Ciao mi presento, sono Giada e mi intrufolo in questo fandom in punta di piedi, con questa piccola shottina che spero vi strappi una risata. Lasciate un segno del vostro passaggio se vi va un bacione e buona vita. Raiting verde- wath if
Un altro lunedì
I colpi di qualcuno che batteva ad una porta con
insistenza, risuonavano nel silenzio del grande tempio, uniti a una voce che ad
ogni colpo gridava:
-“Shaina, Shaina
svegliati! Sei in ritardo! Devi presenziare all’arrivo delle nuove reclute… Shainaaaa!”- Marin batteva furiosamente nel tentativo di
svegliare il cavaliere del Ophiuchus. La giovane donna si destò di soprassalto
stiracchiandosi sinuosa come un serpente, mezz’addormentata e confusa si
domandava da dove arrivasse tutto quel trambusto, guardando con occhi assonati
la sveglia vide che il display lampeggiante segnava le 08.30 del mattino,
“Cazzo”, era tardissimo! Scese velocemente dal letto, e il suo piede sinistro
sbatté contro lo spigolo del comò causandole un dolore sordo che le percorse
tutta la gamba:
-“Cominciamo bene ‘sta giornata!”- Massaggiandosi il
piede, smadonnando in aramaico antico, si avviò verso la porta che
spalancò, trovandosi di fronte Marin perfettamente
vestita e pronta per iniziare la settimana, mentre lei sarebbe tornata
volentieri a letto:
-“Sei in ritardo, tra mezzora devi essere al cospetto di
Lady Saori per accogliere le nuove reclute, ti consiglierei di darti una
mossa”- le disse l’altra sacerdotessa, o meglio miss perfettina due come era
solita chiamarla lei. Miss perfettina uno, era impensabile che venisse nelle
sue stanze…era troppo…? Troppo punto.
-“Già! Non sia mai che milady si indispettisca”- rispose Shaina scocciata –“non ha suonato la sveglia, si devono
essere scaricate le pile”- si giustificò il giovane cavaliere. Prendendo la
sveglia tra le mani la scagliò contro il muro in un gesto di stizza. Odiava il
Lunedì, anzi lo detestava proprio e a ben guardare aveva tutte le ragioni di
questo mondo per farlo.
-“Se non vuoi avere una nota di biasimo, ti consiglierei
di sbrigarti, per il tempo che potrò comunque cercherò di coprirti”- disse la
sacerdotessa dell’aquila mettendosi la maschera, e lasciandola sola.
Era un Lunedì quando tanti anni prima il Gran sacerdote si
presentò a casa sua e la ordinò sacerdotessa, impedendole di fatto una vita
normale, e era sempre quel maledetto giorno quando quello stupido di Seya aveva battuto Cassius il suo pupillo, e l’aveva vista
in viso costringendola a solo due scelte, amarlo o ucciderlo. Per non parlare
poi di quando aveva pescato Saori che cercava di baciarlo, era sempre Lunedì,
quel maledetto giorno la perseguitava. Se fosse stato una persona l’avrebbe
ucciso seduta stante infischiandosene di ogni conseguenza, odiava quel giorno
con tutto il cuore ma lui incurante del suo astio si presentava tutte le
settimane. Rovinandole di fatto la vita. Una volta in bagno ebbe la conferma
che quella sarebbe stata una giornata di merda: le erano arrivate le sue cose:
“Noooooooooooooooooo, non è possibile mancava ancora
una settimana” pensò la ragazza.
Con rabbia si mise a cercare nei cassetti e dopo svariati
minuti finalmente trovò il pacco degli assorbenti, con disappunto notò che era
quasi vuoto, doveva trovare il tempo di andare a prenderli, ma da come era
cominciata la giornata dubitava che ci sarebbe riuscita, avrebbe dovuto
chiederli nuovamente in prestito a Marin, e si sarebbe beccata un'altra delle
sue occhiate sarcastiche. D'altronde era un altro Lunedì e tutte le catastrofi
grandi o piccole che fossero, si sarebbero abbattute quel giorno, Shaina era abituata, sarebbe sopravvissuta come sempre.
Era sopravvissuta alla freccia di Sagitter,
rimandata indietro da Poseidone verso Seya, e guarda
caso era successo di lunedi. Odiava quel giorno lì(cit).
Era sopravvissuta nuovamente a Nuova Luxor quando aveva protetto Seya dalla furia di Aioila, e non
aveva certo bisogno di ripetersi che giorno fosse, ne era uscita con le ossa
rotte, pesta e malconcia ma ce l’aveva fatta. Ed ora si trovava di fronte un
altro Lunedì in cui avrebbe dovuto essere al massimo della forma, invece si
sentiva come una ameba in balia della corrente, ma doveva resistere. Era
finalmente pronta, nonostante tutto non era poi così in ritardo, esattamente
sette minuti, e se gli astri le fossero stati benevoli non se ne sarebbero
nemmeno accorti, forse.
Pronta per uscire si diresse verso la porta quando la sua
divisa si impigliò nel bordo del letto strappandosi a metà, lasciandola
completamente nuda…
-“Noooooo. No, noooooooooo… era l’ultima pulita che avevo, oh Dei non
potete farmi questo… Saori mi manderà a pulire i cessi per un mese intero… Io
ti odio Lunedì”-
Fine.