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Autore: Khailea    03/06/2017    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo:
Jack
Daimonas
Ailea
Khal
Lighneers
Zell
Astral
Lacie
Hope
Grace
Milton
Seraph
Alexander
Johanna
Samantha
 
 
Una volta che il gruppo ebbe raggiunto la spiaggia Jack li fermò per assicurarsi non ci fosse nessuno.
 -Io non posso stare con voi tutto il tempo, vi porterò nella grotta poi tornerò indietro.-
 -In questo modo potresti comodamente portare dei rinforzi per ucciderci.-
Rispose secca Seraph assottigliando lo sguardo.
 -Vero.-
Rispose lui pacatamente, una volta assicuratosi non ci fosse nessuno fece al gruppo un rapido gesto.
La grotta che di cui parlava era la stessa che una parte del gruppo aveva visto quella mattina.
-Cosa c'è lì dentro?-
Chiese Alexander serio.
-Vorrei chiamarli persone ma non hanno nulla di umano. Potete pensare a loro come a degli animali feroci che occupano la vostra casa. Non sanno nemmeno parlare quindi non dovete temere possano chiamare qualcuno.-
-Confortante.-
Rispose Astral cupamente.
-Nya nya giochiamo con loro?-
 -Beh potreste fare una versione rivisitata di rompi la pignatta con le loro teste.-
-Come pensi potremmo ucciderli se la maggior parte di noi è disarmata?-
Chiese stavolta Ailea, ancora appoggiata a Khal, le condizioni di entrambi non erano delle migliori.
-All'interno troverete tutto il necessario, al preside spesso piace torturare quelle cose.-
Senza altro da dire il gruppo si avvicinò all'entrata, decidendo l'ordine in cui proseguire, prima di farlo però Ailea aveva dato ai vari compagni almeno uno dei suoi pugnali, era una fortuna ne portasse sempre molti con sè.
In testa al gruppo c'era Jack, seguito da Lighneers, Zell, Seraph, Astral, Lacie, Alexander, Grace, Hope, Johanna, Daimonas, Milton, Sammy, Ailea e Khal.
L'interno della grotta era formato da vari cunicoli che procedevano sempre più verso l'interno, ad un certo punto erano state sistemate varie torce per illuminare i vari percorsi.
C'era una forte umidità e le stalattiti e le stalagmiti non facilitavano il percorso.
Da uno dei percorsi si sentivano vari suoni simili a ringhi.
In silenzio Jack indicò quel punto iniziando ad incamminarsi muovendosi con passo lento, arrivati ad un certo punto i rumori si fecero più persistenti e grotteschi.
Non molto distanti da loro i ragazzi riuscirono ad intravedere una figura semi umana rannicchiata su se stessa, avvicinandosi ulteriormente poterono notare che la sua pelle era completamente rovinata, in vari punti coperta da chiazze e bubboni bianchi. Era talmente magro da sembrare uno scheletro, non aveva le unghie ed i suoi occhi infossati erano completamente bianchi.
-Gha...aaak.-
Alzando la testa con uno scatto la testa la creatura notò la presenza degli altri, subito vi si lanciò contro spalancando la bocca, quasi ogni dente era malato o caduto ma quelli che restavano erano molto affilati.
Con la stessa rapidità Seraph si parò davanti al gruppo, facendo sprofondare la lama della spada tra il mento ed il cranio dell'essere uccidendolo sul colpo.
 Rimasero tutti in assoluto silenzio continuando a sentire quei macabri versi, ma questi non sembravano avvicinarsi per il momento.
-Proseguiamo.-
Disse la ragazza riprendendo a camminare, dopo non molto tempo arrivarono a quella che sembrava una gigantesca stanza, il pavimento era in parte coperto da cumuli di paglia sporchi di sangue, in vari punti erano state messe delle gabbia al cui interno si trovavano altri di quegli esseri.
Non appena questi notarono la presenza degli intrusi iniziarono a muoversi all'interno come animali in gabbia.
-Non ne deve restare nemmeno uno, se qualcuno di voi dovesse provare del senso di colpa è meglio esca.-
La maggior parte degli studenti annuirono, avvicinandosi ad ogni gabbia facendo molta attenzione a non farsi ferire.
Seraph usando la spada riuscì facilmente ad uccidere tre creature sistemate nella stessa gabbia, queste si stavano mangiando a vicenda e non la smettevano di muoversi, per questo motivo fu più difficile ucciderli con un colpo solo ciascuno.
Astral invece aveva preferito stare vicino a Jack per tenerlo d'occhio, tenendo ovviamente stretta a sé la sua sorellina che non la smetteva di muoversi.
Anche Zell decise di tenere sotto controllo il ragazzo, non si potevano ancora fidare ma per lo meno sembrava averli portati in un luogo apparentemente utile, c'erano effettivamente varie armi, anche se arrugginite, e con un po' di fortuna avrebbero potuto resistere per quella notte.
Lighneers intanto si era avvicinato ad una delle gabbie più grandi al cui interno c'era un gigantesco abominio dalla pelle putrida, per attirarlo a sé infilò un braccio tra le sbarre, per invogliarlo ad attaccare, non appena questo fu abbastanza vicino gli conficcò la lama nel cranio, spingendola verso l'alto aprendola così in due.
