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Autore: Khailea    29/07/2017    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo:
Ailea 
Khal
Alexander
Mattia
Johanna 
Hope
Grace
Sammy
Milton
Daimonas
Jack
Seraph
Astral
Lighneers
Diana
Zell
Lacie
Professoressa Mustang
Infermiere Oshi

La professoressa Mustang osservava con fare glaciale i vari studenti, battendo a ritmo costante il piede.
-Credete ci sia qualcosa di cui essere orgogliosi qui?Perchè io non lo vedo.-
Sembrava ancora più arrabbiata del solito e questo rendeva irrequieti gli studenti, il gruppo intanto si era spostato tutto nelle ultime file per evitare la sua ira.
-Questa avrebbe bisogno di un calmante.-
Sussurrò Diana a Ailea e Seraph, le più vicine on quel momento, Seraph non le rispose fissando la donna davanti a loro, non aveva voglia di altri guai e qualcosa le aveva fatto intuire che la bruna ne attirava parecchi. Ailea invece rise coprendosi la mano con la bocca, dopo che quella ragazza aveva sfidato gli altri studenti il suo interesse era cresciuto, purtroppo anche quello della professoressa venne attirato da quella frase.
-Ha detto qualcosa signorina Newgate?Magari vuole rispondere alla domanda?-
La ragazza schiarendosi la gola si alzò.
-Beh un primo esempio può essere il modo in cui ho messo al tappeto la maggior parte dei presuntuosi presenti in questa classe.-
-Veramente difficile immagino.-
-Ci provi lei se non ne è sicura.-
-Ho altri mezzi per mettere a tacere i presuntuosi signorina.-
-Come quella pistola che tiene nascosta sotto la gonna.-
Aggiunse Lighneers appoggiato al proprio banco, quel commento però non arrivò alle orrecchie della professoressa che continuò a scrivere alla lavagna.
-Non riesci proprio a non rispondere eh?-
-No mio caro Zellino.-
-Era il soprannome migliore che ti è venuto in mente?-
-Avevo pensato anche a pandino visto che le occhiaie che hai son talmente spesse da ricordami un panda ma non sei dolce come loro.-
-Nyhahaha buffi come soprannomi nyhahaha.-
-Lacie abbassa la voce...-
-Ma Astry non era buffo?-
-Tua sorella ha molto più umorismo di te.-
Disse Diana sorridendo, non erano male infondo quei ragazzi.
-La mia intelligenza non mi permette di ridere per delle sciocchezze.-
-Devi averne molta poca.-
Astral fulminò la ragazza con lo sguardo ma prima che potesse risponderle Khal gli appoggiò la mano sulla spalla scuotendo la testa, intimandolo a non rispondere.
Infondo era la cosa migliore da fare per evitare che la Mustang li notasse, questa era impegnata a rimproverare uno studente alla cattedra.
-La prossima che avrò bisogno di far sistemare una pistola a qualcuno chiederò direttamente ad un maiale. Tanto non c'è alcuna differenza.-
-Nemmeno con sua sorella ce ne sono tante.-
Disse Jack ridacchiando, aveva visto l'altra Mustang amoreggiare con una decina di studenti prima di entrare in classe.
-In ogni famiglia ci sono le mele marce, tu devi essere quella della tua.-
-Lei invece mi sembra più una prugna, visto l'effetto che fa.-
La donna prendendo la propria arma sparò un colpo al ragazzo colpendo alla spalla destra, lui non provò nemmeno a schivare limitandosi a ridere, non provava certo dolore e gli bastava poco per estrarre il proiettile.
-Tks, almeno non emetti fiato.-
Qualcuno però si era spaventato eccome, Milton che era nel banco dietro al suo era sobbalzata a causa dello sparo, non riusciva ancora a trovarsi a suo agio con quelle cose nonostante durante i cinque anni di lontananza da Daimonas aveva assistito a molte scene in cui si faceva uso di armi.
Anche Sammy aveva reagito male a quel suono, era ancora impaurita dall'uomo che aveva interrotto la guerra in mensa e troppe volte il suono di un colpo di pistola accompagnato da delle urla l'avevano accompagnata durante le notti nell'albero.
Milton le stringeva la mano per darle forza ma anche lei aveva bisogno di essere sostenuta, Daimonas in questo cercava di fare del suo meglio, intuendo lo sparo si era tappato le orecchie visto erano tremendamente sensibili ma aveva fatto attenzione anche alla traiettoia del colpo.
Ogni volta che erano vicini a Jack capitava qualcosa che poteva metterla in pericolo, questo lo disturbava ma allo stesso tempo si rivedeva molto in quella situazione, anche lui era un portatore di dolore...
-Hai bisogno di qualcosa?-
Chiese Jack notando che lo stava fissando da molto.
-Potresti non provocare così spesso la gente?-
-Ti preoccupi per me?-
-No, ma sei circondato da altre persone che potrebbero venire coinvolte.-
-Capisco, però non mi pare ci siano feriti.-
-Non puoi sapere se andrà sempre così.-
-Se mi dai una sfera di cristallo posso provarci.-
Lo sguardo freddo di Daimonas non mostrava alcuna risata verso quelle battute, stanco Jack sospirò seccato.
-Se sei così preoccupato allora ti toccherà seguirmi ovunque per evitare che qualcuno si faccia male, a detta mia ti stancherai presto.-
Se era quello l'unico modo per evitare che creasse danni era disposto a farlo.
Il bussare alla porta interruppe i pensieri di tutti, la Mustang perennemente triste era entrata nella classe tenendo una busta tra le mani. 
Non salutò nemmeno la classe, la porse alla sorella e andò via.
