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Autore: arangirl    16/07/2017    0 recensioni
Quando Lexa varca per la prima volta la soglia di Hogwarts non ha idea di cosa il futuro avrà in serbo per lei; il mondo magico e i suoi abitanti sono qualcosa di nuovo nella sua vita, ma sorprendentemente tra incantesimi, creature magiche e candele fluttuanti la cosa che Lexa si ritroverà a comprendere meno sarà la sua compagna di corso, Clarke.
Rivali a scuola e nel Quidditch, tra le due streghe potrebbe esserci qualcosa di più della semplice competizione, se solo riuscissero a parlarsi senza litigare...
(Aka la potterverse!AU di cui nessuno sentiva il bisogno, in super ritardo per il concept di maggio del gruppo facebook CLEXA/ELYCIA/LEXARK Gruppo di SUPPORTO italiano)
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Clarke Griffin, Lexa, Octavia Blake, Raven Reyes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Allora Lexa, chi inviterai al Ballo del Ceppo?”
 
 

Anya gliel’aveva chiesto già quasi dieci volte nell’ultima settimana, e Lexa stava cominciando a stufarsi “Non capisco perché dobbiamo andare anche noi. E’ il ballo per il torneo Tre Maghi e noi non possiamo nemmeno partecipare!”
 
 

Anya scosse la testa “Solo per un anno… Sarei stata una perfetta campionessa per Hogwarts.” Raven rise “Continua a sognare… Comunque Lexa dai, sarà bellissimo! Non facciamo mai niente di divertente qui, è un’occasione per divertirci e sostenere il nostro campione…”
 
 

Lexa alzò gli occhi al cielo “Wells è caposcuola, capitano della squadra di Quidditch dei Tassorosso e figlio del preside. Sono sicura che avrà tutto il sostegno possibile anche senza la mia presenza a quello stupido ballo.”
 
 

“Lexa fa solo la scontrosa perché nessuno l’ha ancora invitata…” Raven la prese in giro e Anya annuì “Anche se ho sentito dire che quella ragazza carina di Beauxbatons ti sta girando intorno da un pezzo…” Lexa arrossì involontariamente “Chi, Costia? Siamo solo amiche, le ho dato una mano con il corso di Pozioni…”
 
 

“Certo… pozioni d’amore” Raven schivò il cucchiaio che Lexa le aveva lanciato e che oltrepassò il volto di uno dei fantasmi di passaggio nella caotica sala grande senza che questi lo notasse “Il problema di Lexy è che lei ci vorrebbe andare solo con una persona…” Lexa guardò Anya, confusa “Anya, cosa stai dicendo? E non chiamarmi Lexy!”
 
 

“Sto dicendo che è un anno che trovi ogni scusa buona per parlare di Clarke Griffin, quindi forse è il caso che racimoli quel poco di coraggio che ti ritrovi e vai a chiederle di andare al ballo con te.” Lexa aprì la bocca per replicare, sconvolta dalle affermazioni dell’amica “Non è vero che parlo di lei… non parlo mai di lei, perché dovrei farlo?”
 
 

Raven alzò gli occhi al cielo e si lanciò in un’imitazione poco lusinghiera della voce di Lexa “Perché Clarke esce con uno così stupido come Finn Collins? Perché Clarke è sempre così brava in tutto? Possibile che Clarke sia anche così bella? Perché Clarke mi saluta sempre quando la vedo nei corridoi? Clarke, Clarke, Clarke…”
 
 

“Io non ho mai detto nessuna di queste cose!” Lexa arrossì involontariamente pensando a come, a tutti gli effetti, le aveva probabilmente pronunciate in un momento o l’altro dell’anno “E comunque l’hai detto tu, Clarke sta con Collins.”
 
 

Raven scosse la testa e si spinse in avanti, pronta a condividere con lei e Anya quello che sembrava essere un gossip “Invece no, si sono lasciati all’inizio di quest’anno!” “E tu come lo sai Raven?”
 
 

“Faccio coppia con la sua amica Octavia a Divinazione. E’ simpatica, anche se suo fratello ci ha provato con me.” Anya sussultò leggermente a quell’affermazione “Bellamy Blake ci ha provato con te?” Raven alzò le spalle “E’ stato qualche mese fa… E comunque preferisco di gran lunga la sorella, potrei chiedere a lei di venire al ballo con me.”
 
 

Lexa guardò Anya muoversi nervosamente sulla panca accanto a Raven prima di cambiare discorso “Comunque hai sentito Lexa, Clarke è di nuovo in pista!”
 
 

“Ve l’ho detto, non m’interessa.”
 
 
 
 


Okay, forse Lexa era interessata dopotutto. Dopo il loro dialogo durante le vacanze di Natale dell’anno precedente Lexa aveva pensato a Clarke in continuazione. Il problema era che non era sicura di quali sentimenti provasse esattamente per la ragazza.
 
