... quello del tanto temuto e 'compianto' Lord Freezer.
Come se non bastasse, Dragon punta a trovare una traccia di DNA del nemico naturale dei Demoni del Freddo, quella del Leggendario Super Sayan!
Come si evolverà la vicenda?
Qui di seguito il pulsante dedicato alle OST della storia ;-)
Vi lascio al capitolo! BUONA LETTURA! :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Nuovi...
vecchi nemici! Il Drago Nero dalle Angeliche
Ali
Glacial
02 - Abitazioni di Los Angeles
KAIRI
Io e Junion
fummo costretti a rivivere le stesse
situazioni della mattina precedente.
L’appello…
la visita del dottore completamente nudi…
le docce… la stomachevole colazione…
Per fortuna,
quella mattina non assistemmo alla morte
di nessun nostro compagno, e così fummo subito scortati in
città a
lavorare.
Io venni
messa nello stesso gruppo di Flame, e mentre
eravamo obbligate a pulire una delle abitazioni dei nostri aguzzini, ed
approfittando del fatto che la nostra guardia si trovasse al piano
superiore,
cominciammo a parlare a bassa voce.
“Quindi
è lo
Yilar che permette a questi soldati di trasformarsi…”
“Esatto!
E’
grazie a quel liquido che sono nati i Yilancar...”
confermò l’ex-pirata mentre spazzava per terra con
una ramazza.
“Sembra…
un tantino assurdo, a dire la verità!”
ammisi io,
mentre raccoglievo la biancheria sporca.
Sporca era
un eufemismo… bleah! Ma non si pulivano per
bene questi soldati?! Se non mi avessero fucilata, di certo sarei morta
di
asfissia per colpa di quell’odore nauseabondo!
[Kokoro o Shihai Shite iku Yami - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“In
effetti
lo sembrò anche a me la prima volta!”
confermò
Flame “Solo
dopo
molto tempo ho scoperto perché i kagakuriani fossero in
grado di farlo…”
“Davvero?
Come?”
“E’
il loro genoma ad essere completamente diverso dal
nostro!”
spiegò la
pirata “Conosci
il
DNA, vero? Ogni essere vivente ha una sua struttura genetica, ognuna
differente
dall’altra. Ti faccio un esempio molto semplice…
pensa a una collana di perle!
Non esiste un solo modello e non tutte hanno la stessa misura. Ciascuna
collana
può contenere fino a un certo numero di perle. Ora prova a
pensare allo Yilar
come a delle perline che puoi aggiungere al filo della tua
collana… ecco! Lo Yilar si limita
ad aggiungere un
particolare gene nel tuo DNA! Ovviamente, i geni possono essere di
vario tipo…
i kagakuriani però hanno scelto quelli dei mostri
più pericolosi nell’Universo,
ed ecco perché li temono tutti!”
“Però…”
notai
subito, con curiosità “…
se devo seguire il tuo esempio, ogni filo può
contenere solo un certo numero di perle… perciò
non si possono aggiungere geni
all’infinito, giusto?”
“Che brava allieva!”
si congratulò
Flame alzando il pollice all’insù “Dici
bene! Ogni razza può aggiungere solo un certo
numero di geni nel proprio DNA. La
maggior parte di esse può iniettarsi solo uno Yilar, mentre
le più rare
possono ricevere dai tre ai quattro geni in più. I kagakuriani, però, sono
un’eccezione alla regola…”
“Perché?”
Flame, con
un sospiro dispiaciuto, mi rivelò una
verità piuttosto scioccante.
“Perché
il
loro corpo può subire modifiche a piacimento. Lo Yilar,
infatti, è stato creato
all’inizio solo per la razza kagakuriana, ed il liquido
funziona al cento per
cento solo su di loro… Per un kagakuriano funziona
così: lo Yilar aggiunge i
geni desiderati, senza fargli provare alcuna sofferenza, ma accorcia
loro la
vita. Per tutte le altre razze, funziona in un altro modo: lo Yilar
aggiunge il
gene senza accorciare la vita del ricevente, ma provoca dei dolori
insopportabili… se
l’assimilazione non viene
completata, la persona muore tra atroci sofferenze!”
“Mio
Dio…”
esclamai, scioccata, mettendomi una mano davanti
alla bocca, scordandomi di stare a separare i panni sporchi. Riuscendo
a non
vomitare per la puzza ed il fetore, ripresi a lavorare.
In quei due giorni, avevo imparato a riconoscere l’aspetto dei militari kagakuriani, e mi ero accorta che fossero di gran lunga inferiori di numero rispetto agli altri soldati dell’esercito.
[Soundtrack
15 - DRAGON BALL GT]
“Terribile,
vero? Ovviamente non tutti i soldati qui
presenti hanno assimilato un gene...”
mi spiegò Flame sogghignando “Perché
rischiare di morire quando il tuo esercito è il
più potente dell’intero universo? Non ne vale la pena…
solo i kagakuriani e qualche soldato hanno avuto il coraggio di
iniettarsi
quella droga nelle vene! I Yilancar, fra cinquantamila
soldati, sono
soltanto un centinaio!”
Assimilai
ogni informazione
che mi era stata data. Soltanto cento soldati erano dei Yilancar,
eppure erano
sufficienti a tenere sotto scacco l’intero
l’universo.
“E
il generale Dragon? Anche lui è uno Yilancar,
suppongo…”
“Sì.
Il suo
corpo, come il tuo e il mio, può subire al massimo tre
modifiche del DNA,
essendo un terrestre. Lui ha assimilato con successo uno dei geni
più
leggendari… quello del Drago Nero
dalle
Angeliche Ali, il rettile alato più crudele, potente e
gigantesco mai esistito!”
Mi ricordai
del primo
giorno in cui ero atterrata su Glacial 02, di come Dragon avesse
trasformato il
braccio in quell’enorme zampa…
“Ne
ho avuto
un assaggio…”
“Adesso basta parlare!”
ci rimproverò
un’altra delle loro compagne, la più anziana di
tutte “O
non finiremo mai di pulire
questa casa!”
Questa era
un’aliena somigliante a un elefante, dalla
carnagione arancione e la testa allungata, con gli occhi viola, una
proboscide
e due zanne ricurve.
“Agli
ordini…” rispose infastidita la pirata,
facendomi segno di continuare in un secondo momento.
Finimmo di
pulire verso le prime ore del pomeriggio.
Poi, al momento di uscire fuori di casa, ci contammo.
Una di noi
non era presente… quella che stava sopra al
primo piano, insieme all’altro soldato.
“Usciamo!”
[Bad
Attention - DRAGON BALL SUPER]
L’ordine
dell’anziana aliena non venne preso bene da
Flame, che si oppose con energia.
“Gal! Se usciamo adesso,
lei verrà stuprata
fino a stanotte e morirà!”
“Se
non usciamo adesso, saremo tutte noi a morire!”
la rimproverò la vecchia Gal “Sai
benissimo il motivo per il quale Tony non
è qui… è diventata
il nuovo giocattolo sessuale di un soldato! Posso
scommettere che ora si stanno scopando il suo cadavere!”
“Come
ti permetti di pensare una cosa del genere?!
Se Tony non è qui, non significa che è stata
uccisa… e tu lo sai!”
continuò imperterrita l’ex-pirata con rabbia
“Vuoi solo pararti il culo! Sei
un egoista!”
“Come
osi, sudicia
donna terrestre?! Certo
che penso a me stessa! E dovresti
pensarci anche tu se non vuoi
beccarti una pallottola o un eretto dietro al culo!”
affermò furibonda la
vecchia, indicando Flame col suo tozzo dito.
“No
e poi
no!” mi intromisi io con decisione,
mettendomi davanti a Flame “Io
non lascio le mie compagne indietro!”
“Parla
per te, nuova arrivata!” insistette Gal
fulminandola con lo sguardo “Non ti sono bastati due
giorni per capire come
funziona, qui?! Se non vuoi soffrire… o peggio,
morire… comincia
a pensare solo a te stessa!”
“Puoi
scordartelo!” continuai io, sempre più
convinta “I soldati la lasceranno andare! Ne sono
sicura! Rimarrò qui
anche a costo di farmi uccidere!”
Tutte le mie
compagne, Flame inclusa, rimasero
spiazzate davanti alle mie parole. Forse ero una folle a voler
rischiare la mia
vita per persone che avevo conosciuto da meno di tre giorni, ma io ero
fatta
così e non intendevo cambiare solo per paura di un
proiettile.
