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Autore: Alady    29/06/2017    0 recensioni
- Ma guarda, guarda… Light Yagami e Hideki Ryuga… le nostre nuove celebrità…
I due si voltarono subito verso la ragazza che si era appena avvicinata al loro tavolo, una giovane donna dal lineamenti occidentali, gli occhi azzurri e i capelli castani, corti e spettinati.
- Ci conosciamo per caso? - chiese Yagami.
- Mi chiamo Mel River. Scrivo per il To-Oh journal che, in caso ancora non lo sapeste, é il giornale della nostra gloriosa università. Mi hanno dato da scrivere un articolo su di voi. Ho pensato di intitolarlo "Light Yagami e Hideki Ryuga: fanno il discorso di inaugurazione insieme, giocano a tennis insieme, fanno merenda insieme… cos'altro faranno mai insieme?", allora che ve ne pare? -  chiese con un sorriso beffardo.
Genere: Azione, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Light

 

Per quale ragione Mel River aveva chiamato Naomi Misora? Lavoravano insieme? Ma perché un'agente dell'FBI come Naomi Misora avrebbe mai voluto collaborare con una giornalista dilettante? Non avrebbe avuto alcun senso. Magari si stava preoccupando per niente. Forse la spiegazione era molto più banale. Forse erano semplicemente amiche o vicine di casa. Quasi sicuramente, anche se si conoscevano, Misora non aveva rivelato niente a River sul caso Kira. Perché avrebbe dovuto? River lavora solo per il giornale dell'università.

<< Yagami... >> la voce di Takada lo strappò al vortice di pensieri allarmanti in cui era ripiombato per l'ennesima volta.

<< Yagami, hai detto che eri d'accordo sul fatto di metterci insieme o sbaglio? >> chiese con un velo di sarcasmo.

<< Ah sì certo! >> rispose lui.

 << E quindi è per questo che abbiamo deciso di sederci vicini a lezione >>

<< Esatto. >>

<< E allora mi dici come mai te ne stai lì con la testa tra le nuvole? Non mi sembri molto felice... >>

<< No, ti sbagli.. Stavo soltanto pensando a come la prenderanno gli altri studenti quando verranno a sapere che mi sono messo con la celebre Miss Università. D'altronde è innegabile. Tu sei bellissima... >>

Ryuk, seduto dietro di loro, ridacchiò della sviolinata di Light.

 << Ma quale Miss Università! Che dici! >> esclamò Takada << Se proprio vuoi saperlo, non l'ho mai potuto sopportare quello stupido nomignolo... >>

<< Sì, ti capisco. >>

Figuriamoci, sarà al settimo cielo sentendosi chiamare così

<< Allora forse sarebbe meglio non dare retta agli altri e pensare solo ai fatti nostri. >>

<< Certo. >>

 

---

 

Elle

 

Elle se ne stava seduto su una panchina nel giardino del campus, ad attendere che Yagami uscisse dall'aula.

Era intento a leggere un libro molto interessante sul linguaggio del corpo. L'autore era il celebre professor Paul Ekman, lo studioso che aveva inventato il concetto di micro-espressioni facciali. Elle trovava i suoi lavori sempre molto istruttivi.

Mentre era immerso nella lettura, improvvisamente il libro gli scomparve dalle mani.

Si voltò e vide che a prenderglielo era stata River. La ragazza se ne stava in piedi proprio dietro la sua panchina, con la borsa a tracolla, una barretta di cioccolato in una mano e il libro di Ekman nell'altra. Indossava un paio di pantaloni neri di pelle, degli anfibi e la stessa giacca di pelle rossa dell'altra volta, ma con un top diverso. Questo era sempre nero, ma aveva una cerniera nel mezzo e sembrava più attillato e leggermente più corto rispetto a quello della volta precedente.

<< "La seduzione delle Bugie" >> lesse River con voce suadente guardando la copertina << Paul Ekman? Io ho letto I volti della menzogna di questo autore… lo conosci? >>

<< Sì. L'ho trovato molto interessante. >>

River gli restituì il libro, poi, con un movimento agile e fluido, scavalcò la panchina e si sedette sulla spalliera.

