Eccomi
tornata con un nuovo capitolo di Blooming Flowers! Buona
lettura! =)
Sorpresa
Mikaru e Larry
avevano lanciato i loro bey, dando vita ad un
incontro emozionante: i due sfidanti erano quasi alla pari e
continuavano a
fronteggiarsi senza esclusioni di colpi. Mikaru decise di fare sul
serio e
attaccò il bey di Larry con la tempesta di ghiaccio. Larry
rimase stupito: con
quella mossa, la sua trottola, Titanium, aveva rischiato di uscire dal
beystadium. Si rese conto, dunque, che la sua avversaria
l’aveva superato e non
poteva accettarlo. Con rabbia, invocò il suo bitpower, un
enorme Golem di
pietra, che andò completamente fuori controllo, scagliando
Larry contro il
palco e devastando l’intero beystadium e gli spalti vicini.
Gli spettatori,
impauriti, si diedero alla fuga insieme a DJ Man. Rimasero solo i
ragazzi, le
Blooming Flowers e il maggiordomo, che assistevano alla scena,
impotenti. La
ragazza affrontò il bit impazzito, cercando di arrestare il
bey avversario con
la Fenice. Purtroppo, quello continuava a respingere i suoi attacchi.
Mark
scese vicino al beystadium e si mise di fronte a lei: “Ti
piace la mia
creatura? Non riuscirai mai a batterla perché è
completamente diversa da tutti
gli altri bitpower! Questo torneo è stato solamente un
diversivo: in realtà
l’ho organizzato per testare il mio esperimento.”
“Hai messo
a rischio la vita di un tuo discepolo solo per questo?”
domandò, sconvolta.
“A volte,
per raggiungere uno scopo, è necessario fare dei
sacrifici. Divertiti con la mia creatura: chissà se
riuscirai a batterla.”
ghignò sadicamente, mentre il Golem, da quel momento, si
concentrò solo su di
lei ed attaccò Auranix, causando un violento impatto che
fece volare via la
povera Mikaru.
La ragazza si
rialzò, un po' ammaccata, e si riavvicinò al
beystadium:
“Non ti permetterò di vincere! Te la
farò pagare per tutto quello che hai
fatto! Auranix, attacca con tutte le tue forze! Vai con tempesta di
ghiaccio!”
La fenice obbedì alla sua padrona e si scagliò
violentemente su Titanium;
l’impattò generò una luce potentissima,
che costrinse tutti i presenti a
chiudere gli occhi.
Una volta che furono
in grado di riaprirli, videro che il bey di
Larry aveva smesso di girare: aveva vinto Mikaru. Le ragazze esultarono
e Mark,
in preda al panico, fuggì dallo stadio, seguito dai ragazzi,
rifugiandosi nel
suo ufficio.
La bionda si
fiondò da Larry per soccorrerlo e tirò un sospiro
di
sollievo, vedendo che era solo svenuto. Il presidente Daitenji si
avvicinò a
lei: “Non ti preoccupare, a lui ci penserò io. Tu
e le ragazze dovete
rincorrere Mark, prima che sia troppo tardi!” lei
annuì e raggiunse le sue
compagne, che l’aspettavano all’uscita dello stadio.
“Che
facciamo ora?” chiese Emily.
“Da qui, le
cose si complicano: per arrivare all’ufficio di Mark,
dobbiamo arrivare al terzo piano utilizzando l’ascensore.
Tuttavia, esso ci può
portare solo al primo piano: per accedere ai livelli successivi,
bisogna
ottenere una carta d’accesso che possiede solo il
caporeparto. Ogni carta
d’accesso ci farà salire di un livello, quindi per
arrivare da Mark ce ne
serviranno due, che si trovano al primo e al secondo piano. Dobbiamo
farci
strada tra i nostri nemici per ottenerle. Ora andiamo.” le
ragazze annuirono e,
una volta raggiunta la hall si fiondarono nell’ascensore.
Arrivate al primo
piano, uscirono fuori e si trovarono in un lungo
corridoio, costeggiato alla loro destra da un’infinita
distesa di porte chiuse.
Di fronte a loro, invece, vi era una porta singola.
“Era da
tanto che non venivo in questo postaccio! Il caporeparto
si trova oltre quella porta.” disse Mikaru cominciando ad
avanzare, seguita
dalle altre. Arrivate quasi a destinazione, dovettero fermarsi
perché, dalla
porta frontale, uscirono Brooklyn, Moses, Mystel, Garland, Raul,
Michael, Eddy,
Steve, Rick, Ralf, Oliveu, Andrew, Gianni, Lai, Gao, Kikki, Boris,
Sergey e
Ivan, che si misero in posizione per attaccare le ragazze.
Ming Ming, Julia e
Mathilda si misero davanti alle altre: “Noi
restiamo qui a combattere, mentre voi recuperate la carta e andate
avanti. Non
preoccupatevi, ce la caveremo.”
Le quattro esitarono
un po', per poi fare come era stato loro
suggerito: oltrepassarono i ragazzi, entrarono nella stanza e,
recuperato il
pass, schizzarono verso l’ascensore.
Arrivate al secondo
piano, cominciarono a correre verso la loro
meta ma, dalla porta di fronte a loro, uscirono Takao, Rei, Max e
Daichi.
Le ragazze si
fermarono nuovamente e Mao si rivolse a Mikaru: “Io,
Hilary ed Emily ci battiamo con loro. Tu, vai avanti.”
Lei annuì
e, presa la seconda carta, schizzò fulminea
nell’ascensore. Finalmente, raggiunse il terzo piano e vide
Mark, intento ad
entrare nella porta di fronte a lei. Furente, gli si avventò
contro e lo
scaraventò sul pavimento mentre la porta si richiuse alle
sue spalle. Lei non
se ne curò e continuò ad avanzare per prendere a
botte Mark, dato che era
riuscito a divincolarsi, finché una voce a lei familiare si
rivolse a lei: “Da
quanto tempo non ci vediamo, Mikaru. Sai, sei molto cresciuta in questi
anni.”
Lei si
fermò e si voltò di scatto verso una figura,
seduta sulla
scrivania di fronte a lei e, quando la riconobbe, sbiancò.
Si trattava di un
uomo distinto che indossava un abito nero, come quello di Mark: aveva
lunghi
capelli castani, con un ciuffo che copriva uno dei suoi occhi neri; al
suo
fianco stava seduto il professor K. Non ricevendo risposta,
continuò “Vedo dai
tuoi occhi che ti ricordi di me.”
Mikaru, terrorizzata,
cadde in ginocchio: “Ma allora è veramente
lei? Signor Bryan Dorl?”
Bryan rise,
malignamente: “Certamente! E ora la mia vendetta si
compirà del tutto.”
FINE DECIMO CAPITOLO
Cosa
succederà alla nostra amica? Riuscirà a
sconfiggere Bryan e
a salvare i suoi amici? Lo scopriremo nei prossimi capitoli! A presto!
=)