Al
contrario, Gal non sembrò calcolarmi per niente.
“Fai
come credi meglio…” ci disse infatti
l’anziana aliena cominciando a dirigersi verso
l’uscita della casa “Io
esco fuori! Non mi farò ammazzare per
colpa vostra! Io ci tengo a rimanere in vita!”
Fra lei e la
porta, però, si frappose Flame, livida di
rabbia.
“Prova
a uscire… e ti restituirò il doppio delle
sofferenze che ti hanno inflitto, schifosa voltagabbana!”
“ADESSO
BASTA!”
In quel
momento, però, un’altra delle nostre compagne
fermò la loro diatriba. Questa era un’aliena
terrestre, ma dalla carnagione
azzurrina, con quattro occhi verde smeraldo sulla fronte.
“Calmatevi!
Litigare fra di noi non serve a niente!
Cosa pensate di risolvere in questo modo? Soprattutto tu, Flame... minacciare
di morte una donna che viene umiliata come te!”
la rimproverò questa,
il cui nome era Clairy.
Poi si
voltò verso di me, e le disse “Possiamo
aspettare Tony per altri dieci minuti… poi
però andremo via!”
“Anche
voi!?” esclamò Gal incredula
“Cosa
vi prende a tutte oggi?”
“Siamo
in
perfetto orario! I soldati ci hanno detto che alle quattro del
pomeriggio
dovremo lasciare questa casa... e sono le tre e
quarantacinque!”
continuò Clairy imperterrita, voltandosi verso
l’anziana aliena senza battere
ciglio “Ti costa tanto aspettare solo dieci minuti,
Gal? I soldati stanno
dietro quella porta, non a dieci chilometri di distanza!”
Gal le
guardò tutte con aria basita. Poi sembrò calmarsi
e decise di assecondare le richieste
della
quattr’occhi.
“Se
è questo che
volete… ma solo
dieci minuti!”
Poi si mise in disparte in attesa, mentre Clairy si voltò verso me e Flame.
[Destroyed
City - DRAGON BALL SUPER]
“Dieci
minuti!
Non uno di più e non uno di meno! E
non
azzardatevi mai più ad affrontare a muso duro una vostra
compagna… siamo tutti
nella stessa situazione!” le
avvisò l’aliena azzurrina voltando loro le
spalle.
“Clairy…
grazie!”
Non sapevo
se quelle parole fossero sembrate sincere
alle orecchie della quattr’occhi, la quale si
avvicinò alle altre prigioniere
senza rispondermi.
L’unica
cosa che potevamo fare, in quel momento, era
aspettare. Salire al primo piano equivaleva a condannare Tony, dato che
il
soldato avrebbe potuto ordinarci di andare via e sarebbe stato ancora
più
umiliante lasciare quella casa.
Flame
continuava a tenere
lo sguardo fisso verso Gal. Era ancora arrabbiata per
l’atteggiamento che aveva
avuto quella vecchia aliena e, se non fosse stato per Clairy, a
quell’ora
l’avrebbe sicuramente gonfiata di botte. Clairy,
però, aveva ragione. Litigare
in quel modo non serviva a niente. Io non credevo che Gal fosse
cattiva.
Pensavo, invece, che il suo comportamento indipendente fosse nato dai
tanti
anni passati in quel carcere orrendo.
Mi sarei
potuta trasformare
anche io come lei? Anche io, se fossi rimasta lì per sempre,
potevo diventare
una donna incapace di provare empatia per una mia simile?
Speravo, con
tutta me
stessa, di no.
I minuti
passavano inesorabili, e ogni secondo che
passava, meno speranze c’erano di poter rivedere viva la
nostra compagna.
Sembrava
essere passato un secolo, quando…
“Tempo
scaduto!” annunciò la vecchia
Gal,
soddisfatta “Abbiamo soltanto perso tempo!
Usciamo immediatamente da
qui... e stavolta niente storie!”
“Potresti
almeno
non sembrare felice come una pasqua…” le
fece notare Flame, quasi col
vomito nel sentire le frasi di gioia di quella aliena.
“Certo
che sono felice… perché io non mi ritrovo nella
situazione di Tony! Io ho imparato a sopravvivere!”
ci
rimproverò Gal, con una
ferocia inaudita “Se
davvero vuoi salvare la tua
amica… perché
non vai sopra a
recuperarla?! Sono convinta che il soldato di sopra non si
farà problemi a
lasciarla…”
Flame si
riportò nuovamente davanti agli occhi di
quella che, ormai, non riuscivo più a vedere come una mia
pari. Ma non fece
nulla.
Clairy e le
altre la seguirono all’unisono. A
differenza della vecchia, però, sembravano dispiaciute. Come
Flame e me, anche
loro speravano che Tony le avrebbe raggiunte.
“Mi
dispiace… ci abbiamo provato...”
disse infatti sottovoce Clairy a Flame, che annuì
rispettosa verso la quattr’occhi.
Avevamo
fatto tutto ciò che era possibile, e la pirata
lo sapeva. Non poteva che essere grata all’aliena azzurrina.
Io, invece, mi sentivo
uno schifo. Stavo permettendo la morte di
una nostra compagna senza far nulla per salvarla!
“Kairi…
andiamo...” mi pregò Flame, prendendomi
per mano “... non possiamo… ricordati
la
promessa!”
Vero. Quella
mattina io,
Flame, Shiro, Junion, Paperino e Pippo ci erano fatti la nostra prima
promessa.
Per quanto mi facesse star male ciò che sarebbe avvenuto,
non potevo morire e
far soffrire i miei amici.
“D’accordo…”
accettai, con un filo di voce,
cominciando a voltarmi lentamente dando le spalle alle scale che
conducevano al
primo piano. Anche se era inumano, decisi di fidarmi di Flame.
Fu a quel punto che accadde…
[Black Appears - DRAGON BALL SUPER]
All’inizio non seppi se
fossero soltanto le mie speranze a
farci credere a
tutto ciò. Poi mi ero voltata di scatto verso le altre
prigioniere…
… e solo vedendo i loro visi sbiancati per lo shock, capii che era tutto vero.
Un urlo.
Proveniva dal piano superiore
della casa.
Non ci
pensai due volte e scattai verso le scale nonostante i richiami
allarmati sue
compagne.
Era un grido
d’aiuto! Non potevo ignorarlo, non era
nel mio essere. A costo di pagarne le spese con la vita, avrei visto
con i miei occhi da chi provenisse quella sconvolgente richiesta!
“KAIRI!”
“FERMATI!
NON PUOI!”
“PICCOLA
DEFICIENTE! CI VUOI MORTE?!”
Ma io non
ascoltai nessuna
di loro. Avevo orecchie soltanto per quei lamenti. Io non mi sarei
trasformata
in un mostro. Io ero pronta a morire pur di salvare la vita di una
persona! Con
che coraggio potevo, ogni giorno, fare una promessa se non ero in grado
di
soccorrere una mia compagna in difficolta?!
Che mi
uccidessero, quei
soldati schifosi! Preferivo morire come Kairi piuttosto che vivere come
una
prigioniera arrogante come Gal, senza alcuna speranza nel cuore e senza
alcun briciolo di pietà!
Avevo
già superato la prima rampa di scale in metallo,
e quasi incespicando mi avviai a salire la seconda.
Ci fu un
altro urlo… ne era sicura! La voce era quella
di…
“TONY!”
urlai io, raggiungendo il primo piano.
Mi ritrovai
di fronte ad un corridoio lungo e stretto,
pieno di porte sia sulla mia destra che sulla mia sinistra. I miei
occhi, però,
si erano spostati verso quella di fronte, la più lontana,
come se fossero
calamitati. Da questa, infatti, era uscita un’aliena violetta
con tre occhi
azzurri, ed io la riconobbi all’istante.
[Trunks and MaI - DRAGON BALL SUPER]
“Tony!”
Le andai
subito incontro. Raggiunsi la mia compagna,
la quale non la smetteva di tremare in preda al panico.
“Do…
do… dobbiamo… andarcene… non
è vero?”
“KAIRI!”
Tutte le
altre ci avevano raggiunte. Erano sorprese nel
vedere Tony assieme a me, ma anche rassicurate. Solo Gal era assente.
“Accidenti
a
voi!” ci rimproverò Flame
tirando un sospiro di sollievo “Ci
avete fatto prendere un colpo!”
“Che è successo,
Tony?” disse Clairy
all’aliena con tre occhi, che però continuava a
ripetere.
“Andia…
andiamocene… vi… vi prego!”