-Che roba è...ah c'è scritto Newgate sulla busta. Vediamo a cosa hanno portato le grandi gesta della signorina.-
Di qualsiasi cosa si trattasse Diana non temeva alcun rimprovero, ma che ricordasse non aveva fatto nulla di male in quelle settimane...un dubbio la fece sbiancare.
Nello stesso momento il sorriso della professoressa se ne andò.
-Ah...bene...una lettera intimidatoria per noi professori...a quanto pare dobviamo trattare con estremo riguardo la signorina Diana. È confortante sapere che i nostri studenti sanno cavarsela da soli.-
Diana cercò di sprofondare nel terreno ma inutilmente, suo padre era troppo protettivo nei suoi confronti e spesso capitava che facesse cose simili.
-Accade questo quando qualcuno ti vuole bene, non mi sorprende lei non lo capisca.-
Rispose Diana a tono zittendo la professoressa, il viso di questo era diventato una maschera di rabbia ed era sul punto di esplodere.
Intanto Grace ed Hope quasi non si erano accorte della situazione creatasi, troppo preoccupate per la loro amica per farlo.
-Dove pensi sia Johanna?-
-Non so, mi verrebbe da dire o sul tetto o in giardino, ma di solito salta solo la ginnastica...-
-Sarà meglio andarla a cercare non appena suonerà la campanella.-
-Magari è tornata a casa, anche io di solito faccio così.-
Disse Alexander che si era seduto accanto ad Hope, non era particolamente preoccupato come loro ma non voleva vedere la ragazza così agitata.
-Spero stia bene...-
Dal nervoso Hope aveva iniziato a scarabocchiare il proprio quaderno con la biro, in qualche modo la concentrava.
Non immaginavano certo che la ragazza fosse dall'altra parte del corridoio...

Johanna in un primo momento aveva cercato di ribellarsi a quelle mani che l'afferravano spingendola dentro l'infermieria, aveva scalciato e tirato perfino un pugno ben assestato, quando vide chi l'aveva presa però si pietrificò.
Mattia era davanti a lei e si stava massaggiando il mento dolorante.
-Bel gancio Jo Jo...aia che male...-
-Oddio scusami!Non pensavo fossi tu credevo si trattasse di quegli uomini che abbiamo visto!-
-Quelli sono scappati non appena mi son nascosto qui, non mi hanno visto ma io ho sentito i loro passi farsi sempre più lontani. Non mi fidavo però ad uscire subito ed appena ti ho vista mentre sbirciavo dalla porta ti ho trascinato qui.-
Johanna saltò al collo del ragazzo abbracciandolo, dai suoi occhi scesero un paio di lacrime di gioia.
-Avevo paura ti fosse successo qualcosa.-
Imbarazzato il ragazzo rispose all'abbraccio accarezzandole i capelli.
-Non potrei mai lasciarti sola...-
Il suono della maniglia che scattava fece sobbalzare entrambi, la medesima paura prede strada nelle loro menti. Il pensiero del ragazzo fu subito quello di nascondere l'amica, guardandosi intorno però non vide molti nascondigli.
La stanza era completamente bianca con alle pareti vari armadietti di ferro dalle ante trasparenti, erano tutti pieni di strani oggetti e fialette quindi far spazio era impossibile. Ai lati della stanza c'erano poi quattro lettini bianchi, ciascuno con delle tende per dare ai pazienti della privacy, c'era infine una scrivania con sopra un grosso e vecchio computer.
Le scelte non erano delle migliori ma non c'era abbastanza tempo per ragionarci, afferrando la mano della ragazza la trascinò dall'altra parte di una delle tende, la fece sdraiare sul letto sotto le coperte, tirò le tende e si nascose accanto a lei coprendoli entrambi.
Johanna trattenne il fiato per due ovvi motivi, era avvinghiata al ragazzo che le premeva la testa sul petto e c'era qualcuno, certamente pericoloso, che stava per entrare nella stanza, se li avesse attaccati sarebbe riuscita a fare qualcosa?
Dal rumore dei passi capirono che era entrata una sola persona e che questa si era seduta sulla sedia vicino al computer.
Rimasero in silenzio per un tempo interminabile, non potevano nemmeno muoversi visto che erano troppo vicini all'intruso, Johanna però non intendeva restare tutto il tempo lì. 
Facendo un gesto a Mattia iniziò a muoversi con molta calma scendendo dal letto, voleva vedere di chi si trattava ed in caso stordirlo cogliendolo di sorpresa.
Spostando la tenda quel tanto che bastava vide un uomo dai lunghi capelli ricci e neri, vestiva con un camice da laboratorio e sotto portava un completo bianco a righe nere, il viso illuminato dallo schermo era tremendamente pallido, le labbra erano sottili e gli occho infossati.
Prima che potesse fare un altro passo l'uomo si voltò guardandola negli occhi, spostandoli leggermente incrociò anche quelli di Mattia che si era alzato per aiutate Johanna.
Tutti e tre erano in silenzio ma quando i due ragazzi notarono una targhetta sul petto dell'uomo su cui era scritto 'Infermiere' tirarono un sospiro di sollievo.
-Dimenticato...di ricucirvi io?-
Il suo modo di parlare era alquanto strano ma riscosse i due.
-A-ah nono, noi...ci ha già sistemati ma ci siamo svegliati solo ora.-
Le parole di Johanna sembrarono convincere l'uomo che annuì, dalla tasca del camice prese due lecca-lecca alla fragola e li porse ad entrambi.
-Grazie e scusi il disturbo.-
Prendendo i dolci la ragazza si affrettò ad uscire dalla stanza assieme al suo amico, completamente rossa in viso dall'imbarazzo.