-Tu come mai non fai nulla?-
Chiese poi rivolgendosi a Jack.
-Per il momento mi manterrò neutrale, in caso falliste io non avrei fatto necessariamente nulla contro questa scuola ed in questo modo potrei continuare ad ideare una futura vendetta.-
-Questa sincerità potrebbe costarti caro.-
-Non c'è più alcun prezzo che devo pagare.-
Rispose l'altro facendo spallucce, loro non sapevano nulla di lui, e poteva restare così per sempre per quanto lo riguardava, l'importante era che restassero vivi almeno fino a che non avesse recuperato ciò che era suo.
 
Gli altri nel frattempo avevano preferito non agire, Johanna, Hope e Grace si assicuravano che Sammy non vedesse nulla di ciò che stava accadendo, tenendola occupata in un punto distante dalla lotta.
-Hai mai letto un altro libro oltre a questo?-
Chiese Hope sorridendole.
-No, non me ne ho mai trovati altri, mi hanno sempre fatto tenere questo.-
Rispose la bambina sorridendo.
-Magari potresti venire via con noi. Sono sicura di poter dire che nessuno vuole lasciarti in un posto simile.-
Aggiunse Johanna sorridendole.
-E dove vivete?-
-In una grande città, anche se lì ci sono molte persone cattive c'è anche qualcuno di buono, come noi. Potremmo ospitarti a casa nostra.-
L'unica delle tre a non parlare era Grace, per quanto avrebbe voluto non pensare a ciò che stava accadendo era inevitabile, l'idea che tra quelle infinite strade ci potessero essere altre creature simili a quella che aveva intravisto prima, e che ora si trovava nascosta a pochi metri di distanza da loro, le metteva i brividi.
Anche Daimonas e Milton restavano in disparte ed in silenzio, lui non aveva intenzione di lasciarle la mano, aveva paura delle sue scelte e non voleva che a causa sua le accadesse qualcosa. Aveva sempre cercato di evitarlo ma aveva sempre fallito.
"Come in ogni cosa che hai fatto..."
Le parole di Mostro sapevano bene dove colpire, alzando lo sguardo di tanto in tanto controllava che nessuno si avvicinasse troppo, ma gli unici rumori che sentiva oltre a quelli dei ragazzi più avanti erano quelli dei passi di Ailea e Khal.
La ragazza aveva iniziato a muoversi con maggiore lentezza, anche se non voleva mostrarlo era evidente che ci fosse qualcosa che non andava.
E quella cosa era il veleno, per aiutare Khal ne era entrata in contatto ed anche lei aveva iniziato a star male, ma si era già mostrata abbastanza debole, non aveva intenzione di farlo ancora.
Khal appoggiato a lei stava riacquistando lucidità nei propri pensieri, riguardo a ciò che era successo la rabbia si era attenuata e sostituita dal suo caratteristico lato calcolatore.
Aveva sbagliato a dire che era stata colpa della ragazza, la colpa era di quel biondino fissato con la palestra, era stato lui ad afferrarla, se c'era qualcuno che andava punito non era il suo giocattolo.
In parte era sollevato di non aver avuto alcuna occasione per far loro del male, poteva agire con molta più furbizia e senza rischiare troppo, pensare poi di ferire Ailea in quel frangente era poi totalmente stupido.
Se c'era un momento in cui avrebbe voluto vedere il suo sangue, sentire il suo dolore, sarebbe stato in un momento molto più speciale ed intimo, non certo durante una cosa così rozza come la vendetta e la tortura.
Per lei doveva essere tutto speciale ma soprattutto non letale o permanente, si sarebbe odiato a vita se a causa sua le fosse successo qualcosa di grave.
Nonostante stesse provando ancora un forte dolore si stava comportando come se nulla fosse.
Non molto distanti da loro c'era Alexander, che non aveva smesso di guardare il fratello. Era incredibile quanto aveva rischiato eppure era lì come se nulla fosse, per l'ennesima volta la sua forza lo spaventò.
Lui non era così, non era abbastanza forte da poter difendere qualcuno, anzi non aveva mai avuto nessuno da difendere, in quel momento forse solamente Hope poteva essere nei suoi pensieri, ma la ragazza stava bene e di certo non aveva bisogno di lui.
Nell'attimo in cui spostò lo sguardo tuttavia dovette ricredersi, le ragazze si trovavano vicino ad un altro sentiero e proprio da questo si stava avvicinando silenziosamente un abominio senza un braccio e con il cranio maciullato.
Loro non si erano accorte di nulla e quel coso sicuramente avrebbe potuto ferirle, un'altra persona che si era accorta di ciò che stava per succedere però era Daimonas.
I passi erano talmente leggeri da essere impossibili da sentire ma il fetore dell'essere l'aveva smascherato, girandosi di scatto e portando Milton dietro di sé il ragazzo fece per urlare alle altre di allontanarsi ma qualcuno precedette le sue azioni.
Alexander lanciato il pugnale che aveva tra le mani aveva colpito in pieno l'occhio ancora integro di questo, facendolo sprofondare all'interno. A causa del colpo la creatura si era sbilanciata ed approfittando di quell'attimo lui si affrettò ad arrivargli contro conficcandogli la lama ancora più in profondità.