“D’accordo, come vuoi…” provai a calmarla io, mettendole un braccio sulla spalla e facendo cenno alle altre di scendere.
Non
sapevamo cosa stesse facendo l'altro soldato, ma il solo fatto che Tony
fosse ancora viva per raccontarcelo era una notizia meravigliosa.
Quando avrei rivisto Gal nel nostro capannone, le avrei fatto una bella
ramanzina. Non importava quanti anni lei avesse passato ad Hollywood.
Questo non l'autorizzava a lasciare una propria compagna al suo
destino, o almeno a non perdere la speranza prima di provare a fare
qualcosa.
Eravamo quasi giunte all’inizio delle scale…
[Universe
- DRAGON BALL SUPER]
…
quando ci trovammo di fronte a due soldati,
ciascuno con un fucile già puntato verso di noi!
Il nostro
battito era accelerato all’improvviso…
perché erano entrati all’improvviso!?
Trovammo una
orripilante
risposta quando intravedemmo Gal alle loro spalle, con uno sguardo
talmente
inferocito verso di noi che ci fece venire la pelle d’oca.
***
Come
aveva
potuto… una prigioniera come lei… come aveva
potuto mandare quei
soldati dentro casa, alle nostre calcagna?! Cosa significava tutto
questo!?
Non potevo
ancora capire,
essendo giunta dentro quel campo da pochi giorni, comprendere quanto i
detenuti
più longevi avessero il terrore di disobbedire agli ordini
dei loro aguzzini,
tanta era la paura che era stata inculcata loro in quegli anni di
torture
continue.
Quella che
avevamo di
fronte non era più una nostra pari, me ne resi
conto per un’ultima,
agghiacciante, volta. Lei era come un cane che, nonostante vi siano
tante
persone buone attorno a lei, continuava ad azzannare tutti
perché non sapeva più
fare altro.
Gal aveva davvero
perso la
speranza, quella fiamma che Flame, Shiro, Paperino e Pippo
non avevano mai
spento nemmeno di fronte alle difficoltà. Lei non era stata
forte abbastanza…
…
e non si era resa conto
che, con il suo gesto, si era condannata anche da sola.
I soldati non
l’avrebbero mai risparmiata. Se uccidevano tutte noi,
avrebbero ammazzato anche
lei senza alcuna pietà.
“Cosa
sta
succedendo qui? Chi ha urlato?! Parlate!”
urlò loro il primo soldato, il più alto e grosso
di tutti dalla carnagione
marrone.
“A…
abbiamo sentito la nostra compagna urlare…”
cominciai a spiegare io con voce tremante “…
e siamo venute qui… eravamo
preoccupate che fosse successo
qualcosa, signore!”
Capii solo
all’ultimo
secondo di aver fatto un grosso sbaglio. Non l'avevo fatta apposta, ma
per
errore addossai tutti i problemi sulla povera compagna che portavo
sottobraccio. Se fossi
tornata indietro
nel tempo, certamente avrei cambiato la mia risposta.
... ma si
sa... il tempo non torna mai indietro... ma
solo avanti!
“Parli
di lei?!” esclamò il secondo soldato,
molto
più
basso, paffuto e di carnagione violacea, indicando Tony
L’aliena,
però, non
accennava alcuna reazione. Era pietrificata dalla paura.
“Kak,
vai a
controllare la stanza di Rufus!” disse il
soldato basso a quello alto.
“Agli ordini, Pesch!”
rispose Kak,
che ci superò di prepotenza e si avvicinò alla
porta dalla quale era uscita
Tony precedentemente.
Fu qui che
l’aliena violetta sembrò ridestarsi…
“NO!
NON FARLO! NON APRIRE QUELLA PORTA! C'E' UN
MOS...!”
Non fece mai
in tempo a concludere la frase…
BANG!
Un colpo partì dal fucile di Pesch e la pallottola raggiunse il petto di Tony, perforandolo. La vittima si afflosciò su di me che caddi a terra, scioccata, trattenendo il corpo della mia compagna fra le braccia.
Dalla ferita dell’aliena coi
tre occhi sgorgava sangue
bluastro, troppo
sangue affinchè lei potesse sopravvivere allo sparo. Quella
ferita, purtroppo, era letale.
“Vi…
scongiuro… non aprite… un mos... tro...”
Quelle furono le ultime parole di Tony. Emise un ultimo agonizzante respiro prima di immobilizzarsi definitivamente. Era spirata tra le mie braccia, senza avere la possibilità di poter pronunciare le sue ultime volontà.
Era
morta… non poteva essere vero!
Era tutta
colpa mia!
[Villain - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Hai parlato troppo, lurida stronza!” disse soddisfatto Pesch, sotto lo sguardo basito di tutte noi “Questo è quello che succede a quelli che danno ordini ai soldati imperiali! Kak! Apri quella porta! Ho l’impressione che quella puttana abbia fatto qualche cazzata!”
Le mie compagne erano altrettanto orripilate, e a malapena stavano trattenendo le lacrime. Se ne avessimo versata anche solo una, avremmo fatto la sua stessa fine. Solo Gal, cieca davanti all'evidenza, sembrava più soddisfatta che mai.
"Cosa mi darete in cambio, per avervi consegnato queste ribelli senza..." cominciò a dire l'aliena, pregustando una possibile ricompensa.
Pesch,
tuttavia, la ammutolì semplicemente puntandole contro la sua
arma da fuoco.
L’alto
soldato era ormai giunto dinanzi alla stanza di
Rufus e aveva abbassato la maniglia, varcando la soglia.
“Se è accaduto quello che penso… vi fucileremo e vi daremo in pasto agli avvoltoi! INCLUSA TE, VECCHIACCIA!” ci urlò contro Pesch, confermando le mie ipotesi e agghiacciando l'elefantessa.
Quella stupida ci aveva condannato tutte a morte. Se non fosse uscita fuori a richiamare i due soldati, saremmo potute uscire da quella casa tutte assieme. Invece, aveva avuto paura, e aveva deciso di consegnarci all'esercito, finendo col farsi catturare dalla sua stessa trappola.
"Pensavi
davvero che ti avremmo dato una ricompensa, essere insignificante?! Non
vali nemmeno una scopata come si deve, ormai... nessuno di voi merita
di vivere! NEMMENO TE!" dichiarò a gran voce il
soldato, prima di domandare al suo compagno
“Cosa vedi
nella stanza,
Kak?”
Kak,
però, non gli dette alcuna risposta… era a bocca
aperta…
“KAK!
COSA
CAZZO SUCCEDE?!” gli urlò esasperato il
soldato più tozzo.
Tutte noi osservammo il soldato dalla carnagione marrone fare qualche
passo
indietro prima di cadere sconvolto…
… davanti ai nostri occhi, un agghiacciante ed
oscuro essere si erse innanzi
a noi… alto due metri e dagli occhi ambrati, con due lunghe
antenne sulla
fronte e con braccia e gambe affusolate, produceva un suono gutturale
in grado
di far venire i brividi a tutte noi.
Nessuno in quel momento aveva il coraggio di muoversi.
Quell’abominio sembrava
essere uscito dai nostri incubi! Solo una persona aveva riconosciuto
quella
creatura… ma il mio cuore non voleva credere a
ciò che stava osservando.
Come era
possibile? Come si era creato!? Ogni
spiegazione che provavo a darmi sembrava inverosimile…
…
eppure era proprio lì!
Quello
era
un Heartless!
[A Tyrant Revived - DRAGON BALL SUPER]
L’essere
oscuro si era portato proprio di fronte a
Kak, ancora paralizzato per il terrore, ed allungò le sue
dita verso di lui,
inclinando la testa come un bambino incuriosito da un oggetto
sconosciuto.
Era
la paura.
“NON
AVVICINARTI AL MIO COMPAGNO, MOSTRO!”
Pesch
agì di conseguenza e cominciò a sparare
all’impazzata sul mostro oscuro, mentre tutte le prigioniere
si tapparono le
orecchie per il suono troppo forte dei colpi.
Io,
però, sapevo
già fosse stato tutto inutile, e lo capirono
anche tutti gli altri
quando videro fuoriuscire dal corpo della creatura tutti i proiettili,
che
caddero lentamente a terra di fronte a Kak.
Quest’ultimo
non si rese
nemmeno conto di essere ormai condannato a morte. Troppo era lo
sgomento nel
vedere tutti i proiettili a terra davanti all’incolume
essere. Sembrava essersi
arreso quando tutti videro la mano dell’Heartless avvicinarsi
al suo petto.
