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Autore: Alady    10/07/2017    0 recensioni
- Ma guarda, guarda… Light Yagami e Hideki Ryuga… le nostre nuove celebrità…
I due si voltarono subito verso la ragazza che si era appena avvicinata al loro tavolo, una giovane donna dal lineamenti occidentali, gli occhi azzurri e i capelli castani, corti e spettinati.
- Ci conosciamo per caso? - chiese Yagami.
- Mi chiamo Mel River. Scrivo per il To-Oh journal che, in caso ancora non lo sapeste, é il giornale della nostra gloriosa università. Mi hanno dato da scrivere un articolo su di voi. Ho pensato di intitolarlo "Light Yagami e Hideki Ryuga: fanno il discorso di inaugurazione insieme, giocano a tennis insieme, fanno merenda insieme… cos'altro faranno mai insieme?", allora che ve ne pare? -  chiese con un sorriso beffardo.
Genere: Azione, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elle

 

<< Scusami, devo proprio rispondere... >> aveva detto Elle a River dopo aver guardato lo schermo del suo cellulare. Era Watari e, se lo stava chiamando, voleva dire che era successo qualcosa di importante.

<< Fai pure... >> gli aveva risposto River.

E lui si era allontanato e aveva risposto al telefono.

<< Sì, dimmi... >>

<< Ryuzaki, ho controllato i tabulati di Naomi Misora, come mi avevi chiesto. E' saltata fuori una cosa molto strana... >> annunciò Watari.

Naomi Misora era un'agente dell'FBI che aveva lavorato con Elle al caso del serial killer di Los Angeles e, casualmente, era anche la fidanzata di Reye Penber, l'agente che aveva sorvegliato Light e che era stato ucciso da Kira. Quando quella mattina, dalla questura, lo avevano avvisato della scomparsa di Misora, Elle aveva subito preso sul serio la situazione e aveva chiesto a Watari di fare delle ricerche.

<< Di che si tratta? >>

<< Sembrerebbe che ci sia una connessione tra l'agente Misora e Mel River... >>

Cosa? pensò Elle lanciando un'occhiata allarmata a River e Light.

<< Sii più preciso... >>

<< Si sono sentite al telefono diverse volte nelle ultime settimane e, a giudicare dai messaggi, si direbbe che avessero intenzione di vedersi proprio il giorno in cui Misora è scomparsa. >>

<< Capisco. >>

<< Come procediamo? >>

<< Rimango dell'idea che non sia una sospettata, ma dobbiamo assolutamente inquadrare meglio il suo coinvolgimento in questo caso. >>

<< Come pensavo. Ho già mandato una squadra al suo appartamento per piazzare le telecamere. La casa è vuota. Aspettano solo la mia autorizzazione per entrare. >>

<< Autorizzali pure e vieni a prendermi appena puoi... >>

<< Sono già in viaggio, arriverò a momenti. >>

<< D'accordo. Sarò fuori fra un attimo. >>

Elle chiuse il telefono e tornò nel locale. Light e River avevano un'espressione stranamente seria.

Chissà di cosa stavano parlando... si chiese.

Di qualsiasi cosa si trattasse, doveva aver creato un clima di imbarazzo, perché l'arrivo di Elle era stato accolto da River con un certo sollievo.

<< Scusate, problemi di lavoro, devo andare... >> annunciò lui.

<< Cosa? >> chiese Mel << Lavori? Che lavoro fai? >>

Elle aveva previsto quelle domande. Aveva preparato delle risposte credibili e ne aveva già discusso con Light, in modo da non entrare in contraddizione. Aveva concordato con Light che avrebbero detto a River che lui si occupava di sicurezza informatica. Era tutto stabilito. Doveva solo dirlo. Per qualche strana ragione, però, la sua bocca si era aperta, ma nessun suono ne era venuto fuori.

River lo stava fissando con aria perplessa.

<< Ryuga si occupa di sicurezza informatica... >> intervenne Light.