-Non giratevi!-
Aveva urlato alle altre, in questo modo loro avevano subito capito cosa stava accadendo ed avevano potuto evitare che Sammy vedesse qualcosa.
Spingendolo con ancora più forza il ragazzo fece in modo che quell'abominio si allontanasse ancora di più, procedendo poi col colpo finale e tornando dalle altre.
-State bene?-
-Si.-
Rispose Hope preoccupata, era veramente felice che il ragazzo fosse lì con lei, questo poi voltandosi verso il fratello notò nell'espressione di questo una punta di compiacimento.
-Forse ce ne sono altri da questa parte.-
Disse Grace guardando il cunicolo dal quale la creatura era uscita, calò un profondo silenzio.
Dopo qualche minuto Daimonas con passo veloce si avvicinò al cunicolo.
-Hey dove credi di andare.-
Disse Grace fermandolo.
-Rischieresti di morire se andassi da solo.-
-Me la caverò.-
-Non puoi andare, faremo da guardia per assicurarci non arrivino e se accadesse metteremmo tutti in salvo.-
-Sarà troppo tardi.-
Continuò lui imperterrito, si fermò solo quando Grace lo afferrò per il braccio.
-Non puoi fare di testa tua, non permetterò che un ragazzino muoia.-
Daimonas non rispose, la fisso semplicemente con i suoi occhi di ghiaccio, occhi che avevano visto la morte ed avevano lottato dure battaglie. Guardandoli in quella maniera così intensa la ragazza non si accorse di aver lasciato la presa e lui ne approfittò per continuare a camminare.
-Aspetta!-
-Lascialo andare.-
A parlare era stata Ailea stavolta, Grace la guardò scioccata.
-Vuoi forse lasciarlo morire?!-
-Solo perché è piccolo non significa non sappia lottare.-
-Solo perché vive in quella città non significa lo sappia fare.-
-Grace...tornerà.-
Il tono da lei usato faceva intendere che la conversazione fosse chiusa, alla rossa sembrò di star impazzendo, come potevano lasciarlo fare?
-Io non intendo lasciarlo morire.-
Così dicendo corse verso Daimonas per raggiungerlo, quando arrivò tuttavia l'unica cosa che trovò furono cadaveri e sangue...
 
Nel breve tempo in cui avevano parlato Daimonas aveva raggiunto la fine del sentiero arrivando in una piccola stanzina piena di abomini, erano tutti impegnati ad ingurgitare la carcassa ancora fresca di uno di loro, a giudicare dalle ferite la lotta che avevano fatto non era durata a lungo.
Alzando lo sguardo le varie figure subito individuarono Daimonas, ringhiandogli contro, il ragazzo però non si scompose, aveva poco tempo, sentiva la rossa parlare ma quella conversazione non sarebbe durata molto, almeno Ailea stava cercando di dissuaderla, per una volta qualcuno si fidava delle sue capacità.
"La deluderai, come deludi tutti."
Non voleva farlo, anche se sapeva che un giorno sarebbe successo, ma non in quel momento.
Lanciandosi contro il mucchio spalancando le braccia il ragazzo spaccò il cranio a due creature, chiudendo poi le mani contro quello davanti a sé. Subito una decina gli salirono sulla schiena tentando di graffiarlo e morderlo, ma lui fu più rapito ed afferrando le braccia del primo tirò fino a strappargliele, questo iniziò ad urlare disperatamente ed il sangue attirò l'attenzione degli altri, alcuni preferirono lanciarsi su quella semplice preda piuttosto che su quella più difficile da sconfiggere.
Daimonas intanto aveva conficcato la propria mano dentro le fauci di uno di loro, trapassandola, con l'altra mano ferì un altro al cuore, scavando nel petto e stringendoglielo con forza.
Subito colpì al cranio altri quattro che stavano per attaccarlo, afferrando ad uno di questi il braccio ne fece entrare la mano dalle unghie affilate negli occhi di un altro alle sue spalle.
Era ormai completamente coperto di sangue ma non gli importava, anche se gli altri avessero avuto paura di lui sarebbe semplicemente stato in disparte.
Aveva iniziato a sentire dei passi avvicinarsi, ma ancora la situazione non era sicura, doveva essere ancora più veloce.
Saltando contro una parete si prese uno slancio abbastanza forte da poter afferrare la testa di uno di loro e staccargliela di netto dal corpo, saltando poi contro quello accanto lo fece cadere a terra e premendo il piede contro il cranio glielo spaccò.
In quel momento arrivò Grace, fortunatamente non c'erano più creature a minacciare la sicurezza degli altri.
Non appena lei lo vide rimase allibita, Daimonas girandosi lentamente la guardo a sua volta, senza preoccuparsi del sangue che lo copriva si incamminò per tornare verso gli altri, senza dire nulla alla ragazza che dopo qualche minuto lo seguì.
Non appena furono nuovamente nel gruppo Milton si avvicinò al ragazzo, sorridendo appena per mostrargli gli era vicino, prendendolo poi nuovamente per mano.
