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Autore: piccolestelle    08/06/2017    2 recensioni
Questa è la prima fic che pubblico qui su efp (e anche su wattpad). E' una sterek, la mia OTP
Tratto dal testo:
Gli avevano affidato quell'esserino piccolo e indifeso che si stava stringendo a lui in cerca di calore
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! 
Allora, questa parte è una cosa che ho aggiunto solo ora per poter ringraziare tutti coloro che hanno letto questo mio primo esperimento di ormai qualche anno e tutti quelli che la leggeranno (perché incredibilmente c'è ancora chi continua a leggerlo, a commentarlo e tutte quelle cose lì ed è una cosa che mi fa davvero davvero piacere soprattutto dopo abbastanza anni che l'ho pubblicata e che la storia alla fine è quello che è). 
Scrivo questo anche per dire a chi ha già letto questa storiella e che la vuole rileggere che troverà parti che sono state modificate, alcune sono state rimosse, altre aggiunte, ma che alla fine sono comunque parti minime. Dopo tanto tempo ho ripreso questa cosetta in mano, l'ho riletta velocemente e altrettanto velocemente ho apportato le modifiche. Questo perché ovviamente io sono cresciuta, è cresciuto il mio modo di scrivere e anche questa storia aveva bisogno di farlo secondo me. Ovviamente sono consapevolissisma che sia ancora imperfetta, che abbia ancora tanti difetti, tanti errori e che in là potrà essere ulteriormente migliorata, ma al momento mi piace così e spero che piacerà ancora anche a voi! In questi giorni credo che riprenderò anche l'altra storia anche se credo non ci sarà molto da cambiare visto che credo che sia una cosa un po' particolare e alla fine quello che voglio migliorare è lo stile di scrittura senza intaccare "l'anima" di quello che scrivo. Io comunque accetto ogni consiglio e ogni critica perché ovviamente anche questo mi ha fatta migliorare e quindi è tutto ben accetto per continuare a farlo! 
Detto questo, mi scuso per questa cosa infinita che ho aggiunto, ma mi sembrava giusto metterla.
Vi lascio alla lettura, grazie ancora a tutti!!!









 

Derek entrò nel loft senza far rumore. Dal fagottino bianco tra le sue braccia proveniva un leggero e profondo respiro.
Si fermò in mezzo alla stanza mentre una serie di ricordi gli affollavano la mente assieme a molteplici domande a cui non sapeva dare risposte. 
I ricordi di ciò che era successo negli ultimi due giorni erano sfuggenti, lì nella su memoria ma impossibili da raggiungere, erano solo lo sfondo dell'unico avvenimento che Derek ricordava chiaramente di quei giorni.

