Desclaimers: i personaggi presenti in questa storia non appartengono a me, bensì al legittimo proprietario (grazie Arakawa (_ _))

 

Store-lined streets

 

Era un giorno come un altro a Central City: il sole era già sorto in quella fresca giornata di primavera e, come ogni mattina, gli abitanti si svegliavano dal loro sonno, accompagnati dal vociferare dei venditori del mercato che cercavano, attirando l’attenzione dei passanti in qualsiasi modo, di vendere loro qualunque cosa pur di guadagnare un po’ di quattrini.

Niente di diverso quindi rispetto ad ogni giorno; infatti, al solito bar al centro della piazza, ci stava lui: giornale alla mano e sguardo perso nel leggere chissà quale articolo di cronaca, mentre aspettava il passaggio giornaliero di lei…

Roy fu distratto dai suoi pensieri dall’arrivo del cameriere con l’ordine del suo caffè. Chiuse il giornale e lo poggiò sul tavolino.

<< Ecco il suo caffè signor Mustang >> ormai era diventato un cliente abituale del bar.

<< Grazie mille >> rispose cortesemente prendendo in mano la bustina di zucchero e iniziando ad agitarla.

Era da tanto tempo che aveva cominciato a frequentare quel locale, era iniziato un po’ tutto per caso, una mattina era stato colto da un temporale improvviso e quel bar era stato il suo rifugio più vicino. E fu quello stesso giorno che la vide per la prima volta…

 

L’acquazzone era scoppiato inaspettatamente, per le strade c’era un via vai di persone che tentavano di scampare alla pioggia: c’è chi si metteva il giornale in testa per evitare di bagnarsi il capo e chi, come Roy, trovava rifugio in un luogo al coperto.

Entrò senza badare molto al nome o al tipo di locale, la sua priorità adesso era cercare di non beccarsi un raffreddore a star fuori sotto la pioggia.

Il posto non era male, era un bar molto carino ed elegante, non troppo però, uno di quei luoghi alla portata di tutti, dove farsi un bicchiere insieme ai propri colleghi dopo il lavoro. Mentre cercava di sistemarsi al meglio i vestiti un po’ scomposti, Roy promise di tornare in quel posto anche con Havoc, qualche sera.

Si sedette al primo tavolino libero che trovò, si accorse che dava verso la vetrata del locale, almeno così avrebbe potuto vedere quando quel maledetto temporale fosse finito.

Ordinò un caffè, quella pioggia gli aveva messo dei brividi di freddo, così si sarebbe scaldato un po’.

Quando la vide aveva i lunghi capelli biondi, un tempo raccolti, ora scompigliati per via della pioggia, la giacca del vestito posta sopra al sacchetto della spesa per non farlo bagnare e tutti i vestiti mezzi zuppi. Ma a lui parve bellissima lo stesso. Si era fermata sotto alla pensilina del bar, per ripararsi anche lei da quell’inferno che si stava scatenando. La fissò per un paio di minuti, lei sbuffava, infastidita per via di quella situazione in cui si era messa ma quando decise di andarle a parlare, cercando di pagare il conto il più in fretta possibile, di lei non c’era più traccia. Era sparita. Si accorse solo successivamente che la pioggia aveva smesso di cadere.

E da quel giorno lui aspettava lì, in quel bar, sperando di vederla ancora una volta.

 

Era passata qualche settimana da allora ma di lei non c’era stata più traccia.

Roy aspettava solitamente una buona mezz’ora là, ma poi il suo “animo da lavoratore” prendeva il sopravvento e, per sua sfortuna, si alzava e si dirigeva verso il suo luogo di lavoro.

Anche oggi, lasciato il conto sul tavolino, prese il suo giornale e uscì dal locale intento a leggere nuovamente l’articolo che l’aveva incuriosito prima, ma mentre i suoi occhi scorrevano sulle righe del quotidiano, un rumore di tacchi catturò la sua attenzione e quando indirizzò lo sguardo verso ciò che l’aveva distratto incrociò lo sguardo con quello di lei…la stessa ragazza di quel giorno.

Si fissarono per pochi istanti e poi Roy allungò istintivamente una mano verso di lei e si presentò.

 

<< Piacere, Roy Mustang >>

La ragazza continuò a fissarlo per qualche secondo però poi rispose al gesto e pronunciò il suo nome.

<< Riza Hawkeye, piacere mio >> sorrise lei.

<< Allora posso offrirti un caffè? >> stavolta Roy non voleva lasciarla sparire come l’ultima volta.

<< No >> fu la risposta secca di lei.

Roy rimase interdetto, sinceramente tra tutte le risposte che poteva aspettarsi, questa che gli era appena stata data, era veramente la più improbabile per lui.

<< Come no? >> chiese.

<< No. Devo andare a lavoro, altrimenti lei mi licenzia >>

<< Come prego? >> domandò l’uomo.

<< E’ il mio principale, quando lei non è al bar, lavoriamo nello stesso dipartimento...>>

<< Ah…allora non sarà un problema se facciamo la strada insieme, lo prenda come un compito di lavoro >>.

 

E fu quello l’inizio di tutto.

 

 

 

 

Note dell’autrice:

 

Buon RoyAi Day a tutte! Oggi è un giorno di festa per noi fan di questa meravigliosa coppia *O*, e un piccolo contributo l’ho voluto dare anche io.

Allora diamo un po’ di spiegazioni a ciò XD.

Il titolo è preso da uno dei 100 famosi themes RoyAi, sono sempre utili quelli ù_ù, e significa “Strade di mercato”.

Questa fic nasce grazie ad un’immagine.

(che potete trovare a questo link http://i103.photobucket.com/albums/m146/Kaori-chan92/Royaibanner.jpg).

Siccome questa immagine è una delle più belle del RoyAi ho deciso che scriverci sopra non sarebbe stato poi così malvagio XD.

Per cui è nata la fic. In teoria non avrebbe dovuto essere AU, però poi le cose sono cambiante, anche perché inizialmente doveva essere una drabble XD. Comunque XD, spero che la trama della storia sia chiara XD, l’ho scritta ieri sera…

E qui mi fermo un attimo XD, perché devo fare un ringraziamento XD.

 

Grazie a Flà perché mi ha sopportato fino a notte inoltrata con questa cosa *indica fic*, nonostante avessimo contro di noi le linee telefoniche, msn boicottatori, sonno e chissà che altro.

Grazie perché ha reso questa fic leggibile e perché, se non fosse stato per lei, non ci sarebbe stata neanche una fine XDD.

 

Il commentino è sempre gradito XDD.

 

 

A presto