Per coloro
che non avevano mai visto una scena del genere
fu traumatico. Tuttavia, lo fu anche per me che avevo già
assistito all’attacco
di molti Heartless. L’alieno dell’esercito
imperiale venne trapassato nel petto
dal terrificante mostro con una sola mano. La creatura oscura, senza
alcuna
fatica, e soprattutto senza nessuna pietà…
…
strappò via dal petto il cuore del soldato!
“KAAAK!”
urlò a squarciagola Pesch, vedendo il
compagno d’armi morire davanti ai suoi occhi.
Ero
schifata. Quell’Heartless non solo aveva estratto
l’essenza del suo cuore… gli
aveva anche strappato via l’organo grondante
di sangue!
Il corpo di
Kak si dissolse nell’oscurità, e al cuore
ancora pulsante del deceduto avvenne lo stesso…
…
qualche secondo dopo, un’altra creatura esattamente
identica alla prima era apparsa davanti a loro, e ci guardava famelica.
Tutti erano rimasti pietrificati sul posto. Perfino il soldato Pesch non riusciva più a concentrarsi sulle prigioniere, per quanto fosse terrorizzato. Passarono secondi senza che nessuno si muovesse. Poi finalmente, il mio corpo fu nuovamente in grado di muoversi e decisi di fare il primo passo, quasi per istinto.
[Fear
- DRAGON BALL SUPER]
Lasciai
dolcemente il corpo di Tony sul pavimento. Ora
avevo capito quello che era successo.
Era per questo motivo che l’aliena dai tre occhi voleva
andare via. Lei aveva visto il suo soldato trasformarsi in
quell'Heartless e aveva temuto il peggio. Purtroppo per lei, il peggio
era avvenuto per davvero.
Poi mi
voltai verso le due creature, che si accorsero
della mia presenza. Avevano sicuramente percepito la Luce del mio Cuore
Puro,
per questo non mi staccavano gli occhi di dosso.
Avrei
vendicato Tony! Non mi importava di ricevere le
conseguenze, non con tutto il senso di colpa che mi attanagliava!
Quegli
Heartless andavano eliminati, non potevano scorrazzare in giro come
volevano! Era
il mio destino… anche da prigioniera di Hollywood, il mio
cuore mi spingeva a
lottare ed eliminare quegli esseri per il bene delle persone che amavo!
Le mie mani
vennero avvolte dalla luce, e quando essa
si diradò, io impugnavo un Key-Blade. Questo aveva
l’elsa dorata, e
sull’estremità erano incastonati dei gioielli a
forma di fiore…
'Fatalità'… era dalla
battaglia contro i kagakuriani alle Isole del Destino che non
utilizzavo la mia
Chiave, ed in quei momenti non era servita a nulla. Solo
nell'impugnarla, però, sentii
la Luce pervadere e illuminare il mio cuore.
Ormai sapevo
cosa fare…
“Flame!
Porta
tutti fuori da qui e va a chiamare Paperino e Pippo! Queste
creature sono
pericolose!”
Lei era
rimasta spiazzata dalla mia arma appena
apparsa, ma non demorse e protestò vistosamente.
“E
lasciarti qui?! Non se
ne…”
“FA
COME TI HO DETTO!” le urlai contro, molto
agitata “SE RIMANETE QUI, MI SARETE SOLTANTO
D’INTRALCIO! SOLO QUESTA CHIAVE
PUO’ SCONFIGGERLI ADESSO!”
La pirata
era abbattuta. Non voleva lasciarmi da sola,
ma si rese conto che ero consapevole di ciò che stavo
facendo…
“D’accordo…
voglio
fidarmi di te! Ma guai a te se ti fai ammazzare!”
si arrese Flame, intimando tutte le altre prigioniere a lasciare
immediatamente
quella casa. Assieme a loro si unì il soldato ancora in
vita, ancora scosso per
quanto accaduto.
Non appena
tutti gli altri scesero le scale, si concentrai
soltanto sugli Heartless. Mi ero dimenticata delle sensazioni che si
provavano
nell’impugnare la mia Chiave.
[Riku's Theme - GARIK WHEELER]
Bontà d’animo…
Coraggio indomito…
Speranza infinita…
Queste erano
le qualità migliori che un Custode doveva
possedere per essere accettato dal Keyblade. Me le avevano insegnate le
tre
Fate Madrine, durante l’addestramento con Lea molti anni
prima, qualità che io
avevo sempre avuto, a detta di tutti, essendo una Principessa del
Cuore. Io,
tuttavia, mi rifiutavo di essere così perfetta come mi
credevano tutti, e fu
per questo che mi allenai più degli altri, con
l’obiettivo di raggiungere Sora
e Riku. Fu grazie a tutti quegli allenamenti e a quelle battaglie se
riuscii a
combattere così bene durante la Guerra, e fui eletta Maestra
del Key-Blade
subito dopo la battaglia contro Xehanort.
L’unico
mio rimpianto… fu quello di non essere stata
utile nella battaglia contro il comandante Bear sulle Isole del Destino.
Le creature
oscure si avvicinarono lentamente,
fameliche e assetate di luce, mentre io abbassai il mio baricentro,
impugnando
il Key-Blade con entrambe le mani. Il corridoio su cui mi trovavo era
molto
stretto, e mi avrebbe limitato di molto i movimenti. Dovevo liberarmi
immediatamente
di quei mostri prima che potessero darmi problemi più seri.
Uno di loro,
all’improvviso, partì all’attacco,
trasformando il suo braccio in una lama
d’oscurità. Provò ad affondare un colpo
verso di me, che riuscii a stento a evitare l’attacco.
Nonostante i limiti del
corridoio, quei mostri erano rapidissimi!
“Appunto…”
Evitai tutti
gli attacchi dell’Heartless, anche se con
fatica. Non riuscivo a contrattaccare e potevo soltanto parare i colpi
con il
mio Key-Blade.
Quando
raggiunse il primo gradino della scala,
l’essere oscuro provò letteralmente a tagliarmi in
due, ma io parai l’attacco,
anche se con immensa fatica, usando entrambe le mani per mantenere la
mia arma
in posizione difensiva sopra la testa. Cominciai ad essere sopraffatta
dalla
forza dell’Heartless, che sempre di più mi stava
piegando le braccia,
spingendomi vicino al bordo della scala...
…
era assurdo… quell’unico Heartless aveva una forza
sovrumana! Dovevo liberarmi immediatamente prima che anche
l’altro provasse a…
…
mi accorsi solo all’ultimo che l’altro mostro fosse
già passato all’azione. Anche questo aveva
trasformato il braccio in una lama,
e si era portato alle spalle del suo compagno.
Ciò
che avvenne dopo mi sorprese quel tanto che bastò
per mettermi ancora più in difficoltà…
… il secondo Heartless aveva ‘pugnalato’
il suo compagno, con l’obiettivo di
colpire anche me!
Io riuscii
per miracolo a evitarlo, facendo un passo
indietro… scordandomi di avere una
scalinata alle mie spalle!
“NO... AAAHHH!”
Quando mi
resi conto di non avere più un appoggio
sicuro, venni completamente sopraffatta dalla lama del primo mostro e
caddi
all’indietro. Ruzzolai per tutta la prima rampa, sbattendo
con forza sulla
ringhiera di metallo.
Il
contraccolpo mi tolse letteralmente il fiato, ma
non ebbi il tempo per recuperare le forze. Il primo Heartless era di
nuovo
partito all’attacco, provando ad affondare un’altra
volta la sua lama, ed io mi
ero di nuovo spostata…
ma nel momento e nella
direzione sbagliata!
Ero caduta
in trappola…
…
l’attacco della prima creatura era infatti una
finta!
Invece di
sferrare un colpo con il braccio tagliente,
l'Heartless aveva usato l’altro arto per bloccare un mio
braccio… quello con
cui impugnavo il Key-Blade!
“Cos…?!
CAZZO! NO!”
Per di
più, fui spinta nell’angolo del piccolo
pianerottolo, diventando una facile preda per il secondo
mostro…
…il
cui colpo, stavolta, andò a segno!
Fu
straziante. La lama del
mostro trapassò la mia spalla sinistra, come fosse burro, e
da essa schizzarono
fiotti di sangue!
Gli
Heartless, però, non si limitarono solo a
quello...
... ed io venni letteralmente
buttata oltre la ringhiera, precipitando all'entrata del salotto sul
piano-terra!
