Questa fanfiction parla di come Matt riveli a Mello i suoi sentimenti per lui.
Nel primo capitolo i due sono in un lago, e così inizia la rivelazione...
(scusate per il monoblocco)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Il sole pomeridiano risplendeva sulla bionda chioma di Mello, facendola
ancor di più risaltare.
Si specchiò nella cristallina acqua, osservando il proprio
riflesso.
Rimasi lì, immobile, fissando quell'angelica figura.
Non potei fare a meno di restare ammaliato da quella dolce visione. Il
cuore mi batteva a mille.
Si girò, e, addentando una barretta di cioccolata, mi
sorrise.
Da giorni non lo vedevo così spensierato.
Evidentemente, la lontananza dalla Wammy's House gli faceva bene.
No, non era la lontananza dall'orfanotrofio, ma la lontananza da
quell'irritante palla di neve. Near.
Un fremito di disgusto mi pervase. Non l'avevo mai sopportato.
Gentilmente, mi fece cenno di avvicinarmi.
Scossi la testa. Accesi una sigaretta.
"Quella roba ti ucciderà." disse, scostandosi una lunga
ciocca di capelli dal dolce viso, accentuato da due occhi che parevano
pietre preziose incastonatevi.
"Meglio dopo che prima, no?".
Lasciò che una piccola risata fece capolino dalle sue labbra.
Era il momento giusto.
Dovevo dirlo.
O adesso, o mai.
Respirai profondamente.
Mi morsi il labbro inferiore, e osservai il cielo. Era limpido, non vi
si scorgeva nemmeno una piccola nuvola.
Feci un passo verso di lui.
Sentivo il cuore aumentare nuovamente di battito.
"Hey, qualcosa non va?" chiese.
Scossì la testa, tornandomi a concentrare su quel cielo,
azzurro come mai lo avevo visto prima.
Una marea di differenti pensieri si affollò nella mia mente:
"E se la prende male? Se non accattasse quello che provo per lui, che
fine farebbe la nostra amicizia?".
Non ci dovevo minimamente pensare. Le conseguenze sarebbero venute
dopo. Ora, l'importante era dirglielo.
Mi voltai ad osservarlo.
Conoscevo la sua vera indole, ma lì, in quel momento,
sembrava così diverso... sembrava felice.
Quel silenzio mi lacerava. Avevo bisogno di sentire la sua voce.
Iniziai dunque a parlare degli esami da poco finiti.
Notai un cambiamento nel suo sguardo. Dalla più totale
serenità, passò al risentimento.
Non mi ci volle molto per capire il perché. Sapeva che
sarebbe arrivato secondo a Near. Come sempre, d'altronde.
Anche se ultimamente si teneva tutto per sé, sapevo che
questa cosa lo faceva soffrire.
Cercando di alleggerire l'atmosfera, gli proposi un tuffo.
Accettò di buon grado.
Per nostra fortuna, nei pressi del lago vi era un negozietto che
vendeva costumi da bagno.
Dopo averli indossati, ci buttammo in acqua.
Restammo lì, giocando.
Purtroppo, presto calò la sera, costringendoci ad
abbandonare quel divertimento ed a tornare nell'orfanotrofio.
Sebbene fossimo alquanto dispiaciuti di ciò, questo non
infierì per niente sul nostro buon umore.
Decisi che solo in quel momento avrei potuto dirglielo: "Mello... io...
ti devo dire una cosa...".
Deglutii.
Pensai velocemente alle parole giuste, ma non esistevano.