My Twin
What is it coming to
I'm unwilling to go on
You have lost
No one has won
“Ascoltate! Lo shinigami…”
Elle s’interruppe di colpo.
Era arrivato il momento. Molto bene.
Lo vide spalancare gli occhi ed emettere un gemito, poi lasciar cadere il cucchiaio che aveva in mano ed accasciarsi di lato, cadendo dalla sedia.
Qualcosa gli scattò dentro.
Balzò in avanti senza quasi rendersene conto, e cadde a terra cercando di non far battere la testa di Elle a terra.
Per qualche infinitesimale frazione di secondo rimase immobile a terra accanto ad Elle; poi si alzò in modo da vederlo in faccia, tenendogli sempre un braccio dietro la testa.
Fu allora che per la prima volta vide gli occhi di Elle.
Quello sguardo sembrava stargli scavando dentro l’animo, come se cercasse qualcosa cui aggrapparsi per non scivolare via per sempre.
Sentì come una barriera rompersi nella sua mente.
Elle stava morendo. Aveva vinto.
E allora perché non riusciva a gioirne?
Quegli occhi, quegli occhi spalancati che lo fissavano chiedendo silenziosamente che non li lasciasse chiudersi per sempre…
Elle era stato l’unico ad averlo compreso. Elle era stato un avversario… ma anche molto di più.
Per la prima volta, aveva trovato qualcuno che non solo poteva pensare al suo stesso livello… ma che riusciva anche a pensare esattamente come lui.
Lo aveva chiamato amico. Ed ora, mentre lo vedeva supplicarlo con gli occhi, era certo che lo avrebbe voluto chiamare anche in maniera diversa…
Elle lo amava. E lui lo aveva ucciso.
Perché? Perché lo aveva fatto uccidere solo per rivalità?
Avrebbe potuto solo eluderlo, nascondersi, senza doverlo uccidere…
No. Elle avrebbe comunque continuato ad inseguirlo. Pensavano davvero allo stesso modo. Gemelli, sì, erano come gemelli.
E perché uno dei due sopravvivesse, l’altro doveva morire.
No, no, era tutto così sbagliato, così disgustoso…
Gli occhi di Elle continuavano a fissarlo.
Forse… forse avrebbe potuto rinunciare al suo proposito. Avrebbe potuto smettere di essere Kira, ritornando Light.
No, anche Elle sarebbe scomparso, se Kira fosse svanito nel nulla. Era lì solo per investigare su di lui, non per altro.
Almeno fino a quando non si erano incontrati… né lui né Elle si aspettavano un incontro del genere, quando avevano iniziato la loro partita.
Sì, non era stato altro che un gioco, un passatempo mortale.
Sentì le lacrime salirgli agli occhi, mentre Elle continuava a fissarlo incredulo e terrorizzato.
Quella era l’ultima occasione che avrebbe mai avuto per mostrare ad Elle di contraccambiarlo.
Aprì le labbra e si avvicinò leggermente col capo.
Sì, Elle stava per morire, doveva fare presto…
Elle stava per morire…
Aveva vinto…
Aveva vinto.
Improvvisamente capì ciò che la situazione significava.
Aveva vinto, si era liberato del più grande detective del mondo, lo aveva battuto ed ucciso.
Il suo progetto
La bocca semiaperta si contorse in un sorriso sadicamente soddisfatto.
Che Elle sapesse, dunque, chi era Kira, chi lo aveva sconfitto…
Lo sguardo di Elle mutò, mentre si rendeva conto di ciò che significava quel sorriso.
Ora non c’era più terrore… Solo delusione e dolore.
Oh, sì, Light capiva tutto quello che passava in quegli ultimi fuggevoli istanti nella testa di Elle…
Ucciso da chi amava, da chi per la prima volta lo aveva chiamato amico, da chi solo era stato capace di capirlo…
Ah, che vittoria che era, quella, che rendeva ancora più dolorosi gli ultimi attimi di Elle… assaporò ogni secondo che passava.
Poi gli occhi di Elle si spensero e, lentamente, si chiusero.
Qualcosa scattò nuovamente dentro di lui.
“Ryuuzaki! Ryuuzaki!”
Stette qualche secondo a contemplare il cadavere di quello che una volta era stato Elle.
Poi di nuovo si riprese.
Cosa stava facendo? E cosa aveva fatto ancora prima?
Stava recitando per ingannare meglio tutti, ovviamente…
No, poteva mentire a chiunque senza problemi, ma mentire a se stesso era più difficile. Volendo, avrebbe saputo farlo, ma in quel momento gli era impossibile.
Non sapeva cosa fosse successo, ma non voleva pensarci. Più tardi avrebbe potuto riflettere, ma ora doveva solo gustarsi la vittoria e mettere in atto l’ultima parte della commedia…