Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: tixit    15/07/2017    0 recensioni
Dopo Teoricamente Theoric, una storia brevissima su inganni, baci sotto la luna, cose che non si dicono e cose che non serve dire.
[Pre-Thor]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Sigyn
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un nodo da sciogliere


Sign guardò Thor a disagio - voleva solo tornarsene a distillare in pace, perché il tempo era quello che era e lei era preoccupata. E più era preoccupata, più ci pensava, e più ci pensava, più si preoccupava e alla fine tutto questo non la portava da nessuna parte.
Solo che se cercava di distrarsi, riflettendo sui discorsi di Thor, era pure peggio perché lui le aveva appena dato della poco buono quando, tra loro tre, l’unica vergine era proprio lei.

Thor interruppe il flusso piccato dei suoi pensieri. “Mi dispiace,” disse con quel suo sorriso da cucciolo amichevole stampato sul viso “per il colpo sbagliato nell’Arena: potevi vincere.”

Sigyn lo studiò in volto, senza rispondere - Thor era davvero bello, con quei capelli biondi come il miele, le treccine disordinate, e quel sorriso da bravo ragazzo, ma Thor, bello come il sole, non aveva capito proprio niente. Cosa capiva allora, quando giudicava Theoric? E lei?

Thor proseguì impacciato “Anche se l’hai sbagliato apposta.”

“Perché dici così?” 

“Perché quando ho detto la stessa cosa a Loki mi ha guardato come se io fossi scemo e allora ho rimesso assieme i pezzi - fa male eh! E’ il mio fratellino e si suppone che io debba essere sempre un paio di miglia avanti a lui a spiegargli come funziona il mondo.”

“Siete diversi…”  Thor era come era, sospirò Sigyn tra sé, e lo stesso valeva per Lord Thorvald: anche se con lei era sempre così cortese, era chiaro che quando si arrivava alla faccenda delle Dimenticate, lui pensava che tutti i prigionieri dagli Elfi Neri avrebbero dovuto spegnersi dignitosamente e non riprodursi come conigli in fregola. 
Lui non c’era stato e non sapeva, lei di conigli non ne aveva visti - e se ne avesse visti se li sarebbe mangiati.

“Oh lo so bene, Loki non è un vero Guerriero, e non sarà mai Re. E questo è il suo problema.” Thor era rattristato.

“Odino, il Padre di Tutti ha già deciso?” a Sigyn si strinse il cuore.

“Cosa c’è da decidere? Io sono il maggiore e non ho fatto nulla per non essere il prescelto, perché non dovrei avere ciò che è mio per diritto di nascita? Quanto a Loki si fa troppe domande per essere davvero un Re! Si è preoccupato che io abbia parlato con Fandral di quelle cretinate, per esempio, lo hai sentito anche tu!”

 Sigyn sobbalzò - non erano cretinate, accidenti! erano una porcheria bella e buona. Non si poteva decidere di rimettere indietro le lancette dell’orologio e trattare delle donne come se fossero delle bambine! - poi, cercando di essere cauta, ribatté: “Il Principe Loki non era preoccupato perché ne avete parlato con qualcuno Mio Signore. Cioè…” lo guardò da sotto in su, “probabilmente il Principe Loki non lo avrebbe fatto, non alla sua prima volta con la hird,” Sigyn chiuse gli occhi, Loki non parlava dei fatti della hird, però dei fatti suoi, di Sigyn, sì, a quanto pare e perfino con Sif e con Thor accidenti a lui! “ma alla fine è una cosa comprensibile. Piuttosto lo ha preoccupato la scelta del confidente, perché il Vostro confidente avrebbe dovuto capirlo da solo cosa poteva ripetere in giro e cosa no.” Dovresti avercela con Fandral, pensò Sigyn, non con Loki.

“E perché mai? Cosa cambia? Alla fine la decisione è del Re e non si discute.”

Ma tanto era un chiacchierone anche Thor: adesso anche la madre di Loki avrebbe pensato molto male di lei, così come avrebbe fatto la sua Prima Cameriera, poco ma sicuro.

“Cambia, Principe Thor. Perché quando c’è un problema da risolvere o si sceglie una soluzione a caso - e può essere un modo - o per scegliere servono informazioni, ma nessuno sa tutto. E un uomo esprime un parere in piena libertà, o fa una confidenza, solo se sa che quel parere resta tra… amici? pari? E’ una questione di fiducia. E la fiducia viaggia sempre in due direzioni.”