Era sollevata non si fosse trattato di uno di quegli uomoni ma allo stesso tempo si chiedeva dove questi fossero andati
-Jo Jo tutto bene?-
-Si, si sto bene solo non mi aspettavo una giornata simile.-
-Spero non dovrai farci l'abitudine, dopo le lezioni starò con te e ti riaccompagnerò al dormitorio per sicurezza.-
-Ma hanno visto te non me, sei tu quello più in pericolo...-
Ed era assolutamente l'ultima cosa che avrebbe voluto.
-Forse dovresti tornare in classe.-
-Ma non voglio lasciarti da solo!-
-È l'ultima ora di lezione, non mi accadrà nulla e sarò fuori dalla finestra.-
-No non voglio!Sei venuto qui per me mettendoti anche in pericolo, come potrei lasciarti solo?-
-Non mi lascerai da solo ma cerca di capire, non sono venuto qui per farti saltare le lezioni e mettere a rischio la scuola.-
-Ma...-
-Niente ma, vuoi dimostrare a tua sorella che non hai problemi a restare qui?Dimostraglielo anche con i voti.-
Purtroppo aveva ragione, anche se era una situazione tutt'altro che tranquilla non avea modo di replicare.
-Promettimi che starai attento...-
Mattia le sorrise dandole un leggero bacio sulla fronte.
-Non preoccuparti.-

Il clima all'interno della classe intanto era solo peggiorato, ogni studente che rispondeva in maniera scorretta alle domande della Mustang veniva ferito piuttosto gravemente.
-Ci sarà pur qualcosa nelle vostre dannate teste, dopo tutte le lezioni che avete fatto non potete essere a questo livello!-
Disse iniziando a sbraitare dalla cattedra, il suono delle sue urla attutiva qualsiasi altro rumore, perfino quello della porta che si apriva. Approfittando della situazione Johanna riuscì a sedersi sul banco accanto alla porta senza farsi notare, sollevate che fosse arrivata Hope e Grace la salutarono con un gesto della mano.
-Bene...visto che non avete intenzione di imparare nulla andremo più sul pratico...questa scuola ha numerosi passaggi e stanze particolari che vengono spesso usate da noi professori per quegli inutili festival. Scriverò alla lavagna una veloce mappa riassuntiva e valuterò la vostra capacità di memorizzazione attraverso un semplice gioco.
Dovrete entrare in più stanze possibili entro la fine della mia lezione, potrò osservarvi grazie alle telecamere sparse ovunque, chi non supererà un certo numero non parteciperà al prossimo festival che si terrà a breve. Non che la cosa vi nuocerebbe...-
Quella prova interessò a molti degli studenti in particolare a Seraph.
-Non ti avevo mai vista così euforica.-
Le disse ironicamente Ailea.
-Per una volta che accade qualcosa di interessante, direi sia il minimo...sai non sarebbe male una piccola sfida.-
-Questo aumenta il mio di interesse.-
-Vedremo chi tra di noi riuscirà a trovare il maggior numero di stanze.-
-E quale sarebbe la posta in gioco?-
-Una penitenza scelta della vincitrice.-
-Bene, mi piace come cosa.-
La professoressa aveva messo intanto un timer di circa un ora e l'aveva appoggiato alla cattedra, nel frattempo aveva anche finito di disegnare alla lavagna.
-Bene, vediamo come ve la caverete...-
Non passarono nemmeno cinque secondi che iniziò già a cancellare tutto il disegno.
-Le zone segnate con la X indicavano un pericolo mortale. Divertitevi.-
Detto questo schiacciò una mattonella nella parete e comparve così un passaggio segreto, entrandovi lasciò gli studenti soli, questi nel frattempo si erano adoperati per cercare altri passaggi.
-Direi di prendere con noi anche altra gente, non sappiamo infondo cosa ci sia in quelle stanze.-
-Hai paura Ailea?-
-Non quanto te.-
Rispose la ragazza sogghignando, alzandosi attirò l'attenzione degli altri su di sè.
-Ragazzi, noi due stiamo facendo una sfida e vorremmo partecipaste anche voi, sceglieremo i membri delle squadre e cercheremo di trovare più stanze possibile rispetto all'altra. Qualcosa in contrario?-
Daimonas non era interessato a stare in compagnia di qualcuno, preferiva restare da solo però...Milton avrebbe potuto essere molto più al sicuro in squadra con gli altri, ed anche Samantha che era piccola non avrebbe corso particolari rischi. Milton era della stessa opinione, magari il suo amico avrebbe potuto perfino trovare altre persone con cui parlare senza temere d'esser giudicato.
Sammy all'idea di una sfida era elettrizzata, magari avrebbe potuto perfino far vincere la propria squadra.
Grace non ne era altrettanto entusiasta ma se c'erano veramente così tanti pericoli come aveva visto doveva pensare prima al bene degli altri.
Johanna invece era già sfinita da ciò che era successo prima con quegli uomini, un'altra situazione di pericolo l'avrebbe distrutta, guardando Hope vide che la ragazza era molto emozionata per una simile situazione, trovare dei passaggi segreti come nelle storie dei libri era meraviglioso.
Anche Lacie aveva iniziato a saltellare euforica.
-Nya nya gara nya!-
-Per me non ci sono problemi, mi basta che nessuno ci infastidisca.-
Disse Astral facendo spallucce, Seraph alzò gli occhi al cielo, l'unico che poteva disturbare era lui mentre tentava di allontanare gli uomini da sua sorella.
Zell sbadigliando si alzò dal banco avvicinandosi.
-Alla fine ci saremmo comunque ritrovati tutti in qualche passaggio segreto. Tu Lighneers partecipi?-
-Mh è uguale per me, esserci o non esserci dipende più dalla scelta dei capitani delle squadre.-
-Jack invece?-
Chiese Ailea indicandolo.
