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Autore: MorganaRoisinDubh81    05/06/2017    4 recensioni
Giornata piovosa, la mente va...
piccolo esperimento con annesse alcune mie passioni
spero vi piaccia
besos
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il bacio

 
 
Io ed Oliver ci siamo baciati molte volte.

 
Baci a stampo dati per caso per far sentire all’altro che ci sei, qualunque cosa accada.
Baci ad ali di farfalla. Un lieve contatto, quasi ad accarezzarsi.

Baci profondi.
Dove ci toglievamo il fiato a vicenda. Come se il respiro di uno dipendesse dall’altro e viceversa. Ma ancora non mi aveva dato il “bacio”.

 
Quel bacio che ti fa formicolare dalla testa ai piedi, dove senti le farfalle nello stomaco e dove il tuo cuore batte talmente forte che ho paura che esca dal petto.
E arriva quando meno te lo aspetti. Quando non ci pensi più.

Quando hai perduto le speranze.


 
Covo. Notte.

Pioveva talmente forte e tanto questa notte che avevo timore per lui. Lui, che come sempre mi aveva rassicurato che non sarebbe mai successo nulla.

“Overwatch, nessun movimento?” “No, nessuno. Anche i criminali stanno all’asciutto con questo diluvio” lo sento sorridere sommessamente attraverso l’auricolare. “Stupido” “Ti amo anch’io tesoro”

Non sarebbe tornato, ci saremo rivisti al loft direttamente. Mi toccava bagnarmi tutta!
Non trovai parcheggio al solito posto quindi, mi sarebbe toccata una bella corsa sotto l’acqua. Ma perché non mi sono portata l’ombrello?

 
Sento un imprecazione colorita e mi affaccio dal vicolo dove ho parcheggiato la moto. Sorrido. Si sta bagnando tutta e tiene in mano una scarpa con il tacco rotto.

Povera la mia Lis!

 
Ho voglia di gridare!! Le mie scarpe e… sono fradicia!!

Non ho più i piedi a terra, qualcuno mi solleva dalla strada, stavano quasi pr investirmi e mi ritrovo contro un muro e un muro di muscoli. Muscoli rivestiti di pelle che mi fanno da scudo.

“Oliver…” “Stai attenta, Overwatch”

Le sue mani sulle mie spalle e le dita serrano la pelle della giacca “Mi hai lasciato senza ombrello e mi sono bagnata tutta” “Vediamo cosa posso fare per scaldarti”


 
Un bacio.
Si china verso di me e mi alzo sulle punte.

Un bacio.
Le sue mani stringono le mie spalle e le mie, le falde del suo cappuccio.

Un bacio.
Labbra contro labbra. Premono. Si schiudono naturalmente.

Un bacio.
Sento le farfalle nello stomaco, il cuore che batte all’impazzata.

Un bacio.
Lingue che si cercano subito. Si accarezzano con venerazione. Dolce.


Un bacio.
 
Profondo. Ti sento. In me.
Il battito del tuo cuore è il mio così come il tuo respiro.

Un bacio. Un solo bacio.
A kiss. Un bisou.

Un bacio.

 
Il bacio che mi aspettavo. Che volevo.
Il bacio che volevo. Che mi aspettavo.

 
E l’azione si sposta in casa.
Non abbiamo mai smesso di baciarci.
 

Il pavimento è disseminato dai nostri indumenti. La giacca del costume, la faretra e l’arco. La mia giacca, le scarpe, la camicetta. I guanti, gli stivali, la maschera e la maglia. La gonna e i pantaloni. La biancheria intima.

Il letto nell’oscurità e fuori continua a piovere. Lampi e tuoni e caldo in quel letto.
Spalle larghe, mani piccole ancorate ad esse. L’uomo che si muove sulla donna, movimenti delle lenzuola.

 
“Da mi basia mille, deinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum…”

 
gemiti della donna per quello che sta facendo l’uomo al suo corpo.
“deinde usque altera mille, deinde centum”

 
Bacia la sua bocca e la pelle che si arrossa per le sue sollecitazioni e si muove strappandole anche quell’ultimo barlume di lucidità. Volendo il suo piacere.

Anelandolo. Bramandolo.

 
Prendo il tuo piacere e tremo.
Le tue mani mi accarezzano, mi guardi. Ti guardo. E ci perdiamo.
Mi perdo.

 
“Sono tua. Solo tua”

“Tocchi le mie labbra con la punta delle tue dita. Tocchi il mio mondo e lo mandi in frantumi.
Chi sei? cosa sei?”

 
Tu sei il mio unico vero amore.
Il mio Destino. Tutto.
Ebbi quel bacio. Ebbi lui.

E mi asciugò con il suo corpo.

 
Al diavolo di tacchi!!
 
Chissà perché, io non ho più paura. Non ho paura di nulla.


 
 
Who wants to live forever?

 
There's no time for us
There's no place for us
What is this thing that builds our dreams,
Yet slips away from us?

Who wants to live forever?
Who wants to live forever?
Oh, oh.

There's no chance for us
It's all decided for us
This world has only one sweet moment set aside for us

Who wants to live forever?
Who wants to live forever?
Oh, oh.

Who dares to love forever?
Oh, oh, when love must die

But touch my tears, with your lips
Touch my world, with your fingertips.

And we can have forever
And we can love forever
Forever is our today

Who wants to live forever?
Who wants to live forever?
Forever is our today

Who lives forever anyway?

 
Non c’'è tempo per noi, 
Non c’'è spazio per noi
Cos’'è che costruisce i nostri sogni, eppure ora scorre via

Chi vuol vivere per sempre
Chi vuol vivere per sempre?
Oh ooo oh
Non abbiamo scelta, 
Il nostro destino è già stato deciso
Questo mondo ha un solo dolce momento messo da parte per noi

Chi vuol vivere per sempre
Chi vuol vivere per sempre?
Ooh
Chi desidera amare per sempre?…
Quando l’amore deve morire

Ma tocca le mie lacrime con le tue labbra, 
Tocca il mio mondo con la punta delle tue dita
E potremo avere per sempre
E potremo amare per sempre
L’'eternità è il nostro presente

Chi vuol vivere per sempre
Chi vuol vivere per sempre?
L’'eternità è il nostro presente…
Ma chi aspetta in eterno?


 
Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.

Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.

Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.

E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso

per un numero di baci così alto.


 
Vivamus, mea Lesbia, atque amemus

Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,
rumoresque senum severiorum
omnes unius aestimemus assis.

Soles occidere et redire possunt:
nobis cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda.

Da mi basia mille, deinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum,

Dein, cum milia multa fecerimus,

conturbabimus illa, ne sciamus,
aut ne quis malus invidere possit,
cum tantum sciat esse basiorum.



Gaio Valerio Catullo


 
Ciao a tutti!


Ecco il regalino, una cosetta così in questa giornata uggiosa, piovosa… amo la pioggia ed ecco il risultato. Come amo i Queen e questa poesia di Catullo che ho imparato ad amare leggendo i libri del ciclo La straniera.

Grazie a chi vorrà lasciare una recensione

 
Besitos
 
   
 
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