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Autore: dark dream    10/06/2009    6 recensioni
La luna puo dare conforto a chi non ne ha, rischiara le notti e consola gli amanti, e proprio di questo che voglio parlarvi, di 4 amanti i quali hanno lasciato scorrere il loro amore sotto gli occhi silenti della più fedele delle confidenti
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Che fai tu, luna in ciel?


Caldo, era questa la parola che ormai era sulle bocche di tutti gli abitanti di Masyaf, l’estate era finalmente arrivata e con tutte le sue conseguenze: le persone camminavano per le strade, ma non c’era molta affluenza, dato che la maggior parte preferiva stare in casa, per godere di quel piccolo refrigerio che era l’ombra, per le strade quelle poche persone andavano per i mercanti, a vedere le poche merci che ancora non si erano putrefatte o rinsecchite a causa del caldo.

Alla fortezza nulla era differente, gli assassini stavano nelle loro stanze, preferibilmente senza vestiti oppure nelle vasche da bagno riempite con acqua gelida, purtroppo questo piccolo refrigerio non è permesso al maestro, che ancora immerso nei suoi tomi, sta in biblioteca a leggere.

Un piccolo tonfo si sente dalla finestra che affaccia sui giardini, non c’è bisogno che si giri per capire chi fosse stato

-Quando imparerai ad usare le porte?- Chiese il giovane maestro senza un braccio

-E tu quando imparerai a chiudere quei libri e a divertirti un po’?- Fece il suo miglior amico appena arrivato dalla finestra

-Lo so Altair, Scusami, ma devo finire questo libro assolutamente entro domani,e bhe sai ho quasi finito- Fece lui alzando il naso dalle pagine

-Non ti devi scusare, sono stato io a proporti di diventare maestro, sapendo che di rimanere la a Gerusalemme non ne avevi voglia- Fece lui sorridendo- Comunque ciò non toglie che fa un caldo bestiale, e che appena avrai finito quel libro, tu vieni con me al fiume e ci andiamo a fare un bel bagno, capito?- Fece Altair fintamente autoritario

-Ai vostri ordini signore- fece scherzosamente Malik, mentre Altari si allontanava da dove era venuto, a volte quell’uomo era davvero strano.

 

Nell’ arena degli addestramenti, un assassino di alto rango insegnava delle mosse ad un assassino di basso rango

-Andiamo ragazzo quando colpisci molleggia le caviglie, non rimanere come una staffa di legno altrimenti daresti all’avversario più facilità per schivare e per attaccare- Fece l’assassino dalla chioma rossa di alto rango, attaccando subito dopo, mandando a buon fine il fendente che fece cadere il ragazzo di basso rango

-Capisci ora cosa ti volevo dire?- Fece sorridente l’insegnante dai capelli rosso fiamma

-Si maestro- Fece arrossendo l’altro.

Il maestro dai capelli rossi aiutò il suo allievo dai capelli castani ad alzarsi

-Ti sei fatto male Marhim?- chiese premuroso

-No, non vi preoccupate maestro- Fece l’altro

-Quante volte ti devo dire di chiamarmi per nome e di darmi del “TU”? Mi fai sembrare vecchio così- Disse il maestro fintamente arrabbiato

-Come volet… come vuoi Bassam- Fece cercando di sorridere, per poi piegarsi in due dal dolore

-A me non sembra che stai tanto bene, su andiamo in infermeria- Disse facendosi passare un braccio del giovane sulle spalle, per poi incamminarsi

 

Un nuovo tonfo, un libro che si chiude, un assassino che entra

-Allora hai finito questo dannato libro?- Fece Altair appena entrato dal balcone

-Si proprio adesso, vado a prepararmi- Disse Malik incamminandosi verso la porte dietro di lui

-Prepararti?- Chiese stupito l’aquila

- Certo, non vorrai mica che vada al fiume coi vestiti da maestro? Sarebbero più tosto scomodi non credi?- disse lui sorridendo

-In effetti, ma sbrigati- fece ridendo Altair

-Si,si non preoccuparti- disse per poi sparire

Quando tornò, trovò Altair a guardare fuori dalla finestra, era vestito quasi come lui, un semplice pantalone di tela e una maglia leggera, e ai piedi delle calzature leggere

-Allora andiamo?- Chiese Malik al compagno

-Si andiamo- Fece lui quasi assente

Il Fiume era enorme, la sua ampiezza superava di gran lunga quelli normali, e le sue acque erano sempre limpide nei periodi estivi, i due uomini indotti dal caldo e dal richiamo dell’acqua, si spogliarono per poi immergersi nelle profondità cristalline dell’acqua, per godere della frescura che poteva dare a due corpi martoriati dal caldo

