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Autore: The D    01/08/2017    0 recensioni
Basato su Indipendence Day e Super Smash Bros.
Una razza aliena molto simile a dei glitch attacca i mondi dei videogiochi indie, per assorbire la linfa vitale di questi e distruggerli per le loro risorse.
Ovviamente i nostri eroi non staranno a guardare e inizieranno a raggrupparsi per rispedire gli alieni dove sono venuti. Ma prima, ognuno di loro dovrà eliminare i suoi demoni interiori.
Se state cercando azione, divertimento, romanticismo e Sans allora siete nel posto giusto!
L'ho postata qui perchè Undertale è il padre degli indie moderni (e perchè vedo che è un fandom abbastanza seguito).
Buona lettura!
Genere: Avventura, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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INDIE FIGHTERS: WORLDS IGNITE

PROLOGO: Cosa accadde dopo

Ovvero gli eventi dopo Undertale che portano all’Invasione.


La nostra storia inizia un mese dopo la storia tra umani e mostri…il nostro piccolo ambasciatore dei mostri Frisk sembra passarla bene. E’ riuscito non solo a far uscire i mostri dal Sottosuolo, ma è diventato il loro rappresentante in mezzo ai suoi umani coetanei. Quello che nessuno sa, però, è che il piccolo umano è tornato nel Sottosuolo, dove era rimasto un solo mostro. Per l’esattezza, era tornato con in mano un vaso per fiori e con un medaglione a forma di cuore. Lo so cosa state pensando. Ha fatto molto più che quello. Ha liberato lui, ma anche qualcun altro. Qualcuno che secondo tutti era morto da molto, molto tempo.

Si era risvegliata su un letto di fiori. Così, d’un soffio. Un fiato. Si trovava davanti due persone (o meglio, una persona e un fiore apparentemente vivo, il suo cosiddetto fratellino fifone). Sapeva chi erano. “…Frisk? Asriel?” chiese con tono debole, come se si sentisse stanchissima. E in un certo senso era proprio così. “Ti avevo detto che avrebbe funzionato!” disse il bambino pieno di gioia al fiore, ora in un vaso, il quale, dall’imbarazzo per aver sbagliato, non riusciva a rispondere. Lei, invece, sentiva (e ricordava) di essere stata in un limbo (apparentemente, in compagnia di uno scheletro vestito di nero) dove riusciva solo a pensare ad uccidere. Pensava continuamente alla frase che suo fratello, il fiore, usava come motivazione, uccidi o sei ucciso. Ora, non solo era tornata (in un modo o nell’altro) tra i vivi, ma era anche, depurata dall’ossessione di uccidere. Avrebbe voluto abbracciare Asriel e il piccolo Frisk, ma non si sentiva proprio, le gambe le facevano male. Riusciva a vedere la luce sopra di lei, i fiori intorno a lei, e che Frisk indossava il suo medaglione. Quello con la scritta “Migliori amici per sempre” che le aveva regalato Asriel, quell’angioletto un po’ troppo buono. “Chara, ti riportiamo a casa.” Disse Frisk con un sorriso sincero. “Ti riportiamo?” chiese lei. “Si. Sai che i fiori possono anche essere portati in giro con dei vasi, vero?” disse il piccolo scherzosamente. “Molto, molto divertente, Frisk. Davvero.” Disse Asriel (o meglio, Flowey) con ironia e un leggero fastidio. Frisk tese la sua mano alla ragazza, la quale, per sua stessa sorpresa, riusciva a toccare. Non ci credeva. Era tornata. Chara Dreemurr era tornata.

“Ci sono delle persone che mi aspettano fuori dalle Rovine.” Quella frase bastò a rendere meno fiduciosi i fratelli Dreemurr del loro nuovo, terzo fratello. Almeno fino all’uscita dalle Rovine. Davanti a loro c’erano un fantasmino fluttuante, una ragazza ragno, un gattino e un bambino lucertola giallo senza braccia. Erano tutte facce familiari. Oltre a loro, c’era anche un certo scheletro dal cappotto blu. “Finito qui, ragazzino?” chiese lo scheletro. “Si, Sans. Possiamo tornare.” “Ahuhu, a quanto pare sei andato a recuperare degli amici, Frisk.” Rispose Muffet, con un occhiolino, mentre il ragazzino arrossiva. “hOi! tem contento di fare nuovi amici!” disse il gattino, Temmie. “Ohi! Quando torniamo in superficie? E’ bello tornare a casa ogni tanto qui a Snowdin, ma a essere sinceri preferisco la città!” chiese Monster Kid. “Ce ne andiamo subito ragazzi, fatemi solo chiudere le porte alle Rovine.” Disse Frisk, mentre dava il vaso contenente Flowey a Chara, per poi chiudere le grandi porte. “Ohi Blooky, non ti manca questo posto? Ci venivi sempre!” chiese Monster Kid a Napstablook. “oh, non così tanto. . . . . .adesso ho una casa migliore in superficie” disse il fantasmino. “Prendiamo una scorciatoia? Non voglio spaccarmi le ossa mentre torniamo.” chiese Sans ai sette bambini, i quali si misero a ridere (meno Chara e Asriel, che trovavano di cattivo gusto le battute dello scheletro). “Si, non voglio far preoccupare mamma.” Disse Frisk riprendendo fiato. Il gruppo si rimise in cammino.

La notte dopo…

Frisk era a letto, molto stanco, dopo una giornata dura. Aveva avuto quelle solite conversazioni da ambasciatore noioso (ma comunque necessarie per i suoi mostri), doveva badare a Toby (o il cane avrebbe completamente divorato il corpo di Papyrus, ancora) e infine ha liberato Asriel dal suo triste destino in cui si era automaticamente messo e Chara, attraverso il medaglione e un po’ di magia presa in prestito da Flowey. Ma quella notte, lui non riusciva a dormire. Mentre Flowey dormiva sul suo comodino e Chara riposava nel medaglione, lui aveva degli incubi. Vedeva delle grandi ombre coprirsi su luoghi diversi, alcuni da lui conosciuti, alcuni no. Vedeva creature mostruose, una bambina in un impermeabile da pioggia giallo circondata da aura nera, uno scheletro vestito di nero, una specie di robot gigante che copriva la luce del sole e diverse persone partire all’attacco contro le creature. Era una specie di incubo, nel quale appariva spesso un simbolo. Un cerchio, che aveva un lato che si apriva e creava due linee,
come una specie di serratura, ma le linee sotto il cerchio restavano fisse. E su un altro lato del cerchio, quello opposto, si trovava una specie di T, un manico. Era una specie di spada. Oltre a questo, in ogni sogno trovava sempre la stessa voce, una voce da Dio, che gli ripeteva sempre la stessa frase, come se fosse un grido di battaglia.

E’ ora di giocare.

Si, ho dato un nome all'Annoying Dog. E si, ho liberato Asriel e Chara. E ancora si, ho fatto molti riferimenti a Gaster. Ma chi è quella bambina dall'impermeabile giallo? Chiedetelo ai Tarsier Studios...;) Il prossimo capitolo arriverà la settimana prossima. Che la Forza sia con voi fino ad allora! Ah, ho messo tutto così in corsivo perchè l'Angolo dell'Autore non sono riuscito a inserirlo subito.
   
 
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