglio.
“Dannazione” sussurrò, ancora.











Emm... Ciao *si nasconde dietro un cuscino facendo fuoriuscire solo la mano*. È la prima volta che scrivo una fanfiction quindi non vorrei aver fatto una figuraccia. Spero vi sia piaciuta. Sono aperta a consigli e critiche, a meno che non vogliate lanciarmi delle uova. Le uova no.
   
 
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