-Volete che partecipi?-
-Potresti stare nella mia squadra, dal poco che ho visto non penso saresti un peso.-
-Immagino tu sia abituata a fare i complimenti alla gente, ma va bene, starò nella tua squadra.-
Khal cercò di non mostrare quanto quella scelta lo infastidisse, non tanto perchè aveva chiesto a lui di entrare nella sua squadra ma per il fatto non fosse il primo a cui lo aveva proposto.
Alexander riuscì a percepire quel fastidio ma il suo timore era attenuato dalla bellezza del sorriso di Hope.
-Mi unisco anche io a voi!-
Disse Diana.
-Chiunque mi avrà in squadra avrà la vittoria assicurata.-
-Andiamo avanti intanto, io scelgo Daimonas.-
-Lo volevo io nella mia squadra!-
-Sei stata troppo lenta.-
Il ragazzo alzò il sopracciglio leggermente stordito, era stato scelto tra i primi ed entrambe lo volevano nella propria squadra, non era abituato a quelle gentilezze.
"Non saresti in grado nemmeno di fare da esca a dei cani tanto sei magro, non montarti la testa."
Mostro non tardò a dare il proprio parere sulla faccenda, e come sempre le sue parole erano dannatamente vere.
Khal portandosi una mano sul volto si appoggiò al banco, Ailea preferiva perfino quel dannato moccioso a lui...
Ailea si accorse del suo cambio di umore e gli si avvicinò, tra le prime volte in cui si erano parlati lui aveva creduto le desse fastidio stare in sua compagnia.
-Vuoi essere nella mia squadra?-
Il sorriso con cui lo guardava riuscì a calmarlo dalla rabbia che l'aveva preso, alzandosi le si affiancò portandole una mano sul fianco.
-Con piacere.-
Vedendolo come un semplice gesto tra amici lei appoggiò il braccio alla sua spalla ghignando contro Seraph.
-Vedrai che perderai mia cara.-
-Ne riparleremo quando sceglierò la tua punizione. Scelgo Milton.-
La ragazza sorridendo andò vicino ai due, era felice di esser nella stessa squadra di Daimonas, Seraph l'aveva scelta perchè nonostante non sembrasse particolarmente forte aveva dimostrato grande coraggio sull'isola trovando poi Sammy.
-Astral.-
Il ragazzo si avvicinò a Ailea sussurrandole all'orecchio.
-Per favore scegli anche mia sorella, non voglio lasciarla sola...-
-Ma Astral hai visto anche tu che è capace ci cavarsela da sola.-
-Lo so benissimo ma...è la mia sorellina...-
-Va bene ho capito.-
-Ti ringrazio.-
-Scelgo Grace.-
-Lacie.-
-Nya evviva sono in squadra con Ailea nyaa!-
La ragazza andò subito ad abbracciare la compagna facendo una linguaccia a Khal, il ragazzo si finse dispiaciuto da quel gesto ma in realtà voleva solo strapparle la lingua ed allontanarla da Ailea.
-Scelgo...Alexander.-
-Io?-
Il ragazzo fu sorpreso dalla scelta di Ailea, infondo quasi non si conoscevano.
-Sei il fratello di Khal no?Sei sei in gamba almeno la metà di lui avrò una squadra imbattibile.-
-Nya siamo imbattibili nya!-
Forte quanto lui...no non c'era paragone, non rispose nemmeno a quella frase limitandosi ad avvicinarsi al fratello che gli sorrise.
-Diana.-
-Finalmente, credevo mi aveste dimenticata.-
-Credimi è impossibile.-
Rispose Lighneers ridacchiando.
-Scelgo Hope.-
-Arrivo.-
La castana fu felice di esser assieme ad Alexander e lui lo era altrettanto.
-Io invece...Zell.-
Anche se era un maschio era quello meno irritante del gruppo, visto che restava per conto suo senza parlare troppo, poteva sopportarlo.
-Lighneers.-
Anche se era ancora arrabbiata con il ragazzo Ailea lo scelse ricordando la sua furbizia, sicuramente non aveva avuto problemi a memorizzare la mappa.
-Johanna allora starà nel mio gruppo.-
Con questa decisione tutti furono smistati, la bionda non era infastidita per esser stata scelta per ultima, infondo sapeva di non essere una grande combattente, poteva difendersi ma non voleva arrivare a ferire come facevano gli altri.
Per evitare che qualcuno potesse copiare le idee degli altri entrambi i gruppi uscirono dall'ula.

Gruppo Ailea(Jack-Khal-Alexander-Hope-Astral-Lacie-Lighneers)
-Prima di partire devo sapere quali stanze ricordate. Sarà meglio segnarceli anche.-
Disse Ailea prendendo dal proprio zaino un quaderno, iniziando poi a ricopiare ciò che ricordava della mappa, la stanza con più passaggi connessi era certamente quella del preside ma era anche la più pericolosa in cui entrare.
Ad uno ad uno tutti segnarono ciò che ricordavano.
-Secondo me dovremmo puntare su quelle che non sono le principali, la biblioteca che è grande ne ha molte ma è probabile anche incontrare altri studenti, e non credo ci sia bisogno di dire come sono i loro modi nei nostri confronti. E soprattutto sarà meglio evitare i vicoli ciechi.-
-Lighneers ha ragione, se seguiamo quelli connessi copriremo più campo.-
Annuì Khal.
-Allora dovremmo cominciare dal magazzino qui vicino, è molto piccolo ma ricordo che c'era un passaggio a cui si univano vari sentieri.-
-Nya siamo degli esploratori nya!-
-Meglio fare attenzione a non parlare a voce troppo alta, non possiamo sapere chi è vicino a noi...-
Disse Astral accarezzando la testa della sorella.
Alexander era quello più in disparte tra loro ed Hope notandolo lo prese per mano facendolo avvicinare.