-L'avevo detto.-
Disse Ailea tronfia a Grace, ma questa non badò minimamente a lei, sembrava molto turbata e questo le sue amiche lo notarono.
-Tutto bene Grace?-
Chiese Johanna sfiorandole la mano, prima che la rossa potesse rispondere l'altra parte del gruppo tornò da loro.
-Non posso trattenermi oltre, se ci saranno altri ibridi uccideteli per conto vostro.-
Disse Jack iniziando ad incamminarsi verso l'uscita, ma venne fermato prontamente da Daimonas, Seraph, Astral, Zell e Lighneers.
-Credi veramente ti lasceremo andare?-
Chiese Lighneers con aria minacciosa.
-Se non volete che mandino qualcuno qui sì.-
-Prima dobbiamo parlare.-
Gli sussurrò Daimonas che gli era più vicino rispetto agli altri, Jack non poté rifiutarsi visto che il patto l'aveva fatto con lui, forse poi avrebbe potuto conoscere qualcosa di più sul suo conto.
-Va bene, ci sono vari sentieri in questo posto ma l'unica uscita è questa. Scegliete dove sistemarvi con calma, se ci sono pericoli penso sappiate cosa fare.-
Annuendo tutti quanti andarono a scegliersi il proprio posto, Khal insistette con Ailea per restare nello stesso posto, visto la spossatezza che provava lei non rifiutò a lungo, era però evidente quanto per Seraph quella storia fosse irritante. Johanna, Grae ed Hope di comune accordo avevano scelti di restare insieme, volendo tenere con loro anche Sammy e di conseguenza Milton, visto che la prima non voleva allontanarsi dalla sua amica. Alexander era stato titubante in un primo momento, voleva parlare con il fratello ma quando Hope gli chiese di restare con loro non poté rifiutarsi. Astral, Lacie, Seraph, Zell e Lighneers occuparono la stanza con le gabbie, separarsi totalmente era chiaro quanto potesse essere una pessima idea, quindi avevano preferito restare tutti insieme, magari ideando qualche strategia in caso Jack si fosse rivelato un bugiardo.
 
 
 
Ailea e Khal avevano camminato per qualche minuto tra i vari cunicoli, la ragazza era grata che ad illuminare quel luogo ci fossero  delle fiaccole alle pareti, non si sarebbe trovata a suo agio  nel buio.
Ad un certo punto la ragazza si accasciò a terra, ansimando dolorosamente, Khal che in parte si era ripreso si sistemò lentamente vicino a lei.
Dalle labbra di lei aveva iniziato ad uscire una piccola quantità di sangue, la testa le stava per esplodere, vedendola così, con alcune vene che si ingrossavano, il ragazzo le accarezzò delicatamente i capelli.
-Lo so, è doloroso...-
L'unica cosa che lei fece fu annuire debolmente ed afferrargli la mano, stringendola con molta forza.
-Se quel biondino non mi avesse distratto non ti sarebbe successo nulla.-
Disse con un tono di voce gelido, accarezzandole il dorso della mano con il pollice.
-Non voglio ti capiti qualcosa, ma tu non devi dare certe confidenze agli altri.-
Per colpa del dolore la ragazza non riuscì a sentire completamente il suo discorso, sentiva una forte nausea e le labbra le bruciavano.
-La prossima volta che qualcuno ti farà del male lo ucciderò...-
Questa volta lei sentì chiaramente quelle parole, ma un attimo dopo le orecchie iniziarono a fischiarle e fece appena in tempo a girarsi che diede di stomaco, andò avanti così per vari minuti sentendo il proprio corpo svuotarsi completamente, gli organi le facevano molto male. Non appena si fu calmata lo guardò, la vista le si stava offuscando.
-Perché dovresti...-
Lui non rispose, nonostante riuscisse a pensare lucidamente era ancora piuttosto spossato, perciò molte sue azioni potevano essere controproducenti, non era certo che il suo giocattolino le sarebbe rimasto accanto sapendo i suoi desideri, prima doveva conquistare la sua fiducia.
Lei non tentò oltre di saperlo, era troppo stanca per qualsiasi ragionamento, sdraiandosi socchiuse gli occhi.
-Non pensavo fossi così forte.-
Disse lei riferendosi all'uomo a cui lui aveva spaccato la testa.
-Dovremmo conoscerci meglio.-
-Già...-
Non disse oltre che si addormentò, aveva bisogno di un minimo di sollievo e di recuperare le forze, Khal invece non smise di guardarla, prendendo ad accarezzarle il viso.
C'era una piccolo rivolo di sangue e saliva sulle sue labbra, sfiorandolo con un dito e portandoselo poi alle proprie labbra ed assaggiandone il sapore.
 
 
In una stanza vicina intanto Sammy stava imitando un ballo improvvisato assieme a Johanna, mentre attorno a loro Hope e Grace battevano il tempo, qualche sorriso per rallegrare la situazione era certamente indispensabile, non potevano passare il tempo a preoccuparsi troppo.
