Si spezza la nave nella carena,
questa tempesta riecheggia serena
e il desiderio di vita terrena
è vano canto di una sirena.
Con ansia cieca richiudi la falla,
le mani scheggiate, non cerchi la pialla,
ma l'acqua t'ignora e se n'entra calma,
che senso ha lottare per stare a galla?
Quando salpasti scendesti un burrone,
con gioia hai visto reciso il cordone
che ti salvava dalla perdizione,
allor ti era ignota la disperazione.
Non c'è speranza di tornare a riva
la bussola è rotta e la rotta smarrita,
solo il tuo cadavere alla deriva
è l'unica parte che a terra arriva.
Se sai che la tua condanna è affondare
che senso ha viver per aspettare?
I cumuli accorron, non stare a mirare,
scopri le maniche e datti da fare.
Rompi gli alberi e smonta le vele,
riempi i barili con l'oriental sale
imbevi nel vino le vecchie tele.
Ti basta un passo, e poi puoi cadere.