Tutti di comune accordo si avviarono verso la stanza, il magazzino era effettivamente minuscolo con vari scaffali pieni di barattoli alle strette pareti, i muri formati da tegole avevano solo un condotto dell'aria, troppo piccolo per potervi passare.
-Mi sembra chiaro dove dobbiamo cercare.-
Disse Lighneers indicandolo con un cenno del capo.
-Ma è impossibile che qualcuno ci possa passare.- 
Disse Alexander scuotendo la testa.
-Nya io posso provare!Noi gatti possiamo passare ovunque!-
-Credo che il tuo davanzale creerebbe non pochi problemi.-
-Lighneers vedi di non parlare a mia sorella in questo modo...-
Fu Hope a fermare i discorsi di tutti.
-Magari c'è un tasto i una leva all'interno, dovremmo controllare comunque. Sono sicura che in questa stanza ci sia un passaggio segreto.-
-Ed io son sicura di non voler perdere. Khal potresti sollevarmi?Se mi tieni in equilibrio sulle spalle potrei trovare qualcosa.-
-Non penso ne avrai bisogno Ailea.-
Disse Jack sorridendo debolmente, il gruppo lo guardò confusk ad eccezione di Khal che lo stava fulminando per avergli impedito di prenderla in braccio. Era soprattutto per l'espressione gelosa del biondo che l'aveva fatto, era esilarante.
-Permetti?-
Chiese a Ailea indicando i pugnali che aveva alle cosce, lei gliene porse uno ed il ragazzo riuscì così a sfilare una cucitura sul polso senza rovinare il filo. La mano del ragazzo cadde a terra con un tonfo e pochi istanti dopo iniziò a muoversi arrampicandosi sulla parete.
-Nyaa che forza!-
Astral fu particolarmente sorpreso da quella scena ma dovette evitarr che Lacie tentasse di afferrare la mano che si muoveva.
Hope trattenne un urlo di sorpresa avvicinandosi ad Alexander mentre Ailea impallidì.
-Fai anche degli spettacoli con queste cose?-
Chiese interessato Lighneers, solo Khal che aveva già visto la sua particolarità non ne fu attirato.
-Non è tra i miei interessi.-
Rispose Jack mentre la mano era entrata nel condotto, iniziando a muoversi aveva trovato un rilievo della parete all'interno di questo.
-Bingo...-
Premendolo attivò un meccanismo nella parete davanti a loro, lo scaffale sulla parete arretrò e spostandosi a destra mostrò uno stretto passaggio con solo una linea luminosa sul pavimento.
-Bene, ottimo lavoro Jack.-
Il ragazzo recuperando la mano prese dalla tasca dei pantaloni un rocchetto di filo nero ed un ago, infilando in questo il filo che aveva scucito si sistemò la mano.
Procedento per il corridoio i ragazzi iniziarono a vedere i primi corridoi connessi, ma udirono anche vari passi da questi.
-Da che parte andiamo?-
Chiese Hope guardando Ailea.
-Direi con questo primo sulla sinistra. Anche se non sappiamo dove conduce sarebbe stupido non controllare, lo aggiungeremo anche alla mappa.-
Muovendosi raggiunsero uno stanzino bianco in cui c'era solamente una finestrella chiusa.
-Che posto è questo?-
Chiese Alexander entrandovi.
-Un posto troppo bianco per i miei gusti, preferisco il nero.-
-A me invece piace nya.-
Non era del tutto vero ma fino a quando poteva infastidire il ragazzo poteva anche mentire, questo intanto si avvicinò alla finestrella, aprendola vide che dava sull'infermeria, più precisamente sul punto in cui l'infermiere si sedeva davanti al computer.
-Che cosa vedi?-
Chiese Lighneers curioso.
-L'infermiere, chiunque usi questa stanza ha un'ossessione per lui a quanto pare.-
-Peggio di te?-
-Non esagerare, ho già ammesso le mie colpe e sto cercando di rimediare.-
Disse con il tono più convincente possibile, ma tutto ciò a cui pensava era a quanto trovasse idiota quel ragazzo, e che se avesse voluto tener d'occhio Ailea avrebbe usato ben altri modi...
-Vedremo.-
Rispose l'altro facendo spallucce, gli altri seguendo Ailea erano già usciti, per lei tutto ciò che importava era trovare più stanze possibili, ad Hope aveva consegnato la mappa e la ragazza aveva provveduto a segnare quella stanza come già controllata.
Seguirono anche i percorsi delle altre che si trovavano in quel corridoio ma ad un tratto furono costretti a fermarsi.
-Che succede?-
Chiese Alexander spostandosi accanto ad Hope.
-Sta arrivando qualcuno.-
In seguito alla risposta di Ailea comparvero davanti a loro cinque ragazzi, soltanto uno di loro era armato ma avevano tutti un aspetto minaccioso. Non appena li videro sorrisero malignamente.
-Guarda guarda, i fighettini dell'isola.-
-Guarda guarda gli idioti della scuola.-
Rispose Jack incrociando le braccia.
-Hai fretta di morire mocciGHA!-
Ailea non gli diede il tempo di finire la frase che estrasse uno dei pugnali ferendogli il viso.
-Se volete continuare con questa storia vi taglierò la lingua.-
Khal non potè fare a meno di sorridere per il comportamento della ragazza, se solo tra loro non ci fosse stata quella gatta...
-Nya Astral fatti valere anche tu!-
Sospirando il fratello prese le proprie pistole puntadole contro gli altri.
-Farete meglio a tornare indietro...-
Il piccolo gruppo rimase in silenzio fissandoli, era evidente che non potevano fare molto, a malapena ci si muoveva quindi di lottare non se ne parlava nemmeno, con la coda fra le gambe furono costretti a fare come Astral aveva detto.
