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Autore: Flaxx    17/06/2017    0 recensioni
Dopo essere 'tornata' Alice visse la sua vita con un cambiamento oscuro, un qualcosa che forzava la vista di una ragazzina dell'epoca Victoriana, cui viveva. Il suo cambiamento scatenò una vera e propria rivoluzione oscura dentro di lei e poi in quel mondo, quando tornò dentro, combattendo dentro quella sua esistenza, quella sua nuova forma, oscurata del tutto anche nell'aspetto. Riuscirà a tornare lei oppure quel mondo le piacerà? Oppure Cercherà una soluzione per tenere quella sua forma ma far tornare quel mondo come era nato nella sua testa?
Genere: Avventura, Horror, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice, Altri, Cappellaio Matto
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Sembrava un gioco quella discesa, non notando il cambiamento del suo aspetto, tornando al suo aspetto da 'cameriera' anche se il suo aspetto dopo quel bagno di slime nero diventava sempre più scuro, fino a toccare quella che sembrava una piscina nera, anche se era acqua. Uscita da lì guardò l'ambiente, era del tutto diverso da quando era bambina. Camminava lì, non sentendo l'acqua di prima, osservando i fiori morire al suo passaggio.
-Strano, cosa è successo qui? Devo parlare con il cappellaio, assolutamente.-
Ora non si guardava, però tutta quell'oscurità oscurava anche i suoi capelli, formando un mix tra bionda e scura, con uno strato di ombretto agli occhi, oltre ad uno strano rossetto nero, non sapeva neanche cosa fosse quella roba. Il suo abito era quasi funereo, insomma tutto su di lei e attorno a lei si trasformava. Arrivò al primo bivio, che conosceva bene, per vedute non tanto gradevoli, soprattutto di alcuni abitanti di quelle terre. Sentì dei gemiti, come di dolore, arrivando alla porta della sala del tè. Non c'era il cappellaio, solo un silenzio strano, a parte quei versi, infernali. Vide un oggetto di ferro, una specie di mazza da golf, vera, oltre a strani aggetti colorati,  notava anche una specie di rettangolo che emetteva un suono, un cellulare moderno, per la sua epoca era una cosa stranissima. C'era una lettera.
'Alice se leggerai questo messaggio è meglio che tinga in collecamento con me attaverso questo strumento della civiltà moderna, futuristico per te. Dato che ho messo una destinazione a quello che, per farti capire, sarebbe il mio contatto dovrai premere verde e parlare. Chiuderai quel discorso con il pulsante rosso .... il cappellaio'.
Alice era sconvolta ma premette quel pulsante, mettendo l'apparecchio a sentire.
-Che fortuna Alice, sei tu. Non posso presentarmi al tè immediatamente, impegni. Non dire nulla e chiudi la chiamata perchè stanno per arrivare ospiti indesiderati. Ci vediamo tra poco.-
Era strano, per lei, il dispositivo parlava con la voce del cappellaio. Lo mise al sicuro sentendo ancora quelle grida, notando veramente come delle slim rosse scure muoversi e camminare. Era spaventata per poco tempo, ricordandosi del ladro, e ora aveva una mazza da golf. Iniziò a tirare colpi ovunque, vedendo queste creatura riprendere forma umana, cranio spaccato, sangue ovunque. Dopo un po' che non ce ne erano più si fermò, guardando una poltrona muoversi. Arma in mano si avvicinò notando un cappello comparire. Era il suo Cappellaio.
-Te lo avevo detto.-
-Ma cosa sono? E quello strumento?-
-Vuoi una tazza di Tè al sangue, ALice, dovremo parlare in fretta, ma c'è sempre tempo per una tazza di tè.-
 
   
 
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