Serie TV > Stargate
Segui la storia  |       
Autore: Najara    14/06/2009    5 recensioni
(Stargate Sg1) Una missione Tok'ra con il solito epilogo disastroso... la fortuna è ancora una volta dalla parte dell'Sg1, ma sarà davvero così? O è l'epilogo della vita che hanno condotto fino ad ora?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack O'Neill, Samantha 'Sam' Carter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Penultimo capitolo… buona lettura

Penultimo capitolo… buona lettura!

 

 

Dodicesimo capitolo: Cambiamenti

 

Jack recuperò le sue cose e si diresse a casa sua, si lavò, si cambiò, preparò la valigia ed uscì. Poco dopo arrivò alla base, scese i numerosi piani e arrivato al livello giusto si diresse all’ufficio di Hammond “Colonnello! Vi avevo detto di non tornare prima di due giorni!” Hammond lo vide sorridere, poi Jack, chiusa la porta dietro di sé, si sedette ed iniziò a parlare, lasciando il generale a bocca aperta. Quando tornò in superficie aveva un sorriso sulle labbra, prese il cellulare e chiamò Sam “Ciao, come va il viaggio?” “Jack… sono partita solo da due ore!” Lui sorrise, capiva dal tono della voce che era contenta che le avesse telefonato, “Certo, ma avevo voglia di sentirti” “Sono contenta… sei in viaggio anche tu?” Lui fece un smorfia “Tra un attimo… allora ci sentiamo più tardi ok?” “Sì, ciao” Sam chiuse la comunicazione con Jack sorridendo, era così strano che lei e lui avessero una conversazione così! Ed era così bello, così normale! Jack mise il cellulare in tasca sorridendo, le cose andavano meglio di quello che credeva! Riprese l’auto e si diresse all’aeroporto. Mentre sorvolava il paese, sorrise nel pensare che avrebbe potuto semplicemente chiedere un “passaggio” alla Prometeo, sarebbe stato divertente farsi scaricare dagli anelli a qualche metro dalla Casa Bianca! Ma non era per quello che la nave era stata costruita, quindi come tutti gli altri dovette attendere parecchie ore prima che fosse acceso il segnale di allacciare le cinture per l’imminente atterraggio. Prese un taxi per l’hotel e si cambiò, quando uscì era in uniforme. Prese un altro taxi e si fece portare alla Casa Bianca, era ora di accettare un vecchio invito. Il presidente non lo fece attendere molto, felice di accogliere un eroe e quando, una decina di minuti dopo, Jack uscì, entrambi erano pienamente soddisfatti. Il mattino dopo Jack ritornò a casa, aveva sentito Sam più volte e si era a stento trattenuto dal dirle tutto, ma voleva parlargliene di persona quindi si morse la lingua e attese. Sam, dopo aver passato due giornate con suo fratello e la sua famiglia, che l’avevano accolta con grande gioia, ritornò a casa, anticipando di qualche ora la sua partenza, aveva una gran voglia di rivederlo! Quando gli aprì la porta, un enorme sorriso sulle labbra, non poté fare a meno di corrergli tra le braccia. Due ore dopo erano di nuovo abbracciati nel letto, Sam gli sorrise “Credi che riusciremo a stare lontani per più di qualche ora senza poi finire a letto?” “Temo proprio di no!” poi si avvicinò per baciarla “Sicuramente tu non fai nessuno sforzo!” Jack finse una faccia offesa, mentre si allontanava di nuovo per poterla guardare negli occhi, “Io?! Mi trattengo in continuazione!” Sam rise, se lui si tratteneva, allora se non lo