-Nya il mio fratellone si che è forte nya!-
Accarezzandole la testa il ragazzo sistemò le proprie armi ed il gruppo potè continuare, scoprirono molti altri passaggi arrivando però ad un vicolo cieco.
-Perfetto, ed ora?-
Chiese Jack mentre aveva iniziato a controllare le pareti assieme agli altri.
-O usciamo o troviamo qualcosa.-
Rispose brevemente Lighneers.
-Ed io credo che qui ci sia una leva...-
Tra i mattoni delle pareti in effetti c'era una piccola fessura dentro cui si vedeva appena una leva di legno.
-Hope provi tu a tirarla?Il mio braccio è troppo grande.-
-Certo.-
Con titubanza la ragazza la tirò e davanti a lei si aprì una nuova porta, Lacie iniziò improvvisamente ad agitarsi abbassando le orrecchie.
-Tutto bene Lacie?-
Chiese Khal cercando di fingerdi gentile, la ragazza però quasi le soffiò contro.
-Sto benissimo nya.-
Astral non era sicuro della sua risposta, conosceva bene sua sorella e non avrebbe reagito così se non avesse avvertito qualcosa.
-Possiamo tornare indietro?-
Propose infatti lui, ma Lacie non voleva mostrarsi debole di fronte al biondino che reputava come un nemico.
-No entriamo nya!-
Fu la prima infatti ad oltrepassare la porta, il gruppo si ritrovò all'interno di una grande stanza oscura, le pareti erano vuote ed al centro c'era solo una scrivania.
-Ma dove siamo...-
Chiese Ailea guardandosi intorno.
-Temo di saperlo...questa è la stanza del preside.-
In qualche modo tutti loro avvertirono un brivido lungo la schiena, forse solo Jack ne era estraneo.
Un forte ringhio improvvisamente attirò la loro attenzione, l'agitazione di Lacie cresceva sempre di più ed alla fine vide la fonte delle sue paure.
Due giganteschi cani neri dagli occhi rossi li stavano fissando mostrano i denti, tutti cercarono di non fare movimenti bruschi ma fu inutile.
I due animali scattarono contro di loro pronti a sbranarli, Astral si mise davanti a Lacie per proteggerla rischiando così di venir azzannato alla gola.
La scena agli occhi della ragazza passò fin troppo velocemente.
Il primo cane era saltato al collo del fratello spalancando le fauci, prima che potesse chiuderle però qualcuno vi infilò entrambe le mani affferandogli la bocca.
Non riuscì a credere che ad aver salvato il fratello fosse stato proprio Khal.
Il ragazzo aveva deciso che avrebbe fatto di tutto per convincerli, perfino venire ferito. Aveva bloccato i denti ma le unghie della bestia continuavano a graffiarlo scavando nella carne.
Ad aiutarlo fu Jack che riuscì ad afferrare il collo del cane tramortendolo, ovviamente senza ucciderlo.
L'altro animale intanto aveva puntato contro Hope, la ragazza era riuscita ad evitare di venire morsa e per fermarlo del tutto Alexander gli saltò addosso, Lighneers che ormai sapeva cavarsela con i cani cercò di calmarlo ma era stato addestrato per ascoltare solo il padrone. Ailea si avvicinò con un coltello tra le mani ma Hope la fermò.
-Ti prego non fargli del male, basta tramortirlo ed andarcene.-
Titubante Ailea fu costretta a darle ascolto, senza ferire il cane lo tramortirono e fu in quel momento che la ragazza si rese conto della situazione di Khal.
-Oh no!-
Le mani erano coperte di sangue con vari fori sui palmi, le braccia ed il petto invece erano stati graffiati.
Anche Alexander si rivelò preoccupato per le condizioni del fratello, non capitava così spesso di vederlo coperto del suo sangue.
-Sono solo dei graffi.-
-No non sono solo sei graffi!Merda ti ho trascinato in questa scommessa e...-
Il ragazzo le accarezzò la guancia con la mano sanguinante, il sangue sul suo viso contratto era meraviglioso...
-Nya io...-
Ad interromperlo fu Lacie, avvicinatasi con il fratello, anche lui era stato colto di sorpresa dal gesto del ragazzo ma allo stesso tempo la cosa lo infastidiva.
Non apprezzava essere salvato da uno sconosciuto, soprattutto quando questo aveva già aiutato altre persone al posto suo.
I due non avevano idea di come comportarsi nei confronti di quel ragazzo che stava sorridendo loro, era un diavolo o un angelo?
-State bene voi?-
-Si nya...e...grazie per aver aiutato Astral nya...-
-Si, ti ringrazio anche io...-
Qualcosa impediva loro di esser completamente convinti, c'era una sensazione che li rendeva estremamente diffidente nei confronti di Khal.
-Se usiamo il passaggio di prima potremo arrivare in infermieria.-
-Hope ha ragione dobbiamo portarti lì.-
-Dobbiamo farti vincere, non ne ho bisogno Ailea.-
-Si invece!-
Alexander non potè trattenere un sorriso a quella scena, era testarda quanto il fratello, perfino Khal dovette ammetterlo.
-Solo se mi farai tu da infermiera.-
La ragazza arrossì leggermente spostando lo sguardo.
-Se riesce a fare queste battute non è ridotto troppo male, andiamocene prima che arrivi qualcosa di ancora più pericolso, o che quei due si sveglino.-
Lighneers aveva ragione, non era il caso di restare lì a parlare, ormai il tempo per la lezione stava anche per scadere, Ailea poteva solo sperare di esser riuscita a trovare più passaggi di Seraph...