<< Hai visto la serie tv curata da lui? >> gli chiese addentando un altro pezzo di cioccolata << Si chiama Lie to me... >>

<< No. Non la conosco. >>

<< Uhm. Questo è il motivo per cui tu sei arrivato primo alla prova di ammissione e io no. Anche se… beh, forse potrebbe c'entrare pure il fatto che non ho notato le domande che erano scritte sulla seconda facciata dell'ultima pagina del test… >>

<< Come hai fatto a non accorgertene? >>

<< Ero molto stanca. Il giorno prima avevo fatto due turni di seguito alla tavola calda per poter avere la mattinata libera il giorno della prova. >>

<< Complimenti, River… Devi aver svolto molto bene il resto del test se sei stata comunque ammessa... >>

<< Sì, infatti… >> disse lei assottigliando lo sguardo. Improvvisamente saltò giù dalla panchina e, con fare minaccioso, si piegò verso il ragazzo, lo afferrò per la maglietta e avvicinò il suo viso al proprio << Sembri un po' troppo sorpreso... Dimmi, ho forse l'aria di essere un'idiota? >>

Erano davvero molto vicini. Tutt'un tratto, Elle sentì qualcosa prendere violentemente fuoco dentro di lui.

<< Allora? >> sussurrò lei strattonandolo con impazienza.

<< Cosa? >> chiese lui confuso. La sua mente era come annebbiata e il suo sguardo, per qualche ragione, non faceva che ricadere sempre sulle labbra di River, come attratto da un misterioso magnetismo.

<< Pensavi che fossi un'idiota? >> ripetè lei irritata e indignata.

<< Non l'ho mai pensato… >> rispose lui guardandola dritta negli occhi << Anzi, in verità, credo che tu abbia delle ottime capacità di ragionamento… >>

Un sorriso soddisfatto comparve sulla bocca di River, che lasciò la maglia di Elle e tornò a sedersi sulla spalliera della panchina. Poi spezzò la sua tavoletta di cioccolata e gliene porse metà. Lui la guardò confuso.

<< Rinforzo positivo… >> spiegò River con uno dei suoi ghigni.

Elle prese il pezzo di cioccolata e lo fissò.

<< Mi ringrazierai alle tre e mezzo di domani mattina per quel pezzo di cioccolata? >> chiese lei sarcastica.

Elle spostò lo sguardo su River e si rese conto di non aver ancora recuperato completamente la propria chiarezza mentale.

<< Sai, non puoi startene a fissare le persone in silenzio in quel modo. E' inquietante. >> osservò River << Non te lo hanno mai detto? >>

<< Sì. Diverse volte. >>

<< Ecco. Lo immaginavo. >>

<< L'esonero di sociologia come è andato? >>

<< Non prenderò il massimo, ma credo di averlo passato. In fondo, ho risposto a tutte le domande. >>

<< Anche a quelle della seconda facciata dell'ultima pagina? >>

A quel commento, River rimase congelata in un'espressione a metà tra la sorpresa e lo sdegno.

<< Ma che stronzo! >> esclamò poi con aria divertita e cercò di colpirlo alla nuca. Lui però, che in fondo si aspettava una reazione violenta da parte della ragazza, abbandonò rapidamente la panchina, schivando il colpo.

<< Però… >> commentò lei con una certa ammirazione << Hai dei riflessi niente male… >>

Elle la vide alzarsi dalla panchina e avvicinarsi a lui con lo stesso sguardo di un predatore che raggiunge di soppiatto la sua vittima designata.

Ora erano di nuovo molto vicini. Lei però aveva un'espressione diversa da quella di prima. Più giocosa che arrabbiata.

Improvvisamente River gli afferrò il braccio e cominciò a torcerglielo. Istintivamente, Elle si divincolò dalla presa e, con una rapida contromossa, immobilizzò contro il tronco di un grande albero la ragazza, che, nell'impatto, emise un gemito.

<< Scusami, ti ho fatto male? >> chiese Elle allentando la presa con aria mortificata.