-Ci voleva proprio e Malik?- Fece Altair stendendosi sull’acqua mettendo le mani dietro la testa-Dovresti staccarti più spesso da quel dannati libri-

-Altair, è inutile che continui con la solita solfa, sono il maestro, ed è mio compito, lo sai meglio di me che questa carica porta grandi responsabilità- Fece seccato l’uomo senza un braccio

-Ma qualche volta potresti pure prenderti un minuto di pausa- Disse lui scocciato

-Oh! Me ne prendo molti di più di quello che pensi- Fece Malik con un sorriso malizioso sulle labbra

Altair non capì subito, ma dopo qualche secondo si illuminò saltando letteralmente contro il suo miglior amico

-hai capito al grande marpione? E sentiamo chi è la fortunata?- Fece Altair ridendo sulle spalle di Malik

-Forse vuoi dire “le fortunate”- Fece ridendo a sua volta Malik, causando un attimo di sconvolgimento in Altair

-“le fortunate”? E sentiamo chi sono?- Dicendo questo gli si disegnò sulle labbra un sorriso malizioso

-Vedi Altair, se tu non hai voluto le ancelle, ciò non significa che nemmeno io le abbia volute- Fece lui allungando il sorriso malizioso

-Vecchio marpione, e io che pensavo che le ancelle servissero solo per aiutare a fare il bagno- fece iniziando a ridere e poggiando le mani sulle spalle di Malik per poi abbassarlo con la testa sott’acqua

Aprì gli occhi sott’acqua, non si vedeva quasi niente a causa dell’acqua che annebbiava la vista, aveva la faccia rivolta verso sponda del fiume, con le spalle rivolte verso Altair, con un ghigno malizioso sul volo si girò verso il suo amico incontrando le gambe muscolose dell’amico, per poi rialzarsi e riemergere per prendere una boccata d’ossigeno

-In teoria sarebbe così, ma sai qui le donne scarseggiano, e di andare nel giardino non, mi è concesso dati i miei impegni, e visto che il bagno è l’unico momento della giornata libero che ho…- lasciò la frase ferma così a posta, lasciando intendere ciò che voleva dire, causando un attacco di risa sul volto di Altair, risa che vennero ben presto accoppiate da quelle di Malik.

Quando finalmente smisero di ridere, si accorsero di essere entrambi incollati, l’uno all’altro, le mani di Altair erano sui fianchi di Malik e quella di Malik era sul braccio di Altair.

-F-f-forse sarebbe caso di ritornare, prima che ci diano per dispersi- fece Malik cercando di allontanarsi da Altair, che opponeva una leggera resistenza, resistenza che scomparve quando Malik lo guardò con uno sguardo interrogativo, Malik allora ne approfittò per dirigersi verso il bordo, ma quando distavano solo pochi passi dalla meta, si sentì afferrare per il gomito da Altair, si girò di nuovo con lo stesso sguardo di prima, ma nemmeno il tempo di fissarlo che si sentì trascinare verso il suo amico, e in un attimo sentì le sue labbra a contatto con quelle di Altair, lo stava baciando, ma il contatto durò poco, Altair si stacco subito con una faccia mortificata

-Scusami, n-n-non so cosa mi sia …- Non riuscì a finire la frase, perché Malik si era avventato sulle sue labbra divorandole, Altair un po’ stupito rimase fermo per qualche secondo, per poi rispondere con ardore poco dopo, Malik stava mordendo le labbra di Altair, fino ad arrivare alla cicatrice, arrivato lì iniziò a succhiarla provocando dei gemiti di piacere in Altair, un sorriso si estese sulle labbra di Malik quando le mani di Altair iniziarono a scendere, allora incominciò a tirarlo verso il bordo, le labbra di Altair divennero sempre più passionali, fin quando la sua lingua incomincio a chiedere il permesso ai denti di Malik di entrare, permesso che fu accordato subito, e così iniziò un intreccio di lingue, una danza passionale, un intreccio fra due anime e due corpi.

Le mani di Altair passavano su tutto il corpo di Malik, in carezze che non lasciavano di certo nulla all’immaginazione di quale fosse lo scopo di Altair, passavano sui muscoli ancora scolpiti nonostante tutto quel tempo di inattività, e dove passavano le sue mani, la pelle di Malik iniziava a bruciare.