Gruppo Seraph(Daimonas-Milton-Grace-Zell-Diana-Sammy-Johanna)
-Allora, quanti di voi ricordano bene la mappa?-
-Io si...-
Daimonas aveva una memoria fotografica quindi era semplice per lui ricordare i vari passaggo che la professoressa aveva disegnato.
-Se me li spieghi potrei disegnarli sul mio blocco.-
Propose Johanna mostrandolo al ragazzino.
-Non è una cattiva idea, in questo modo potremmo anche segnare quelli che sono già stati usati.-
Aggiunse Diana avvicinandosi, guardando i due ricopiare velocemente la mappa.
-Da dove iniziamo?-
Chiese Zell guardandosi intorno, fino a quel giorno non sapeva che in quella scuola ci fossero dei passaggi segreti, la cosa lo interessava molto.
-Iniziamo dalla biblioteca, è la stanza con più passaggi, anche se entrassimo in dei vicoli ciechi ci basterebbe tornare indietro e cercarne altri.-
Disse Seraph iniziando ad avviarsi.
-Che bello è la prima volta che parto per una spedizione simile!-
Sammy teneva la mano di Milton saltellando emozionata, l'altra era felice di vederla così e soprattutto lo era per il suo amico che aveva già dimostrato di sapersicrendere utile.
Non impiegarono molto tempo ad arrivare nella grande stanza ma con poca sorpresa si resero conto di non essere i soli a trovarsi lì.
Moltissimi altri studenti avevano avuto la stessa idea e stavano lottando tra loro per raggiungere i passaggi per primi.
-Torniamo indietro...-
Disse Seraph muovendosi lentamente, tra i compagni che aveva scelto c'erano comunque dei ragazzini, non poteva metterli in pericolo. A Johanna venne il timore che con tutti quegli studenti in giro potessero scoprire anche Mattia, sarebbe stato un grosso guiaio...
Il gruppo era quasi arrivato alla porta quando qualcuno iniziò a tirare contro dei libri.
-Lo dicevo io che siete solo dei codardi!Gente guardate chi sta cercando di scappare dalla rissa!-
Tutte le persone all'interno della biblioteca si voltarono verso il gruppo, ciascuno smise di lottare iniziando a guardarli con un minaccioso sorriso.
Seraph subito  impugnò la propria spada ed assieme a Zell, Grace, Diana e con sorpresa degli altri Daimonas, si mise davanti al resto del gruppo per proteggerlo.
Johanna aveva preso in braccio Sammy per evitare che scappasse da qualche parte, avvicinando anche Milton.
-Non è bastata la lezione in mensa?-
Domandò Diana con un sorriso strafottente mentre tutti gli studenti avevano iniziato a circondarli.
-Non va bene così, non possiamo proteggerli e combattere allo stesso tempo.
-Non possiamo nemmeno scappare Zell...-
-Grace ha ragione, anche se lo facessimo ci verrebbero dietro.-
Concluse Diana, fu Daimonas a prendere la decisione su come agire.
-Io li difenderò, ci avvicineremo agli angoli della stanza per non esser presi alle spalle, così potrete lottare senza problemi.-
Era la decisione migliore, con la sua velocità non sarebbe stato un problema.
-Sei sicuro di farcela?-
Chiese Seraph senza guardarlo.
-Si.-
-Allora andiamo...-
Seraph si lanciò assieme a Diana al centro del gruppo più numeroso di nemici, mentre la prima li colpiva alle ginocchia impedendo loro di rialzarsi l'altra li metteva ko con dei calci in pieno viso, non aveva bisogno di usare la spada, bastavano agilità e furbizia in quel momento.
Grace e Zell invece fecero da scorda al resto del gruppo per arrivare all'angolo, la ragazza non condivideva molto questa scelta visto che in un ring andare all'angolo era una cosa pessima, ma c'era anche da dire che erano in molti e se avessero preso in ostaggio uno di loro sarebbe stato un enorme problema.
Entrambi erano molto capaci nella lotta, riuscirono a cacciare ogni avversario dagli altri lavorando anche in squadra, nessuno dei due era abituato a farlo ma quea situazione lo richiedeva.
Dove uno studente impiegava troppo tempo per essere battuto arrivava il compagno a tramortirlo con un attacco a sorpresa, se Grace riusciva a schivare tutti i colpi disorientandoli Zell poteva colpirli all'improvviso senza che nemmeno se ne accorgessero.
-Daimonas adesso è il tuo turno.-
Disse Zell non appena furono arrivati alla meta, non potevano restare lì ad aspettare li attaccassero, dovevano fare altrettanto.
Allontanandosi iniziò a colpire con veloci pugni più avversari contemporaneamente, sembrava essere perfettamente a suo agio in quella situazione, improvvisamente però qualcuno lo bloccò alle spalle sussurrandogli all'orecchio.
-Con queste capacità non hai scelta, devi unirti a noi. Altrimenti sarà peggio per te...-
Ancora con quella storia, iniziava a renderlo estremamente nervoso, non aveva intenzione di unirsi a nessuno e certamente non potevano costringerlo.
-Andate al diavolo!-
Piegandosi sulle ginocchia ribaltò l'uomo facendolo cadere in avanti, una volta a terra lo prese per il colo guardandolo con freddezza.
-Vai a dire al tuo capo che se continuerete ad infastidirmi sarete voi a passare dei brutti momenti. Non ho intenzione di fare niente assieme a lui.-
Detto questo lo colpì al viso tramortendolo, se fossero tornati avrebbe chiesto maggiori spiegazioni, chi erano, perchè proprio lui, dove si trovava il capo.
Quello non era il momento adatto però, nel bel mezzo di una rissa e con gli altri troppo vicini, se avessero sentito la voce di quel che faceva si sarebbe sparsa e non aveva voglia di farsi notare.