River lo guardò negli occhi con sguardo serio per qualche secondo e poi scoppiò a ridere. Con un altro scatto improvviso, spinse Elle a terra e lo immobilizzò sedendosi su di lui.

La botta alla testa lo stordì e le sensazioni generate dal corpo della ragazza che premeva contro il proprio peggiorarono ulteriormente la situazione.

<< Quando le persone combattono, si rivelano sempre per quello che sono realmente nella vita. >> gli sussurrò lei all'orecchio.

<< E' una teoria interessante >> mormorò Elle,  che proprio non riusciva a distogliere lo sguardo dalle labbra di River << Cosa avresti capito di me da questo scontro? >>

<< Che sei troppo buono. >>

<< Quindi sei consapevole del fatto che sei riuscita ad atterrarmi solo perché temevo di averti fatto male e ho mollato la presa… >>

<< Certo. Ma non è rilevante. Io ho vinto e tu hai perso. >>

<< Se volessi, potrei ribaltare le nostre posizioni. Sono più forte di te. >>

<< Se volessi, potrei estrarre il coltellino svizzero che porto in tasca e puntartelo alla gola. >> disse sorridendo << E, se questo fosse stato un combattimento vero e al tuo posto ci fosse stato qualcun altro, lo avrei già fatto, credimi… >>

River rise, poi si alzò e aiutò Ryuga a fare lo stesso.

<< Perché vai in giro con un coltello, River? >>

<< Diciamo che vivo in quartiere pericoloso... >>

<< Ah, se ci vivi tu, è sicuramente un quartiere pericoloso. >>

La ragazza scoppiò a ridere.

 

---

 

Light

 

La lezione di diritto finalmente terminò e Light si incamminò verso l'uscita in compagnia di Takada.

Ryuga, o meglio, Ryuzaki gli aveva detto che lo avrebbe aspettato ai giardini, ma Light non si aspettava di trovarlo già in compagnia di Mel River. La ragazza, seduta sulla spalliera della panchina, stava togliendo dei fili d'erba dai capelli di Ryuzaki, che, appollaiato come al suo solito, la fissava come ipnotizzato.

<< Ma tu guarda che bei piccioncini! >> esclamò Ryuk ridacchiando << Le cose si mettono male per te, Light! >>

L'intesa che si sta creando tra questi due va stroncata sul nascere... Se cominciano a frequentarsi, River potrebbe capire che Ryuzaki in realtà è Elle e potrebbe decidere di raccontargli quello che forse Naomi Misora le ha, a sua volta, raccontato prima che io la incontrassi... No! Mi sto preoccupando troppo! Come potrebbe River capire che Ryuzaki è Elle? Non potrebbe mai arrivarci... D'altro canto però, se Ryuzaki perdesse la testa per River, potrebbe essere lui a decidere di rivelarle la sua vera identità... anche questo però è poco probabile, Elle ha ben altre priorità al momento... però potrebbe decidere di frequentarla ugualmente e l'argomento rischierebbe di saltare fuori per caso... Maledizione…

<< Ma quello non è il tuo amico? >> chiese Takada guardando Ryuzaki << L'altro ragazzo che si è classificato primo ai test di ammissione? Come si chiama? >>

<< Ryuga. Sì, è proprio lui. >> rispose Light.

<< Non dirmi che frequenta quella ragazza! >>

<< Mel River? No, in realtà, abbiamo entrambi un appuntamento con lei perché deve intervistarci per un suo articolo… >>

<< Ah, meno male... >> commentò lei guardando River con grande disprezzo.

<< Perché? La conosci? >>

<< Facciamo entrambe parte della redazione del To-Oh journal. E' una poco di buono. Una persona rude e scortese, figlia di delinquenti e delinquente a sua volta! Non so proprio cosa ci faccia un soggetto simile nell'Ateneo più prestigioso del Giappone... >>

Un terribile sospetto passò per la mente di Light.

<< Che intendi con delinquenti? >> chiese cercando di nascondere la propria preoccupazione.

