8.
La partenza di Federico
Erano
passati due giorni, il 15 dicembre e
Federico era in viaggio, da allora lui e Jane non si erano più parlati neanche
tramite telefono. Era la prima volta per Federico che andava a visitare l’Europa, in
particolare gli mancava l’Italia, la terra dei suoi genitori. Il giorno prima
erano stati a Nîmes per lavoro, ora
dovevano andare in Spagna, a Barcellona, per firmare un contratto di alcuni
investimenti in borsa. Però questa volta Federico si era promesso che sarebbe
voluto andare a fare una visita dalla città, prima di partire, aveva bisogno un
po’ di staccare da lavoro, dato che Jane ultimamente l’aveva messo troppo sotto
pressione.
“
Mannelli, sei sovrappensiero?”
“
Sai, sarà l’aria delle feste che si sta avvinando.”
“ Eh
già, il Natale è una bella festa,regali, tradizioni e famiglia.” Federico era
turbato, prima di partire le giornate erano state insostenibili ,prima gli
Sheridan, la litigata con Jane, la cena con i Pulitzer….
“
Qualche problema Mannelli?”
“Diciamo
che la mia mogliettina gli piace toppo
fare la donna in carriera.”
“
Beh, che c’è di strano! Ormai Mannelli nell’epoca che siamo le donne lavorano,
vanno in banca, trasportano auto, aerei, sono avvocati dei nostri diritti, ci
tradiscono, hanno più amanti di noi, si lamentano sempre che non gli dedichiamo
il nostro tempo e vogliono solo i nostri soldi, comunque inoltre sono molto brave a letto.” Ci mancava
la battuta stupida di Mc Feel a rovinare
del tutto l’umore, anche se aveva ragione. Era solo preoccupato che Jane caricasse
troppo di aspettative Matt, è ancora troppo giovane e insicuro, avrebbero
dovuto fare un altro figlio, ma il loro lavoro era diventato troppo pressante
dopo la nascita di Matt,in quel momento lo rincuorava il fatto che dentro al suo cuore
c’era Lydia.
Invece lui avrà mai tempo per se stesso e
per i suoi sentimenti? I pensieri di
Federico si fermarono.
“
Mannelli, l’autista del pulman,deve fare
un sosta, arriveremo a Barcellona in ritardo.” Un viaggio lungo gli aspettava,
così Federico si addormentò.
Quando
arrivarono a Barcellona, erano le 9 di sera e loro alloggiavano in un albergo
di LLoret De Mar, non tanto distante
dalla città, perciò presero le chiavi delle loro stanze e si dissero di
trovarsi il mattino dopo all’hall verso le 9.
Giunto
al suo piano, Federico entrò nella sua stanza che aveva una bellissima panoramica in vista sul mare. Era stanco ,
ordinò la cena in camera guardando la tv satellitare, poi sul tardi andò a fare
la doccia; quello stare da solo lo
eccitava, se avesse avuto lì Jane lo avrebbe fatto impazzire di piacere. Jane
era un donna potente in quel senso, determinata, ma a volte la sua
intraprendenza lo intimoriva era pur sempre un uomo che voleva avere la sua
virilità.
Forse
per questo a volte non si ritrovavano, volevano entrambi la stessa cosa: il
potere; così si lasciò andare in un attimo di piacere. Finita la doccia, prese
una birra al suo frigo bar, si guardò allo specchio con due occhi stanchi, poi
andò a dormire.