La nuova minaccia che aveva colpito Beacon Hills non era più lo cosa più importante, così come tutte le strategie che il suo branco aveva pianificato, i litigi che ne erano seguiti e le morti che continuavano a crescere.
La sua mente non faceva altro che chiedersi perché avesse accettato di andare a fare ricerche fuori città accompagnato da Chris e Peter invece di rimanere a proteggere la città e il suo branco. Proprio quando i tre avevano creduto di aver finalmente trovato una pista da seguire era arrivata una chiamata da Scott che gli aveva imposto di tornare subito indietro senza dare altre spiegazioni.
Quando i tre erano arrivati nel suo loft, avevano trovato solo Lydia ad attenderli con gli occhi fissi nel vuoto e lucidi di lacrime che non aveva la forza di far cadere. 
Derek aveva sentito qualcosa rompersi dentro. 
Dopo ricordava solo che si era ritrovato con tutti i mannari del branco in un tunnel poco illuminato e che la scena che si era presentata ai loro occhi aveva fatto congelare tutti sul posto: Stiles, il ragazzo che aveva promesso di proteggere a costo della sua stessa vita, il suo compagno, riverso a terra, coperto di sangue e circondato da creature vestite di nero con mani scheletriche e senza volto.
Derek aveva lasciato che l'istinto prendesse il sopravvento sul suo corpo e si era precipitato contro le creature senza curarsi di vedere se anche gli altri si fossero mossi. 
Poi c'erano stati ringhi, ruggiti, lamenti e urla. 
Alla fine era riuscito a raggiungere Stiles.
Lo aveva spostato delicatamente dalla strana posizione in cui era e si era accorto con sollievo che respirava ancora. Oltre che stava stringendo qualcosa tra le braccia. 
Non ci aveva dato peso, aveva preso l'ammasso di stracci e l'aveva posto a terra vicino a loro, poi aveva sollevato il busto di Stiles facendogli appoggiare la testa sul suo petto.
Dopodiché i ricordi si facevano nuovamente confusi e improvvisamente era all'ospedale, accanto ad un lettino su cui giaceva Stiles ricoperto di ferite gravi.
Derek gli teneva la mano, non voleva lasciarlo. Non sapeva quanto fosse stato lì con Stiles, ma non gliene sarebbe importato finché Stiles non si fosse alzato e fosse tornato a casa con lui.
Poi ricordava solo un suono fastidioso e prolungato ed era stato trascinato a forza fuori dalla stanza.
Altri ricordi sbiaditi e lui era da Deaton con tutto il branco, nessuno escluso. Derek non ricordava niente di ciò che gli avevano detto mentre erano tutti lì, non gli importava, voleva solo tornare dal suo ragazzino. 
Alla fine erano arrivati Melissa e lo sceriffo, entrambi in lacrime, e il branco aveva iniziato a piangere, a urlare senza che lui ne capisse il motivo. Almeno fino a che lo sceriffo non lo aveva raggiunti stringendolo in un abbraccio disperato e all'improvviso la consapevolezza di ciò che era successo lo aveva raggiunto. Non aveva pianto, non ne aveva la forza, ma era caduto in ginocchio portandosi dietro l'uomo dall'odore così simile al ragazzo e il ruggito che gli era sfuggito dalla gola era stato così forte da far tremare le pareti. 
Il dolore al petto così forte da fargli credere di star per morire.

Derek aprì gli occhi che non si era reso conto di aver chiuso quando sentì il fagotto muoversi e abbassò gli occhi su di esso.
Grandi occhi d'ambra ricambiarono lo sguardo mozzandogli il respiro per l'incredibile somiglianza con quelli che aveva più amato nella sua vita. 
Il piccolo era la cosa che aveva trovato tra le braccia di Stiles, ciò che il suo compagno aveva protetto fino alla fine dalle creature oscure nonostante fosse un semplice umano.
Poche ore prima Deaton e Chris lo avevano chiamato e lo avevano obbligato a portarselo a casa. 
Gli avevano affidato quell'esserino piccolo e indifeso che si stava stringendo a lui in cerca di calore.
Istintivamente Derek se lo strinse di più addosso, non era colpa sua se alla fine le cose erano andate in quel modo e qualcuno doveva pur continuare a difenderlo: avrebbe finito quello che il suo compagno aveva iniziato a fare con quella piccola creatura. 
Il piccolo gli si fece ancora più addosso facendogli arrivare un leggero odore, anch'esso così simile a quello del suo ragazzino e Derek sentì incredibilmente un piccolo sorriso incurvargli le labbra. 
Sbarrò gli occhi quando gli sembrò di sentire una risata leggera a lui ben conosciuta e con la sensazione di un corpo più piccolo e freddo del suo appoggiarsi alla sua schiena e delle esili braccia cingerlo da dietro.
Il respiro gli si mozzò in gola quando sentì una voce sussurargli dolcemente all'orecchio un << Sourwolf >> che migliaia di volte aveva sentito uscire dalla bocca di un'unica persona.
Si guardò attorno, ma nella stanza non c'era nessuno oltre a lui e al piccolo. La sensazione di essere abbracciato era ancora lì e lo rassicurava.
Abbassò nuovamente gli occhi sull'esserino e si riscontrò con quegli occhi color del miele. Abbracciò delicatamente il piccolo con gli occhi pieni di lacrime mentre un sorriso più grande gli increspò le labbra. Il piccolo rise.
Alla fine parlò. << Non mi lascerai mai, vero? >>, e il piccolo rise facendo un verso che alle sue orecchie e al suo cuore sembrò un << mai >>.

   
 
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