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Autore: Sarastar88    07/06/2017    6 recensioni
Uno spin-off della mia fan fiction "Against fate". Alla fine del capitolo 15 troviamo Usagi che regala a Seiya un quaderno dove riporta le pagine del suo diario, dal loro primo incontro fino alla famosa sera sul tetto della scuola, dove lui le chiede "Non vuoi che sia io ad aiutarti?".
Quali erano i pensieri della nostra testolina buffa sul bel rockettaro? Era veramente così indifferente al suo fascino come voleva fargli credere?
Per scoprirlo non vi resta che leggere questa breve storia.
Genere: Fantasy, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi, Seiya/Usagi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Gender Bender | Contesto: Quinta serie
Capitoli:
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Caro diario,
Sono passate alcune settimane dalla partenza del mio Mamoru e dall’arrivo dei fratelli Kou nella nostra scuola. Come ben sai, inizialmente non sopportavo quello sbruffone di Seiya, ma col tempo ho iniziato a tollerarlo, finché non diventammo amici. Ci capitava di ridere alle stesse battute o di chiacchierare tranquillamente, ma il più delle volte ci stuzzicavamo a vicenda, litigando come due bambini. Lui si divertiva a prendermi in giro e io gli rispondevo a tono; peccato che entrambi volessimo sempre avere l’ultima parola.
Eravamo molto simili sotto certi punti di vista; golosi, ingenui, immaturi e testardi.
Oggi ho assistito, insieme alle mie amiche, alle prove del musical dei Three Lights e alla ramanzina della coreografa nei confronti di Seiya. Mi si è stretto il cuore nel sentire quelle parole così velenose nei suoi confronti. Lo consideravo ancora un po’ antipatico e altezzoso, ma ci metteva impegno e passione nel suo lavoro; non poteva dirgli che non era un professionista.
Scoprimmo che la coreografa, Cinzia, era la sorella gemella di suor Marta, una monaca della scuola privata di Rei. Decidemmo che il giorno seguente saremmo andati, Seiya e io, a parlarle, cercando dei consigli per capire il comportamento della sorella.

 

Caro diario,
Come ti avevo accennato, oggi Seiya e io siamo andati a parlare con suor Marta, la sorella di Cinzia. In realtà mi sono limitata ad accompagnarlo, aspettandolo fuori dalla chiesetta.
Ovviamente provai a origliare la conversazione, ma con scarsi risultati. Erano troppo lontani per riuscire a sentire quello che dicevano ed entrare in un luogo sacro, solo per la mia malsana curiosità, non mi sembrò il caso.
Una volta terminato l’incontro mi riaccompagnò a casa, raccontandomi ciò che si erano detti.
Era decisamente più motivato a impegnarsi e a dare il massimo. Sembrava avesse una luce diversa negli occhi, come se stesse pensando a qualcosa che nasceva dal profondo del suo cuore.
Mi lasciò leggermente stranita quando mi chiese se avessi un fidanzato, invitandolo poi al musical.
Non mi ha turbata la domanda di per sé, ma come mi sono sentita a parlare di lui con Seiya. Non so spiegarti neppure io il perché di quel fastidio sinceramente.
Era la prima volta che lui mi poneva una domanda sul mio “privato”.
Dopo che se ne andò decisi di seguirlo, assistendo alle prove dello spettacolo. Rimasi meravigliata dalla passione che mise in quei passi di danza, rivedendo nuovamente quella luce nei suoi occhi. Peccato che quella insopportabile di Rei mi trascinò fuori dallo studio, tirandomi per un orecchio e “invitandomi” a tornare a casa a studiare per il compito in classe del giorno seguente.
Quella ragazza sapeva essere una vera rompi scatole quando ci si metteva!