avesse fatto non sarebbero più usciti dal letto! Aveva sempre immaginato che in fondo Jack fosse un tenerone, un amante delle coccole, aveva intravisto quel lato dolce del suo carattere di rado, ma ogni tanto, quando Jack aveva a che fare con dei bambini, quell’aspetto di lui fuoriusciva ed ora era felice di sperimentarlo in prima persona. Jack la guardò ridere e si fece serio, doveva dirglielo “Sam…” lei, sentendo il tono cambiare si irrigidì appena, vedendola attenta lui continuò “Sono andato a Washington…” Vedendo che non reagiva andò avanti “Prima ho parlato con Hammond… quando ci siamo visti mi ha detto che voleva andare in pensione e che visto che ero tornato mi avrebbe proposto per prendere il suo comando, ovviamente insieme al grado di generale…” Lei sorrise, un sorriso che non arrivò agli occhi “E’ meraviglioso!” Una leggera fitta le aveva colpito il cuore, che quella fosse stata la loro ultima volta? Non lo credeva, Jack non poteva farle questo! Non dopo quello che aveva detto, non dopo quello che era successo, avrebbe preferito il grado di generale a lei? Ma Jack non aveva finito, scosse la testa “Non ho accettato” Un’ondata di sollievo la sommerse, unita al senso di colpa, come aveva potuto pensare che la tradisse in quel modo?! “ Io gli ho detto di noi… e gli ho dato le mie dimissioni…” Sam si morse le labbra, questa volta il senso di colpo galoppava, aprì la bocca per parlare ma poi si trattenne. “Lui le ha rifiutate e mi ha suggerito di andare a Washington… A quel punto sono andato dal Presidente, che con mio grande stupore, mi ha detto che c’erano delle notevoli spinte affinché fosse un civile a guidare l’SGC…” Sam trattenne il respiro, “Quindi era felice di accettare le mie dimissioni e di nominarmi capo della base…” Jack aspettò, aveva visto le varie emozioni passare sul volto di Sam, ma non aveva smesso di parlare, neanche quando aveva visto il dubbio e il dolore. Ora le si illuminò il volto, erano liberi! Si strinse a lei e la tenne stretta, come poteva anche solo pensare che l’avrebbe lasciata? Jack la strinse, non voleva che lo vedesse ora, non aveva rimorsi, non per la sua carriera, non perché lasciava l’esercito, era pronto ad andare in pensione per lei, ma una cosa lo tormentava, non sarebbe stato più al suo fianco, non avrebbe più potuto difenderla, avrebbe dovuto, invece, rimanere alla base e vederla partire per le missioni più pericolose. Chiuse gli occhi, aveva deciso, si fidava di lei e sapeva che ci sarebbero sempre stati Daniel e Teal’c. “Quando hai deciso?” Jack si separò da lei “Il giorno in cui Henry mi ha dato la spada e il pugnale…” Sam lo guardò interrogativa, questo non se lo aspettava! Allora lui continuò “Mi ha mostrato i due zaffiri e mi ha detto che ogni volta che impugnavo quelle armi, ogni volta che le avrei usate, quei zaffiri mi avrebbero dovuto ricordare te… te e quindi quello che avrei perso se non fossi tornato… quel giorno ho capito che non volevo più rischiare di perderti e che avrei fatto qualsiasi cosa, lasciare l’esercito non è nulla, averti è l’unica cosa che conta… ti amo Sam” Gli occhi di lei si riempirono di lacrime, Jack le aveva aperto il cuore, di nuovo lo strinse a sé poi lo baciò ancora ed ancora, mentre lacrime e riso si mescolavano, una gioia infinita regnava nel suo cuore.