 

C’era di base un fastidio vagamente accentuato che continuava a provare per la ragazza senza ragione, mista all’ammirazione che da sempre aveva provato per lei. Lei e Clarke continuavano a essere rivali nel campo di Quidditch e in classe, eppure Lexa si ritrovava sempre più spesso con il desiderio di parlarle, di riprendere la loro conversazione dove lei l’aveva bruscamente stroncata, senza avere mai avuto il coraggio di farlo.
 
 

Alla fine, come al solito, fu colpa di Raven.  Stavano camminando insieme nei corridoi della scuola quando la sua amica vide Octavia e Clarke arrivare nella loro direzione e, come se niente fosse, prese sottobraccio Lexa e si diresse con la sua miglior faccia tosta verso Clarke e Octavia.
 
 

“Ciao Octavia! Ciao Clarke…” Octavia sorrise a entrambe, ma Clarke rimase a fissare Lexa per un lungo istante prima di ricambiare il saluto di Raven.
 
 

“Octavia volevo chiederti… Verresti al ballo con me?” La mancanza completa di preamboli lasciò sia Lexa sia Octavia senza fiato per un attimo, prima che la ragazza le sorridesse “Raven sarei venuta volentieri, ma me l’ha chiesto prima Lincoln e ho già detto di sì a lui.” Raven non si scompose minimamente, guardandola con ammirazione “Lincoln di Tassorosso? Quello del quinto anno che sembra scolpito nel marmo?”
 
 

Octavia annuì sorridendo “Già, lui! Non ti dispiace vero?” Raven scosse la testa “No, figurati! Avrei detto anch’io di sì a lui in un secondo… Peccato però, visto che Lexa ci va con Clarke poteva essere divertente!”
 
 

Lexa sentì il sangue gelarsi nelle vene nel sentire la frase di Raven, come se qualcuno le avesse lanciato contro un petrificus totalus  e l’amica guardò lei e poi Clarke con un sorriso malizioso “Oh, non gliel’avevi ancora chiesto, Lexa?”
 
 

Clarke la stava guardando con gli occhi pieni di stupore, in attesa che lei confermasse quello che Raven aveva appena detto, e in quel momento Lexa avrebbe tanto volto scomparire, aprire il suolo sotto di lei e svanire per sempre. “Raven stava scherzando…” “Mi piacerebbe Lexa…” Clarke le sorrise “Mi piacerebbe davvero venire con te al ballo.”
 
 

Lexa sentì il cuore batterle all’impazzata nel petto, rimbombando attraverso ogni fibra del suo essere: Clarke le aveva appena detto di sì. Eppure qualcosa dentro di lei la fermò dal sorridere, dall’accettare semplicemente quello che era successo come un colpo di fortuna e goderselo pienamente.
 
 

Si ricordò di come si era sentita quel giorno in biblioteca, quando Finn l’aveva chiamata sfigata e Clarke era semplicemente rimasta ferma a guardarla, alla paura irrazionale di sentirsi ancora così, rifiutata e con l’animo spezzato.
 
 

“Veramente Costia mi ha chiesto di andare con lei… Non l’avevo ancora detto a Raven perché non ho ancora detto di sì ma… me l’ha chiesto lei per prima.” Il bel sorriso che aveva illuminato il volto di Clarke fino a quel momento sparì, sostituito da un’espressione delusa “Ah… Costia. Va bene, non importa, tranquilla.”
 
 

Lexa se ne andò di corsa senza salutare, seguita da Raven, che la costrinse a fermarsi afferrandola per il braccio “Lexa, per la barba di Merlino, cosa diavolo è appena successo?” Lexa si girò verso di lei, livida di rabbia “Cosa ti è saltato in mente di fare Raven? Adesso pensa che io sia una stronza!”
 
 

“Ma è vero? Che Costia ti ha chiesto di andare con lei?” Lexa scosse la testa “No, non ancora… Penso che me lo voglia chiedere ma… non lo so Raven, non me la sono sentita. Lei è così popolare, così bella… io sono un disastro.” Raven scosse la testa “Lexa… Hai visto come si è illuminata quando ha detto che voleva venire con te? Secondo me le piaci davvero. Bè, le piacevi, adesso non so…”
 
 



Lexa si ritrovò a rimpiangere la sua codardia per tutti i giorni successivi, pensando a quanto le sarebbe piaciuto andare al ballo con Clarke, danzare insieme a lei, stringerla mentre volteggiava al ritmo di musica, bella come solo lei riusciva ad essere…
 
 

Prese una decisione dopo l’allenamento di Quidditch, vedendo la squadra di Grifondoro che si avvicinava al campo per allenarsi dopo di loro. Non poteva rischiare di perdere quell’occasione con Clarke, anche a costo di ammettere che aveva mentito.
 
