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Autore: PaperHero    03/08/2017    4 recensioni
Quel giorno, il principe dei Saiyan si stava preparando per l’allenamento speciale ma i suoi propositi andarono a farsi benedire quando una testa turchina fece capolino nella stanza. E quella chioma poteva appartenere a una sola persona, ovvero alla donna che aveva deciso di sposare anni prima. – Tesoro…- lo chiamò Bulma con voce bassa Il guerriero non rispose, continuando a sistemarsi i guanti bianchi. Ma la donna non si fece scoraggiare e, tentennando, chiese:- Mi chiedevo se… Non è che puoi rinunciare agli allenamenti? Sarà solo per oggi - Storia nata dopo aver visto il secondo episodio di Dragon Ball Super
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voglio imparare a volare Erano passati pochi mesi da quando Majin Bu era stato sconfitto e la pace era tornata a regnare sulla Terra. Le vite dei terrestri e dei guerrieri Z erano rientrate nella normalità e si godevano quella tanto meritata tranquillità. Gli unici che continuavano ad allenarsi erano Goku e Vegeta, che avevano instaurato una specie di rapporto d’amicizia e preso l’abitudine di scontrarsi in un posticino tranquillo per migliorarsi sempre più.

Quel giorno, il principe dei Saiyan si stava preparando per l’allenamento speciale ma i suoi propositi andarono a farsi benedire quando una testa turchina fece capolino nella stanza. E quella chioma poteva appartenere a una sola persona, ovvero alla donna che aveva deciso di sposare anni prima.                                                                                                     
– Tesoro…- lo chiamò Bulma con voce bassa
Il guerriero non rispose, continuando a sistemarsi i guanti bianchi. Ma la donna non si fece scoraggiare e, tentennando, chiese:- Mi chiedevo se… Non è che puoi rinunciare agli allenamenti? Sarà solo per oggi -
A quelle parole, Vegeta si bloccò e rispose:- Non ci penso neanche. Devo diventare più forte di Kakaroth -
- Lo so. Ma ecco io…-
 - Tu cosa?- Vegeta alzò un sopracciglio e guardò la sua donna.
– Voglio imparare a volare! – esclamò tutto d’un fiato                                                                                                                                 
 Il saiyan rimase in silenzio, colpito dalle sue parole. E cosi voleva imparare a volare,eh? Peccato che lui non fosse disponibile. Non avrebbe rinunciato a scontrarsi con il rivale solo perché quella donna si era messa in testa un'assurdità.                                                          
– Chiedi a Trunks. Ho da fare – incrociò le braccia al petto e fece per andarsene.                                       
Aveva appena appoggiato una mano sulla maniglia della porta quando fu fermato dalla voce di Bulma che, incrociando le braccia al petto e con aria compiaciuta e soddisfatta, replicò:- Mi dispiace, mio caro, ma Trunks è andata a casa di Goten e si fermerà li anche per la notte. Sai cosa significa questo, vero?-                                                                                                             
Il principe ringhiò, mostrando i denti e infastidito. L’assenza del primogenito cambiava tutto.
– Sappi che questo ti costerà caro – ghignò Vegeta, voltandosi verso la moglie.                            


E cosi, mezz’ora dopo, i coniugi Prince si trovavano nel giardino sul retro dell’abitazione l’uno di fronte all’altra.
– Per prima cosa, dovremmo concentrarci sulla tua energia interiore – cominciò lui, osservandola - Guarda – aggiunse, cogliendo al volo la sua muta domanda.
Il principe si concentrò e tra le sue mani, sollevate e vicine tra loro, comparse una sfera d’energia. La donna la studiò e, stupita e ammirata, si avvicinò un po di più. I suoi occhi erano spalancati e Vegeta si lasciò quasi scappare uno sbuffo annoiato. Fece scomparire quella sfera, costringendo la compagna a chiudere e riaprire gli occhi più volte per riprendersi da quella visione.
– Concentrati e provaci tu, adesso- disse lui, incrociando le braccia al petto                                                
Bulma si limitò ad annuire prima di portare le mani vicine e fare un respiro profondo. Lo lasciò andare e si concentrò sulla sua energia vitale, sotto allo sguardo serio e attento del marito. Quest’ultimo poteva vedere gli occhi azzurri della donna concentrati sul cercare di creare quella fiamma che le avrebbe permesso di volare.
Vedendo che non ci riusciva, lei si fece prendere dal panico e dal pensiero che non avrebbe ottenuto niente. Paura che passò leggermente alle parole pronunciate da Vegeta che ,a modo suo, cercava di incoraggiarla.
Scosse la testa e ritornò a concentrarsi. Questa volta, senti una strana energia scorrergli nel corpo e ,tra le sue mani, cominciò a prendere forma quella sfera che gli aveva mostrato il marito.  I suoi occhi si spalancarono dalla contentezza e dall’eccitazione ed esultò:- Guarda Vegeta, ce l’ho fatta. Ce l’ho fatta -                                                                                                 
Sembrava una bambina che aveva appena ricevuto il suo giocattolo preferito e il saiyan ,a quella vista, si lasciò scappare un leggero sorriso prima di ritornare serio.
– Adesso rilassati e concentrati. Quando sarai al massimo della concentrazione, inizierai a levitare -
- D’accordo -                                                                                                                        
La turchina prese un respiro profondo per poi espirare e chiuse gli occhi. Quando si sentì rilassata, si concentrò su quell’energia misteriosa e sul suo desiderio di volare.                                                  
Vegeta l’osservò mentre cadeva nella più totale meditazione e ,dopo poco tempo, staccare i piedi da terra, Approfittando del fatto che tenesse gli occhi chiusi, sorrise orgoglioso ed esclamò:- Apri gli occhi, Bulma -                                                                                                                            

Sentendo la voce del marito, la donna apri gli occhi e li abbassò. Quando si accorse che era a qualche centimentro da terra, sorrise e urlò:- Ce l’ho fatta, ce l’ho fatta! Sto volando, Vegeta! Sto volando! -
- Non perdere la concentrazione altrimenti finirai per…- non fece in tempo a concludere che la compagna cadde a terra, sbattendo il sedere - … cadere. Sei proprio un disastro – terminò, ghignando                                                                                                                                    
 Invece di arrabbiarsi per le sue parole, Bulma si alzò da terra ridendo e si lanciò tra le forti braccia del compagno, facendo incontrare le loro labbra.
– Grazie – sussurrò l’azzurra, quando si staccarono e appoggiò la testa sulla spalla del marito.    
                           
   
 
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