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Autore: Shine Mizuki    11/06/2009    4 recensioni
Estate: sole, mare, divertimento, amori… peccato sia finita e bisogni tornare a scuola, quel luogo che per alcuni è fonte di saggezza, per altri un edificio dove recludere poveri ed ingenui (???) adolescenti, dove adulti impazziti cercano di impartire insegnamenti a destra e manca.
Un ragazzo dai capelli rosso fuoco e gli occhi di smeraldo sbuffava ogni due secondi, mentre un altro accanto a lui, capelli argentei dai riflessi azzurrini, gli occhi acquamarina, aveva un’espressione neutra, le mani in tasca.
All’ennesimo sbuffo del rosso, l’argenteo alzò un sopracciglio
«Finirai quando varcherai il cancello?»
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Why Yes!~Cap.1

Noticine di introduzione: mi ero ripromessa di non dirlo, ma...che emozione! Sto pubblicando la mia primissima fanfiction! Per di più su un videogioco che adoro *_*!
Prima cosa che dico sempre: commenti, consigli e critiche (in qualche modo bisogna migliorare!) sono sempre ben accetti, offese o critiche senza un perchè no!
Alluora, parliamo di rating, avvertimenti e personaggi: ho messo arancione dato che non so quanto in là faro spingere i personaggi nei rapporti, ma per evitare danni a giovani menti, ho optato per eccesso ù.ù Poooi: nella storia ci saranno prevalentemente coppie yaoi, ma anche etero, la storia è ambientata da qualche parte in Giappone nei pressi di Tokyo; inoltre: ho messo OCC dato che 1. non conosco affondo i caratteri di vari personaggi 2.ad altri li cambierò un po' (non si capirà chi mi sta antipatico per niente XD ); è un po' cross-over perchè *rullo di tamburi* ci sono dei personaggi di FF che non compaiono in KH (che grande rivelazione =_=!); ci saranno due personaggi inventati dalla sottoscritta che agiranno all'interno della storia (più i vari genitori dei personaggi, ma si vedranno di striscio)! Ora, piccolo avvertimento: un personaggio riporta il mio nickname solo perchè io non ho fantasia con i nomi XD io non c'entro niente nella storia °w°!
Ok, spero vi piaccia e possa allietare dei piccoli spazi di noia, se ne avete!