Caro diario,
Sono passati già due mesi dall’arrivo di Seiya, Yaten e Taiki nella nostra scuola. Ormai eravamo diventati tutti amici e passavamo molto tempo insieme… Con Seiya soprattutto.
E pensare che inizialmente non lo sopportavo… Sono contenta di essermi ricreduta! Nonostante i continui battibecchi quel ragazzo era simpatico e gentile; sotto la sua corazza da presuntuoso nascondeva un grande cuore che mostrava solo a poche fortunate. Passare del tempo con lui mi faceva sentire un po’ meno sola.
Ma passiamo a noi e a quello che è successo questa sera: I Three Lights si sono esibiti in concerto con la mia amica violinista Michiru.
I biglietti erano andati sold out nel giro di poche ore, ma fortunatamente lei e Haruka ne avevano tenuti alcuni da parte per noi, così ce li regalarono.
Ti ricordi quando ti dissi che ero la detentrice del “mainagioia”? Bene, perché ora potevo evidenziarlo o addirittura scriverci un libro sulla mia grande sfortuna e sono sicura che avrei venduto numerosissime coppie, diventando ricca e famosa.
Cosa poteva succedere a una sbadata, ritardataria e con scarso senso dell’orientamento come la sottoscritta? Ovviamente di sbagliare autobus e finire chissà dove. Tokyo non era proprio un paesino di campagna.
Quando arrivai al parco, il concerto era già terminato e i tecnici stavano smontando il palco.
L’unica fortuna che ebbi quella sera fu di imbattermi in Haruka che stava andando in camerino dalla sua Michiru, così da unirmi a lei e poter almeno salutare la mia amica. Trovammo Michiru e Seiya troppo vicini per i gusti della mia gelosissima amica Haruka, che si avvicinò a lui in maniera aggressiva, fulminandolo con lo sguardo. Quel dongiovanni aveva posato gli occhi sulla preda sbagliata.
Seiya usci dal camerino, invitandomi ad andare a trovarlo dopo aver salutato le due ragazze, sempre con il suo immancabile sorriso sghembo da arrogante. Un giorno o l’altro qualcuno lo avrebbe preso a pugni in faccia.
Decisi di lasciare sole le mie amiche, in modo da potersi chiarire liberamente, così raggiunsi il rockettaro, ammonendolo per il suo comportamento con Michiru.
Beh, sai cosa pensò quel cretino? Che fossi gelosa.
Io, gelosa di lui? Mai nella vita potrei essere infastidita dal suo approcciarsi con le ragazze!
Gli feci capire che Haruka e Michiru erano una coppia, ed essendo loro amica non volevo ci fossero problemi. Come al solito ci stuzzicammo verbalmente, finché non mi disse che secondo lui io avevo una cotta, ma non volevo ammetterlo. Il suo ego deve essere stato pompato decisamente sopra ogni limite possibile e immaginabile.
In quale universo parallelo io potrei perdere la testa per quel rockettaro di quinta categoria?
Quella sua affermazione mi stupì a tal punto da farmi ruzzolare giù dalle scale, insieme al direttore d’orchestra, un vecchio signore dal volto gentile. Mi fa ancora male la testa per quella caduta.
Seiya ci presentò, indicandomi come la sua ragazza, irritandomi per l’ennesima volta. Ma come gli venivano queste idee? Era il solito screanzato.
Poco dopo quel povero vecchietto venne attaccato dal nemico, ma con l’aiuto delle Sailor Starlight riuscii a salvarlo. Eravamo sul punto di stringere un accordo, ma Uranus attaccò la Star Fighter, costringendole ad allontanarsi. Mi sentivo legata a quelle ragazze, alla mora soprattutto. Forse perché entrambe eravamo le leader del nostro gruppo o forse perché nei suoi occhi trovavo qualcosa che mi infondeva sicurezza e un senso di famigliarità. Erano due pozze blu color del mare, luminosi e gentili. Avrei tanto voluto collaborare con esse e scoprire la loro vera identità. Secondo te sarà possibile in futuro?


Caro diario,
Non crederai mai a cosa è successo questo pomeriggio dopo la scuola.
Seiya mi ha invitato a passare la domenica sola con lui, ti rendi conto? Più che invitato direi OBBLIGATO, visto che non ha voluto sentire ragioni, nonostante io avessi detto più volte di no. Come se non bastasse, pure Ami ha assistito alla scena e ha pensato che io e Seiya avessimo un appuntamento. Beh, ma tanto io non ci esco con lui, è fuori discussione! Non vorrei che si facesse strane idee quel rockettaro. Io sono fidanzata e fedele al proprio ragazzo, nonostante lui non si degni di farsi sentire da mesi. Voglio bene a Seiya, lo considero un amico, ma niente di più, quindi perché dovrei uscirci insieme? È fuori questione! Io domani me ne resterò a casa a dormire, leggere i fumetti e mangiare dolci.


