E dopo avervi scritto (anzi annoiato!! XD) con la mia fan-fic sui Fall Out Boy, questa volta vi presento la storia che dopo 800 cancellature sto cercando di terminare.. Spero che vi piaccia!!
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{Alex}
Piove. Piove a dirotto. Piove sulla strada. Piove e sono triste. Sono in automobile e sto andando ad abitare a City Angels, la città dove abita la mia amica di penna che ho conosciuto più di un anno fa.

Un anno prima.
"Sono a casa"
"Vieni in salotto, Alexandra. Io e tuo padre ti dobbiamo parlare."
"E' successo qualcosa?"
"Sai tesoro... il lavoro di papà è faticoso...Gli hanno detto che è bravo...poi gli hanno anche dato l'aumento e..."
"E..."
"Non so proprio come dirtelo tesoro... Tra un anno ci trasferiremo a City Angels"
"Cosa??? Ma è assurdo!! Ho appena iniziato la scuola superiore e voi mi dite che fra un anno c dovremo trasferire??"
"Mi dispiace, io non so che dirti..."

Corsi in camera mia, mi buttai su letto e iniziai a piangere come una fontana. Intanto arriva mio fratello Luca in camera, si siede vicino a me e inizia ad accarezzarmi i capelli.
"Dai Alex. Non essere triste. Manca ancora un anno al trasferimento, c'è tutto il tempo per abituarti all'idea."
"La fai facile, tu. Questo è il tuo ultimo anno di superiori e poi l'anno prossimo vai all'università"
"E allora? Nemmeno per me è facile. Almeno tu lasci solo gli amici, mentre io qualcosa di più"
"Ah, già dimenticavo, c'è quella scema di Fabiana"
"Non parlare così di lei"
"Scusa, ma a me non sta tanto simpatica, non posso farci niente... Si dà troppe arie"

Adesso.
Siamo arrivati. Abbiamo l'auto talmente carica di pacchi e valigie che a momenti mi sarei seduta in braccio a Luca. Papà è arrabbiato perché lo hanno appena avvisato che il camion con i mobili arriverà tra mezz'ora. Intanto io mi guardo attorno e mi sento spaesata, mi sento davvero a disagio. Quanto vorrei essere ancora a Blue Town. Lì ho lasciato amici e amiche, ma sopratutto ho lasciato là il ragazzo che mi piace, Simone.

Due ore fa.
"Ciao Alex! Ma dove stai andando di bello? Vai forse in vacanza?"
"Ciao Simone. Mi dispiace dirtelo ma non è così"
"A no?"
"Veramente sto per trasferirmi"
"No, non è possibile! Tu non puoi andartene!"
"Non posso farci davvero niente. Mi dispiace."
Inizio a piangere e Simone si avvicina a me e mi abbraccia.
"No, dai non piangere. Ti verrò a trovare e poi possiamo sempre scriverci e telefonarci. Non ti dimenticherò mai, Alex"
"Allora è un addio?"
"No è solo un arrivederci"
"Sicuro?"
"Si, ne sono sicuro. E' una promessa"

Adesso.
Ho preso le mie valigie e comincio ad entrare in casa. E' più grande rispetto a quella in cui vivevamo prima. Arriva mia madre e mi accompagna nella mia nuova stanza da letto. Apro la porta e vedo su una parete un pannello di sughero dove ci sono attaccate tutte le mie foto con i miei amici.
"Grazie mamma!"
"Veramente non sono stata io"
"Come no?"
"E' stata un'idea di Luca"

Corro ad abbracciare mio fratello.
"Deduco che sei stata nella tua nuova stanza"
"Ma che intuizione geniale!"
Scoppiamo a ridere. Grazie Luca. Ti voglio troppo bene.