Grace nel frattempo era rimasta vicina a Daimonas e gli altri, se credevano avrebbe lasciato fare tutto a lui so sbagliavano di grosso, anche se effettivamente era molto abile nel combattere, in certi momenti era stato così veloce che quasi non l'aveva visto.
Il ragazzo non aveva evocato la spada, non aveva modo di farlo senza essere visto e forse non era nemmeno necessario.
"Magari con questa superbia ti farai ammazzare, o meglio le teste dei tuoi amici rotoleranno."
Nemmeno Mostro gli aveva fatto cambiare idea, mirando allo stomaco degli altri studenti faceva perdere loro il respiro e quando si piegavano dal dolore li colpiva alla tesya facendoli così svenire.
Non erano avversari particolarmente difficili, solo il numero poteva creare qualche problema ma rapidamente la situazione si poteva risolvere.
Di tanto in tanto guardava Milton e gli altri, Johanna riusciva a proteggere Sammy e a calmare l'altra, questa avrebbe tanto voluto aiutare il suo amico ma non poteva fare nulla al momento.
Notò che uno degli studenti era rimasto nascosto dietro ad uno scaffale attendendo che Daimonas si avvicinasse, tra le mani teneva una lunga mazza di ferro.
-No!-
Guardandosi attorno riuscì a vedere soltanto libri, a nessuno vicino erano cadute delle armi e se fosse corsa incontro all'amico l'avrebbe distratto.
Senza pensarci afferrò uno dei libri lanciandolo contro il ragazzo, il tonfo dell'oggetto attirò l'attenzione di Daimonas già impegnato a lottare con altri e notando lo studente nascosto si affrettò a colpirlo.
Non era sua intenzione esporsi troppo, non gli era mai importato d'esser preso di mira dai bulli e di venir ferito, ma in quel momento non si trattava di lui, doveva impegnarsi per gli altri che stava proteggendo.
Quando ormai i nemici erano drasticamente diminuiti gli ultimi smisero di attaccarli, ma i loro sguardi pieni di odio si erano intensificati.
-Bastardi la pagherete!-
Gli ultimi si allontanarono rapidamente dalla stanza lasciando il gruppo con solo i corpi storditi degli altri.
-È stato facile.-
Disse Diana trionfante, Seraph però non era di così buon umore.
-Ci hanno fatto perdere troppo tempo...-
-Però stiamo tutti bene.-
Johanna aveva ragione, nessuno fortunatamente era stato ferito, Sammy ancora in braccio a lei iniziò a scalpitare.
-Anche io volevo rendermi utile!-
-Ci puoi aiutare trovando i passaggi segreti.-
Le parole di Milton convinsero la bambina che scendendo da Johanna iniziò a girare per tutta la stanza, anche gli altri l'aiutarono a cercare guardando ovunque.
-Ne ho trovato uno!-
Diana aveva trovato un passaggio vicino ad una delle gigantesche librerie, una parte del legno era sporgente e muovendolo si rilevava essere una leva.
-Anche io!-
Johanna aveva invece trovato una piastrella verso il centro della stanza, sollevandola si trovava un grosso pulsante.
-Anche io anche io! Andiamo prima qui per favore!-
Nell'angolo in cui erano rimasti prima Sammy aveva trovato una parete che si poteva spostare, il gruppo velocemente la raggiunse e fu Zell ad aprire completamente il passaggio.
-Brava raggio di sole.-
Le disse dandole un colpetto in testa.
Il corridoio che si aprì davanti a loro sembrava quasi interminabile, proseguendo sempre dritti non trovarono altri passaggi purtroppo per quanto cercassero lungo i muri, arrivati infondo trovarono però un piccolo stanzino pieno di libri, candele e con una scrivania piena di polvere al centro.
-A che cosa serviranno tutti questi libri?-
Chiese Johanna sfogliandone alcuni.
-Penso siano di un genere proibito, alcuni hanno anche dei lucchetti.-
Rispose Grace guardandosi intorno.
-Ho trovato la prima stanza!Sono stata brava?-
-Molto Sammy, ma ora dobbiamo tornare indietro, non posso perdere questa sfida...-
Seguendo Seraph che aveva iniziato a correre tornarono nella biblioteca, stavolta provarono con il pulsante trovato da Johanna, non appena lo premerono alcune piastrelle iniziarono a sollevarsi spinti verso l'alto da massicce colonne, per stare tutti in quello spazio dovettero stringersi.
Si scoprì che sul tetto c'era un grosso foro, difficile da notare grazie ad un'illusione ottica.
Questo foro li condusse in una buia stanza senza apparentemente nulla all'interno.
-Non mi piace qui...-
Sussurrò Sammy abbracciando Milton.
-Proviamo a cercare una porta.-
Grace tenendo le braccia in avanti tastò le pareti alla ricerca di una maniglia o qualcosa di simile, fu però Daimonas a trovare un foro nella parete, infilandoci il dito all'interno tirò aprendo così una porta che dava su uno dei corridoi della scuola.
-Questo posto è veramente strano...-
Disse Zell grattandosi la testa.
-Si, ma dobbiamo continuare.-
Guardando la mappa Seraph riprese la ricerca dei passaggi segreti, non poteva assolutamente perdere contro Ailea...

La campanella sengò la fine della lezione, tutti gli studenti tornarono rapidamente in aula così da sapere come erano andati, sia il gruppo di Ailea che quello di Seraph aveva superato la prova, altri studenti non furono così fortunati e dovettero ricevere una severa punizione dalla Mustang, furiosa che così tanti studenti avessero vinto.
Rapidamente tutti uscirono dall'aula tranne le due squadre, le ragazze si guardarono qualche istante negli occhi prima di mostrarsi a vicenda le mappe rivelando così il vincitore...


   
 
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