“E nel frattempo la notte veniva, la luna su di loro suggellava l’amore di due giovani in grado solo in quel momento di donare all’altro il proprio amore”

                   

Bassam stese Marhim sopra al lettino dell’infermeria, a vedere le ferite che aveva subito

-Su levati la maglia, devo vedere il resto delle ferite- Fece Bassam con aria professionale, ma vedendo che Marhim era arrossito e non si accingeva a fare ciò da lui richiesto, si mise a ridere

-su non mi dire che ti vergogni, dai che come medico me la cavo- Disse questo facendo l’occhiolino al ragazzo che tranquillizzato si levò la maglia mostrando al suo maestro un fisico alquanto strano per un semplice topo da biblioteca

-Bene ora vediamo cosa ti sei fatto- Disse iniziando a visitare il ragazzo, che a quanto pareva non aveva subito nessuna ferita, quando ad un tratto si accorse di una macchia scura sul fianco del ragazzo

-Ah! Ecco perché! Ti ho fatto un livido- Disse prima di andare a prendere dal mobiletto un impacco particolare, lo spalmò sul fianco del ragazzo

-Ecco con questo dovresti guarire prima, sai mia sorella lo utilizza spesso sui suoi pazienti, solo che lei scappa un secondo dopo averlo applicato- Disse iniziando a sghignazzare

Marhim stupito decise di chiedere spiegazioni al maestro, dato che non pensava che una pomata curante potesse avere effetti così catastrofici

-Perché vost … tua sorella scappa ogni volta dopo aver applicato questa pomata?- Disse correggendo il “Voi” che stava per utilizzare

-Lo vedrai presto- Fece Bassam con un sorriso angelico sulle labbra

Marhim era confuso, non capiva cosa volesse dire, quando ad un certo punto, fra le sue gambe inizio a muoversi qualcosa, subito le sue guance si tinsero di rosso e capì subito di cosa stava parlando Bassam

-Te lo avevo detto che avresti capito presto- Disse Bassam fra le risate incontrollate, causate dal rossore di Marhim

-Non ci trovo niente da ridere- fece un po’ scocciato Marhim che appoggio la mano destra, non impegnata a coprire il suo gonfiore, sulla candidità delle lenzuola, candidità che cambiò subito improvvisamente diventando subito di un colore scarlatto, che si dilagava su quel bianco, nessuno se ne accorse, fin quando Bassam ancora ridente appoggio una mano a fianco a quella del ragazzo, perché si stava piegando in due dalle risate

-Forse come medico non valgo un gran chè- Fece lui ridacchiando, iniziando a fissare le lenzuola sporche di sangue

-perché?- fece Marhim stupito, prima di voltarsi verso le lenzuola e connettere quel colore alla sua peggiore fobia, in quel momento spalancò gli occhi

-n-n-no non è possibile,n-n-no- Fece balbettante iniziando a veder il mondo girare introno a lui, ormai certo di svenire, quando improvvisamente si senti il dito tagliato, bagnato, allora decise di andare a vedere il suo braccio, che ormai non stava più sul letto, ma era tenuto con una mano dal suo maestro che aveva appena succhiato il sangue dal suo dito

-Mi sembrerebbe inutile usare questa pomata anche qui, oltretutto credo proprio avrebbe conseguenze catastrofiche- Disse ridacchiando, mentre Marhim arrossava come non mai, ormai era al limite della sopportazione, veniva continuamente deriso dal suo maestro con piccole battutine che lo facevano sempre di più imbarazzare, quando all’improvviso si accorse che nemmeno il suo maestro era rimasto del tutto illeso, infatti sulla guancia destra del suo maestro c’era un taglio obliquo, che lasciava intravedere la carne all’interno della guancia, al ragazzo più piccolo iniziarono a brillare gli occhi, senza nemmeno pensarci, mise la mano nel barattolo del composto, per poi applicarne una leggera quantità sulla ferita del maestro, che lo guardò stupefatto

-Cerchi vendetta ragazzo?- Fece con uno sguardo maligno sul viso-E l’avrai- Disse un attimo prima di spingerlo sulle lenzuola e di sovrastarlo con la sua mole nettamente superiore, bloccandogli le braccia con le proprie e fermando le gambe del ragazzo in modo da non far partire da lui nessun calcio che avrebbe portato a conseguenze quanto mai dolore per lui

-Vediamo ora che ne pensi?- fece Bassam con il volto a pochi centimetri dal volto di Marhim

-Ok ok scusa, ti chiedo scusa, solo che non riuscivo a sopportare le tue risatine di derisione- fece lui offeso

-Guarda che se ti dava tanto fastidio bastava che mi chiedevi di smetterla, e non mettermi anche a me la pomata, stupido- Fece lui guardandolo nei begli occhi

-Lo so- Fece Marhim arrendendosi

SI guardarono negli occhi, quando, nemmeno loro sapevano come, si ritrovarono con le labbra unite, il loro era un bacio passionale, un bacio bisognoso e urgente, un bacio che lasciava trapelare il bisogno di entrambi di sfogarsi, a quanto pare la pomata iniziava a dare i suoi frutti, e entrambi non avevano nessuna voglia di contrastarla,vuoi perché uni era attratto dall’altro, vuoi perché avevano bisogno di attenuarne gli effetti.

