“FAMIGLIA Liu”urlò il reclutatore.
La signora Liu,una donna bassa e paffuta,ma molto carina,con uno chignon enorme in testa,udì le parole del militare da dentro,e mentre serviva il pranzo al figlio,lo avvertì della presenza.
Chien-Po si alzò,uscì dalla casa e si incamminò verso la porta.La aprì con entrambe le mani,e si ritrovò dinanzi l’uomo a cavallo,che lo fissò.
“Famiglia LIU”ripetè a denti stretti.
“Siamo..noi”rispose calmo l’altro,confuso dal canto suo.
“Dovete fornire all’esercito imperiale un soldato,un uomo della vostra famiglia”spiegò.
“Tu te la senti,giovanotto?C’è qualcuno della tua famiglia che ti può sostituire?”
Chien-Po era stato preso alla sprovvista,ma non perse il dovuto sangue freddo.
Si voltò verso la dolce madre,sola e preoccupata,in mezzo alle scale che davano l’ingresso alla loro casa-in giardino si ergeva la statua del defunto padre del ragazzo,un uomo identico a lui,solo con una lunghissima barba che toccava il pavimento.
“No..No,nessuno.Sono onorato di offrirmi”disse brandendo l’avviso.
Il reclutatore sorrise orgoglioso.”Bravo,figliolo”
Le porte si chiusero,Chien-Po si voltò verso la madre,ed ella non c’era più.
Si avvicinò al muro della sua camera,e dalla finestra potè udire qualche mesto gemito di pianto che gli spezzò il cuore.
“Ti prometto che tornerò,mamma.”disse a voce alta.
“E sarà per lei che combatterò”pensò dentro di sé,allontandosi con le mani dal muro,
stringendo ancora l’invito,determinato e forte come mai.