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Autore: Red S i n n e r    12/06/2009    7 recensioni
Fa freddo, anche se il sole è alto nel cielo, fa freddo.
Ed è buio, anche se la luce mi acceca, è buio.
Perché?
Non parlo, non mangio, forse ho dimenticato anche il mio nome ma continuo a camminare.
Urla mi rimbombano nella testa, le urla mi rimbombano dentro, e rimangono lì, a riempire questo mio vuoto, tutto questo nulla che mi porto dentro.
Fa male, anche se non sanguino, fa male.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Like a Bird ~

Una volta …
Una volta sentii dei richiami impazziti.
Una volta vidi due piccoli uccellini, una coppia, erano loro gli artefici di quegli impazziti richiami.
Urlavano, con  voci sottili, che stridevano e rimanevano sospese nel rosso del tramonto. E cercavano, quei piccoli uccellini, cercavano.
Cosa?
E poi lo vidi, c’era  un minuscolo pulcino nell’erba alta, era lui che cercavano, era lui che chiamavano.
Stridii impazziti mi risuonavano nelle orecchie, sempre più forti sempre più acuti.
Perché? Perché quegli uccellini urlavano così tanto?

                                                                                                                                         Chi avrebbe urlato così per me?

Paura, impotenza, disperazione, preoccupazione … amore.
C’era questo nel loro folle richiamo, c’era questo nella loro richiesta d’aiuto, c’era questo e molto altro.
Osservai quel piccolo uccellino che veniva circondato dai suoi genitori e provai
rabbia.

Provai odio.

Provai gelosia …

E la provo tutt’ora.

 

Fa freddo, anche se il sole è alto nel cielo, fa freddo. Ed è buio, anche se la luce mi acceca, è buio.
Perché?
Non parlo, non mangio, forse ho dimenticato anche il mio nome ma continuo a camminare.
Perché?

Urla mi rimbombano nella testa, le urla mi rimbombano dentro, e rimangono lì, a riempire questo mio vuoto, tutto questo nulla che mi porto dentro.
Fa male, anche se non sanguino, fa male.

Osservo il mondo, ma non lo vedo veramente, l’osservo e non ne capisco il senso.
E’ così grande questo mondo- mi ripetevo-  ci dovrà pur essere un posto per me, giusto?

Giusto…in questa vita nulla è giusto! Mi viene da ridere ora ,ma, un tempo ci credevo veramente, speravo con ogni fibra del mio essere che, quel posto per me, esistesse veramente.
Mi ricredetti in fretta, smisi in fretta di sperare, crebbi in fretta ed imparai, in fretta, ad odiare.

Le urla, gli insulti ,ora, mi scivolano addosso …  vorrei crederci ma non è vero neanche questo.
Nella mia vita solo il buio è reale, solo il freddo è maledettamente vero.

 

Una volta …
Una volta rividi quella stessa coppia di uccellini difendere il loro piccolo pulcino.
Perché?
Vidi quell’uccellino imparare dai genitori a volare. 
Cinguettava, era felice e i suoi genitori con lui ma non smettevano di preoccuparsi, non smettevano di amarlo.
Provai odio.

 

C’era stata, un tempo, mia madre, ma quel tempo era passato. Ed era passato troppo in fretta.
Tutto ciò che so, l’ho imparato da solo; tutto ciò che sono non esiste veramente.

Io non sono un demone ma non sono un umano.
Cosa sono?

Ho cercato qualcuno, ho cercato me stesso, ma non ho mai trovato niente, ed ho finito per essere fatto di quel niente.
Lo sono ancora, sono ancora formato di nulla, di nulla e dolore. Ho imparato da tempo ad abbassare gli occhi a non guardare mai gli altri, perché gli altri, a differenza mia,  sanno chi essere.

Ho imparato, da tanto tempo, a far finta di nulla. Ho imparato a creare una maschera d’arroganza con cui sfido chiunque, uccido, e lo faccio per sentirmi più forte. Lo faccio per sentirmi vivo, io, che vivo, forse, non lo sono mai stato, mai veramente.

Fa male, anche se non sanguino fa male, fa male conoscere l’animo umano senza però poterlo avere.

Fa male conoscere la vita del demone puro, senza poterla vivere.

Fa male conoscere l’amore senza poterlo provare.

Fa male, è buio … fa tanto freddo.

Un giorno …
Un giorno, incontrai un essere buffo. Era strana, quella ragazza, in quelle sue vesti corte e mai viste.
Era strana, ma i suoi occhi erano così caldi e lei, lei mi guardava negli occhi.
Lei mi sollevava il viso, mi diceva di non abbassarli questi miei occhi perché a lei piacevano.
Lei mi ripeteva spesso di quanto erano belli.
E me lo ripete ancora.
Ora ho incontrato una persona, ho incontrato una luce che non mi acceca, ho incontrato un buio che mi culla.

“Chi sono?” un giorno le chiesi questo e lei sorrise, come faceva sempre e come fa tutt’ora.

“Tu sei InuYasha.” Lei, a differenza mia, non l’aveva dimenticato questo mio nome.

 

Ora. L’ho rivisto proprio ora quello che un tempo era un minuscolo uccellino, è cresciuto e  vola alto, cinguetta piano.
Accudisce suo figlio e gli insegna a volare.
Ora. Proprio adesso lei mi sta insegnando a volare e non ho paura. Alzo gli occhi, osservo il mondo che ancora non capisco, ma li alzo ugualmente.

Non sono più stanchi ,questi miei poveri occhi, questi occhi che,  una volta, non avevano nemmeno la forza di alzarsi. Ora, invece, guardano lei, la guardano e le rubano un po’ di quel calore che porta con sé.

Non ho più freddo, non sono più vuoto, non sono più solo.

Ora sono qualcuno. Sono InuYasha.

Non ti invidio più piccolo uccellino perché anche a me hanno insegnato a vivere, anche a me hanno insegnato a volare.

Non ti odio più perché ora, lei, mi ha insegnato ad amare.


Like a Bird I learned to fly.


...


Note della Red:
L'altro giorno due uccellini facevano un gran baccano, mi sono sporta dalla finestra ed ho visto il loro piccolo pulcino, a terra, probabilmente era caduto dopo la sua prima prova di volo.
Sentendo le urla dei genitori mi sono immedisimata nella loro paura e, vuoi un pizzico d'ispirazione, vuoi l'onnipresente figura di InuYasha, ho scritto questa Shot.
Non so quando collocarla temporalmente, anche perchè, è come se avessi modificato leggermente la trama di InuYasha. In questa storia, infatti, la prima ad avere incontrato InuYasha è Kagome, non la mummia. Non mi andava proprio di mettere anche lei. >.>
Non ringrazio qui, le persone che commentano 'Come le perle di un Rosario' perchè altrimenti farei confusione, ma voi sapete chi siete e quanto io adori i vostri commenti. >.<


Alla prossima!

Red.

 

 

 

 

   
 
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