Johanna era stata ben felice di danzare assieme alla bambina, ricordava quando aveva provato a trascinare in un ballo Mattia e lui le aveva calpestato i piedi, avevano riso così tanto assieme, quel momento le scaldava il cuore facendole rivivere il passato. Sammy che non aveva mai danzato con nessuno era euforica e piena di energie, non aveva alcuna paura voleva soltanto vivere quel momento. Aveva provato a ballare con Milton ma lei aveva rifiutato, era preoccupata per Daimonas ed il fatto si trovasse assieme a Jack da solo, sapeva quanto fosse forte il suo amico ma non per questo non poteva evitare di temere di perderlo.
Un altro che non partecipava era Alexander, per tutto il tempo aveva fissato assente la parete, notandolo Hope si decise ad avvicinarsi.
-Va tutto bene?-
-Mh...-
Prendendo un profondo respiro la ragazza posò la mano su quella di lui, attirando stavolta completamente la sua attenzione.
-Scusa, stavo pensando.-
-A tuo fratello?-
-Si.-
Ma decisamente non per ciò che credeva lei, ovvero le sue condizioni, ma su ciò che voleva fare con Ailea, se la stava già torturando o no.
-Dovresti andare da lui.-
-Non è una buona idea.-
-Perché no?Siete fratelli e penso tu gli voglia molto bene, è giusto stargli accanto. Ma non devi preoccuparti starà bene, c'è poi Ailea con lui e non corrono alcun pericolo.-
Questo non poteva saperlo, ma le parole di lei erano sensate, voleva bene a Khal e anche se non era quello il motivo decise di andarci a parlare, prima però strinse la mano di Hope, sorridendole.
-Non ho mai conosciuto una come te.-
E dicendo questo si allontanò, lasciando la ragazza ad arrossire.
Non appena fu abbastanza vicino rabbrividì vedendo il sangue della ragazza, forse era troppo tardi, non che gli importasse particolarmente ma se era stata un'amica di Hope temeva che questa sarebbe stata male.
Notandolo Khal sorrise.
-Ti sei comportato bene prima con quel coltello.-
-Lei è...-
-Sta solo dormendo, come mai sei qui?-
-Non ti è mai interessato parlare con nessuna ragazza.-
Lo sguardo di Khal si fece più gelido e questo il fratello lo notò subito, ma non arretrò nemmeno di un passo.
-Lei è un'eccezione.-
-Perché?-
-Non sono cose che ti riguardano, ma se ti preoccupa tanto ti dirò solo che non ho alcuna intenzione di farle del male.-
Era suo fratello, come poteva non riguardarlo?
Non era certo se essere sollevato da quelle parole ma lui non gli aveva mai mentito...
-Capisco, scusa se ti ho disturbato, come state?-
-Deve solo aspettare che l'effetto del veleno passi.-
Anche se non gli aveva completamente risposto Alexander preferì congedarsi, tornando da Hope, quella conversazione gli aveva solo provocato dei brividi freddi.
Non appena vide il sorriso di lei quella sensazione svanì.
-Allora?-
-Stanno bene.-
-Ne sono felice.-
C'era bisogno di qualche buona notizia, non era tranquilla a restare in quella grotta ma sapere almeno che i feriti non stavano molto male la confortava, avere vicino Alexander soprattutto. Forse non era una combattente aggressiva ma certamente avrebbe fatto del proprio meglio per evitare che loro venissero feriti, ormai si era fatta una ragione dei rischi che stavano correndo e di quanto alcune persone potessero essere mostruosi, ma non sarebbe certamente scappata.
Anche Grace non aveva intenzione di farlo, ciò che aveva visto però l'aveva turbata molto, se un ragazzino era già capace di uccidere che razza di vita doveva aver vissuto?Erano ragazzi senza un infanzia forse che avevano sofferto fin dal principio, e questo non era giusto, non poteva accettarlo e soprattutto non poteva accettare che anche Sammy, una bambina così sorridente, potesse diventare un'assassina.
Avrebbe lottato anche per lei, per portarla in un luogo dove avrebbe potuto vivere un'infanzia normale, anche se la città in cui viveva non era la migliore non era detto dovesse per forza trasformarla.
 
 
Nel frattempo nella stanza con le gabbia era Lacie a sollevare il morale di alcuni, oltre ai cadaveri avevano trovato sia delle armi e alcune bende, assieme ad altri strumenti di medicina, li avrebbero usati per aiutare Ailea e Khal ma prima di farlo si sarebbero assicurati fossero adatti.
Nel mentre Lacie continuava a guardarsi intorno facendo giochi d'ombre con la coda.
-Nya guarda Astral un serpente!-
Sorridendo il ragazzo annuì alla sorella, era felice di poterla vedere così allegra, non si sarebbe mai perdonato se qualcuno gliel'avesse portata via, Lacie non era lei se non era così esuberante.
-Potresti fare un po' di silenzio?Se ci stessero cercando ci troverebbero subito.-
A rovinargli il buon umore era ovviamente Seraph, stava guardando ogni arma cercandone di capirne l'efficacia.
-Non ti farebbe male ridere un po'-
-Lo farò quando non saremo in pericolo di vita se non ti dispiace.-
-Dai ragazzi calmatevi.-
Disse Lighneers alzando le braccia per farsi notare, ma i due praticamente non lo sentirono.