Quel colpo
fu anche più
doloroso del primo, poiché fu improvviso e perchè
sbattei
rovinosamente sul pavimento. Nonostante
avessi avuto l’accortezza di coprirmi la testa prima
dell’impatto, sentii le mie
costole incrinarsi, all’impatto col suolo, e sputai molto
sangue dalla bocca. I
miei timpani fischiarono per qualche secondo, lasciandomi tramortita a
terra.
Solo a quel
punto, io riuscii lentamente a strisciare
via da lì e a nascondersi, dolorante, dietro un divano del
soggiorno.
[Vanitas Theme - GARIK WHEELER]
Nel
frattempo i due mostri
erano già scesi dalle scale e avevano cominciato a cercarmi,
desiderosi della
mia luce…
…
o delle mie carni…
…
ora nemmeno io riuscivo
più a credere che quelli fossero normali Heartless.
Di quegli
esseri ne avevo
affrontati a centinaia, ed avevo sempre saputo fossero creature
prive di
intelletto, incapaci di creare delle strategie diverse
dall’attaccare i loro
nemici in massa. Combattendoli, ne avevo poi avuto la conferma.
Invece quei
due Heartless… non solo erano troppo
forti, ma erano in grado di sfruttare attacchi combinati di
ottima efficacia!
Ciascuno di loro poteva tranquillamente combattere contro un vecchio
membro
dell’Organizzazione XIII e uscirne vincitore!
Dovevo
ammetterlo. Li avevo sottovalutati.
Ma non
sarebbe capitato una seconda volta. Avevo già
ideato una strategia per eliminarli!
“Energia!” sussurrai
debolmente,
avvicinando il Key-Blade al mio petto. Dalla punta della Chiave
partì una
leggera luce smeraldina, che curò superficialmente le mie
ferite. Sapevo di non
potermi permettere una guarigione completa in quel momento, o
l’attacco a
sorpresa che avevo progettato non sarebbe andato a segno. Cinque
secondi dopo,
comunque, le mie costole erano di nuovo rinsaldate e la ferita alla
spalla
rimarginata. Solo il sangue sul pigiama dimostrava quanto vicina alla
morte
fossi arrivata, ma ora non avevo più paura.
Ero pronta a
combattere di nuovo!
“SONO
QUI!”
Il mio urlo
allertò i due mostri che partirono
all’attacco.
Una persona
qualsiasi
sarebbe sbucata all’improvviso fuori da uno dei due lati del
divano,
affrontando uno solo dei due Heartless. Io, però, preferii
aspettare dietro al
divano. Sapevo che il mio piano sarebbe fallito se i due mostri
avessero inteso
le mie vere intenzioni, ma non avevo altra scelta: non potevo
affrontarli uno
alla volta…
…
dovevo sconfiggerli tutti
e due nello stesso momento!
Le due
creature sbucarono una da ogni lato, sicuri di
avermi in pugno, e
mi videro tranquillamente inginocchiata, col Key-Blade puntato per
terra, il viso abbassato e gli occhi chiusi.
Per quanto
potessero essere intelligenti rispetto ai
comuni Heartless, il loro istinto li spinse ad attaccarmi…
…
condannandosi a morte da soli!
“BLIZZAGA!”
Il mio
incantesimo fu talmente potente ed improvviso
da prendere in contropiede i due mostri. Il pavimento, e con esso i
loro corpi,
si congelarono all’istante.
“ORA!”
Sbucai fuori
dal mio
nascondiglio e, prima che potessero liberarsi, li colpii fatalmente con
il Key-Blade, eseguendo un’agile piroetta. I due Heartless si
dissolsero
all’istante e due cuori luminosi cominciarono a brillare e a
salire lentamente,
attraversando le finestre in vetro e librandosi verso il cielo.
La battaglia era finita.
[Kairi's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Appoggiai i
piedi per terra, poi caddi in ginocchio e crollai
sul pavimento, completamente esausta.
Non mi
aspettavo di perdere subito le mie forze usando
una magia di alto livello… mi ero davvero
indebolita fino a tal punto?
Capii di
essermi fatta una domanda alquanto stupida.
Ovvio che
fossi diventata più debole, dato che non mi
allenavo da cinque anni. Ero stata catturata dall’Impero e
avevo subito un
trattamento inumano per più di una settimana, oltre a non
aver ricevuto più di
un pasto giornaliero o bevuto della normale acqua.
Provai ad
alzarmi e ci riuscii, anche se con enormi
sforzi. Non avevo le forze nemmeno per utilizzare un incantesimo di
guarigione,
e comunque non era sufficiente per recuperare tutte le mie energie che,
a poco
a poco, si stavano affievolendo sempre di più.
Cominciai a
camminare verso la porta d’ingresso,
arrancando a ogni passo.
Non mi ero
mai sentita in quelle condizioni. quella battaglia
contro gli Heartless mi aveva aperto gli occhi.
Il carcere
di Hollywood mi stava già uccidendo. Presto
o tardi ero destinata ad ammalarmi proprio come tutti gli altri
detenuti, non
importava quanto fossi determinata a sopravvivere…
…
era tutto inutile.
Fu con quel
pensiero che io riaprii la porta…
… e ciò che vidi mi fece gelare il sangue!
Tutte le
ragazze erano sparite. Al loro posto vi erano
altri Heartless, identici a quelli che aveva sconfitto, che si erano
accorti
della sua presenza. Attorno a loro, vi stava Gal, i cui occhi mi fecero
venire
i brividi…
…
iridi ambrate, malvagie cme non mai…
…
la donna venne avvolta dall’oscurità e ne
fuoriuscì
un Kamikaze, pronto ad attaccarmi con il suo capo appuntito.
Non c'era
bisogno di capire da chi fossero nate quelle
creature. Le mie compagne erano state attaccate da altri Heartless ed
avevano
perso il loro cuore.
Erano
troppi... dieci… no, venti…
…
troppi… erano troppi…
Feci
dissolvere il mio Key-Blade. Le energie mi stavano abbandonando del
tutto e non avevo
più forza di
volontà.
“KAIRI!”
Sentivo la
voce dei miei
amici che la chiamavano. Nemmeno quello, però, riuscii a
smuovermi. Per l’ennesima volta da quando
ero
giunta lì, sentivo il desiderio di arrendermi e di lasciarmi
andare.
Combattere
non sarebbe
servito a nulla…
…
solo a prolungare l’inevitabile…
…
morire per mano di un Heartless non mi sembrava più
così terribile come un tempo.
“KAIRI!
SCAPPA!”
Forse avrei
rivisto Sora e Riku… sì, ne ero
sicura…
…
loro mi stavano aspettando…
…
lì nella Luce…
Riuscii a
vedere per un’ultima volta le figure dei
miei amici e cercai di dire loro un’ultima frase.
Un ultimo
saluto prima di abbandonarli del tutto.
Le forze mi
abbandonarono completamente, e caddi
a terra priva di sensi, pronta a essere ricoperta dagli Heartless, che
mi avrebbero trascinato
nell’Oscurità…
“KAIRI!
NO! NOOOO!”
Fu un
attimo… e poi tutto terminò.
FLAME
Scendemmo le
scale in fretta e furia e uscimmo tutti
dalla casa.
Mi sentivo
in colpa per aver lasciato Kairi da sola a
combattere contro quelle strane creature, ma il suo sguardo intrepido
mi aveva
fatto capire che lei sapeva perfettamente cosa fare.
Qui Pesch
riuscì a ‘ricomporsi’, e
ordinò a tutte noi
di rimanere ferme lì nel giardino, mentre lui sarebbe andato
al Quartier Generale per dare l’allarme.
“Nessuna
di voi
si muova da qui! Colei che lascerà questo posto senza
permesso verrà
giustiziata all’istante!”
Il basso
soldato dalla carnagione violacea, dopodiché,
cominciò a scappare all’impazzata in direzione
opposta al
quartier generale. Inutile
dire che lui non avrebbe mai dato alcun allarme e che se ne fosse
semplicemente
scappato come un codardo.
Solo quando
il soldato sparì alla nostra vista, decisi
di allontanarmi.
“Dove
credi di andare, troia?!” mi urlò contro
Gal, più incazzata che mai, bloccandomi con un braccio
“Non hai
sentito cosa ti hanno
ordinato?!”
“Vado a dare
l’allarme! Siamo tutti in
pericolo, adesso!”