Forse pure Loki adesso pensava male di lei - e lì le si strinse il cuore ricordando lui e quei maledettissimi gomitoli! Quanto a quella… quella santa donna di Lady Gissa, ma perché Loki non andava a fare le prediche a lei? Le aveva comprato una casa, invece, segno che i gomitoli non erano sufficienti. La casa in cui lei aveva baciato Theoric. in cui aveva immaginato un giardino di erbe ed un lupo tra i meli.

“Anche tu con questa idea che io debba fare amicizia con quei vecchietti!” Thor sembrava esasperato.

Sigyn ebbe improvvisamente voglia di battere il piedino in terra, ma si trattenne “E’ stato un modo per introdurvi alla hird, Mio Principe Thor… ed una introduzione, come la fiducia viaggia non è mai in un senso solo.”
Le sembrava di impazzire, ma perché a tutti interessava cosa faceva lei con Theoric, perché volevano che adesso lei andasse da quel ragazzo e gli desse un ultimatum? perché esigevano che lui venisse a presentarsi da gente che in fondo non era la sua per dimostrare che cosa? che aveva sangue puro di Aesir nelle vene? Ma se avevano già deciso che lei era solo una bastarda! Come aveva detto Lord Thorvald? che ce ne erano ben quattro tipi, ognuno con il suo nome… ma guarda un po’. Ma che gente precisa!

O Theoric doveva dimostrare che la poteva mantenere? perché lei era particolarmente viziata? E poi lei non gli aveva chiesto di sposarla! Lei voleva studiare con Frejya, non voleva solo una casa... perché tutti pensavano di sapere cosa voleva lei?

Tutti che pretendevano che lei avesse chiari i suoi sentimenti e che ce li avesse Theoric, mentre intanto tutti qui - tutti! - facevano di tutto senza farsi tante domande! Thor per primo! Come se non sapesse che non poteva essere schietta con lui, come avrebbe meritato.

“Ma che mi importa?”

Sigyn si riscosse guardò Thor con gli occhi stanchi, Thor aveva perfettamente ragione, ma che cosa gliene importava, per le Norne? Cosa?
“Sono le persone in cui il Re ripone la sua fiducia.” disse in un soffio.

“Il Re Odino, mio padre, che se li è scelti personalmente.”

“Appunto, non sono dei vecchietti qualunque...” Sigyn si chiese come fosse possibile che Thor non ci arrivasse, eppure Loki glielo aveva detto, a modo suo: Lord Wili stava facendo incontrare hird e futuro Re perché si conoscessero. Mentre Thor li giudicava, quei vecchietti giudicavano Thor! E quei vecchietti avevano amicizie, creditori e persone fedeli a loro, fedeli personalmente, come Sif era fedele a Thor molto più che ad Odino o ad Asgard, su un piano più intimo, fatto di un passato condiviso e quei vecchietti ne avevano di passato! E poi c’era gente che li rispettava anche senza che ci fosse di mezzo una amicizia. Non era un parere qualunque il loro!

“Il Re sceglie personalmente la sua hird ed anche io farò lo stesso quando verrà il momento.”

Ah ecco, pensò Sigyn, e guardò spaventata verso la porta - aperta! - eccolo finalmente il nocciolo della questione, il figlio prediletto scalpitava.

“Un passaggio di potere non può essere brusco…” Sigyn si fissò le mani, che le parve tremassero “il primo atto di un Sovrano non può essere buttare via tutto quello rappresentato da chi lo ha preceduto… è una questione di continuità e anche di esperienza. E di rispetto.” l’ultima frase le uscì in un sussurro.

“Ma quale esperienza? Tu sei ingenua Sigyn e non hai la minima idea: hanno parlato per ore di cretinate. Fandral, invece, sarebbe andato dritto al punto.”

“E quale sarebbe il punto? Posso chiudere la porta, Principe Thor? Ho freddo.” Lei era rimasta impassibile mentre Thor le aveva dato della puttana, ma un membro della hird mediamente non aveva la stessa pazienza. Chiuse gli occhi.

Thor la guardò stupito e le fece un cenno frettoloso con la mano. Poi, mentre Sigyn chiudeva con delicatezza il mondo fuori da quella stanza, scosse la testa “Sei proprio una ragazzina, lo vedi? Tu pensi che io avrei dovuto prestare più attenzione alla riunione perché venivo introdotto ai solenni misteri della hird, ma poi quando ti si parla ti distrai... senti freddo...”