-Che bisogno c'è di comportarsi così?-
-Cerco di evitare che qualcuno muoia.-
-Credi che io non voglia evitarlo?Non possiamo però continuamente stare a rimuginarci, se anche dovessimo morire dobbiamo fare in modo di non aver sprecato le nostre ultime ore. Io non ho idea del perché tu sia così rigida ma se continuerai così resterai sola.-
-Non mi importa.-
-Non credo.-
-Tu non mi conosci.-
-Perché non dai a nessuno l'opportunità di farlo.-
-E tu vorresti?-
-Si, come voglio conoscere tutti qua dentro. Stiamo combattendo la stessa dannata lotta, come possiamo fidarci se non ci conosciamo!-
Seraph guardò a lungo il ragazzo, lui non poteva sapere di ciò che aveva passato, del dolore, degli allenamenti per essere sempre più forte, delle mille difficoltà che l'avevano schiacciata o che era riuscita a superare. Se era diventata fredda rispetto ad altri era proprio per difendersi, tutti coloro che avevano avuto un ruolo importante nella sua vita erano morti, non era così semplice aprirsi di nuovo o almeno non fino a che non fosse stata abbastanza forte da proteggerli.
Era pronta a combattere anche per giorni in quel posto annientando qualsiasi nemico si mettesse contro di lei, ma tra tutti quelli che la circondavano non voleva legarsi a nessuno. Non poteva.
-Non si può.-
Girandosi irritato il ragazzo smise di cercare di parlarle. Era inutile non la capiva, per quanto avrebbe voluto lei non glielo permetteva, forse con il tempo ci sarebbe riuscito ma lei complicava solo le cose.
Non era certo divertente aver rischiato la vita, aver perso sua sorella e dover combattere ma non potevano fare altrimenti, tuttavia in quei brevi momenti di respiro voleva poter guardare sua sorella con tranquillità altrimenti il peso della paura di perderla l'avrebbe schiacciato.
La sorella notando il broncio di lui le era saltato addosso cercando di fargli il solletico per farlo sorridere, non era una stupida o una svampita, capiva perfettamente il pericolo che correvano ma se non avessero riso era come se fossero morti per lei, una vita senza risate non era una vita.
Aveva avuto tanta paura di perdere sia lui che Daimonas e Ailea ed ora che li aveva ritrovati voleva solo urlare la sua felicità, non le importava di ciò che pensavano gli altri fino a quando avrebbe avuto loro vicini.
Lighneers intanto assieme a Zell aveva sistemato in fila ogni cosa che poteva esser loro utile, in primis le armi ed i medicinali. Era incredibile quanta roba ci fosse lì dentro, anche se non era certo di poter stare tranquillo almeno avrebbe potuto difendersi con quelli in caso di attacco.
Di tanto in tanto si chiedeva cosa stesse combinando Khal con Ailea, il pugno doveva sicuramente averlo fatto ragionare altrimenti gliene avrebbe dati molti altri, forse più tardi sarebbe andato a controllare la situazione. Non era molto in ansia per le lotte, ciascuno di loro era un valido combattente, dovevano solamente mettere in atto un adeguata strategia, a quella però avrebbe pensato l'indomani, anche lui aveva bisogno di ricaricare le batterie.
Zell accanto a lui aveva sistemato i medicinali, visto che doveva curare spesso le proprie ferite a causa delle lotte era ormai abituato a sapere quali usare e quali no, c'erano anche degli aghi e dei rocchetti di filo che potevano usare per cucire alcune ferite, aveva notato quanto soprattutto Ailea fosse in condizioni pessime quindi sarebbe subito andato ad assicurarsi non fossero infette.
Infondo quella ragazza non era tanto male, non meritava certo di stare male più del necessario in quella lotta, come tutti gli altri infondo.
Nonostante non si stesse allenando riusciva comunque a scacciare i brutti pensieri, tenersi occupato era sempre utile per lui, tuttavia non poté non chiedersi come sarebbe stata la sua famiglia se fosse morto, ai momenti in cui avrebbe potuto mostrare loro quanto ci teneva e alle occasioni perse. Pensò anche alla ragazza che tutte le volte andava al suo chiosco lo salutava con un cordiale sorriso, le sarebbe mancato?
-Vado a controllare Ailea.-
Non voleva più pensarci, voleva allontanare ogni possibile pensiero, dovevano essere pronti per lottare, quello era l'obbiettivo.
-Vengo anche io.-
Annuì Lighneers seguendolo, arrivati nella stanza subito notarono che la ragazza stava dormendo, notando che aveva dato di stomaco Zell si preoccupò fosse disidratata.
-Come sono le sue condizioni?-
-Sembra che dormendo l'effetto del veleno si sia attenuato, il peggio è passato.-
Rispose Khal fulminando con lo sguardo Lighneers, che rispose con altrettanta sicurezza, quando Zell si avvicinò troppo gli afferrò un braccio.
-Qualsiasi cosa tu debba fare la farò io.-
-Sta ancora sanguinando dal fianco, devo cucire la ferita.-
-Non la toccherai.-
-Preferisci muoia?-
-Lo farò io.-
-Anche tu sei stato avvelenato, se continui così soffrirà solo di più.-
Senza dire nulla Lighneers si avvicinò a Khal bloccandolo alla parete.