<< Aaaah... sei un informatico, avrei dovuto immaginarlo... >> commentò lei << per che azienda lavori? >>

Lavoro come freelance. Avanti. Devi solo dire queste semplici parole: lavoro - come - freelance...

Niente. Proprio non ci riusciva.

<< Scusami, River >> tagliò corto alla fine << devo proprio andare... >>

<< Ehi, Ryuga... aspetta, non so ancora niente di te... quando possiamo vederci di nuovo? Ti prometto che ci vorrà pochissimo! >>

Quelle parole lo misero in subbuglio.

Sapeva bene che River voleva rivederlo solo per l'intervista, ma l'idea di loro due da soli aveva suscitato in lui un violento entusiasmo. Avrebbe tanto voluto dirle di sì. Avrebbe voluto dirle che in realtà era proprio lui il vero Elle e che le era grato per tutte le cose belle che aveva detto nei suoi confronti. Ma, alla fine, il suo buon senso ebbe la meglio.

<< Veramente sarò un po' impegnato nei prossimi giorni... >> rispose distogliendo lo sguardo.

<< Ok, non importa... >> si affrettò a dire lei. << Possiamo tranquillamente continuare l'intervista per telefono... per me è uguale... Appena puoi chiamami, ok? >>

<< D'accordo. A presto. >>

<< Ciao, Ryuga >> lo salutò Light << ci sentiamo più tardi... >>

<< Ok, Light... >>

Ryuga uscì dal locale. Qualche minuto dopo arrivò l'auto di Watari. Elle salì a bordo e, dal finestrino, diede un'ultima occhiata al tavolo dove erano seduti Light e River. Lui stava di nuovo flirtando con lei.

<< Qualcosa non va? >> chiese Watari.

<< Light sta cercando di entrare in intimità con Mel River... >> rispose Elle << e ho come l'impressione che non sia un caso... >>

 

 

Light

 

Mentre la moto di Mel sfrecciava veloce tra le strade di Tokio, Light, abbracciato saldamente al busto della ragazza, ripensò con sollievo al pericolo appena scampato.

Mentre eravamo nella tavola calda, per ben due volte ho temuto che Ryuzaki fosse sul punto di rivelare a Mel la sua vera identità. Il fatto che la ragazza abbia parlato di lui in termini tanto entusiastici deve averlo destabilizzato. Se non fossi intervenuto, probabilmente Mel si sarebbe insospettita. Dopo tutto, ha già riconosciuto delle somiglianze tra Ryuga ed Elle... ma come diavolo ha fatto? Quella donna deve avere una vera e propria ossessione per lui... D'altronde, che non fosse completamente sana di mente, l'avevo intuito subito...

La moto si fermò nei pressi di uno squallido palazzone grigio e trascurato. Uno di quei casermoni che sembravano scatole per riporre le cose vecchie o inutili.

E poi ci si sorprende che le persone che vivono qui diventino tutti dei criminali...

L'appartamento di Mel era al sesto piano e l'ascensore era rotto.

<< È rotto da prima che io nascessi e non l'hanno mai riparato... >> raccontò lei divertita mentre salivano le scale.

<< Quindi sei cresciuta qui? >>

<< Sì... >>

<< Vivi con la tua famiglia, allora... credevo che avessi delle coinquiline o roba simile... >>

<< In realtà siamo solo io e mio fratello... >> spiegò lei aprendo la porta di casa.

<< Ma che è successo qui? >> esclamò Ryuk.

L'appartamento in effetti appariva sporco e in disordine. Sembrava quasi che un branco di bufali in corsa ci fosse appena passato dentro.

<< Carino il tuo appartamento... molto accogliente... >> commentò Light.

<< Ma piantala! >> esclamò lei divertita. << Non hai ancora capito? Con me queste stronzate è meglio che te le risparmi... carino e accogliente... Hahaha! >>

<< Volevo solo essere gentile... >>

<< In che modo? Sappiamo entrambi che quello che hai detto è una bugia. >>

Aveva assolutamente ragione, ma ormai si era così adattato all'ipocrisia generale che gli veniva automatico dire certe stupidaggini.