Sigyn tornò a sedersi, poi poggiò i gomiti sul tavolo e la fronte sulle mani “Perdonatemi Lord Thor, sono un poco stanca e ho tanti pensieri che mi distraggono.” Con Thor a volte sembrava non esserci speranza di un dialogo.

“E’ per via della faccenda delle Dimenticate?” chiese Thor comprensivo, “Tranquilla, Wili è un vecchio strano e non ama nessuno, tranne Weha che però è morto. Quando sarò Re lo metterò ad abbaiare alle reclute insieme a Lord Tyr.”

Sigyn lo guardò sollevando appena appena la fronte dalle mani “Forse Mio Signore potreste pensare diversamente una volta avuto l’onore di tale onore.” azzardò sentendosi sgomenta - a parte che Lord Wili non si era ancora rimbecillito c’era il piccolo dettaglio che non avrebbe sicuramente gradito questi discorsi. E il dovere di Lord Wili era "sapere" quello che si diceva a Palazzo.

“Mi manca di rispetto - è abituato a vedermi come il figlio di mio padre e non come il suo Re."

"Vi tratta come il figlio di un Re che deve imparare ad essere Re, e non come un cortigiano che segue il vento e vuole poter chiedere dei favori, un giorno, senza troppi problemi."

"E’ vecchio e non so che farmene di lui.”

Sigyn impallidì. “Mio Principe, quando il Principe Loki ha chiesto di occuparsi di Fensalir, aveva già una esperienza in incarichi minori, ma anche così non ha sostituito tutto il personale di colpo…”

“Ma cosa c’entra la casa di bambole con cui gioca mio fratello con un Regno?” sbottò Thor irritato, “Se fosse una cosa importante, mio padre se ne sarebbe vantato: avrebbe detto Mio figlio gestisce Fensalir! E invece non è così, non l’ho mai sentito lodare mio fratello per quelle cose in cui butta il suo tempo, cose da femmina, tra l’altro.” Thor scosse la testa, “Guarda Sigyn, so che questi discorsi sono troppo difficili per te, ma nella mia hird non ci vorrei nemmeno Loki, anche se è mio fratello. Anzitutto perché è come Wili: mi vedrebbe come suo fratello e non come suo Re, poi perché è il minore, è acerbo! e poi perché lui non è un vero guerriero! Però credo si occuperà bene delle Casa di Nostra Madre ed anche di quella della mia consorte!” sorrise divertito.

Sigyn non disse nulla. Si limitò ad affondare la fronte tra le mani, sentendosi stanca ed irritata - tutti volevano Gladstein ed il trono, ma per farci cosa non s’era capito. Un Regno era fatto di cose noiose come tasse, riparazioni, costruzioni, tubi, fognature, cibo per l'inverno... E a lei, decise, non importava: era ora che pensasse a se stessa.

“Mjolnir non lo ha scelto e questo dà da pensare.” Thor aveva la voce seria e Sigyn si trattenne dall’alzare gli occhi al cielo - un martello, accidenti! Mjolnir era solo un martello, non un oracolo con tutte le risposte, ammesso ce ne fosse uno! - ma non disse nulla “Non c’è stata mai una volta in cui Mjolnir abbia dato l’idea che lo avrebbe potuto trovare degno.”

Sigyn guardò fuori dalla finestra e poi chiese timidamente “Non preferireste fare due passi in giardino, Mio Signore?”

“Ma non avevi freddo?”

Sigyn arrossì e non disse nulla.

“E comunque pensavo di nominare Fandral…” la voce di Thor si era fatta pensosa e Sigyn spalancò gli occhi: Fandral? Il chiacchierone? Al posto di Lord Wili?
Oh Lord Wili questo non l’avrebbe preso bene proprio per nulla. Ma possibile che Thor, che il Principe Thor non capisse che non era saggio quello che stava dicendo?

La ragazza tossicchiò e poi disse guardando in terra “Non credo sia saggio, Principe Thor, che voi parliate di questo con me.”

“Sei solo una ancella, Sigyn, e sei silenziosa come un topolino, non spettegoli mai.” Thor le sorrise con indulgenza, ”E poi parte di questo l’ho pensato proprio dopo quello che hai fatto tu nell’Arena - perdere perché sapevi di non dover vincere. Era giusto. Lady Sif è Lady Sif e tu sei tu, lo ha detto pure Loki. Lui ha detto una poveraccia che non conta un cazzo.