“COME
TI
PERMETTI!? NON TI E’ BASTATO QUELLO CHE E’ SUCCESSO
A QUELLA TONY! SE LI FAI
ARRABBIARE, TUTTE NOI…”
“Che si vadano a fottere le
regole! IO NON
SONO UNA CODARDA COME TE! Se Tony è morta…
E’ SOLTANTO COLPA TUA CHE HAI
CHIAMATO I SOLDATI! TU SEI TALE E QUALE A LORO! ED ORA TOGLIMI LE MANI
DI
DOSSO!”
Mi liberai
con uno strattone e mi voltai nuovamente
dall’altra parte della strada. Gal, purtroppo per me, non
aveva ancora finito
di giocare le sue carte.
“Io…
un mostro…
ma quella che si fa inculare di proposito dai suoi aguzzini sei proprio
tu,
Flame… o ti dovrei chiamare ‘Fiamma
Succhiac…’ …”
No. Questo
era troppo.
Mi girai
un’altra volta verso di lei e le tirai un
pugno talmente potente da farla crollare a terra, priva di sensi e con
la
guancia viola, tra lo sguardo terrificato di tutte le mie compagne.
Non doveva
permettersi a giudicarmi solo per quello. Io non tradivo le mie
compagne.
Io non
mettevo la mia vita davanti a quella di tutte le altre…
…
preferivo
di gran lunga umiliarmi in pubblico davanti all’esercito
piuttosto che fare la
spia come lei.
Mi fiondai
di corsa verso nord, dove sapevo si trovasse
l’industria e dove avrei sicuramente trovato tutti i miei
amici.
“Aspetta!
Vengo anch’io!”
Con mia
grande sorpresa, Clairy aveva deciso di unirsi
a me e stava correndo a perdifiato per raggiungermi.
“Ne sei sicura?”
la avvisai col fiato
corto “Se i soldati non ci credono… è
la fine!”
“Se
Kairi ha bisogno di aiuto allora correrò il
rischio! Avremmo dovuto fidarci di lei fin dall’inizio!”
esclamò decisa la quattr’occhi,
continuando a correre “Gal stavolta ha
passato il limite… non posso più
far finta di nulla! Lo devo a Kairi ed anche a Tony!”
Le sorrisi,
soddisfatta.
Non mi ero sbagliata su Clairy. Era davvero una brava ragazza, e una
buona
amica di cui fidarsi.
“…
e le altre?”
“Anche
loro ci danno ragione, ma
preferiscono rimanere lì!”
mi spiegò la mia nuova amica “Vogliono
tenere d’occhio Gal… sono
sicura che cercherà nuovamente di
vendicarsi di noi!”
“Allora
acceleriamo il passo!” ordinai, seguita a ruota
dall’aliena azzurrina.
Entrambe
corremmo come non avevamo mai fatto in tutta
la nostra vita. Eravamo in movimento da più di dieci minuti
ma, stranamente,
nessun soldato stava camminando per la città, e per noi fu
una fortuna…
…
o forse no?
“FLAME!”
Ci voltammo
in direzione della nuova voce. Erano i nostri
amici Paperino e Pippo…
…
no, aspetta! Come erano riusciti a raggiungerci
senza farsi beccare dai soldati?!
“Quack!
Gli
Heartless stanno attaccando la Base Militare!”
urlava Paperino in preda
al panico, ancora scosso per quanto stesse succedendo “Dobbiamo eliminarli prima che distruggano
tutto quanto!”
“Gaush!
Gli
Heartless vogliono assorbire i nostri Cuori! Se non li fermiamo, ci
trasformeranno!” urlava invece Pippo,
saltellando come un forsennato.
“PAPERINO!
PIPPO! FERMATEVI!” io ordinai
loro a gran voce, portandomi a gran velocità davanti a loro
e domandando “Prima
di tutto… dove si trovano Shiro e
Junion?”
“Quack!
E’ vero! Li abbiamo persi di vista!”
mi rispose Paperino agitandosi ancora di più “Dove
sono andati a finire?!”
“Merda!
Non
ci voleva! Siamo separati!” esclamai,
preoccupata ed agitata.
“Gaush!
E Kairi non stava con te?!” mi
domandò Pippo, notando l’assenza della giovane.
“Ci aspetta da un’altra parte! Muoviamoci e raggiungiamola! Sta combattendo contro due di quei così!” rivelai loro, cominciando a tornare indietro.
[Crimson
Flames - NARUTO]
Solo a quel
punto, mi resi conto
che Clairy era rimasta paralizzata a pochi metri di distanza da noi.
“Clairy!
Cosa ti prende!?” le domandai,
esasperata e di fretta “Se non ci muoviamo, Kairi
sarà…”
“Non
è strano che non ci sia nessun soldato a
ostacolarci? E se a tutte le altre fosse successa la stessa
cosa?”
“Che…
intendi dire?”
Fu a quel
punto che mi resi conto di ciò che stesse
cercando di dirmi la mia compagna.
…
ma questi
dove erano finiti?!
Cazzo! Clairy aveva ragione!
Delle urla
atroci ci distrussero le orecchie. Urla di
disperazione, provenienti…
…
provenienti dalla zona dove si trovavano le nostre
amiche assieme a Gal!
Una sirena iniziò all’improvviso a suonare per tutta la città.
La sirena di allarme!
“MERDA!”
Kairi era in
serio pericolo! Non c’erano solo due
Heartless!
Tutti e
quattro corremmo a perdifiato, senza fermarci
mai.
Furono tre
minuti lunghissimi, nei quali il mio cuore
era in panico.
Kairi, dimmi
che sto arrivando in tempo…
…
fui la prima ad intravedere la figura della mia
amica, in lontananza, ed assieme a Clairy ci accingemmo a raggiungerla
a tutta
velocità, urlandole a squarciagola. Fummo seguite a ruota da
Paperino e Pippo,
che si accorsero della situazione in cui si era immischiata la loro
amica.
Kairi era
circondata da una quindicina di creature
oscure, raccapriccianti, che si stavano avvicinando a lei sempre di
più. Era in
pericolo. Io la vidi voltarsi verso di noi, ormai sconfitta. I suoi
occhi erano
completamente spenti.
La sentii mormorare una frase…
“Ragazzi…
mi… dispiace…”
Mi fermai,
orripilata, in preda all’agonia e ai sensi
di colpa. Solo Paperino e Pippo continuarono a correre, ma i nostri
sforzi
erano stati tutti vani.
Kairi era stata assalita dagli
Heartless. Ormai erano diventati una macchia informe ed indistinta, che
banchettava con il corpo della giovane ragazza.
Non poteva
essere sopravvissuta a quell’assalto così
brutale e bestiale.
No…
…
non potevo aver perso per sempre un’altra amica!
Clairy si
avvicinò a me, cingendomi le spalle e
abbracciandomi per cercare di consolarmi. Anche lei piangeva distrutta,
assistendo a quella scena disgustosa.
Non era servito a niente…
…
Kairi era morta…
…
ormai di lei non era rimasta nemmeno l’ombra…
… nemmeno l’ombra…
… l’ombra…
… l’enorme ombra di un mostro alato che ci aveva
oscurate dal sole…
***
[Gouchini Tatsu - NARUTO]
Paperino e Pippo si accorsero solo
all’ultimo del suo
arrivo, e si buttarono a terra per non essere schiacciati dalle sue
zampe.
Era un drago
dalle squame nere come l’oscurità della notte.
Lungo una ventina di metri ed
alto altrettanto, aveva una testa allungata ed irta di corna, con occhi
rosso
sangue e con due file di denti talmente aguzzi e taglienti che
immaginai
potessero
trapassare perfino il metallo. Le sue zampe erano molto lunghe, e
ciascuna di
esse aveva una mano squamata enorme, con cinque dita provviste di
artigli
argentati, seghettati e affilati. La sua coda, invece, era molto lunga
e provvista
di lunghi e spessi spuntoni ossei laterali.
Ma erano le sue
ali a lasciarmi sbalordita. Non erano fatte di squame, ma
erano piumate e candide
come quelle degli angeli.
Il mastodontico essere alato sferrò una
zampata sulla
massa d’ombra degli Heartless, dalla quale
riaffiorò un corpo umano.
Era
Kairi.
Ci venne lanciata nella nostra direzione e
rotolò sul
terreno asfaltato per qualche metro prima di fermarsi. Con evidente
stato di
shock, notammo il suo petto mentre si alzava e si abbassava
regolarmente.
Ma allora…
… io e Clairy ci mettemmo qualche
secondo per
riprendere il controllo delle nostre emozioni…
… poi ci gettammo di nuovo a correre per
recuperare la
nostra amica!