<< Hai ragione. >> confessò Light  << Questo appartamento è davvero un casino. >>

Scoppiarono entrambi a ridere.

Fa così strano dire queste cose ad alta voce. Mi sento quasi più leggero...

Mel invitò Light a sedersi al tavolo del soggiorno, che in verità era tutto un unico ambiente con l'ingresso, la cucina e il salotto. Prese due birre dal frigo, gliene poste una e si sedette di fronte a lui.

<< Ehi, Light, hai intenzione di sedurla? Dai, datti da fare! >> lo incitò Ryuk.

Ma che gli prende a questo Shinigami? Piuttosto, devo pensare a trovare un modo per farmi spiegare da Mel come è arrivata a capire che Kira è...

<< Immagino che tu voglia sapere come mai credo che Kira sia uno studente e che abbia legami con la polizia giapponese. >> disse Mel.

 << In realtà... >> Stava per dirle che in realtà stava pensando a quanto fossero belli i suoi occhi, ma si inibì da solo.

Basta con queste stronzate...

<< In realtà sì. Mi stavo chiedendo proprio questo. >>

<< Lo immaginavo. Ti spiego. Analizzando le frequenze degli orari in cui Kira ha commesso i suoi omicidi, nei suoi primi mesi di attività, emergeva chiaramente un profilo temporale altamente compatibile con la condizione di studente. Gli omicidi erano concentrati sempre in fasce orarie serali e pomeridiane, tranne nei giorni festivi, in cui il pattern cambiava e diventava molto più variabile. >>

Emergeva chiaramente un profilo temporale altamente compatibile con la condizione di studente, ripeté mentalmente Light sorridendo. Incredibile come riesca a passare con tanta fluidità dal suo normale turpiloquio a questo stile di esposizione così elegante e forbito.

 << Poi, da un certo momento in poi, Kira ha cambiato le sue abitudini, probabilmente perché si è reso conto dell'errore. E, da quel momento, non è stato più possibile inferire qualcosa di utile dal pattern temporale degli omicidi. >>

<< E la storia delle connessioni con la polizia? >>

<< Quando si è saputo della morte degli agenti dell'FBI, ho capito che, se Elle si era servito degli agenti dell'FBI, doveva averlo fatto perché non poteva fidarsi della polizia giapponese. E se lui non si fidava della polizia giapponese nella sua totalità, evidentemente non era per via di sospetti relativi ad un individuo in particolare. Probabilmente aveva capito che Kira poteva avere accesso alle informazioni del quartiere generale. Sicuramente si è trattato di qualcosa del genere. Può darsi che sia stata proprio l'ipotesi dello studente a trapelare… >>

<< Non puoi sapere se Elle è davvero arrivato alle tue stesse conclusioni… >>

<< Non con certezza, ma… beh, qui ci vorrebbe il tuo fidanzato con le sue probabilità sparate ad minchiam… >>

Light rise.

<< Comunque, il fatto che Kira abbia ribaltato completamente il profilo temporale delle uccisioni, così, da un momento all'altro, in modo così evidente, mi fa pensare che lo abbia fatto per sfidare Elle… >>

<< Inoltre, il fatto che quegli agenti siano stati uccisi da Kira dà ulteriore sostegno alla tua ipotesi... >>

<< Esattamente. Uno degli agenti deve essersi avvicinato troppo. Kira ha dovuto ucciderli tutti, affinché Elle non potesse arrivare a lui. >>

Sembrerebbe essere arrivata da sola alle sue conclusioni. Fino ad ora non ha detto nulla che faccia pensare che abbia parlato con Naomi Misora della storia del dirottamento, ma devo comunque accettarmene.

<< E come avrebbe fatto a conoscere il nome degli agenti? Sicuramente erano sotto copertura... >>

<< Su questo punto, per il momento, non mi sbilancerò... >>

Light rise.