Sigyn sobbalzò e lo guardò stralunata e Thor si corresse in fretta “Lo ha detto, ma ti vuole bene. Sei ancora una bambina, per lui, lo sai. Comunque ho capito che Loki non sarebbe così con me, non ha imparato a controllarsi, vorrebbe dire la sua, mi tormenterebbe portandomi cose da leggere e da studiare per farmi vedere le cose come le vede lui, ed alla fine mi contraddirebbe e questo so che lo farebbe perché non è come me, non è un Guerriero, oh non metto in dubbio che possa fare a pezzi qualcuno nell’Arena, l’ho visto con i miei occhi, ma non ragiona da Guerriero ed alla fine succederà che saremo in disaccordo su qualcosa. E poi mio padre non si interessa delle cose che fa Loki, non gli interessa Fensalir, per cui io credo che Odino si vergogni di mio fratello, con tutte le sue stranezze è come una macchia sul nostro casato! Però non lo taglia del tutto fuori, Loki ha degli incarichi, Loki assiste alle riunioni della hird, Loki viaggia, Loki ha i suoi giocattoli... per cui penso che lui ritenga che in fondo Loki serva a qualcosa, ma non ora e non per quello che vorrebbe lui.”

Sigyn si passò una mano tra i capelli sentendosi svuotata - ma come era possibile che Odino avesse lasciato i suoi due principini in balia di se stessi? Thor aveva ragione su Loki, che era cresciuto pensando di poter essere Re e avrebbe faticato a ritagliarsi un posto da consigliere, Odino non avrebbe dovuto fargli credere che era possibile!

Ma a lei, ma cosa gliene importava? Guardò Thor spassionatamente. A lei di tutto questo non interessava un bel niente! Lei aveva Theoric e le bastava.

Si inchinò prendendo congedo, poi, proprio sulla porta, raccogliendo il coraggio disse “Mio Signore, c’è una cosa che mi hanno detto tanto tempo fa, che quando si riceve un premio che ci da potere sugli altri, lo possiamo vedere in due modi, o che abbiamo il diritto di usarlo questo potere proprio perché se ce lo hanno dato vuol dire che sappiamo sempre meglio degli altri come stanno le cose, o che ne abbiamo il dovere. Nel secondo caso il dovere implica che dovremmo sforzarci di esserne all’altezza.” Cioè caro il mio Thor, pensò stancamente, Mjolnir t’è stato dato come un campanello d’allarme che ti dice quando hai oltrepassato il segno, perché quello che Odino si augura è che tu cerchi di fare le cose giuste, per quel che puoi, e non quelle che piacerebbero a te. E forse dovresti accettare un Loki a braccia aperte proprio perché rispetta la tua donna ed i tuoi amici proprio perché rispetta te, perché condivide con te le sue idee e perché vede cose che tu non vedi e pensa cose che tu non pensi.

Scivolando per i corridoi pensò che forse non avrebbe più distillato un bel nulla ed avrebbe ignorato quello che aveva visto. Non gliene importava proprio nulla!
Pensò anche a Loki che adesso stava baciando Gissa da qualche parte, senza chiedersi affatto se quella era la persona giusta o meno. Però da lei, Sigyn la poveraccia, lo pretendeva.
Pensò anche che a lei aveva dato un dolore tremendo vederlo con Gissa, ma che a lui non dava nessun fastidio saperla con un altro.
Poi pensò alla casa con i mosaici verdi dove aveva baciato Theoric, la casa dove lui avrebbe baciato Lady Gissa e ci avrebba fatto l'amore - aveva giocato ad immaginarci dei bambini lì dentro, ma in fondo per certi sogni non contava il dove, ma il cosa.   

E alla fine pensò che era molto fortunata perché aveva un appuntamento con Theoric, che le voleva bene - almeno lui - e con cui poteva realizzare tanti progetti, inclusi, prima o poi, dei bambini.

 

 

Quando lo vide, nell’ombra dei Giardini Pensili, gli corse dritta tra le braccia “Theoric, ti prego, portami via di qui.” sussurrò.

Lui la strinse a disagio - portarla via? Ma se era venuto per lasciarla. “Cosa c’è?” sussurrò.

Per tutta risposta lei lo abbracciò stretto spingendolo nell’ombra. “Siediti ti prego” gli soffiò sulla bocca, in punta di piedi “Non voglio essere saggia e non mi importa un bel nulla di quello che pensano tutti gli altri.”