Caro diario,
Oggi ho passato una bellissima, anche se strana, giornata con il mio amico Seiya, il leader dei Three Lights. Abbiamo fatto il viaggio senza parlarci per paura che qualche fan riconoscesse la sua voce. Siamo stati allo zoo e abbiamo visto alcuni animali che erano molto buffi; altri invece mi fecero accapponare la pelle.
Entrambi eravamo terrorizzati sulle montagne russe e nella casa degli orrori, tanto da stringerci l’uno all’altra mentre urlavamo. È stato così normale per me abbracciarlo mentre avevo paura… Appena pensai lucidamente però mi staccai in completo imbarazzo; non so perché, ma cingerlo mi diede serenità.
Con grande maestria vinse il bellissimo portachiavi con un orsetto rosa che gli avevo chiesto di prendermi; pensai che me l’avrebbe donato, ma invece lo attaccò alla sua maglia, facendomi innervosire come al solito. Quel ragazzo era simpatico, ma il più delle volte era odioso!
Il giro sulla ruota panoramica è stato molto strano e quasi… intimo. Scherzando gli dissi che se un paparazzo ci avesse visto, avrebbe potuto scrivere che ero la sua nuova fiamma, rischiando così di creare dei pettegolezzi sulla sua persona. Scoppiai a ridere finché non mi rispose, lasciandomi interdetta.
“Non me ne importa niente” disse in un modo che non seppi neanche io come spiegare; mi sentii strana ed emozionata allo stesso momento, provai anche un po’ d’imbarazzo. Mi chiese poi di Mamoru…
Mio caro diario solo tu sai la sofferenza che ho nel cuore da quando lui è partito. Scrivergli ogni giorno e non ricevere mai una sua risposta era veramente straziante. Cercavo sempre di farmi forza davanti alle mie amiche, ma quando ero sola mi lasciavo andare a pianti disperati, con i pensieri più bui che la mia mente potesse partorire… Non so perché, ma mi venne spontaneo raccontare anche a lui di questa situazione, forse per poter sfogare a parole la mia tristezza o forse perché con Seiya sentivo di poter essere sincera, almeno sulla mia vita come Usagi.
Alla sua domanda “sei sicura che non ti abbia dimenticata?” Una parte di me si spezzò in mille pezzi. Aveva pronunciato quelle parole che io tanto temevo di dire ad alta voce. Cercai di ricompormi, ripensando a tutto quello che Mamoru aveva fatto in quegli anni per me, per darmi la forza di non dubitare del suo amore. Gli dissi che ero sicura del suo amore per me, che era un amore speciale che non sarebbe mai finito. A dirti tutta la verità cercavo di credere anche io alle mie parole, visti i dubbi che mi attanagliavano tutti i giorni.
Per tirarmi su di morale mi portò in una discoteca. Era la prima volta che ci andavo ed ero su di giri! Quando poi mi portò in una sala privata iniziai ad avvampare… Il pensiero di me e lui da soli mi rese nervosa e mi fece contorcere lo stomaco. Che ridere però quando pensai volesse baciarmi e invece voleva solo ordinare da bere al telefono… ahahaha!
Però, se devo essere completamente sincera, guardare le sue labbra avvicinarsi mi fece martellare il cuore, come non succedeva da tempo. Probabilmente era colpa della tensione dovuta alla situazione equivoca.
Ballare a ritmo di musica è stato divertente e piacevole; stavo finalmente dimenticando tutti i pensieri negativi, finché le luci non si spensero improvvisamente. In quel momento mi spaventati, ma poi sentii improvvisamente il suo braccio sulla spalla per cingermi al suo petto e proteggermi. Un gesto spontaneo, non calcolato, come se per lui fossi preziosa e dovesse difendermi. Ascoltai il suo cuore battere irregolarmente mentre mi stringeva a sé, provocandomi una sensazione di pace mista a qualcos’altro.
Forse ammirazione per il coraggio di pararsi con il suo corpo davanti al mio per difendermi dal nemico… Non sapeva a cosa andava incontro, ma il suo unico pensiero era quello che io mi salvassi, infatti mi face uscire da quella sala, dandomi così la possibilità di trasformarmi in Sailor Moon.
Quando rientrai nella sala, di Seiya non c’era traccia, c’era solo il suo portachiavi a terra.
L’idea che potesse avergli fatto del male mi gelò il sangue, facendomi salire la bile in gola. Ero disperata e terrorizzata… Non volevo perderlo!
Le parole di Sailor Star Fighter “non preoccuparti è salvo” mi fecero tornare a respirare nuovamente.
Dopo aver sciolto la trasformazione, e con il portachiavi nella mano, uscii a cercare Seiya, trovandolo all’esterno del locale ad aspettarmi. Vederlo sano e salvo mi rese inspiegabilmente felice.
Mi regalò l’orsetto e poi rimase qualche minuto a fissarmi creandomi nuovamente imbarazzo e palpitazioni.
Caro diario e se Seiya si stesse innamorando di me? Perché Mamoru non era qui ad aiutarmi, impedendo che potesse succedere?
   
 
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