<< Non dirmi che ti sei lasciata suggestionare da quel commento che ha fatto Ryuga... sospetti davvero che sia io Kira? >>

<< Perché no? >>

<< Ma allora perché mi hai invitato a casa tua? Non hai paura che io possa ucciderti? >>

Mel si alzò dalla sedia e si avvicinò a Light.

<< Che ne sai... >> sussurrò lei accarezzandogli una guancia << magari ho pensato di batterti sul tempo... >>

Light sussultò.

<< Come scusa? >> chiese lui guardandola dal basso della sua sedia. Un istante dopo, Light si ritrovò le mani di Mel che premevano energicamente contro il suo collo.

Ma che le prende?

Cercò di protestare ma non ci riuscì. Tentò di allentare la sua presa, ma la ragazza era davvero forte e lo teneva ancorato alla sedia con un ginocchio.

Ma questa donna è completamente pazza...

Gli mancava l'aria. Raccolse le sue forze e si scrollò Mel di dosso, buttandola a terra. Lei gli diede un pugno in faccia e tentò di rialzarsi, ma lui la atterrò di nuovo.

Mentre riprendeva fiato, si accorse di avere le mani attorno al collo di Mel. Si impose di lasciarla, ma invece continuò a stringere. Non si era mai sentito così eccitato prima di allora. Era una sensazione inebriante. All'improvviso Mel tirò fuori un coltello e glielo puntò alla pancia. La ragazza aveva stampato in volto uno di quei suoi sorrisetti beffardi.

Avrebbe potuto tirarlo fuori fin da subito questo coltello. Perché ha aspettato tanto per farlo? Cosa voleva dimostrare?

Light allentò la presa e si sedette a terra. Mel sollevò il busto e si sedette a sua volta. Light sentì qualcosa scorrergli sul viso. Si asciugò con una mano e si ritrovò le dita piena di sangue. Perdeva sangue dal naso.

Colpa del pugno che questa stronza mi ha tirato poco fa...

<< Tu sei completamente pazza... >> disse lui, ancora con l'affanno. Forse non aveva mai detto qualcosa tanto sinceramente prima di allora.

Mel, come al solito, la prese a ridere.

<< Sembra che nemmeno tu sia poi così normale, Light... >> disse lei con un ghigno malizioso. Poi avvicinò le proprie labbra all'orecchio di lui. << I bravi ragazzi non si eccitano per certe cose... eravamo molto vicini... me ne sono accorta benissimo... >> sussurrò.

La prima reazione di Light fu un misto di panico e vergogna. Poi sentì di nuovo quella strana sensazione di leggerezza che avvertiva spesso quando stava con Mel. Il suo sguardo cadde sui segni rossi che le sue mani avevano appena lasciato sul collo della ragazza. Con una certa esitazione, protese una mano verso di lei e sfiorò la sua pelle in corrispondenza di quei punti. Chiuse gli occhi. Le sensazioni piacevoli che aveva provato poco prima fecero nuovamente irruzione dentro di lui come se si fosse appena sparato in vena una dose di eroina. Senza nemmeno pensarci, attrasse Mel a sé e cominciò a baciarla con foga.

 

 

Elle

 

Le telecamere ripresero Mel River mentre entrava nel proprio appartamento in compagnia di un ragazzo.

<< Aspetta un attimo, Ryuzaki, ma quello è Light! >> esclamò Matsuda indicando lo schermo del pc << Che ci fa il figlio del sovrintendente Yagami a casa della ragazza che stiamo sorvegliando? >>

<< Mel River è una nostra compagna di università. Oggi abbiamo avuto un colloquio con lei per via di un articolo che sta scrivendo per conto del To-Oh journal… >>

<< Ah, capisco… >> disse Matsuda << e come mai adesso è andato a casa sua? >>

Bella domanda

<< Se fai un po' di silenzio, forse possiamo riuscire a scoprirlo, Matsuda! >> lo rimproverò Aizawa.

Matsuda abbassò lo sguardo, mortificato.

