Do you love me, today?
Si sedette sulla sedia con un tonfo sordo, abbandonandosi quasi senza forza sullo schienale di legno.
Era stanco.
Davvero, infinitamente stanco.
Era stanco per la fatica, per lo stress, per la tristezza, era stanco persino per aver portato quelle due birre dal frigo al tavolo.
Due lattine della pessima birra giapponese, una davanti a lui e l’altra dall’altra parte del tavolo.
Osservò la lattina in silenzio, prima di aprirla con un colpo secco e buttarne giù un sorso.
La riappoggiò sul tavolo, in silenzio.
Guardò l’altra birra, sperando che si levasse e che il suo invitato ne bevesse un po’.
Ma Yamamoto non aveva mai apprezzato la birra. Trovava stupido usare gli alcolici per dimenticare i problemi.
Inoltre, diceva sempre, i problemi galleggiano che è una meraviglia.
Gokudera l’aveva testato più volte. Non solo i problemi galleggiano, ma in genere sono anche accompagnati da altri problemi, che fungono da bay-watch.
- Hayato?
- Mh?
- Mi ami, oggi?
Gokudera alzò lo sguardo verso la sedia vuota.
Sorrise.
- Come ogni giorno,Takeshi.
Ogni anno, quella data ritornava.
Ogni anno, Gokudera metteva quella lattina sul tavolo e lasciava che Yamamoto gli facesse quella domanda.
E lui ogni anno dava quella risposta.
E, sebbene si promettesse sempre di non farlo, lui piangeva ogni anno.
A.Corner___________
Mi annoio ç_ç
Non ho nulla da fare ç_ç
Aiuto ç_ç
Non posso passare l’estate dormendo…
Credo. Ù__ù
Yamamoto non deve morire!ç______ç
Non voglio!ç___________ç
E non so neanche se morirà davvero, ma già so che non voglio
che crepi! \çOç/