-Tu sistemala a lui ci penso io.-
Con un calcio fin troppo vicino alla sua zona privata Khal fece allontanare leggermente Lighneers, tirando poi una testata  a Zell.
-Hey non ho problemi a metterti ko.-
Disse Lighneers guardandolo minacciosamente, Zell cercò di mantenersi più calmo invece, Ailea ancora dormiva. L'atteggiamento del biondo non gli piaceva per niente, l'attaccamento che sembrava avere nei confronti della ragazza era fin troppo possessivo.
-Non farò altro che controllare la ferita. La riesco ad intravedere da qui, non è infetta ma devo sistemarla con questi medicinali e ricucirla.-
Per tutta risposta Khal le si avvicinò aprendole la camicia quel poco che bastava per vedere la ferita sul fianco, senza mostrare altro e nascondendola dietro al proprio corpo. La cucitura era grezza come si era aspettato, semplice da togliere.
-Dammi l'ago, sono certamente più capace di te.-
-Questo è quello che credi tu.-
Rispose Zell senza lasciarsi intimorire.
-Invece che continuare questa scena lascia che qualcuno l'aiuti.-
Assottigliando leggermente gli occhi Khal si vide costretto ad accettare, se quello era l'unico modo per evitare alla ragazza di stare nuovamente male doveva accettarlo, ma avrebbe ripagato i due un giorno per quella sfrontatezza.
Zell fu molto abile e veloce nel lavorare, Ailea non sembrò nemmeno svegliarsi mentre gli rimuoveva la cucitura e gli somministrava i farmaci, solamente quando dovette ricucire la costrinse a svegliarsi.
-Che succede...-
La ragazza si sentiva lievemente meglio, il veleno non la stava più facendo impazzire anche se sentiva la gola bruciarle, fu sorpresa nel vedere i due ragazzi vicino.
-Ti ho sistemato la ferita, ma ora devo cucire, te la senti di sopportare il dolore?-
-Fallo e basta.-
Disse lei posando il capo a terra, cercando di prepararsi nuovamente a quel dolore. Fortunatamente anche in quello Zell fu molto abile, cucì perfettamente la ferita evitando potesse nuovamente aprirsi spalmando.
-Così dovrebbe andare, non posso assicurarti non proverai dolore ma almeno non sei in pericolo di vita.-
-Grazie.-
-Di nulla. Credo comunque dovreste unirvi agli altri, così saremo sicuri non avrete alcuna ricaduta.-
-E potremo tenere d'occhio ogni pericolo.-
Aggiunse Lighneers riferendosi a Khal, tra di loro solo Ailea non intuì il significato della frase, visto non aveva assistito alla scena di poco prima.
-Tu come ti senti?-
Chiese poi lei al ragazzo.
-Bene, non penso però sia necessario unirci agli altri.-
-Vorrà dire che porteremo gli altri da voi.-
Rispose Lighneers infastidendolo, alzandosi andò a chiamare il resto del gruppo.
 
 
Daimonas e Jac si erano sistemati all'entrata della grotta, guardando quel cielo nero coperto di stelle rimasero in silenzio per qualche istante prima di parlare.
-Anche tu sei un demone?-
Chiese improvvisamente Daimonas rompendo il silenzio.
-No, sono stato riportato in vita. Nelle mie vene scorre il sangue dei demoni ma io non lo sono.-
-E perché servi il preside di quest'isola?-
-Una risposta alla volta. Tu sei un demone molto forte, perché non hai usato su di me quella tua forza nella capanna?-
-Sono in parte umano, non chiamarmi così per favore...non voglio essere un mostro. Comunque non trovavo necessario farlo, anche se mi avessi ucciso non sarebbe importato a nessuno.-
-Hai un alta considerazione di te.-
-E' così che stanno le cose...ora dimmi perché lavori per lui.-
Pensandoci attentamente Jack decise che a lui poteva anche rivelargli il motivo, infondo anche Daimonas gli stava rivelando informazioni personali.
-Perché ha il mio cuore, io non posso morire ma non posso allontanarmi troppo dalle parti del mio corpo, posso si ricucirle ma non sostituirle. Odio questo posto e questa è la mia occasione per vendicarmi.-
"Lo zombie sembra decisamente più capace di te in questo genere di cose."
-I tuoi compagni lo sanno?-
-Soltanto uno di loro, non voglio sappiano nulla.-
Se l'avessero saputo le conseguenze sarebbero certamente state orribili, questo Jack lo capiva e non voleva certo mettere in difficoltà il ragazzo.
-Manterrai la tua parola?-
-Si, tu manterrai la tua?-
-Si.-
Restando in silenzio per altro tempo Jack rifletté su tutto ciò che era appena successo.
-Mi dispiace per aver appiccato il fuoco, vista la tua reazione devi esser stato molto male.-
Daimonas era sorpreso da quelle scuse, non trovava ce ne fosse bisogno e non ricordava l'ultima volta che qualcuno gliele aveva dette in quella maniera sincera.
-Non importa...-
-Sicuro?-
-Si.-
Ormai non avevano molto altro da dirsi, avevano tuttavia parlato sinceramente dandosi modo di tentare di fidarsi.