La zampata del gigantesco rettile, però, non aveva
danneggiato gli Heartless
che, incuranti del nuovo nemico, avevano deciso di raggiungere
nuovamente
il
corpo di Kairi la quale era ancora priva di sensi.
“NON
STAVOLTA!”
urlai con
tutte le mie forze, allungando il mio braccio destro in alto.
Era da cinque anni che non utilizzavo i
poteri del mio Frutto del Diavolo, l’ultimo regalo da parte
di mio
padre prima di
essere ucciso dalla Marina. Nonostante ciò, i miei movimenti
non si erano
arrugginiti. Clairy guardò sbalordita il mio
braccio arrotolarsi fino al
polso, come se fossi fatta di gomma, e poi tornare nella sua posizione
iniziale…
… eravamo distanti ancora una trentina di metri dalla nostra amica, mentre gli Heartless erano sicuramente più vicini.
Questa volta, però, non
avrei mollato…
… il mio corpo ora sprigionava fumo da
ogni poro.
“GEAR SECOND!”
Clairy e gli Heartless non si resero conto di
quanto
accadde…
… in meno di un secondo,
avevo già raggiunto Kairi e l’avevo presa in
braccio, tornando affianco alla
quattr’occhi che si rese conto solo in quel momento del mio
successo.
“Ma… come…
cosa?!” riuscì solo a
esclamare
incredula l’azzurrina.
“E’ ancora viva!
Dobbiamo andarcene o ci attaccheranno!”
esclamai io, dopo aver controllato le condizioni della nostra amica.
Era stabile ed era solo svenuta per via del combattimento.
“QUACK! Allontanatevi!”
ci urlò contro Paperino,
evocando uno scettro, dalle sue mani, ed uno scudo che passò
al suo compagno.
“Vi copriremo noi! GAUSH!”
lo appoggiò Pippo
che cominciò ad attaccare qualche Heartless con la sua arma.
Tutt’e due ci voltammo
dall’altra parte, seguendo le
direttive dei nostri compagni
Eravamo tutte e tre in
trappola, circondate da quelle creature oscure affamate delle nostre
vite.
“Merda!” esclamai con rabbia.
Avrei potuto
combattere, ma sia Kairi che Clairy avrebbero corso un serio pericolo,
senza qualcuno che potesse proteggerle.
Ero con le mani legate…
“STATE GIU’!”
[Kishuu - BEST OST IN THE WORLD]
Qualcosa saettò vicino a due Heartless,
passando a
pochi centimetri dai nostri visi.
L’unica cosa che riuscii ad intravedere,
fu un kunai
con attaccato un pezzo di carta bianca contornata di rosso, che
bruciava…
… Shiro e Junion ci buttarono a terra, prima che un esplosione assordasse le nostre orecchie.
Quando la polvere si diradò, dieci
Heartless erano stati
sconfitti, evaporati
dalla bomba-carta.
“THUNDER!”
L’incantesimo di Paperino
generò alcune scosse
elettriche che immobilizzarono gli Heartless quel tanto che bastava a
Shiro e
Junion per liberarci dalla morsa di quei mostri, mentre Pippo col suo
scudo
teneva a bada qualche Heartless non incantato dall’amico.
Perfino il drago ne approfittò, e con un
rapido e
agile colpo della sua enorme coda spazzò via la
metà dei mostriciattoli,
facendoli dissolvere nel nulla, dando prova di quanta forza avesse
realmente
quella belva gigantesca. Poi si mise di fronte a loro, incurante del
pericolo
che procurava ai poveri malcapitati sotto le sue zampe…
… e ruggì a piena potenza!
I vetri di tutte le case attorno a noi esplosero
in
mille pezzi dopo nemmeno mezzo secondo. Perfino la terra
cominciò a tremare
davanti a quelle terrificanti onde sonore! Ad ogni suo passo, il
terreno sotto
di noi sussultava. Eravamo come posate sopra un tavolo preso a pugni.
“Cos…
cos’è
quel mostro?” esclamò Clairy
letteralmente in preda al panico.
“Quello
è il
Drago Nero dalle Angeliche Ali!”
spiegò Junion a bocca aperta “E’ la mutazione genetica Yilancariana del
Generale Dragon!”
In quel momento, gli Heartless sopravvissuti si liberarono dalla paralisi. Questa volta, però, voltarono macabramente lo sguardo verso l’enorme creatura. Il loro atteggiamento era decisamente cambiato. Avevano capito chi fosse il loro vero nemico, il più forte da abbattere se non volevano sparire, e sembravano decisi a fare sul serio.
[Exorcist
- BEST OST IN THE WORLD]
Metà di loro aveva
trasformato le braccia e le gambe in lame affilate e si era lanciata
all’attacco di Dragon, mentre gli altri Heartless sparavano
dalle dita dei
rapidi raggi oscuri verso i suoi occhi e il ventre, i punti
più delicati del
nemico.
Dragon, però, non sembrava affatto
preoccupato. Si
limitò a proteggere le parti più delicate con le
sue zampe, mentre allontanò i
mostri all’assalto semplicemente
sbattendo le sue ali.
Un enorme fiammata rossa
colpì tutte le creature oscure in volo, incenerendole
all’istante.
Eravamo
rimasti tutti senza parole.
Era già
finita.
L’ennesimo ruggito che
partì dalle sue fauci ci costrinse a tappare le nostre
orecchie.
Quella era la vera potenza di Dragon Oronar, il
generale dell’Impero Kagakuriano!
“ATTENTI! UN KAMIKAZE!”
Un piccolo Heartless si era avvicinato a noi di
soppiatto e Paperino se ne era accorto troppo tardi. La piccola
creatura era
saltata addosso a me, cercando di attaccare un’inerme Kairi.
“BRUTTO…
LASCIALA STARE!”
Una fiamma nera colpì il
piccolo Heartless, che scese giù dalle mie braccia e
provò a spegnerla, senza
successo. La creatura venne letteralmente dissolta, carbonizzata dal
fuoco
color pece.
A innescarlo era stato Junion… il cui
occhio era
cambiato, con l’iride che formava dei simboli rossi e neri.
Dalla sua palpebra colava un liquido rosso, e tutti capimmo
fosse il
suo
sangue.
Lo sforzo, però, fu troppo
anche per lui, che svenne all’istante.
“Quello…
quello era davvero lo Sharingan?!”
Mondo Interiore
KAIRI
Avevo ancora
gli occhi chiusi. Ricordavo solo gli Heartless che mi avevano assalita.
Ricordavo ogni loro
strattone, ogni loro
graffio ed ogni loro morso…
…ed ora ero
convinta fossi
morta…
…ed allora
perché riuscivo
ancora a percepire
il tocco sul pavimento?
Allora non ero
morta… oppure
sì?
Oh no… non
è che per caso la
morte mi avesse
semplicemente portata ad essere completamente paralizzata?
Allora non
c’erano paradiso o inferno!
Ero
destinata a marcire e riempirmi di vermi che avrebbero divorato,
millimetro dopo
millimetro, ogni grammo del mio…
Fu
la paura a
farmi saltare in aria, a farmi riaprire gli occhi e ad urlare, schifata.
Ci
misi un
minuto esatto per capire che c’era, in effetti, qualcosa di
strano…
…
primo… ero
vestita esattamente come il giorno in cui ero stata rapita da Axel
molti anni
fa, ovvero col vestitino lungo color rosa, sopra una delle mie amate
canottiere bianche.
Secondo…
avevo
di nuovo i miei capelli, e sentire di nuovo le sue punte solleticarmi
il collo
e la schiena mi resero felice.
Terzo…
stavo
camminando sopra un rosone colorato raffigurante tutti i miei
amici… Sora,
Riku, Topolino, Terra, Aqua, Ventus, Lea, Roxas, Naminè,
Xion… i miei amici
alle Isole del Destino e quelli di Crepuscopoli… i miei
genitori… perfino le mie
amiche principesse erano lì raffigurate! E c’era
anche Tony!
Tutti
avevano
un braccio teso verso un punto in basso del rosone… e
lì, scoprii con sorpresa
che vi fossi raffigurata anche io!
Avevo
l’aspetto
della prigioniera di Hollywood quale ero, ed assieme a me vi erano
anche
Paperino, Pippo, Junion, Flame, Shiro e Clairy. Tutti e sette avevamo
fra le
mani molti cuori, e li abbracciavamo come per proteggerli…
…
non riuscivo
a capirne fino in fondo il significato, ma non potevo non contemplare
la
bellezza e la magnificenza di quel rosone.