Capitolo 1 – S'inizia di nuovo
Estate: sole, mare, divertimento, amori… peccato sia finita e bisogni tornare a scuola, quel luogo che per alcuni è fonte di saggezza, per altri un edificio dove recludere poveri ed ingenui (???) adolescenti, dove adulti impazziti cercano di impartire insegnamenti a destra e manca.
Un ragazzo dai capelli rosso fuoco e gli occhi di smeraldo sbuffava ogni due secondi, mentre un altro accanto a lui, capelli argentei dai riflessi azzurrini, gli occhi acquamarina, aveva un’espressione neutra, le mani in tasca.
All’ennesimo sbuffo del rosso, l’argenteo alzò un sopracciglio
«Finirai quando varcherai il cancello?»
«Finirò quando inizieranno nuovamente le vacanze d’estate! Perché esiste la scuola? Chi è quel cinico che ha osato crearla?!»
«Dovrebbe essere un greco. Se riesci a creare una macchina del tempo, potresti riuscire a eliminarlo»
«…troppo complicato e lungo! Se mai ci riuscissi, sarei troppo vecchio e avrei fatto comunque la scuola»
«Avresti comunque “salvato” dei poveri innocenti! E poi tu non vai male, quindi non ti lamentare»
«Tralasciando il tono sarcastico che hai usato…Parli proprio tu, Mr.Cocco dei prof! L’essere perfetto perfettissimo in qualunque cosa lui faccia *coff* tranne cucinare, stirare, fare la lavatrice, ecc *coff*»
«Lo capisco da solo che faccio schifo nei lavori domestici, grazie!»
«E-ehm! Coooomunque, dicevo… amato dalle ragazze e preso a modello dai ragazzi!»
L’argenteo sghignazzò. Era vero quello che l’amico aveva detto: era uno studente modello (anche se anche lui faceva casino, ogni tanto!), popolare e famoso anche fuori città grazie al fatto che faceva sia il cantante, sia il modello; il padre era un magnate della finanza e la madre, dopo essere stata una modella anche lei, una famosa stilista.
Anche il rosso non era da meno però: batterista dell’argenteo e seconda voce, attore protagonista o co-protagonista in cinque film, padre regista e madre pittrice.
I due ragazzi erano migliori amici, ma si vedevano come fratelli da quanto era forte il loro legame.
Compiuti entrambi 16 anni avevano deciso di andare a vivere da soli e, sotto condizione dei genitori, insieme; ma non avevano rinunciato al loro abituale e lussuoso stile di vita, infatti vivevano in una super villa che avevano progettato e si erano fatti costruire apposta tutta per loro, con spiaggia privata e divertimento all’ordine del giorno. Ma in quell’enorme casa ci viveva anche qualcun altro
«Onii-chaaaaan!¹»
L’argenteo si girò, un sorriso appena accennato sulle labbra, gli occhi chiusi, le braccia aperte per accogliere la ragazza che pochi secondi dopo vi si sarebbe buttata dentro. 3, 2, 1…1…1… un improvviso spostamento d’aria gli fece aprire gli occhi e girarsi: la sua adorata sorellina era letteralmente saltata in braccio al rosso ed ora si strusciavano reciprocamente una guancia contro l’altra, con espressioni kawaii²
«Hei!»
«Ciao fratellone!»
«Mi sento ferito nel profondo!»
«Ma che fratellone geloso ho!»
La ragazza scese dalle braccia del rosso e diede un bacio sulla guancia dell’argenteo, il quale la abbracciò con tenerezza
«Certo che sono geloso con una sorellina carina come te!»
«Hehe~❤»
La sorella minore dell’argenteo, ormai sorella “acquisita” del rosso, aveva i capelli castano scuro o come diceva il fratello, “capelli d’ebano”, un ciuffo-frangetta le partiva in corrispondenza della pupilla sinistra e le arrivava un po’ prima dell’orecchio destro, il resto dei capelli era in due lunghi codini legati da altrettanti nastri.
Ridendo cominciò a correre in direzione della scuola, facendo sospirare i due poveri disgraziati che dovevano sopportare tale vivacità sin dalla mattina.
La ragazza era a quasi 10 metri dal cancello della scuola quando si sentì tirare per il colletto e si ritrovò con il sedere a terra dietro un cespuglio, con i due ragazzi accucciati davanti a lei
«Povera divisa(sporcata!) e povero sedere(dolorante!)! Cattivi è.é!»
«Tu non puoi capire! Per te è solo il primo giorno del primo anno!» le urlò in faccia il rosso gesticolando come un pazzo, con l’espressione di chi sta per essere ucciso
«Eh?»
L’argenteo mise le mani sulle spalle della sorella, un’espressione serissima
«Ascoltami attentamente: appena io e l’indemoniato qui presente varcheremo quella soglia sarà l’inferno! L’unica cosa che puoi fare per salvarti è CORRERE!»
«Va beeeene…?»
I tre uscirono dal cespuglio e una volta varcata la linea del cancello
«Kyaaaaaa! Rikuuuuu! Axeeeel!»
«SCAPPA!» urlarono i due ragazzi, più rivolti a se stessi che alla ragazza, ma questa sorrideva, finché le fangirls non furono a circa un metro di distanza, Axel e Riku che non volevano altro che fuggire, allora usò una delle sue “terribili tecniche”: sguardo assassino assetato di sangue!
La mandria di ragazza infervorate, dopo aver guardato quella dallo sguardo assassino davanti a loro, fecero qualche passo in dietro e si dispersero nel cortile d’ingresso.
«Spero che ora non mi detestino e mi evitino tutti۵» disse la sorellina di Riku. Il ragazzo le rispose con un sorriso e scompigliandole i capelli con una mano. Axel prese parola
«Sta attenta a non farti usare per arrivare a noi piuttosto»
«La crudeltà dei fan۵» rispose la ragazza «Bhè, io vado in classe e…» si girò verso Riku «sì, riuscirò a trovare la classe senza perdermi e…» guardando Axel «se c’è qualche ragazzo che mi guarda o mi segue come un maniaco e si avvicina troppo, urlo e gli do un calcio negli zibidei» il rosso sorrise e annuì soddisfatto «Ora vado, bye!»
«Shine!» la chiamò il fratello. La ragazza si fermò di botto si girò molto lentamente. Che poteva aver fatto in appena cinque metri?
«Si?»
«Buon primo giorno di liceo!»
La ragazza sorrise raggiante, tornò dagli altri due e schioccò un bacio sulla guancia a entrambi, per poi tornare sui suoi passi.
«E adesso cominciamo a correre anche noi» disse Axel alludendo ai fan che si avvicinavano pericolosamente.




