Non una parola fluttuava nell'aria.
Non uno sguardo.
Non un sentimento.
Solo un silenzio tombale, un glaciale silenzio che abbracciava la stanza come una mamma gelosa dei suoi figli. Un abbraccio apatico.
Il discorso di Alfred scorreva così fluido, così limpido, così liscio, quasi sembrasse qualcosa di abituale, normale, di routine.
O peggio, una liberazione.
L'espressione di tutti, persino di suo fratello, vuota ed empia, errava in quel gelido mare calmo. Si lasciavano soffocare dalla pressione dell'acqua, si lasciavano trascinare nel profondo niente stanchi di dimenarsi e di combattere la voglia di morire.
Tranne lui.
Lui, dritto, fissava gli occhi dell'avversario.
Lui, in piedi, nuotava coraggiosamente verso l'alto.
Lui, glorioso, non si sarebbe mai arreso.
«...E con questo, dichiaro dissolto lo Stato Libero di Prussia da ogni cartina esistente.»
Non una parola.
Non una lacrima.
Non un sentimento.
E lo sguardo, risplendente di un fuoco eterno si scagliava fiero sull'americano, su tutti quelli che osavano guardalo in quelle orbite fiammeggianti.
Lo sguardo di un guerriero morente.