“Cosa ci fa lei
qui?! Oddio, non sarà per
caso…”
“Ma sei scemo?!
Certo che no! E’ il suo
Mondo Interiore questo!”
[Hikari (Orchestral) - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Mi
paralizzai
all’istante. Le lacrime avevano già
cominciato a scendere copiose.
Quelle voci
mi erano mancate troppo… loro mi mancavano troppo!
“Oh
oh… mi sa che vi ha sentiti, ragazzi!”
“ECCO! HAI VISTO
SORA?! TI HA SENTITO E ORA
PENSA DI ESSERE MORTA!”
“COGLIONE! SEI
STATO TU A GRIDARE A VOCE
ALTA!”
“Ragazzi…
vi
prego… calmatevi…”
“STANNE
FUORI, TOPOLINO!”
Mi
voltai
lentamente verso quelle voci così familiari. Non erano
cambiati di una virgola.
Riku,
con i
suoi capelli argentati e gli occhi celesti, dall’alto del
suo metro e
novanta teneva a freno con una mano Sora, castano dagli occhi blu
oceano,
quest’ultimo sempre in cerca di una scusa per misurarsi con
il suo migliore
amico. Infine vi stava il povero Re, un topo dalle grandi
orecchie tonde,
che cercava in
tutti i modi di placarli.
Non
riuscivo
più a trattenermi. Il mio cuore
era scoppiato di gioia solo nel poterli sentire un’altra
volta, nel poterli
anche solo rivedere.
Sora
e Riku
fermarono il loro teatrino e si voltarono imbarazzati verso di me,
mentre Re
Topolino era al settimo cielo.
“RA…
RA…
RAGAZZI… RE… TOPO…
TOPOLINO… BUUUAAAAAHHHH!”
I tre mi strinsero forte a loro, lasciando che mi sfogassi completamente.
Poi, quando mi fui calmata, ci
sedemmo
a terra ed io cominciai a riempirli di domande, ancora in lacrime.
[Kairi's Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Co…
cosa mi è
successo? So… sono morta?”
“Assolutamente
no!” mi rispose
Riku con
rabbia “E non azzardarti mai
più a fare
quello che hai tentato di compiere oggi!”
“Quello…
che…
ho fatto?”
Non
capivo. Di
cosa stava parlando?
“Arrenderti alla
prima difficoltà!”
mi
spiegò serio Topolino, altrettanto arrabbiato “Se oggi non ti
avessero salvato, saresti
sprofondata nell’Oscurità per
sempre! Tu sai già cosa si prova a perdere il Cuore, vero
Kairi? Gli Heartless
che ti hanno affrontato oggi non sono deboli come quelli del nostro
mondo… sono
in grado di danneggiare perfino un cuore puro come il tuo! Non saresti
potuta
più tornare nella Luce… non saresti potuta
morire… saresti stata soltanto
Nulla!”
“Ho avuto paura,
Kairi” ammise
Sora,
preoccupato a morte
“Se Paperino,
Pippo
e gli altri non fossero arrivati in tempo… non avrei mai
più potuto rivederti! Il tuo cuore non avrebbe mai
raggiunto Kingdom Hearts, e la tua anima non sarebbe mai arrivata
nell'Aldilà!”
“COSA?
MA… MA IO NON LO SAPEVO!”
esclamai, basita,
con una mano vicino alla bocca.
Stavo per
scoppiare di nuovo a piangere. Mi ero quasi
lasciata corrompere dall’Oscurità, e per poco non
avevo rischiato di diventare
un Heartless.
“Mi…
mi dispiace… volevo solo
rivedervi un’ultima volta…”
Mi sentivo una vera stupida. Ero rimasta la solita incapace, che non sapeva reagire alle difficoltà.
Avevo rotto la
promessa con i miei nuovi
amici. Avevo
promesso
loro che sarei sopravvissuta, che avrei combattuto,
nonostante tutte quelle
sofferenze,
… una sorte perfino peggiore della morte!
Bell'esempio che ero per i miei amici!
[Friends
in My Hearts - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Noi siamo qui!
Vedi?”
esclamò
Sora
avvicinandosi a me e dandomi un dolce bacio sulle labbra.
Quel
piccolo
contatto bastò a rasserenarmi. Solo Sora
riusciva a farmi provare quelle emozioni così
forti, così intense.
Volevo amarlo,
baciarlo, far danzare le
nostre lingue all’unisono...
... essere
un
tutt’uno con lui.
Eppure
qualcosa me lo impediva, e io non ne capivo il motivo.
“Noi staremo
sempre con te, dentro al tuo Cuore!” affermò deciso Riku,
scompigliandomi i capelli “Anche
dall’Aldilà, noi ti staremo sempre
vicino…”
“... ma non puoi
legare per sempre il tuo Cuore
al passato…” disse deciso Topolino
“…
Kairi… devi andare avanti! Nonostante tutto quello che ti
hanno fatto, anche se
siamo morti, devi continuare a combattere! Devi continuare a
vivere!”
“Vogliamo che tu
sia felice, Kairi!”
continuò
Riku con un sorriso
“Anche
a me
piacerebbe tornare in vita. Mi manca stare con te e Sora sulla
spiaggia, viaggiare per i
mondi e conoscere nuovi amici, innamorarmi
un’altra volta… almeno un’altra
volta…”
“Ri…
Riku…”
esclamai io,
abbassando il
capo imbarazzata e dispiaciuta.
Avevo sempre saputo che il ragazzo dai capelli argentati fosse innamorato di me, ma io avevo sempre amato Sora e non mi sarei mai pentita di quella scelta. Tuttavia, uno dei miei rimpianti più grandi, più del desiderio di poter avere un futuro felice con Sora e di avere una famiglia con lui…
... era il modo in cui avevo trattato Riku.
La
cosa di cui
più mi ero pentita era il mio ‘lasciar
passare’. Riku aveva capito di non
essere corrisposto nei suoi sentimenti, ma nonostante ciò
qualcosa l’aveva
trattenuto nel cercare la felicità con un’altra
ragazza. Io non avevo mai avuto
il coraggio di parlargli, e ora me ne pentivo amaramente.
Riku era quello che
aveva sofferto di più fra noi tre e, almeno come amica,
avrei dovuto essere
chiara con lui fin dall’inizio per farlo soffrire di meno.
Forse, in quel modo,
avrebbe potuto trovare il vero amore, quello per il quale lui avrebbe
potuto
combattere davvero fino alla morte...
...
e invece
adesso lui era morto, senza amare nessun’altra che
me… io che non meritavo nemmeno
un misero grammo di quell’amore così bello!
“… ma
non voglio essere egoista una
seconda
volta! Voglio che sia tu a coronare il mio sogno! Ti prego…
trova qualcuno che
ti ami… e soprattutto qualcuno che TU ami! Non chiudere il
tuo bellissimo Cuore… quell’amore merita di essere
donato!”
“Amare? Ma
io…?”
esclamai basita,
voltandomi supplicante verso Sora, che però scosse il capo
dispiaciuto.
“Io ti
amerò sempre, Kairi… ma
non mi
perdonerò mai se lascerai che il tuo Cuore rimanga sigillato
per colpa mia. Io
sono morto, Kairi. Tutti noi siamo morti e non
potremo tornare in vita, ma tu
puoi ancora amare! Ti prego… almeno provaci, ok? Non
bloccarti pensando a me o
a noi… saremo sempre orgogliosi te, qualunque siano le tue
scelte!”
“Sora…”
Quelle
parole
mi avevano colta di sorpresa.
... ma amare di
nuovo? Avrei mai potuto amare
un altro uomo o donna, oltre a Sora?
Loro dicevano di sì. Sora e Riku, le persone più importanti della mia vita, quelle che più amavo e che avevo amato con tutto il cuore, mi avevano appena detto che fosse possibile. Allora dovevo almeno provarci…
... dovevo
farlo per
loro!
E
chissà… forse
avrebbero avuto ragione anche stavolta!
“So che lo farai…” affermò deciso Re Topolino con un sorriso.
[Strange
Whispers - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Poi
però il suo
sguardo si fece molto preoccupante. Non lo vedevo
così serio da quando c’era
stata la battaglia contro Xehanort!
“… ora ascoltami bene, Kairi! Adesso ti spiegherò il vero motivo per cui Yen Sid mi ha fatto partire verso il varco oscuro!” affermò severamente il sovrano, avvertendomi “Non perderti nulla di ciò che ti dirò… perché ne va della salvezza di tutto l’Universo!”
***