«Che macello! Però almeno non ci si annoia, eh?» disse un brunetto dai capelli sparati ad un biondino vicino a lui, molto simile all’altro «Se non veniamo schiacciati prima da un’orda di ragazzine strillanti!» rispose sarcastico. Il brunetto rise sotto lo sguardo della’altro.
I due cominciarono a guardarsi attorno inquieti perché si sentivano osservati e non avevano torto: molte ragazze, in pratica tutte primine, si erano voltate a guardarli quando questi avevano varcato il cancello. Ma il brunetto scosse la testa facendo oscillare i ciuffi della sua buffa capigliatura, pensando che il fatto di sentirsi osservato fosse solo una sensazione. Così prese il gemello per mano e lo trascinò saltellante all’interno dell’edificio. Il biondino rassegnato all’ingenuità del fratello si fece trascinare, senza però che gli scappasse un sorriso.
«Sora, stai buono…» rimproverò il biondo
«E dai, Roxy! Su con la vita! E’ il primo giorno di scuola!»
«Evviva! Questo si che mi mette di buon umore!» disse nuovamente sarcastico il biondino con gli occhi al cielo
«Sempre ottimista, eh?»
Roxas si fermò di botto, trattenendo Sora
«Che c’è?» gli chiese il fratello
«La nostra classe è questa» gli rispose, indicando il cartello sopra la porta
«Aula 002» Sora abbassò la testa su un foglio con gli orari attaccato alla porta «1° e 2° ora I B»
«Sora hai imparato a leggere!»
Sora guardò Roxas con i suoi occhioni azzurri completamente spalancati, per poi spintonarlo un po’ e fargli la linguaccia. Il fratello per risposta si mise a ridere, con un Sora ancora più sconcertato. Appena la risata finì, Roxas prese per il polso il fratello con il broncio e insieme entrarono nella classe.




Aula 010~1° ora~II A. Il delirio più totale si era impossessato della classe dato che, dopo aver aspettato per dieci minuti abbastanza tranquilli, il professore non si era ancora fatto vedere.
Un ragazzo dai capelli biondo cenere, a spazzola, gli occhi verdi-azzurri, faceva più casino di tutti, cantando a squarciagola qualunque cosa gli venisse in mente, dall’ultimo successo della sua band preferita alla canzoncina della pubblicità di “caramelle con tante vitamine!”. Vicino a lui un ragazzo dai capelli indaco, gli occhi blu, un ciuffo un “po’” emo che gli copriva la metà destra del volto, aveva ormai le lacrime agli occhi per quanto aveva riso guardando il compagno.
La porta si aprì, facendo entrare Axel e Riku, che non riuscirono a fare il secondo passo all’interno dell’aula che furono travolti dai loro compagni e amici, che li strapazzarono finché i loro capelli non assomigliarono ad una pettinatura afro. Furono salvati dal ragazzo dai capelli a spazzola e quello col ciuffo emo che tirarono fuori gli altri due dalla mischia
«DemDem e Zexy-emo! Sembra un’eternità dall’ultima volta che vi ho visti!» li salutò Axel
«Uno: non sono emo, mi piace lo stile! Secondo: ci siamo visti l’altro ieri»
«Appunto! E’ un sacco di tempo»
«Axel ha ragione! Sono passate ben più di 12 ore!»
«Vedi Zexy! Anche Demyx lo dice!»
«Riku, come fai a sopportarlo 24 ore su 24?»
«Ti dirò Zexion, i tappi per le orecchie e lo yoga fanno miracoli!»
Mentre i quattro discutevano allegramente entrarono in classe un ragazzo dai capelli rosa e un altro con i capelli azzurri
«Axy! Ammore! Dammi un bacino!»
«Marluxia sappi che porto sempre con me lo spray al peperoncino!»
«Sempre previdente contro i fan! Bravo Axel! Sempre pronto! La tua guardia del corpo non può sempre prendersi cura di te!»
«E dovresti essere tu la mia guardia del corpo?»
«No no! E’ Saix, vero?»
«Per me può anche investirlo un tir»
«Sono sempre felice di sapere quanto mi vuoi bene!»
Un rumore spaccatimpani fece tacere la classe che si girò in direzione della provenienza del suono: un uomo che sembrava un armadio a due ante, due basette enormi e i capelli rasta, in una mano una teca, un quaderno, un astuccio e un registro, nell’altra la trombetta causa dell’assordante suono. I ragazzi si guardarono negli occhi e un pensiero comune attraversò la classe: quell’uomo sulla porta era il professore responsabile della classe e lo sarebbe stato per tutto l’anno! Tradotto per loro: colui che più di tutti sarà influente sulla nostra carriera scolastica quest’anno! A una velocità impressionante gli studenti misero a posto il casino che avevano e si sedettero come angioletti nei loro banchi
«Salve a tutti! Sono Xaldin, il vostro responsabile di classe per quest’anno! Prevedo che andremo molto d’accordo *ghigno malefico che fa tremare gli studenti*! E ora procediamo con l’appello».




Alla fine del capitolo:
1.Onii-chan: fratello maggiore (il "chan" sottintende affettuosità e familiarità verso la persona con cui la si usa)
2.kawaii: carino (il termine "puccio" specifica meglio X3, lol)
Il racconto è scritto sotto vari punti di vista in terza persona e al passato, ma dal prossimo capitolo saranno in prima persona presente (evviva l'analisi grammaticale XD), tranne poche eccezioni!
Ditemi che vi è sembrato, se c'è qualcosa da migliorare, ecc...! Spero davvero che questo primo capitolo vi abbia dato una buona impressione ^^

  
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