Scritta per Alessia Ferrari.
Durante il temporale
Lapis si appoggiò con la spalla al muro di legno del granaio e guardò fuori dalla porta socchiusa, sulle sue spalle si erano create delle ali d’acqua. Osservò la pioggia cadere con gli occhi socchiusi, le sue iridi blu erano liquide.
“Non
dirmi che ti sorprendi per un temporale” disse
Peridot.
L’altra
gemma si voltò a guardare la sua coinquilina e
batté un paio di volte le palpebre, piegò le
ginocchia e le cinse con le
braccia sottili, la lunga gonna del vestito color mare che indossava le
ricadeva sulle gambe affusolate.
“Tutto
della Terra mi sorprende” bisbigliò.
Un
tuonò risuonò e un lampo azzurrino
illuminò il
cielo plumbeo.
Peridot
rabbrividì, un rivolo di sudore le scivolò
lungo la guancia.
“Guardiamo
la televisione?” domandò. Accese
l’apparecchio,
ci fu un calo di corrente e la televisione si spense. Peridot
sospirò
pesantemente e si passò la mano tra i vaporosi capelli
giallo paglierino. “Mi
sa di no” disse e la voce le tremò.
La
luce si spense e Peridot strisciò indietro,
affiancandosi all’altra.
“Ora
non ci vedo niente” sussurrò.
Lapis
le sfiorò la mano con la propria, Peridot si
premette l’altra mano sulla bocca per soffocare un grido.
“Sai,
in questi casi bisogna distrarsi” propose. Si
voltò verso Lapis, la cui figura fu illuminata da un altro
lampo.
Lapis
le prese il viso tra le mani, chiuse gli occhi e
baciò delicatamente le labbra di Peridot, che
ricambiò il bacio. Continuarono a
baciarsi, i visi in fiamme e il battito cardiaco accelerato.
Peridot
si staccò. La luce si riaccese e Lapis sorrise
all’altra.
Peridot
si sfilò gli stivaloni, con le dita affusolate
Lapis accarezzò il papillon rosso dell’altra.
Peridot si sfilò la tutina verde
aderente, Lapis le baciò la fronte all’altezza
della gemma verde.
“L-Lapis…”
sussurrò Peridot con voce roca.
“Volevo
baciare la ‘vera te’” mormorò
Lapis. Si sfilò
il vestito, lasciandolo cadere sul pavimento.
Peridot
la fece stendere per terra e si stese su di
lui, chiuse gli occhi e baciò con foga Lapis, che
avvampò. Peridot le accarezzò
la gamba liscia, passandole le dita sull’interno coscia.
<
È stato l’amore per la Terra che leggo nei suoi
occhi che mi ha fatto comprendere l’importanza di questo
mondo > pensò,
mentre i suoi occhi si specchiavano in quelli dell’altra.