Se Light fosse davvero Kira, il fatto che Mel River abbia mostrato di essere giunta a conclusioni così avanzate sul caso potrebbe averlo indotto ad approfondire  quanto realmente lei sappia e quali siano le sue fonti. In questo particolare scenario, se Light si rendesse conto che Mel River è entrata in contatto con la fidanzata di Raye Penber, potrebbe decidere di farla fuori e noi non potremmo non avere il tempo di intervenire per fermarlo. Tuttavia, se Light commettesse un omicidio davanti ai miei occhi, io potrei non solo capire come ha ucciso tutte le sue altre vittime, ma anche dimostrare che è proprio lui Kira e il caso sarebbe finalmente risolto. Gli altri membri della squadra però non approverebbero mai simili metodi. E, ad essere sinceri, il pensiero di sacrificare River non va per niente a genio nemmeno a me…

 

Light e River intanto si erano seduti al tavolo della cucina e stavano sorseggiando della birra.

<< Immagino che tu voglia sapere come mai credo che Kira sia uno studente e che abbia legami con la polizia giapponese. >> disse River.

 << In realtà... In realtà sì... Mi stavo chiedendo proprio questo. >>

<< Ti spiego. Analizzando le frequenze degli orari in cui Kira ha commesso i suoi omicidi, nei suoi primi mesi di attività, emergeva chiaramente un profilo temporale altamente compatibile con la condizione di studente. Gli omicidi erano concentrati sempre in fasce orarie serali e pomeridiane, tranne nei giorni festivi, in cui il pattern cambiava e diventava molto più variabile… >>

 

<< Incredibile, ha fatto esattamente il tuo stesso ragionamento, Ryuzaki… >> commentò Matsuda.

<< Sì. Infatti. >> rispose Elle.

 

<< E la storia delle connessioni con la polizia? >>

<< Quando si è saputo della morte degli agenti dell'FBI, ho capito che, se Elle si era servito degli agenti dell'FBI, doveva averlo fatto perché non poteva fidarsi della polizia giapponese. E se lui non si fidava della polizia giapponese nella sua totalità, evidentemente non era per via di sospetti relativi ad un individuo in particolare. Probabilmente aveva capito che Kira poteva avere accesso alle informazioni del quartiere generale. Sicuramente si è trattato di qualcosa del genere. Può darsi che sia stata proprio l'ipotesi dello studente a trapelare… >>

<< Non puoi sapere se Elle è davvero arrivato alle tue stesse conclusioni… >>

<< Non con certezza, ma… beh qui ci vorrebbe il tuo fidanzato con le sue probabilità sparate ad minchiam… >>

Light rise.

 

<< Si riferisce a te, vero Ryuzaki? >> chiese Matsuda ridendo.

<< Sì… >> confermò Elle, sconcertato da quella deduzione inaspettata. Anche gli atri membri della squadra risero.

<< Questa cosa delle percentuali è davvero così evidente? >> chiese lui.

Matsuda, Aizawa e Mogi si guardarono e poi annuirono.

Elle guardò Watari, che gli sorrise lievemente.
Possibile che non se ne fosse mai accorto prima?

 

<< E come avrebbe fatto a conoscere il nome degli agenti? Sicuramente erano sotto copertura... >> chiese Light ad un certo punto.

 

Ecco. Come pensavo. Vuole capire se River sa qualcosa della storia di Reye Penber… Se lei comincia a rispondergli, sarò costretto a chiamare Light e a dirgli che abbiamo messo sotto sorveglianza l'appartamento. In questo modo, River non correrà più rischi, perché Light saprà di essere sorvegliato.

Ryuzaki tirò fuori il cellulare dalla sua tasca.

 

<< Su questo punto, per il momento, non mi sbilancerò... >> rispose River.

 

Brava, River… Finchè non gli riveli quello che gli serve sapere, non ti ucciderà, pensò Elle.

 

Light rise.

<< Non dirmi che ti sei lasciata suggestionare da quel commento che ha fatto Ryuga... sospetti davvero che sia io Kira? >>

<< Perché no? >> rispose lei.

 

<< Ma come? Anche Mel River sospetta che Light sia Kira? >> chiese Matsuda.