 

“Clarke! Posso parlarti un attimo?” Clarke alzò lo sguardo verso di lei e annuì, seguendola in disparte verso le tribune dello stadio “Volevo scusarmi con te per come mi sono comportata l’altro giorno. E’ stato tutto così improvviso ed io… io sono andata in panico. E ti ho mentito.”
 
 

Clarke la guardò confusa e Lexa prese un respiro prima di continuare “Non è vero che Costia mi ha invitato. L’ho detto solo perché volevo uscire da quella situazione imbarazzante, non perché non volessi andare al ballo con te. Vorrei davvero… davvero portarti al ballo.”
 
 

L’espressione di Clarke si fece indecifrabile per qualche secondo prima che le sue labbra si piegassero in un sorriso amaro “E’ troppo tardi Lexa. Niylah mi ha già invitato e le ho detto di sì.” Lexa rimase per un attimo a bocca aperta “Niylah… la campionessa di Beauxbatons?” Clarke annuì “Ti sembra così strano che qualcuno sia veramente interessato ad andare al ballo con me? Adesso scusami Lexa, ma devo andare.”
 
 

Clarke la lascò da sola mentre si malediva mille e mille volte per l’errore che aveva fatto. Come poteva pensare che Clarke la preferisse a una campionessa Tre Maghi dopo quello che lei le aveva fatto? S’incamminò verso la torre di Corvonero con umore tetro, e quando vide Raven seduta vicino al fuoco nella sala comune, si sedette pesantemente vicino a lei, cercando di ignorare il dolore sordo che sentiva dentro.
 
 

“Che cosa succede Lexa?” Lei scosse la testa “Ho cercato di chiarire le cose con Clarke… ma lei va già al ballo con Niylah.” Gli occhi di Raven si dilatarono leggermente “Con la…” “Sì, con lei.” Lexa la bloccò prima che potesse ripetere i vari titoli di Niylah, che in quel momento era diventata il bersaglio dell’astio di Lexa piuttosto che rivolgerlo a se stessa.
 
 

“Ma non importa, tanto non avrei voluto andarci con lei, è stata solo un’idea tua.” Lexa sentiva benissimo che il suo tono non era per nulla convinto, ma Raven lasciò correre, probabilmente impietosita dall’aspetto abbattuto di Lexa. “Comunque possiamo andare tu ed io insieme ad Anya… Come amiche.”
 
 

Lexa cercò di sorridere, ma si bloccò subito nel vedere l’espressione colpevole di Raven “Veramente Lexa… Ho ricevuto un invito.” “Oh, Raven è grandioso! Chi ti ha invitato?” Lexa mise da parte per un attimo il pensiero di andare al ballo da sola per congratularsi con l’amica, che sorrideva anche se fingeva di non essere emozionata per la cosa.
 
 

“E’ stata Anya…” Lexa si bloccò per un secondo, la bocca leggermente aperta in un’espressione di stupore “Anya… ti ha chiesto di andare al ballo con lei… non come amica?” Raven scosse la testa “Lo so Lexa… sono rimasta sorpresa anch’io. Mi ha detto che quando mi ha sentito parlare di Octavia ha capito che voleva essere lei a portarmi al ballo e… penso che anche a me piaccia l’idea.”
 
 

Lexa le strinse il braccio, felice che almeno una delle due fosse contenta “Sappi che vi prenderò in giro per sempre.” Raven rise e passarono la serata a chiacchierare, mentre Lexa cercava a tutti i costi di non pensare al modo in cui Clarke l’aveva guardata prima di lasciarla sola sul campo di Quidditch.
 
 



Alla fine Costia le chiese davvero di andare al ballo e Lexa accettò; la serata del ballo andò molto bene finché non girò lo sguardo e vide Clarke baciare Niylah mentre danzavano leggiadre al centro della pista. Lo stomaco di Lexa minacciò di rigettare quel poco cibo che aveva mangiato, e tornò di corsa nella sua camera, prima che qualcuno riuscisse a vedere le lacrime di frustrazione che le avevano bagnato gli occhi.








Note: Ciao a tutti! Ingannando l'attesa prima dell'annuncio sul nuovo Dottore ecco a voi il quarto capitolo, che dire, queste due non riescono proprio a stare sulla stessa lunghezza d'onda! Oppure sono io che mi diverto a creare scenari improbabili per farle litigare, sorry. Come sempre grazie mille a tutti quelli che mi lasciano una recensione e che seguono la storia, mi fa davvero piacere leggere le vostre opinioni! Lo so che i capitoli non sono lunghissimi, ma purtroppo ho dovuto fare una scelta tattica per riuscire a gestire esami/storie/altre cose, ma volevo dirvi che i fatti principali della storia si svolgeranno durante il sesto anno, che probabilmente dividerò in più capitoli! Come al solito spero che vi sia piaciuto, fatemi sapere! Alla prossima!
  
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