<< Sua madre è una tossica e suo padre è in prigione per omicidio, o meglio, lo era finché Kira non lo ha fatto fuori. >>

Maledizione, lo sapevo…

<< Kira ha ucciso il padre di River? >> chiese Light.

<< Esatto. >>

<< Colpo di scena! >> esclamò Ryuk sempre più divertito.

La vendetta potrebbe essere stata una ragione più che sufficiente perché River cominciasse ad indagare sul caso Kira... Maledizione… le cose si mettono sempre peggio…

<< Fossi in te, cercherei di mettere in guardia il tuo amico... >> proseguì Takada.

<< In che senso? >>

<< A giudicare dalla sua auto, sembrerebbe un tipo alquanto facoltoso... a mio avviso, River vuole approfittarsene... >>

<< Dici? >>

<< Ma certo. Te l'ho detto. Quella lì è una poco di buono… >>

<< Cosa credi che dovrei fare? Se glielo dicessi, non credo che la prenderebbe bene… >>

<< Non preoccuparti. Ho io la soluzione perfetta. Guarda caso, ho un'amica che stravede per Ryuga. Da quando lo ha visto alla cerimonia di inaugurazione ne è rimasta come folgorata! Durante la vostra partita non faceva che chiedere in giro di lui e, quando ha saputo che io e te ci eravamo messi insieme, ne ha subito approfittato per chiedermi di organizzare qualcosa… >>

Questo sì che è un colpo di fortuna…

<< E chi sarebbe questa tua amica? >>

<< Si chiama Rioku Kendo. E' una ragazza molto intelligente, ha vinto le olimpiadi di matematica al liceo ed è anche una campionessa di scacchi. >>

Mmm… temo che si rivelerà un cesso ambulante, ma meglio di niente…

<< In effetti sembrerebbe perfetta per Ryuga… >>

<< Allora, potremmo farli incontrare... i miei nel weekend non ci sono e ho casa libera. Potrei invitarvi tutti a cena da me Sabato sera! Ovviamente inviterei anche altra gente in modo da non farli sentire in imbarazzo...  >>

Ma guarda un po'… alla fine non sei poi così inutile…

<< Mi sembra perfetto. Grazie Takada. Sei davvero eccezionale, sai sempre cosa fare! >>

<< Ma figurati! Sei tu che hai appena fatto un favore a me! Te l'ho detto! Questa mia amica mi stava ossessionando con Ryuga! Prima o poi sarei stata comunque costretta a chiederti di farglielo incontrare... >>

<< Ancora meglio, allora! >> disse Light con un sorriso. Poi vide River e Ryuzaki avvicinarsi.

<< Light Yagami e Miss Università! >> esordì River << Un'accoppiata ridicolmente prevedibile... >>

<< È il titolo del tuo prossimo articolo? >> scherzò Light.

<< Potrebbe esserlo, in effetti... >> sorrise River.

<< Non ti permetterei mai di scrivere un articolo con un titolo simile! Detesto quel nomignolo! >>

<< Ha! >> esclamò River in tono accusatorio, puntando un dito verso Takada << L'hai notato? >> chiese rivolgendosi a Ryuzaki.

<< Sì... >> rispose lui placidamente.

<< Cosa? >> chiese Takada toccandosi il viso preoccupata.

<< Mentre dicevi che non ti piace essere chiamata Miss Università, ti sei toccata il lobo dell'orecchio... >> spiegò Ryuzaki.

<< E allora? >> chiese Takada.

<< È un gesto manipolatore. >> proseguì Ryuzaki.

<< Gesto manipolatore? >> ripeté Takada confusa.

<< I gesti manipolatori sono gesti di auto-contatto che indicano la presenza di tensione emotiva nell'interlocutore. E sono tra i più rilevanti indicatori di menzogna. >> disse River guardando Takada con un sorriso di sfida.

<< Mi stai dando della bugiarda? >> chiese lei incredula.

<< Esatto! >> confermò River con sadica soddisfazione.

Ryuk scoppiò a ridere  << Amo questa donna! È uno spasso! >>

Questa tizia è una mina vagante, ma devo ammettere che vedere finalmente l'ipocrisia di Takada che viene smascherata in questo modo dà una certa soddisfazione anche a me...