-Devo andare ora.-
Annuendo Daimonas iniziò a guardare la luna, sperava veramente di potersi fidare di lui. Ripensando a quante volte la luna l'aveva visto mentre soffriva, mentre pregava che qualcuno ponesse fine al suo dolore, gli venne una punta di rabbia, lei come tanti altri era stata la spettatrice del suo dolore, quella sera però sperava di non darle alcuno spettacolo.
Ad interrompere i suoi pensieri fu Lighneers, che avvicinatosi in fretta lo costrinse a rientrare, quando il verde gli chiese se potevano veramente fidarsi di Jack lui alzò debolmente le spalle, non voleva dare false speranze ma nemmeno ingiuste accuse.
 
 
 
Ormai tutti erano riuniti nella grande stanza dove Ailea e Khal si erano sistemati, anche se non lo dava a vedere lui era decisamente contrariato al riguardo, non voleva rischiare d'indebolirsi stando vicino a loro.
Nemmeno gli altri tuttavia sembravano dell'umore più roseo, Grace alternava lo sguardo dalle sue amiche a Daimonas, rivedendolo coperto di sangue in mezzo ai cadaveri, a sua volta il ragazzo sentendosi osservato si sentiva estremamente a disagio, se non fosse stato per Milton, che gli teneva la mano, di sicuro se ne sarebbe andato.
A sua volta la ragazza teneva per mano anche Sammy che muoveva dolcemente i piedi, Milton in quel momento poteva dirsi serena, anche se non conosceva tutti quelli attorno a lei aveva non aveva paura.
Hope intanto si era sistemata vicino ad Alexander, sfiorandogli la mano per dargli conforto, lui di tanto in tanto guardava Khal e temeva si sentisse in colpa per ciò che era successo, la verità era che lo stava facendo solo per assicurarsi non iniziasse ad uccidere qualcuno all'improvviso. Certo era un ipotesi improbabile ma fino a quando non fossero tornati a casa non avrebbe potuto allontanarsi da quella situazione, fortunatamente aveva Hope accanto a sé.
Anche Lighneers e Zell lo tenevano d'occhio, la sua reazione non li aveva convinti quindi non avrebbero lasciato agisse come voleva.
Tra gli sguardi più irati c'erano quelli che si scambiavano Astral e Seraph, avevano delle opinioni così discordanti che era un miracolo non si stessero fulminando a vicenda.
Lacie accanto stava cercando di pensare a qualcosa per calmarli.
-Nya qualcuno di voi conosce una bella canzone nya?-
-Io.-
Rispose subito Ailea alzando la mano e sorridendo leggermente, la musica le piaceva molto quindi anche se era sottosopra per via dei farmaci e per il resto non volle tirarsi indietro, dopotutto grazie a Zell non stava nemmeno così male da non poterlo sopportare.
-Si nya Ailea cantaci qualcosa!-
Appoggiandosi al muro e battendo il tempo con le mani la ragazza iniziò a cantare.
-There was a time when I was alone. Nowhere to go and no place to call home.
My only friend was the man in the Moon, and even, sometimes, he would go away, too...
Then one night, as I closed my eyes, I saw a shadow flying high.
He came to me with the sweetest smile, told me he wanted to talk for a while...
He said, "Peter Pan, that's what they call me, I promise that you'll never be lonely".
And ever since that day, I am a Lost Boy from Neverland.
Usually hanging out with Peter Pan, and when we're bored, we play in the woods.
Always on the run from Captain Hook.
"Run, run, Lost Boy", they say to me "Away from all of reality".
Neverland is home to Lost Boys like me, and Lost Boys like me are free.
Neverland is home to Lost Boys like me, and Lost Boys like me are free.
He sprinkled me in pixie dust and told me to believe.
Believe in him and believe in me...
Together, we will fly away in a cloud of green, to your beautiful destiny.
As we soared above the town that never loved me, I realized I finally had a family.
Soon enough, we reached Neverland, peacefully, my feet hit the sand.
And ever since that day, I am a Lost Boy from Neverland.
Usually hanging out with Peter Pan, and when we're bored, we play in the woods.
Always on the run from Captain Hook.
"Run, run, Lost Boy", they say to me "Away from all of reality".
Neverland is home to Lost Boys like me, and Lost Boys like me are free.
Neverland is home to Lost Boys like me, and Lost Boys like me are free.
Peter Pan, Tinker Bell, Wendy Darling, even Captain Hook, you are my perfect storybook.
Neverland, I love you so. You are now my home sweet home.
Forever a Lost Boy at last...
Peter Pan, Tinker Bell, Wendy Darling, even Captain Hook, you are my perfect storybook.
Neverland, I love you so...
You are now my home sweet home.
Forever a Lost Boy at last, and for always, I will say...
I am a Lost Boy from Neverland usually hanging out with Peter Pan.
And when we're bored, we play in the woods, always on the run from Captain Hook.
"Run, run, Lost Boy", they say to me, "Away from all of reality".
Neverland is home to Lost Boys like me, and Lost Boys like me are free.
Neverland is home to Lost Boys like me, and Lost Boys like me are free...-
 
 
 
(https://www.youtube.com/watch?v=zYWfkiV4EyM)
 
   
 
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