Loki pensò che l’aveva lasciata per dieci minuti da sola con Thor, va bene che suo fratello sapeva essere davvero esasperante, ma qui si esagerava. Però la assecondò - quel portami via non lo aveva previsto e non gli piaceva. Scivolò nel buio dietro di lei e, senza che lei se ne accorgesse, lanciò un incantesimo che li nascondesse - l’ultima cosa che voleva era Thor il moralista tra i piedi. O la Prima Cameriera di sua madre. O Lady Frigga, o Lord Wili… tutta una manica di scocciatori, a parte sua madre, che era solo… imbarazzante.
Ringraziò le Norne perché la sicurezza di Gladstein non era quella di Fensalir - i suoi uomini avrebbero scovato subito una coppietta che amoreggiava.

Seduto in terra incrociò le gambe e chiuse gli occhi. Lei gli passò le mani sulle spalle, accarezzandolo possessiva e lui trattenne un sorriso. Sentì che le sue dita armeggiavano con i ganci dell’armatura leggera e poi che gliela stava facendo scivolare lungo le spalle. Intuì che la lentezza non era seduzione deliberata, ma solo inesperienza - funzionava comunque.

Lei gli si inginocchiò davanti e poggiò la fronte contro quella di lui, poi gli diede un morso appena accennato sul labbro, mentre con le dita, con gesti terribilmente impacciati, gli slacciava il collo della tunica.

Lo baciò, seguendo la curva della mandibola, poi scese lungo il collo con le labbra fino ad arrivare al punto in cui si congiungeva con la spalla

Loki pensò che era in un bel guaio e poggiò i palmi della mani a terra, sulla pietra gelida del portico. Se lui non avesse collaborato, forse… questa stupidaggine sarebbe finita in fretta.

La vide sollevare il viso e guardarlo - erano nell’ombra eppure gli parve che stesse arrossendo. Sigyn questa sera avrebbe dovuto chiedere a Theoric di dichiarare le proprie intenzioni, e Theoric avrebbe dovuto lasciarla e tutta questa faccenda assurda si sarebbe dovuta chiudere. Cosa le aveva detto Thor, accidenti a lui?

Sigyn gli poggiò le mani sulle gambe, accarezzandole con gesti circolari e risalendo piano, lungo le cosce del ragazzo, gli occhi spalancati fissi nei suoi. L’imbarazzo e l’ostinazione erano palpabili.

Loki pensò che aveva delle gambe lunghe, ma che prima o poi sarebbero finite, e allora come se la sarebbe cavata Sigyn? Si sarebbe arresa? Avrebbe provato ad imitare Gissa? Avrebbe dovuto darle delle istruzioni? In fondo il buon sesso non è affatto una cosa che arriva spontanea al primo colpo.
Sorrise e la guardò attentamente; quando colse la disperazione nel suo sguardo, sospirò - aveva fatto troppe cazzate con lei, una in più non avrebbe cambiato le cose. Né in meglio, né in peggio.
Face scivolare un braccio intorno alla vita di Sygin e la sollevò senza sforzo, le gambe di lei su quelle di lui, fino a tenerla in braccio, le ginocchia di lei che gli cingevano i fianchi, e yarde e yarde di tessuto verde tra di loro. Le accarezzò, come se fosse un gesto casuale le pelle nuda delle cosce sentendola fremere, poi le sollevò il viso e la baciò, senza fretta.

Con l’altro braccio la tenne stretta contro di lui, il bacino di lei, contro quello di lui, perché sentisse che non lo lasciava affatto indifferente - non poteva essere così ingenua da non conoscere almeno certe nozioni di base.
La sentì agitarsi - non avrebbe dovuto mettersi a giocare con dei fiammiferi - le fece scivolare le dita tra i capelli di lei, sulla nuca, tenendola ferma, attento alle sue reazioni - se ad un certo punto non le fosse piaciuto l'avrebbe lasciata andare - con la lingua invase le sue labbra, cercando quella di lei. Lei lo seguì, in un accordo perfetto mentre il bacio si faceva a tratti più profondo e poi più leggero e poi di nuovo intenso, ad onde lente e lunghe. Loki pensò che era parecchio che un bacio, solo un bacio, non gli piaceva così tanto.

Sentì la pelle farsi bollente e le sue mani cominciarono a esplorare i fianchi di Sigyn e poi la schiena, senza smettere di baciarla, goloso, fino ad arrivare alla chiusura del vestito. Aveva voglia di toccare ogni pollice di Sigyn, non solo con le dita.
Giocherellò con il nodo pensando che chi lo aveva cucito sapeva molto bene il fatto suo.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: tixit