 

Il giorno dopo si recarono insieme alla base, quando Jack la lasciò per andare a salutare Daniel e Teal’c e portargli in anteprima le notizie, lei si diresse da Hammond, aveva preso una decisione. Poche ore dopo Hammond chiamò Jack e Sam nel suo ufficio. Quando furono arrivati li fece sedere “Bene signori… direi che ci sono stati un po’ di cambiamenti… Allora colonnello, anzi dovrei dire Jack, è arrivata la conferma, ti hanno nominato al mio posto, prenderai servizio tra una settimana, il tempo per me di sistemare le cose… il Presidente era piuttosto contento dell’escamotage che gli ha permesso di far tacere quelli che volevano mettere un civile a capo della base!” Jack sorrise “Sempre contento di chiudere la bocca a Kinsey!” Hammond sorrise “Immaginavo… comunque non è tutto” Jack lo guardò interrogativo, poi si volse verso Sam che era rimasta in silenzio e che ora gli fece un piccolo sorriso. Il generale continuò “Samantha mi ha appena comunicato una sua decisione, dà le dimissioni e chiede di essere inserita come scienziata alla base, lasciando l’SG1…” Jack sgranò gli occhi poi si voltò verso di lei “Sam non devi…” Un lampo passò nei suoi occhi azzurri, Hammond si alzò “Signori, credo che andrò in sala briefing” Poi si allontanò in fretta. Appena chiuse la porta Sam si alzò “Tu puoi e io no?” Jack rimase seduto, tutte le implicazioni che si agitavano nella sua testa, stava rinunciando ad una brillante carriera nell’esercito, questo il suo primo pensiero, ma poi lo colpì un’idea. Sam vide la consapevolezza allargarsi insieme ad un sorriso sul volto di Jack, sorrise anche lei, bene, aveva capito. “Lasci l’SG1… rimarrai alla base…” “Sì”. Jack si alzò e la prese tra le braccia, non avrebbe più dovuto temere, avrebbe potuto essere sempre al suo fianco! Certo i rischi non sparivano, ma almeno non sarebbe partita in missione senza di lui, non avrebbe dovuto morire di paura ogni volta che la vedeva attraversare l’iride. Sam si separò “Dobbiamo dirlo a Daniel e Teal’c…” Jack annuì e lei lo baciò “Sai… oggi sono arrivati i risultati delle analisi di routine…” Jack la guardò, sorpreso del cambio improvviso di argomento, sul volto di Sam c’era una luce strana, nuova, ma che la rendeva estremamente bella, c’era però anche un’ombra, un’inquietudine, Jack le prese la mano, incitandola a parlare “Aspettiamo un bambino” Jack spalancò gli occhi, la sua prima domanda fu alquanto stupida “Come?” Sam sorrise, “Non siamo stati molto attenti…” Jack non la stava ascoltando, un immenso sorriso si era dipinto sulle sue labbra, il cuore di Sam riprese a battere, temeva la sua reazione, temeva che non volesse un figlio dopo quello che era successo a Charlie, ma quel sorriso scacciava tutti i dubbi. Jack la strinse tra le braccia poi la lasciò andare con aria colpevole e si inginocchiò davanti alla sua pancia “Scusa!” Sam sorrise, “Jack, credo che non possa ancora capirti!” Lui si rialzò, in piedi il sorriso che non voleva lasciare le sue labbra “Sam sbaglio o è figlio tuo! Se siamo sfortunati e non prende da me, diventerà un grande scienziato!” Sam rise, nulla ormai poteva più intaccare la sua felicità! “O una scienziata!” Jack la guardò stupito “Giusto!” Una famiglia! Lui, Sam e un bambino, quando aveva perduto Charlie e Sara aveva creduto di non poter essere mai più felice, poi era arrivata lei e tutto era cambiato! La strinse tra le braccia.

 

Hammond che era in sala briefing sbirciò attraverso il vetro, quei due sembrava che ne avessero di cose da dirsi! Guardò l’orologio, poi sospirò… gli avrebbe concesso ancora cinque minuti! Sorrise, nel vedere i due abbracciati, era felice che tra di loro tutto andasse per il meglio. Guardò di nuovo l’orologio, va beh ancora altri cinque minuti… in fondo la sua pensione aveva atteso sette anni, poteva aspettare ancora un po’!

 

 

 

Ok il mio consiglio è di andarsi a lavare i denti non vorrei che vi venissero le carie dopo tutto questo zucchero!

 

Kloe2004: Ecco svelato il piano di Jack… niente di troppo complicato, ma non è mica un idea di Sam no!

 

Jolinar: Spero di non aver esagerato… aspetto i commenti!

 

FairyFlora: Sì diciamo che Hammond ormai ci avrà fatto il callo! Grazie!

 

Nahid: Grazie e hai ragione avrà qualche pacemaker come minimo!

 

23jo: Beh non aspetterai molto! E poi tranquilla ho consumato tutto il mio essere sadica qualche capitolo fa!

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Stargate / Vai alla pagina dell'autore: Najara