<< A dir la verità, l'ho spinta io a questa conclusione. >> spiegò Elle << Ma ci sarebbe arrivata comunque. Era solo questione di tempo. >>

<< Oddio, ma che sta facendo? >> esclamò Aizawa indicando lo schermo.

<< E' impazzita! >> esclamò Matsuda sgranando gli occhi.

River aveva appena attaccato Light e stava cercando di soffocarlo.

<< Non c'è da preoccuparsi. >> li tranquillizzò Elle << E' solo un test. >>

<< Un test? >> chiese Aizawa << Ryuzaki, ma che dici? >>

<< Sì. Secondo River, il combattimento tira fuori la vera natura delle persone. Ci sono passato anche io stamattina. >>

Light improvvisamente atterrò River e cominciò a soffocarla a sua volta.

Ryuzaki scattò in piedi.

Ormai l'ha atterrata… si è difeso… perché non si ferma? si chiese Elle guardando con preoccupazione Light, che continuava a stringere il collo di River. Improvvisamente lei gli puntò contro un pugnale e lui si allontanò.

Allora era vera la storia del pugnale…

 

<< Tu sei completamente pazza... >> esclamò Light.

 

<< Concordo… >> intervenne Aizawa << quella donna è fuori di testa… >>

 

Poi Mel si avvicinò a Light e gli sussurrò all'orecchio qualcosa di inudibile. I due si guardarono per qualche istante. Poi lui le accarezzò il collo e, subito dopo, con un gesto improvviso, la attirò a sé e la baciò.

 

Elle sentì il suo cuore fermarsi per un attimo.

<< Che cosa? >> esclamò Matsuda sbigottito << Ma come? Ma… ma… >>

 

River stava rispondendo al bacio con altrettanto coinvolgimento di Light, che ora l'aveva spinta a terra e le stava sfilando i pantaloni.

 

Elle sentì una spiacevole sensazione di nausea inondargli lo stomaco.

<< Dicci, Ryuzaki, anche questa cosa fa parte del test? >> chiese Aizawa.
Matsuda scoppiò a ridere.
Elle tornò in sé.

<< Al fine di tutelare la privacy di Light, che tutti voi conoscete, vi chiederei di smettere di guardare i video di sorveglianza e di lavorare nella stanza accanto, almeno finché questa particolare interazione non sarà terminata. >>

<< Sì, certo, mi sembra giusto... >> disse Aizawa.

<< Sì... certo, certo... >> disse Mogi.

<< Però... hai capito il figlio del sovrintendente... ci sa proprio fare con le donne, eh? >> commentò Matsuda.

<< Matsuda, smettila! >> lo rimproverò Aizawa.

<< Ma che ho detto? >> si lamentò lui chiudendo la porta dietro di sé.

Intanto Light e River stavano facendo sesso sul pavimento della cucina. Sembravano molto presi. Per un attimo, a Elle tornarono alla mente le sensazioni che aveva provato quando, ai giardini, River lo aveva atterrato. Fu come un pugno allo stomaco.

 << Ryuzaki, posso guardarlo anche solo io, se preferisci... >> propose Watari.

<< Non è la prima volta che vedo persone che intrattengono rapporti sessuali e non sarà neppure l'ultima. Fa parte del nostro lavoro. Ormai non ho più otto anni. Non devi più  preoccuparti che queste cose mi traumatizzino. >>

<< Lo so bene, Ryuzaki. Lo dicevo solo perché… perché conosci le persone coinvolte... Potrebbe risultare imbarazzante, ecco tutto... >>

Non è per questo che hai detto quello che hai detto, pensò Elle. Watari aveva capito benissimo che si era preso una cotta per River.

<< Tranquillo, Watari. >> lo rassicurò lui. << E' meglio così. Tanto la mia infatuazione per River mi stava cominciando a creare problemi. Questa particolare svolta mi aiuterà a superarla più rapidamente del previsto. Appena possibile, le fornirò tutte le informazioni per completare l'articolo e poi terminerò con lei ogni contatto. >>

   
 
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