Il loro divenne un bacio sempre più passionale con l’andare del tempo, Marhim se pur con un po’ di imbarazzo iniziò a svestire Bassam sopra di lui, che lo aveva liberato, occupando le sue mani nello svestire del resto dei suoi vestiti Marhim, ben presto si ritrovarono entrambi nudi, con le proprie erezioni che incombenti iniziarono a chiedere di più, ormai i due ragazzi non ce la facevano più, e decisero di consumare la loro passione lì, in quella stanza di infermeria, su quelle lenzuola che sporche di solo una macchiolina di sangue, divennero rosse di passione, rosse di sangue, e rosse di amore


“E nel frattempo la notte veniva, la luna su di loro suggellava la passione di due giovani, che hanno avuto bisogno di una pomata curativa per legarsi nel amore più profondo”

 

“la luna a volte può essere la migliore delle confidenti, e la migliore fra le protettrici, ma dona i suoi servizi solo a coloro che lo meritano, a chi ama e a chi viene amato,rischiara le notte piene di stelle, dando quell’atmosfera che solo lei sa dare, e per rispondere a colui a cui la vita ha dato poco, per rispondere alla sua domanda ‘Che fai tu, luna, in ciel?’, non dobbiamo sforzarci molto, semplicemente la luna è lì per suggellare l’amore vero, l’amore che supera ogni ostacolo, quello che senza di esso rende il mondo piatto e inutile”

Angolo dell'autore!
Eccomi qui, sono consapevole di avere già due storie da fare ma questa one-shot l'avevo in testa gia da un po, e ormai non riuscivo più a scrivere senza pensarci, lo so che è di carattere yaoi, come so che parecchi di voi mi uccidderanno, chiedo clemenza e salvezza, lo fatto per sperimentare un nuovo tipo di scrittura, so che si è rivelato un vero fianco, cosa che me lo fa capire anche la difficoltà con cui lo scritta, ma spero che almeno non faccia venire ripugno o altro, e solo un esperimenti e ci tenevo a farlo con queste coppie ^_^' lo so che è assurdo ma io non volevo postarla, ma poi sotto consiglio di Irene e Stefania, ovvero in ordine Elika95 e Kasdeya, ho trovato il coraggio di farlo e spero che nessuno mi uccida, ora però ho dei ringraziamenti da fare
1) il primo va oviamente a Elika95 che mi ha permesso di usare uno dei suoi personaggi ovvero Marhim, spero che gli amanti come me della coppia ElyxMarhim non mi uccidano ^_^'', oltretutto la ringrazio per il sostegno lo ho moltoa pprezzato ^_^
2)secondo ringraziamento invece va a Kasdeya che mi ha aiutato nella correzzione e mi ha spinto a postarla, non so come ringrazziarti, spero che ti sia piaciuta e che non la reputi da buttare ^_^
3) terzo ed ultimo ringraziamento va a quel poeta straordinario il quale in effeti la storia è leggermente dedicata, ovvero Giacomo leopardi, grande poeta che mi ha impressionato durante la terza media e che mi ha spinto a portarlo al mio esame, lui mi ha fatto aprire gli occhi su molte cose e gli sono grato per questo, inoltre la frase da cui la storia prende titolo, viene da una delle sue poesie ovvero "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" che per chi volesse puo leggere cliccando sul nome del brano

Angolo speciale!
Se siete arrivati fine e qui posso ritenermi soddisfatto, ma questo piccolo angolo speciale che ho tenuto a mettere è dedicato solo a una persona, ad Irene, la mia cara sorellina che in questo periodo dovrebbe star tenendo gli esami, dedico questo spazio a lei per farle capire che sono con lei e la sostenterò, so che riuscirà a passarli questi esami e sono sicuro che li passerà con altissimi voti, quindi ricorda sorellimna confida in te stessa, credici impegnati e ci riuscirai ^_^ forza sfondali tutti

   
 
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