<< In realtà non è una scienza esatta... >> intervenne Ryuzaki << Tuttavia, considerando questo particolare contesto e le attuali circostanze, direi che le probabilità che tu abbia mentito si aggirano intorno all'85%... >>

<< Che cosa? >> urlò Takada, ferocemente indignata.

<< Non prenderla male... È una cosa assolutamente normale... tutti noi mentiamo di tanto in tanto... >> la rassicurò Ryuzaki << E la tua, in fondo, è una bugia innocua. D'altronde, se sei considerata la ragazza più bella di tutta l'università, perché mai non dovresti esserne felice? Non ci trovo proprio niente di male... >>

Alle parole di Ryuzaki, Takada sembrò rasserenarsi un po'.

<< Ryuga ha ragione. >> disse Light << È più che giusto essere contenti per una cosa simile. Forse ciò che Ryuga e River hanno rilevato è che una parte di te è felice di questo nomignolo, ma un'altra parte di te ti impedisce di esserlo... >>

<< Può darsi... >> commentò Ryuzaki e lanciò uno sguardo severo a River affinché intervenisse anche lei.

<< Oh, ma certamente... >> aggiunse lei in tono palesemente sarcastico.

Le due ragazze rimasero a guardarsi in cagnesco per qualche secondo.

<< Comunque... >> esordì Takada ad un certo punto, rivolgendosi a Ryuzaki << Ryuga, volevo dirti che ho molto apprezzato il tuo discorso alla cerimonia di inaugurazione... >>

<< Ti ringrazio. >>

<< Sabato terrò una cena a casa mia. Inviterò un po' di persone interessanti ed educate... >> Takada lanciò un'occhiataccia a River mentre sottolineava questa parola << Mi farebbe piacere che venissi anche tu, Ryuga. Che ne dici? >>

<< Grazie per l'invito. >> rispose lui con aria sorpresa << Ti farò sapere. >>

<< Benissimo. Attendo tue notizie, allora. >> disse lei sorridendo << Ora vado. Vi lascio alla vostra intervista... >>

<< Ti ringrazio, immensamente, cara Takada >> disse River con un inchino. << E, ovviamente, non vedo l'ora di leggere il tuo pezzo sulla nuova pavimentazione dell'aula magna… Sono sicura che sarà elettrizzante... >>

Light dovette trattenersi per non ridere.

Takada lanciò a River l'ennesimo sguardo omicida, poi diede a Light un bacio sulla guancia e si allontanò.

<< Seriamente, come fai a sopportarla? >> chiese River a Light.

Semplice, mentre lei parla, io penso a cose più utili. Tanto, con le donne, meno dici quello che pensi e meglio è…

<< In realtà, non mi pesa affatto... >> mentì Light << evidentemente siamo molto compatibili... >>

River si avvicinò a Light e, assottigliando lo sguardo, scrutò attentamente il suo volto.

<< Che c'è River? Sono forse nei guai? Hai notato anche in me qualche indicatore di menzogna? >> chiese Light in tono scherzoso.

<< Ci mancherebbe... >> rispose lei con uno dei suoi soliti sorrisetti provocatori << Tu sei perfetto, Light Yagami… come sempre... >>

<< È strano. Ogni volta che mi fai un complimento, suona sempre come se in realtà fosse un insulto... >>

River rise.

<< Dai, vediamo di darci una mossa! >> esclamò di punto in bianco allontanandosi da Light.

<< Hai scelto proprio il libro giusto, comunque… >> disse a Ryuzaki dandogli due pacche sulla spalla.

Light rivolse a Ryuzaki uno sguardo interrogativo. Lui estrasse dalla tasca un libro intitolato la seduzione delle bugie.

<< Hehehe! Mi sa che questi due ti hanno proprio inquadrato, Light! >> esclamò Ryuk.

Light sorrise.

Vedremo, caro Ryuk, possono anche avermi inquadrato, ma in fondo questa partita è appena iniziata…

   
 
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